25 Marzo 2025

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    Terna aggiorna piano al 2028: investimenti per 17,7 miliardi di euro e floor per dividendi

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha approvato l’Aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028. La società investirà in cinque anni complessivamente 17,7 miliardi di euro, con un incremento di 1,2 miliardi di euro (+7%) nello stesso arco temporale del precedente Piano.Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna prevede di investire 16,6 miliardi di euro complessivi nel quinquennio 2024-2028 per sviluppare e ammodernare la rete di trasmissione elettrica nazionale. Si tratta del Piano di investimenti regolati più alto di sempre per Terna con un incremento del 7% rispetto al precedente Piano. Terna ha registrato un deciso avanzamento nell’execution dei principali progetti che hanno mostrato importanti progressi negli ultimi 12 mesi in termini di autorizzazioni e catena di fornitura: circa il 90% dei progetti di investimento è stato autorizzato dalle Autorità competenti (rispetto al 79% di marzo 2024) e circa l’80% di essi è coperto da contratti di approvvigionamento (rispetto al 70% di marzo 2024).Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, Terna prevede di investire complessivamente 10,8 miliardi di euro in cinque anni per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Il 14 marzo 2025, Terna ha presentato il Piano di Sviluppo 2025-2034 che prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti in un orizzonte temporale di dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano decennale 2023-2032)Inoltre, Terna investirà 3,6 miliardi di euro per le attività di rinnovo ed efficienza degli asset, rispetto ai circa 2,9 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. Gli investimenti di Terna per il Piano di Sicurezza salgono a 2,3 miliardi di euro, rispetto ai circa 1,7 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) crescerà dai 22,5 miliardi di euro nel 2024 a circa 32 miliardi di euro nel 2028, con un tasso di crescita annuo composto (Compound Annual Growth Rate, CAGR) del 9% circa nell’arco di Piano, in miglioramento rispetto all’8% del precedente Piano. A fine 2025, la RAB sarà pari a 24,8 miliardi di euro.Sul fronte delle Attività Non Regolate, si prevede che esse contribuiranno a generare nuove opportunità di business grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica, in coerenza con il core business di Terna. Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano (+22% rispetto al precedente Piano), a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e di un basso profilo di rischio.I ricavi di Gruppo nel 2028 sono previsti in crescita a 5,19 miliardi di euro, rispetto ai 4,60 miliardi di euro del precedente Piano, e l’EBITDA a 3,36 miliardi di euro, rispetto ai 3,25 miliardi di euro del precedente Piano. La crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano sarà di circa il 9% per l’EBITDA. Nel 2025, in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 4,03 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,70 miliardi di euro. La crescita dei risultati operativi si rifletterà anche sull’utile netto di Gruppo che passerà da 1,08 miliardi di euro nel 2025 a 1,19 miliardi di euro nel 2028 (rispetto a 1,10 miliardi di euro previsto al 2028 dal precedente Piano).Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna conferma l’impegno a mantenere una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi. Il costo medio del debito netto di Piano è previsto pari a 3,1%, in miglioramento rispetto al 3,3% previsto nel precedente Piano.La nuova politica dei dividendi introduce un livello minimo (floor) pari al dividendo 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) per l’intero arco di Piano Industriale 2024-28 Update, con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione interessante e solida. La nuova politica prevede, nell’arco di Piano, la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra: (i) il valore del dividendo per azione (Dividend Per Share, DPS) 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) e (ii) una crescita annua del dividendo per azione pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento (33,96 centesimi di euro per azione). LEGGI TUTTO

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    ADR, a Fiumicino arriva la sedia a guida autonoma WHILL per i passeggeri a ridotta mobilità (PRM)

