25 Marzo 2025

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    Nusco, utile 2024 dimezzato a 1,1 milioni di euro. Migliora il margine EBITDA

    (Teleborsa) – Nusco, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan e attiva nel settore degli infissi, ha realizzato nel 2024 Ricavi Netti pari a 51,3 milioni di euro, registrando una flessione del 9,57% rispetto all’esercizio precedente. Tale contrazione è principalmente attribuibile, lato Italia, alla cessazione degli incentivi fiscali (Superbonus 110% ed Ecobonus) che avevano sostenuto significativamente il mercato degli infissi nei due anni precedenti.L’EBITDA Adjusted è pari a 6,9 milioni di euro, in flessione del 4,35%. Tuttavia, il margine EBITDA Adjusted ha registrato un incremento passando dal 12,79% del 2023 al 13,40% del 2024. Il Risultato Netto è positivo per 1,1 milioni di euro, inferiore rispetto ai 2,2 milioni del 2023.”I risultati del 2024 dimostrano la solidità della nostra azienda che, nonostante un contesto di mercato complesso, vede una crescita della già importante marginalità raggiunta nel precedente esercizio, malgrado una flessione del fatturato – ha commentato l’AD Guerino Vassalluzzo – Ma è l’insieme delle attività intraprese che ci permette di essere competitivi: i processi di innovazione che abbiamo abbracciato nell’ultimo periodo sono stati premiati con l’ottenimento di fondi statali, l’efficientamento della produzione ha tagliato i costi, mentre il processo di internazionalizzazione introdotto dalla seconda metà dell’anno di riferimento sta iniziando a dare i suoi frutti e la controllata in Romania prosegue con soddisfazione il suo percorso di crescita. Tutte attività che ci fanno guardare al futuro con positività”.L’Indebitamento Finanziario Netto consolidato al 31 dicembre 2024 si attesta a 10,1 milioni di euro, in linea rispetto ai 10 milioni del 31 dicembre 2023 (con una riclassificazione dei crediti tributari nel Capitale Circolante).Per il 2025, il Gruppo si pone l’obiettivo strategico di incrementare ulteriormente il fatturato, puntando soprattutto sui prodotti che assicurano elevati margini di redditività. LEGGI TUTTO

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    NB Aurora, assemblea approva trasformazione in fondo semi-liquido ever-green con delisting

    (Teleborsa) – L’assemblea straordinaria di NB Aurora, veicolo di permanent capital quotato sul segmento Euronext MIV Milan e e focalizzato sugli investimenti in PMI non quotate, ha approvato la trasformazione da fondo chiuso a fondo semi-liquido ever-green. Cambiano alcune caratteristiche del fondo, conservando le caratteristiche originarie quali strategia di investimento, politica dei dividendi, management fees e una struttura fully paid-in.La trasformazione e, in particolare, le modifiche statutarie relative al periodo di lock-up di centoventi giorni decorrenti dalla data odierna e al consenso da parte del consiglio di amministrazione per qualsiasi trasferimento successivo, comporteranno il delisting delle azioni di classe A da Euronext MIV Milan – Professional Segment (MIV Professional) a causa dell’incompatibilità con lo status di società quotata. LEGGI TUTTO

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    Fondazione Carisbo, avanzo 2024 di 77,6 milioni di euro. Patrimonio netto a 969 milioni

