25 Marzo 2025

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    Banco BPM, patto di consultazione si rinnova: fiducia in piano standalone

    (Teleborsa) – L’accordo di consultazione tra casse di previdenza e fondazioni, che rappresentano il 6,51% di Banco BPM, ha rinnovato il proprio comitato, confermando il proprio consenso per il piano di crescita standalone della banca. L’assemblea dell’accordo ha nominato i tre membri del proprio comitato, che ha funzioni istruttorie e organizzative, confermando Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e indicando come nuovi componenti Enrico Cibati, direttore dell’ufficio investimenti di Cassa Forense, e Pierluigi Curti, direttore dell’area investimenti finanziari di Enpam, che per i prossimi tre anni svolgerà funzioni di presidente. I partecipanti all’accordo di consultazione, che esiste dal 21 dicembre 2020, segnalano di aver preso atto di come il capitale di Banco BPM sia fortemente aumentato, degli importanti dividendi distribuiti e intravedono una prospettiva di ulteriore crescita di valore, grazie a una strategia diversificata. Questo si deve al business tradizionale legato agli impieghi alle aziende nelle aree più industrializzate del Paese, ma anche alle commissioni derivanti dalle diverse fabbriche prodotto (dall’assicurazione al credito al consumo, dalla monetica all’asset management).L’accordo di consultazione dei soci del Banco BPM vede tra gli aderenti Enpam (1,99%), Cassa Forense (1,66%), Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1,24%), Inarcassa (1,03%), Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (0,5%), Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (0,067%), Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori (0,0293%). LEGGI TUTTO

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    Carraro verso emissione di prestito obbligazionario fino a 300 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Carraro Finance, braccio finanziario della multinazionale di macchinari per l’agricoltura e sistemi di trasmissione, ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario senior unsecured unrated e non convertibile. Si prevede che le Obbligazioni saranno offerte al pubblico indistinto in Lussemburgo e Italia.Il prestito obbligazionario sarà offerto in sottoscrizione per un ammontare massimo pari a 300 milioni di euro. Le obbligazioni si prevede che saranno emesse al 100% del proprio valore nominale, con un taglio minimo pari a 1.000 euro e con durata di cinque anni a decorrere dalla data di emissione. È prevista la possibilità di rimborso anticipato in determinate circostanze. Il tasso di interesse sarà fisso e verrà determinato in base alle condizioni di mercato e dell’interesse manifestato dagli investitori nell’imminenza dell’avvio dell’operazione e non sarà inferiore al 4,75% su base annua.I proventi saranno utilizzati per rifinanziare l’indebitamento esistente e per scopi societari generali.Si prevede che le obbligazioni siano ammesse alla quotazione e alla negoziazione sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo (Luxembourg Stock Exchange) nonché sul Mercato Telematico delle Obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana (MOT). Nell’ambito dell’emissione obbligazionaria, Equita SIM agirà quale placement agent e operatore incaricato di collocare le proposte di vendita delle obbligazioni sul MOT.Si prevede che, subordinatamente all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni e compatibilmente con le condizioni di mercato, l’offerta del prestito obbligazionario abbia avvio nella seconda settimana di aprile 2025 e l’emissione avvenga prima della fine di aprile 2025. LEGGI TUTTO

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    Inwit, collocato bond per 750 milioni di euro. Richiesta oltre 3 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Inwit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha concluso con successo una nuova emissione obbligazionaria per un importo complessivo pari a 750 milioni di euro a fronte di una richiesta da parte degli investitori di oltre 3 volte superiore all’offerta. Le obbligazioni, a tasso fisso con cedola del 3,75% e durata di 5 anni, sono emesse nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes di INWIT e destinate ad investitori istituzionali.L’emissione ha attratto più di 200 investitori istituzionali di primario standing sia nazionali che internazionali, con una domanda complessiva superiore a 2,3 miliardi di euro.”Il successo dell’emissione del nuovo bond conferma l’apprezzamento degli investitori nei confronti del nostro merito creditizio e costituisce un ulteriore riconoscimento della solidità del nostro modello di business. L’operazione supporta lo sviluppo delle attività del Business Plan recentemente approvato”, ha dichiarato Emilia Trudu, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Inwit.Le nuove obbligazioni saranno quotate presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo e di Borsa Italiana.BNP Paribas, Mediobanca, Goldman Sachs e UniCredit hanno agito in qualità di Active Bookrunners e BBVA, Bank of America, Credit Agricole e Intesa Sanpaolo hanno agito in qualità di altri Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Terna, CFO: flessibilità per mantenere rating, monetizzazione asset non-core solo se accrescitivo