    (Teleborsa) – Aeroporti di Roma e WHILL lanciano il primo servizio a guida autonoma dedicato ai passeggeri a ridotta mobilità dello scalo di Roma Fiumicino. L’annuncio è stato dato nel corso dell’evento “Inclusione e accessibilità in aeroporto”, l’incontro annuale con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, tenutosi oggi presso l’Innovation Hub del “Leonardo da Vinci”. Il nuovo servizio, progettato per offrire ai viaggiatori maggiore autonomia e comfort, rappresenta un ulteriore, significativo passo verso un’esperienza aeroportuale più accessibile e sicura. A garantirla è ADR Assistance, la società del Gruppo Aeroporti di Roma che eroga il servizio di assistenza ai passeggeri con disabilità o a ridotta mobilità.La nuova sedia a guida autonoma, una volta impostata la destinazione, sarà in grado di trasportare autonomamente il passeggero, garantendogli comodità e indipendenza, fino al gate, evitando gli ostacoli grazie ai suoi sensori intelligenti. Al termine del percorso, Whill ritornerà automaticamente alla sua postazione di partenza. Le nuove sedie, operative nell’Area imbarchi del Terminal 3, copriranno il percorso verso 14 gate (E11-E24) e tre lounge nell’area non Schengen. Nella prima fase di lancio del servizio con le prime 4 sedie, gli addetti di ADR Assistance gestiranno le operazioni attraverso un’interfaccia touch per selezionare la destinazione del passeggero all’interno dello scalo.L’aeroporto di Roma Fiumicino è tra i primi in Europa ad avere prima testato e poi adottato WHILL, attualmente operativa anche in alcuni hub del Nord America e del Giappone. La startup ha infatti preso parte al programma “Runway to the Future” all’interno dell’Innovation Hub di ADR presso il Terminal 1 del “Leonardo da Vinci”, recentemente confermato per l’ottavo anno consecutivo da ACI World come miglior scalo in Europa per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.”Siamo orgogliosi di portare il nostro servizio in Europa. WHILL offre soluzioni di trasporto personale e mobility-as-a-service per migliorare l’accessibilità negli spazi pubblici in tutto il mondo. Siamo attivi in circa 30 Paesi e siamo entusiasti di ampliare la nostra presenza servendo nuove località” ha dichiarato Satoshi Sugie, cofondatore e CEO di WHILL.”Le sedie a guida autonoma WHILL rappresentano un ulteriore passo avanti nella nostra visione di un’esperienza aeroportuale sempre più personalizzata. Questo nuovo serviziocontribuisce concretamente a migliorare l’accessibilità delle nostre infrastrutture, rendendo più semplice la customer journey di chi necessita di supporto. Continueremo a lavorare per rendere l’esperienza di viaggio sempre più accessibile, facendo dell’innovazione uno dei driver percontinuare ad essere uno tra i migliori hub al mondo per la qualità dei servizi ai passeggeri” ha dichiarato Marina Maschio, Managing Director di ADR Assistance. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive con l’attenuarsi dei timori sui dazi

    (Teleborsa) – Chiusura positiva per le Borse europee, Piazza Affari compresa, con il sentiment che è aiutato dall’ipotesi riportata dai media statunitensi secondo cui i temuti dazi che entreranno in vigore il 2 aprile saranno meno duri del previsto e riservati solo ad alcuni Paesi. Intanto, il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato dazi secondari del 25% per chi acquista petrolio e gas dal Venezuela.Sul fronte geopolitico, la Casa Bianca ha fatto sapere che la Russia e l’Ucraina hanno concordato, separatamente durante i colloqui in Arabia Saudita, di evitare attacchi militari alle navi nel Mar Nero.Dalla pubblicazione dei dati macroeconomici, è emerso che in Germania a marzo l’IFO è salito per il terzo mese, in linea con le attese, da 85,3 a 86,7 (massimo da luglio). In USA, a marzo l’indice di fiducia dei consumatori rilevato dal Conference Board ha segnato un calo più esteso alle previsioni, attestandosi a 92,9 (minimo da luglio 2022) da 100,1 precedente. La discesa è stata causata soprattutto dalla valutazione delle aspettative (da 74,8 a 65,2, minimo da 12 anni).Per quanto riguarda la politica monetaria della BCE, Kazimir (Slovacchia) ha dichiarato che i tassi sono già a livelli neutrali, mentre Vujcic (Croazia) ha definito l’incontro di aprile della BCE come “completamente aperto”.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,081. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 3.024,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,54% e continua a trattare a 68,74 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,83%.Tra le principali Borse europee ben impostata Francoforte, che mostra un incremento dell’1,13%, si muove in modesto rialzo Londra, evidenziando un incremento dello 0,30%, e tonica Parigi che evidenzia un bel vantaggio dell’1,08%.Piazza Affari termina la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 39.385 punti, spezzando la serie negativa iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna l’1,03% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 41.658 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,69%); con analoga direzione, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,34%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 25/03/2025 è stato pari a 3,05 miliardi di euro, in calo del 14,39%, rispetto ai 3,56 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,89 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,77 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unicredit (+3,29%), Banca Mediolanum (+2,28%), Intesa Sanpaolo (+2,20%) e Banco BPM (+2,14%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pirelli, che ha chiuso a -2,51%. Tentenna Prysmian, che cede l’1,29%. Sostanzialmente debole Saipem, che registra una flessione dell’1,18%. Si muove sotto la parità Moncler, evidenziando un decremento dello 0,97%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Newlat Food (+7,27%), GVS (+4,86%), Technoprobe (+4,44%) e Banco di Desio e della Brianza (+3,61%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Fincantieri, che ha archiviato la seduta a -6,03%. In rosso Carel Industries, che evidenzia un deciso ribasso del 2,43%. Spicca la prestazione negativa di Ariston Holding, che scende del 2,15%. El.En scende del 2,15%. LEGGI TUTTO