    (Teleborsa) – Fondazione Carisbo ha chiuso il 2024 con un avanzo dell’esercizio pari a 77,64 milioni di euro. Con l’approvazione del bilancio 2024 il patrimonio netto della Fondazione si è attestato a 969,12 milioni di euro, con un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 51,3 milioni di euro. Il valore contabile degli attivi si attesta a 1.371 milioni di euro.Al 31 dicembre 2024 la partecipazione in Intesa Sanpaolo della Fondazione si attesta all’1,201747% del capitale sociale ordinario del Gruppo. La politica di diversificazione dalla iniziale partecipazione pressoché totalitaria nella banca conferitaria (prima Carisbo, oggi Gruppo Intesa Sanpaolo) ha condotto il patrimonio della Fondazione a essere oggi investito in un’ampia gamma di asset finanziari presenti nei mercati internazionali. Ciò si realizza in particolare tramite il veicolo di investimento (Fondo Eurizon Alternative Sicav-Sif – Global Asset Allocation Fund).Al mese di dicembre 2024 il valore contabile delle quote del Fondo sottoscritte dalla Fondazione ammonta a complessivi 700.563.515 euro, con un incremento di 77 milioni di euro rispetto al 2023, assegnati a cinque gestori selezionati: Eurizon SGR, Morgan Stanley, Kairos, Amundi e Allianz. Nell’esercizio 2024 il rendimento total return della Sicav è stato pari al 7,6% e ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati globali.Fondazione Carisbo nel 2024 ha superato l’ipotesi iniziale formulata nel Documento Programmatico Previsionale 2024 di destinare 12 milioni di euro alle erogazioni, attestandosi a 15,1 milioni di euro. Si tratta di un traguardo erogativo raggiunto grazie alla solidità del portafoglio finanziario, in grado comunque di generare le risorse necessarie per adattare i programmi al mutevole contesto, consentendo alla Fondazione di ricorrere solo parzialmente al Fondo per la stabilizzazione delle erogazioni.Dei 15,1 milioni di euro stanziati complessivamente, 3,1 milioni sono stati investiti a livello nazionale (partecipazione a fondi e progetti in rete, come il Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica Digitale) e 12 milioni impegnati sul territorio metropolitano. In particolare: 8,4 milioni di euro (55,9% del totale deliberato) nel settore Volontariato, filantropia e beneficenza per l’area Persone; 4,9 milioni di euro (32,3% totale deliberato) nel settore Arte, attività e beni culturali per l’area Cultura; 1,8 milioni di euro (11,8% totale deliberato) nei settori Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva) e Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico) per l’area Sviluppo del territorio.Sono stati 356 gli interventi complessivamente realizzati (+11% rispetto al 2023): 168 progetti nell’area Persone, 92 progetti nell’area Cultura, 96 nell’area Sviluppo del territorio. LEGGI TUTTO

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    USA: Russia e Ucraina hanno concordato di evitare attacchi nel Mar Nero

    (Teleborsa) – La Russia e l’Ucraina hanno concordato, separatamente durante i colloqui in Arabia Saudita, di evitare attacchi militari alle navi nel Mar Nero. Lo si legge in due resoconti degli incontri rilasciati dalla Casa Bianca. Difatti, si tratta di un accordo per un cessate il fuoco in mare “per garantire una navigazione sicura, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”.Nel resoconto specifico per l’Ucraina, la Casa Bianca ha anche affermato che gli Stati Uniti hanno confermato di “restare impegnati ad aiutare a raggiungere lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di detenuti civili e il ritorno dei bambini ucraini trasferiti forzatamente”.Nel documento specifico per la Russia, viene spiegato che gli Stati Uniti avrebbero aiutato a “ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, ridurre i costi delle assicurazioni marittime e migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni”.In entrambi i documenti viene citato lo sviluppo di misure per implementare gli accordo per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina. Viene ribadito l’impegno a “lavorare per raggiungere una pace duratura e duratura”. LEGGI TUTTO

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    Innovatec, collocato minibond da 3 milioni di euro con Zenit SGR