    (Teleborsa) – “Il piano non prevede l’emissioni di nuovi strumenti ibridi di capitale. Se servirà, saremo pronti a usare tutta la capacità di strumenti ibridi e ne abbiamo 2,2 miliardi di euro da usare. Ma i risultati positivi raggiunti e la visibilità aggiuntiva ci permettono di non avere bisogno di emettere nuovi bond ibridi e di conservare i nostri rating”. Lo ha detto Francesco Beccali, Chief Financial Officer del Gruppo Terna, durante la presentazione dell’aggiornamento del piano al 2028.”Consideriamo le Attività Non Regolate come non-core – ha detto rispondendo a un’altra domanda – E, così come gli strumenti ibridi, sono strumenti di flessibilità che ci permettono di mantenere i nostri rating. Pensiamo che sarà possibile monetizzare gli asset, aprendo il capitale, ma con multipli che sono accrescitivi. Guarderemo a ogni possibilità che si presenterà, ma solo se sarà accrescitivo per noi”.All’inizio di marzo 2025, Terna ha annunciato il nuovo assetto societario di Terna Energy Solutions, la società del Gruppo che gestisce le Attività a mercato e che si propone come polo di riferimento nelle competenze strategiche per la transizione energetica e digitale delle imprese attraverso la sua rete di società controllate: Tamini, società italiana leader nel settore dei trasformatori, Brugg, azienda di riferimento nel settore dei cavi terrestri, e Altenia, società in cui sono confluite le attività di system integrator con competenze specializzate e diversificate per la progettazione, costruzione, manutenzione ed efficientamento di impianti elettrici in media e alta tensione, rinnovabili e sistemi di accumulo a batteria (Battery Energy Storage System, BESS), in precedenza fornite separatamente da LT, Terna Energy Solutions e Avvenia.Terna prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano (+22% rispetto al precedente Piano), a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e di un basso profilo di rischio.”Questo piano è estremante solido e totalmente sostenibile da un punto di vista finanziario – ha detto il CFO – Pensiamo che saremo capaci di mantenere gli attuali livelli di rating senza emettere strumenti ibridi. In generale, abbiamo 4+1 strumenti di flessibilità su cui possiamo contare per mantenere i rating sotto controllo se ne avessimo bisogno, e sottolineo che al momento non ne abbiamo bisogno”.”Il primo strumento sono le attività non-core, che consentono una grande flessibilità – ha affermato Beccali – Il secondo sono gli strumenti ibridi. Il terzo sono fondi dell’Unione europea, che sono attualmente stimati in oltre 1 miliardo di euro. Il quarto è rappresentato da strumenti qualitativi, ovvero il fatto che possiamo dare priorità al alcune parti del piano di capex, come abbiamo fatto in passato con quello che ci serviva davvero dal punto di vista della rete. Se guardiamo all’aumento del capex, questo 1 miliardo di euro è il risultato di tre fattori: l’incremento di costi, i progetti aggiuntivi sul fronte delle rinnovabili e della digitalizzazione, parzialmente compensati dal fatto che possiamo spalmare nel tempo il capex che non rappresenta una priorità”.”L’elemento aggiuntivo è quello che deriva dal lavorare sul numeratore invece che sul denominatore – ha spiegato – Siamo ottimasti sul fatto che il futuro modello ROSS sarà positivo per noi. In generale, accogliamo con favore il passaggio da un modello da input based framework a output based framework. Abbiamo sempre avuto competenze e informazioni che non erano capaci di generare valore finanziario per come era impostato il framework. Quello nuovo ci permetterà di sbloccare valore”. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 28 marzo in asta BTP e CCTeu fino a 9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 9 miliardi di euro di BTP e CCTeu. I titoli vanno in asta venerdì 28 marzo 2025. La data di regolamento è martedì 1 aprile 2025.In particolare, saranno offerti: tra 2,5 e 3 miliardi di BTP 5 Anni con scadenza 01/07/2030 e cedola annuale al 2,95%; tra 2,5 e 3,25 miliardi di BTP 10 Anni con scadenza 01/08/2035 e cedola annuale al 3,65%; tra 1 e 1,5 miliardi di CCTeu 7 Anni con scadenza 15/04/2033; tra 1 e 1,25 miliardi di CCTeu 7 Anni con scadenza 15/04/2032. LEGGI TUTTO