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    Terna, l’utile 2024 sfonda quota 1 miliardo di euro. Dividendo di 39,62 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 3.680,2 milioni di euro, registrando un aumento di 493,5 milioni di euro (+15,5%) rispetto al 2023. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e all’aggiornamento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) riconosciuto per il 2024.L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del 2024 si attesta a 2.566,4 milioni di euro, in crescita di 397,8 milioni di euro rispetto al 2023 (+18,3%), per il miglior risultato delle Attività Regolate. L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 1.061,9 milioni di euro, in crescita di 176,5 milioni di euro (+19,9%) rispetto agli 885,4 milioni di euro del 2023.Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.692,1 milioni di euro, in forte crescita (+17,6%) rispetto ai 2.290,0 milioni di euro del 2023. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 si è attestato a 11.160,4 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro a fine 2023.Per il 2025 è previsto che il Gruppo Terna possa conseguire ricavi per 4,03 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,70 miliardi di euro e un utile netto di Gruppo pari a 1,08 miliardi di euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti il Gruppo ha un target 2025 pari a circa 3,4 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2024 di 796.358.830,40 euro pari a 39,62 centesimi di euro per azione (pari ad un payout del 75%, in linea con la dividend policy) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2024 pari a 11,92 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 20 novembre 2024 – dei rimanenti 27,70 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 25 giugno 2025 con data stacco 23 giugno 2025 della cedola n. 42 (record date 24 giugno 2025). LEGGI TUTTO

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    Ardian e Finint precisano: partnership su SAVE resta anche con trattative con terzi

    (Teleborsa) – Finint Infrastrutture SGR e Ardian hanno precisato che l’accordo di esclusiva siglato dalle parti finalizzato all’operazione di acquisizione congiunta di Milione, società che controlla SAVE, “è di lungo termine”. La partnership tra Finint ed Ardian è, infatti, “in vigore e resterà in vigore anche nel caso in cui i soci di Milione dovessero avviare trattative con terzi, o ricevere offerte, per la loro quota”.Stamattina Il Messaggero ha scritto che la trattativa su Milione, intermediata da Enrico Marchi, si sarebbe arenata per differenze di prezzo di alcune centinaia di milioni di euro fra la domanda (circa 1,3 miliardi) e l’offerta (circa 1,1 miliardo). L’operazione riguarda la cessione delle quote in mano al fondo francese Infravia (44%) e a quello tedesco Dws (44%).Milione detiene la partecipazione di controllo in SAVE, holding di partecipazioni che opera anche attraverso le sue controllate principalmente nella gestione di aeroporti. La controllata gestisce direttamente l’Aeroporto Marco Polo di Venezia e controlla la società di gestione dell’aeroporto Antonio Canova di Treviso. Inoltre Save detiene delle rilevanti partecipazioni nelle società che gestiscono gli aeroporti Valerio Catullo di Verona Villafranca, l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari (BS) e l’aeroporto di Charleroi (Belgio) oltreché in società che operano nei settori correlati alla gestione aeroportuale.Per quanto riguarda la raccolta del fondo gestito da Finint Infrastrutture SGR, la stessa SGR comunica che l’attività di pre-marketing, con il supporto di un primario partner internazionale, “sta procedendo con soddisfazione e fa presupporre che l’attività di commercializzazione, non ancora formalmente aperta, rispetterà i tempi previsti per la chiusura della transazione”. L’articolo citava il fatto che, del miliardo circa che secondo i piani originari di Marchi sarebbe servito a ricomprarsi tutta Save, sono stati rastrellati solo 300 milioni di euro.Viene precisato che risultano errati i termini riportati in merito alla governance prevista dalla partnership tra Finint Infrastrutture SGR e Ardian, e che JPMorgan non ricopre alcun ruolo nelle operazioni di cui sopra relative a SAVE. LEGGI TUTTO

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    Emissioni di gas serra, ISPRA: in Italia nel 2023 in calo del 26% rispetto al 1990