    (Teleborsa) – Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha finalizzato l’emissione di un prestito obbligazionario (MiniBond) da 3 milioni di euro, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo nel business delle rinnovabili.L’emissione del MiniBond consente in particolare a Innovatec di intervenire a supporto del Gruppo per il finanziamento del programma di investimenti connessi alla valorizzazione dell’attuale pipeline fotovoltaica in sviluppo di circa 250MW di cui 40MW già autorizzati ai fini del completamento dei relativi iter autorizzativi e dell’aumento della capacità impiantistica ready to build. Con una Posizione Finanziaria netta post scissione pro-forma di Gruppo positiva al 31 dicembre 2024 di 1 milione di euro, Innovatec consegue significativi benefici in termini di diversificazione delle forme di finanziamento sfruttando l’effetto leva in assenza di debito finanziario netto.”L’impegno costante volto al completamento della nostra pipeline di impianti e la partnership strategica con Zenit SGR ci consentono di affrontare il 2025 con fiducia e determinazione. Innovatec oggi si posiziona nel mercato come un operatore solido, in grado di generare valore attraverso un modello di business sostenibile e scalabile – ha commentato l’AD Roberto Maggio – Continueremo a investire nell’ottimizzazione e nell’espansione del portafoglio impianti, puntando sulla diversificazione delle fonti di ricavo, continuativi nel tempo ed indipendenti dai meccanismi incentivanti”.Il MiniBond ha scadenza il 30 novembre 2026, tasso d’interesse annuo del 7% e un rimborso amortizing con 15 mesi di preammortamento. Le obbligazioni sono state emesse alla pari, con un taglio unitario di 100.000 euro. Inoltre, il MiniBond è soggetto, inter alia, al rispetto di covenant relativi al livello di indebitamento finanziario netto rispetto a patrimonio netto ed EBITDA. LEGGI TUTTO

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    Private debt, nel 2024 in Italia investimenti record per 5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il 2024 è stato un nuovo anno record per il mercato italiano del private debt, sia per quanto riguarda la raccolta che gli investimenti. È quanto è emerso dalla presentazione dei dati annuali realizzata da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt) in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP).”Nel 2024 il mercato del private debt è stato da record sia nella raccolta sia negli investimenti – dichiara Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI – L’incremento del 53% negli investimenti è la dimostrazione della necessità di tale strumento a supporto dello sviluppo aziendale. Per questo oggi è fondamentale che gli investitori istituzionali facciano la loro parte per permettere agli operatori di moltiplicare le azioni a sostegno delle realtà imprenditoriali generando circoli virtuosi di crescita”.RaccoltaNel 2024, la raccolta degli operatori di private debt attivi nel mercato italiano ha registrato una crescita del 13% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1.360 milioni di euro rispetto ai 1.200 milioni del 2023. Questi dati evidenziano un trend di crescita costante del settore, che si rafforza anno dopo anno. Il numero degli operatori che hanno raccolto capitali si conferma stabile a 13, come già avvenuto nel 2023. Guardando alla provenienza dei capitali, i fondi pensione e le casse di previdenza sono stati la prima fonte della raccolta (39%), seguiti dal settore pubblico e i fondi di fondi istituzionali (28%) e dalle assicurazioni (12%). Se guardiamo ai soli fondi pensione e casse di previdenza, la provenienza geografica dei capitali è per il 54% estera. Si specifica che le elaborazioni sulle fonti rappresentano il 66% del totale raccolto.InvestimentiNel corso del 2024 sono stati investiti complessivamente nel mercato italiano del private debt 4.962 milioni di euro, valore più alto mai registrato e in crescita del 53% rispetto all’anno precedente (3.251 milioni). Analogamente al fundraising, anche per gli investimenti si registra una crescita costante nel tempo, alimentata soprattutto dall’incremento delle operazioni di grandi dimensioni. Il numero di società finanziate è stato pari a 168 società, in aumento del 14% rispetto alle 147 del 2023. Guardando alla provenienza geografica degli operatori, i soggetti domestici hanno realizzato il 60% del numero di operazioni, mentre l’80% dell’ammontare è stato investito da operatori internazionali. Per quanto concerne la dimensione degli investimenti, come anticipato, si segnala un peso sempre più marcato delle operazioni di dimensione rilevante; nel 2024, infatti, le società che hanno ricevuto almeno 100 milioni di euro ciascuna sono state 11, per un ammontare complessivo di 2.698 milioni di euro, in crescita rispetto alle 4 società dell’anno precedente, che avevano ricevuto 1.504 milioni.Per quanto riguarda le caratteristiche delle operazioni, la durata media è di 5 anni e 10 mesi, mentre il tasso d’interesse medio è pari all’8% se consideriamo le operazioni a tasso fisso mentre per quelle a tasso variabile il valore è pari al tasso di riferimento a cui si aggiunge uno spread del 5,6%.Con riferimento all’obiettivo dei finanziamenti, nel 2024 il 36% dell’ammontare investito è stato indirizzato al supporto di operazioni di LBO, mentre il 27% verso la crescita interna delle società target. A livello di numero il 33% del totale ha riguardato debito a supporto di operazioni di buy out e il 32% la crescita interna delle società target. A livello geografico, la prima Regione resta la Lombardia, dove è localizzato il 34% delle società italiane oggetto di investimento, seguita da Emilia-Romagna (12%) e Lazio e Veneto (11%).Con riferimento ai settori di attività, al primo posto con il 20% del numero di imprese troviamo i beni e servizi industriali, seguiti da energia e ambiente, con il 19%. Si sottolinea che il 58% delle società target ha meno di 250 dipendenti.RimborsiNel 2024 le società che hanno effettuato rimborsi sono state 81 (82 l’anno precedente, -1%), per un ammontare pari a 439 milioni di euro (-32%). Il rimborso come da piano di ammortamento dello strumento ha rappresentato la tipologia più utilizzata in termini di numero, il 73% del totale. Gli operatori che hanno ricevuto rimborsi (anche parziali) sono stati 13, rispetto ai 16 dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Exprivia, ricavi 2024 salgono a 217 milioni di euro. EBITDA +9%