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    ISCC Fintech passa in utile per 1 milione nel 2024. Ricavi più che triplicati

    (Teleborsa) – Integrated System Credit Consulting Fintech (ISCC Fintech), società attiva nell’acquisto di portafogli granulari di crediti NPL e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 8.758.794 euro (rispetto a 2.694.526 euro dell’esercizio 2023), un margine operativo lordo (EBITDA) positivo pari a euro 2.401.436 (rispetto al risultato negativo di 2.342.545 euro dell’esercizio 2023) e un risultato netto positivo per 1.045.085 euro (rispetto alla perdita netta di 3.393.091 euro dell’esercizio 2023).”Nell’esercizio 2024, la società ha realizzato una rilevante crescita rispetto allo scorso anno sia per effetto dei maggiori proventi derivanti dal recupero stragiudiziale e giudiziale che per effetto delle attività di valorizzazione e rivendita dei portafogli di crediti NPL più che triplicando i ricavi rispetto ai risultati di bilancio 2023 – ha commentato l’AD Gianluca De Carlo – Preciso inoltre che nel medesimo periodo, la Capogruppo ha proseguito nelle attività di lavorazione del portafoglio crediti e nel consolidamento del suo modello operativo e organizzativo, con la continua formazione del personale nelle diverse fasi del processo e ha intensificato le attività finalizzate alla valorizzazione dei portafogli di crediti NPL grazie agli investimenti fatti e alla continua implementazione di tecnologie avanzate, tra cui anche l’Intelligenza Artificiale, sulla piattaforma informatica e gestionale di proprietà ISCC WEB, che sfrutta, valorizza e rielabora 40 anni di dati e know how nello scenario del credit management”.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Danieli, utile 1° semestre sale a 125 milioni di euro. Portafoglio ordini a 5,4 miliardi

    (Teleborsa) – Danieli, gruppo quotato su Euronext Milan e tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per l’industria metallurgica, ha chiuso la semestrale al 31 dicembre 2024 con ricavi operativi pari a 2 miliardi di euro (-3% rispetto allo stesso periodo del 2023), EBITDA di 163,3 milioni di euro (+2%) e utile netto attribuibile al Gruppo di 125,1 milioni di euro (+27%). La posizione finanziaria netta Adjusted è pari a 672,9 milioni di euro, contro i 663,8 milioni di euro al 30 giugno 2024.”Si confermano le indicazioni di un calo di redditività nella produzione di acciaio (Steel Making) e quelle in miglioramento nel settore di progettazione e fornitura di impianti siderurgici (Plant Making)”, commenta la società.Il portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto ed ammonta, al 31 dicembre 2024, a 5.388 milioni di euro (di cui 265 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 5.751 milioni di euro al 30 giugno 2024 (di cui 296 milioni di euro per acciai speciali), e non include l’importante contratto di circa 1 miliardo di euro con un cliente svedese (dove Danieli è stato selezionato quale preferred supplier) e che entrerà in vigore per fasi a partire da maggio 2025 con il progressivo perfezionamento del pacchetto finanziario e regolatorio correlato.Secondo Danieli, è “presumibile che i prossimi sei mesi saranno ancora caratterizzati dall’attuale trend e che per il Gruppo Danieli continui la compensazione tra i risultati delle attività di steel (prevista comunque in buon miglioramento) e plant making (prevista in tenuta con buoni margini) consentendo di confermare le previsioni di chiusura dell’esercizio 2024/2025 e di configurare quelle per l’esercizio 2025/2026 che hanno l’obiettivo di mantenere e possibilmente migliorare i risultati ora previsti per l’esercizio che si chiuderà al 30 giugno 2025”. LEGGI TUTTO

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    OSAI, Eiffel Investment scende al 4,84% del capitale sociale

    (Teleborsa) – OSAI Automation System, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di macchine per l’automazione e il testing su semiconduttori, ha comunicato che l’azionista Eiffel Investment Group ha ridotto la propria partecipazione al capitale sociale della società al di sotto della soglia significativa del 5%. A seguito della recente operazione di cessione, Eiffel Investment Group detiene 780.916 azioni ordinarie, pari al 4,84% del capitale sociale. LEGGI TUTTO