    (Teleborsa) – Nel 2023, le emissioni nazionali dei gas serra diminuiscono del 26% rispetto ai livelli del 1990. Questo andamento è dovuto all’aumento dell’efficienza energetica da fonti rinnovabili, nei settori industriali e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio. Le emissioni di gas serra diminuiscono anche rispetto all’anno precedente (2022) del 6.8% raggiungono un totale pari a 385 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Sono i dati dell’Ispra emersi dall’ultima edizione dell'”Inventario nazionale delle emissioni dei gas serra” comunicati, in concomitanza con gli scenari emissivi al 2055, all’Unione Europea.Non tutti i settori presentano però una riduzione delle emissioni. Le emissioni prodotte dal settore dei trasporti, che derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale, continuano ad aumentare anche nel 2023 e sono oltre il 7% rispetto al 1990. Nonostante le direttive europee, i livelli emissivi dei trasporti stradali sono rimasti costantemente elevati, attestandosi sui valori del 2014 e determinando così il superamento del tetto massimo consentito. Oltre ai trasporti (28% del totale nazionale), i settori della produzione di energia (21%), residenziale (18%) e dell’industria manufatturiera (13%) sono, nel periodo di riferimento, quelli che contribuiscono ad oltre la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti.Per quanto riguarda gli obiettivi nazionali stabiliti dal regolamento europeo Effort Sharing, che prevede una riduzione del 43.7% rispetto al 2005 delle emissioni prodotte da trasporti, residenziale – riscaldamento degli edifici – agricoltura, rifiuti e industria non-ETS, la mancata diminuzione delle emissioni dei trasporti ha portato a un progressivo avvicinamento dei livelli emissivi italiani ai tetti massimi consentiti, fino al loro superamento registrato nel 2021 (5.5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente) e nel 2022 (5.4 MtCO2 eq) e nel 2023 (8.2MtCO2 eq).La riduzione del settore energetico è quindi da attribuire prevalentemente alla riduzione delle emissioni dalle industrie manifatturiere e delle costruzioni che, nel 2023 si riducono del 45,2%, così come quelle provenienti dal settore delle industrie energetiche (-47,3% nel 2023), a fronte di un aumento della produzione di energia totale (da 216,9 Terawattora – TWh – a 264,7,6 TWh) e dei consumi di energia elettrica (da 218,7 TWh a 287,4 TWh). (Foto: © designua/123RF) LEGGI TUTTO

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    Kroger cita in giudizio Albertsons dopo fallimento della maxi fusione

    (Teleborsa) – Kroger, una delle più grandi catene di supermercati degli Stati Uniti, ha depositato la sua risposta e le sue controdeduzioni alla denuncia presentata da Albertsons presso la Delaware Court of Chancery, in relazione al precedente accordo di fusione da 25 miliardi di dollari tra le due società, che è stato rescisso nel dicembre 2024.”Mentre Kroger stava lavorando diligentemente per ottenere l’approvazione normativa e chiudere la fusione, Albertsons stava conducendo una campagna segreta e fuorviante, insieme a C&S Wholesale Grocers, l’acquirente della cessione, per perseguire la propria strategia normativa, che alla fine ha minato gli sforzi di Kroger”, si legge in una nota.”La cattiva condotta di Albertsons è venuta alla luce in modo scioccante nel mezzo dei processi antitrust sotto esame incrociato di Susan Morris, CEO designato di recente promozione di Albertsons – viene aggiunto – Come conseguenza della sua cattiva condotta, Albertsons non ha diritto alla penale di risoluzione di 600 milioni di dollari ai sensi dei termini dell’accordo di fusione delle parti, né ha diritto agli altri danni che cerca”.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    4AIM SICAF, Ambromobiliare deposita lista a 9 per CdA. Giovanni Natali AD

    (Teleborsa) – 4AIM SICAF, prima SICAF focalizzata su investimenti in società quotate e quotande su Euronext Growth Milan, ha comunicato che l’azionista Ambromobiliare ha depositato una lista per il rinnovo del CdA, in vista dell’assemblea convocata in prima convocazione per il giorno 28 marzo 2025, alle ore 12.00, e occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 31 marzo 2025 alle ore 16.00.La lista dei candidati risulta così composta: Giovanni Natali, candidato Amministratore Delegato; Piergiuseppe Mazzoldi; Roberto Maviglia; Luigi Claroni; Osvaldo Scalvenzi; Giuseppe Puttini (indipendente); Lucio Fusaro (indipendente); Katiuscia Fabris (indipendente); Edoardo Narduzzi (indipendente).La lista dei candidati per il Collegio Sindacale è composta da (candidati alla carica di Sindaco effettivo) Barbara Ricciardi, Gaetano Castagna, Francesco Tacinelli e (candidati alla carica di Sindaco supplente) Giuseppina Minutella e Danto Ferrarello. LEGGI TUTTO