    (Teleborsa) – Exprivia, società attiva delistata da Borsa Italiana l’anno scorso e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, ha chiuso il 2024 con ricavi del Gruppo pari a 217 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto ai 203 milioni del 2023. L’EBITDA raggiunge i 29 milioni di euro (+9%), con un margine EBITDA del 13,4%, in miglioramento rispetto all‘anno precedente. L’EBIT ammonta a 22,7 milioni di euro (+9%), mentre il rapporto di leverage è stabile a 1,2x, influenzato dall’investimento in Balance. Nei numeri riportati a bilancio 2024 sono incorporati i risultati di Balance dal secondo trimestre 2024, mentre non ha impatti l’acquisizione del Gruppo Present, in quanto l’operazione è stata completata nel febbraio 2025.”I risultati del 2024 confermano la solidità del nostro percorso di crescita – dichiara l’AD Domenico Favuzzi – portato avanti anche attraverso operazioni strategiche che stanno dando nuovo impulso allo sviluppo del Gruppo. Continueremo a investire in innovazione e competenze per consolidare la nostra posizione nel panorama ICT a livello nazionale e internazionale, offrendo servizi e soluzioni sempre più all’avanguardia per i nostri clienti”. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, Stifel incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Stifel ha incrementato a 12,00 euro per azione (dai precedenti 6,22 euro) il target price su Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo.Gli analisti scrivono che l’esercizio 2024 è stato ampiamente in linea con le aspettative, con una solida progressione della redditività e una solida delivery del deleverage e miglioramenti nella bottom line. La guidance per il 2025 mostra un’ulteriore progressione prevista sugli obiettivi del piano, con risultati superiori alle attese sul deleverage e con un potenziale ritorno alla distribuzione dei dividendi.”Guardando indietro a dove si trovava l’azienda due anni fa, sono stati fatti solidi progressi sulla redditività e sulla deleverage, con una progressione più rapida rispetto agli obiettivi piano – si legge nella ricerca – Il nostro PT aumenta a 12 euro riflettendo una leva finanziaria inferiore e l’esposizione al settore della difesa (circa il 45% dell’EBITDA)”. LEGGI TUTTO