24 Marzo 2025

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    Fincantieri torna in utile per 27 milioni di euro nel 2024. Record di ordini acquisiti

    (Teleborsa) – Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, ha chiuso il 2024 con ricavi in aumento a 8.128 milioni di euro (+6,2% rispetto al 2023), grazie in particolare all’ottima performance nei settori “Offshore e Navi Speciali” e “Sistemi, Componenti e Infrastrutture”, che chiudono il 2024 con ricavi in aumento rispettivamente del 28% e 36%. La marginalità è in forte crescita, con un EBITDA che raggiunge 509 milioni di euro, in incremento del 28% rispetto al 2023, e un EBITDA margin al 6,3% (5,2% nel 2023). Il risultato d’esercizio è positivo per 27 milioni di euro (negativo per 53 milioni nel 2023).Sul fronte commerciale, il Gruppo ha acquisito un livello record di nuovi ordini nel 2024, per un valore complessivo pari a 15,4 miliardi di euro, un valore più che doppio rispetto al 2023, trainati in particolare dalla performance del segmento Shipbuilding. Il backlog si attesta a 31 miliardi, in aumento del 34% rispetto a dicembre 2023, con un carico di lavoro complessivo (corrispondente alla somma di backlog e soft backlog) pari a 51,2 miliardi (6,3 volte i ricavi del 2024), supportato da una forte spinta commerciale in tutti i settori di attività del Gruppo.Al 31 dicembre 2024, la Posizione finanziaria netta (PFN) è pari a 1.281 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2023 (2.271). Escludendo il beneficio temporaneo derivante dall’aumento di capitale a supporto dell’acquisizione di WASS il rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) è pari a 3,3x, migliore rispetto alla guidance di 4,5 – 5,0x fornita a novembre 2024, e in forte anticipo sul percorso di deleveraging per il 2024 previsto dal Piano Industriale 2023-27 (6,0 – 7,0x).I target previsti per il 2025, con il consolidamento di Remazel e WASS, sono: Ricavi a circa euro 9 miliardi, EBITDA margin oltre il 7%, Rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) in linea con il 2024, Utile netto positivo. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Assodire sostiene il rinnovo di Carlo Messina come CEO

    (Teleborsa) – Assodire (Associazione degli Investitori Responsabili) ha annunciato il sostegno dei propri associati alla candidatura di Carlo Messina in vista della prossima assemblea di Intesa Sanpaolo, “riconoscendo gli ottimi risultati raggiunti sotto la sua guida”. Lo si legge in una nota dell’associazione che riunisce le tre principali Casse previdenziali per patrimonio – Enpam, Cassa Forense e Inarcassa – oltre al fondo di previdenza complementare Fondoposte. Complessivamente, i suoi soci detengono il 2,09% delle azioni di Intesa Sanpaolo.L’associazione, guidata dal Presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, “auspica che l’attuale Consigliere Delegato e CEO possa continuare a garantire la sua leadership, contribuendo alla crescita e al consolidamento della banca nei prossimi anni”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    STAR Conference al via: oltre 2.900 incontri tra 59 società e 280 investitori

    (Teleborsa) – Oltre 2.900 incontri tra 59 società STAR partecipanti, circa 280 investitori, in rappresentanza di oltre 160 case di investimento e più di 90 analisti e rappresentanti degli intermediari che supportano la conferenza. Sono i numeri della ventiquattresima edizione della Euronext STAR Conference, l’appuntamento annuale per le società quotate su Euronext STAR Milan, in partenza domani presso Palazzo Mezzanotte sede di Borsa Italiana.L’onorevole Federico Freni, Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, e Fabrizio Testa, CEO di Borsa Italiana, daranno ufficialmente il via ai lavori con la cerimonia di apertura del mercato con il tradizionale suono della campanella nella mattinata del 25 marzo. Nel corso dell’evento, riservato ad aziende e investitori, si farà il punto sulle iniziative di collaborazione istituzionali in corso, volte a rafforzare la competitività e l’attrattività del mercato dei capitali italiano.Durante i tre giorni di lavori, le società quotate sullo STAR avranno modo di confrontarsi con investitori nazionali e internazionali, contribuendo a rafforzare il dialogo tra le imprese e la comunità finanziaria. Sarà un momento di confronto sui risultati annuali delle aziende STAR, oltre che un’opportunità per condividere obiettivi e strategie di crescita. Delle oltre 160 case di investimento presenti, il 43% proviene dall’estero, con investitori da 10 Paesi, tra cui Francia (12%), Germania (10%), Svizzera (7%), Regno Unito (6%), Paesi nordici (2%), Spagna (2%) e Stati Uniti (1%).Ad oggi, Euronext STAR Milan comprende 67 società quotate, per una capitalizzazione di mercato complessiva di circa 42,9 miliardi di euro (dato aggiornato al 21 marzo 2025). Le aziende STAR operano in 10 settori diversi, tra cui Industriale, Tecndustologia, Health Care, Finanziario, Consumer Discretionary, Consumer Staples, Utilities, Real Estate, Basic Materials e Telecomunicazioni. “Euronext STAR Milan rappresenta un’eccellenza del mercato italiano, offrendo alle piccole e medie imprese l’opportunità di crescere e accedere a capitali in un contesto di trasparenza e solidità – ha detto Fabrizio Testa, Amministratore Delegato di Borsa Italiana – La STAR Conference, giunta alla sua ventiquattresima edizione, è un appuntamento fondamentale per favorire il dialogo tra le società quotate e la comunità finanziaria, contribuendo a rafforzare l’attrattività del nostro mercato”.Le società quotate su Euronext STAR Milan che parteciperanno alla Conference sono: AbitareIn, Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, Altea Green Power, Antares Vision, Aquafil, Arnoldo Mondadori Editore, Ascopiave, Avio, B&C Speakers, Banca Ifis, Banca Sistema, Cairo Communication, Carel Industries, Cellularline, Cembre, Cementir Holding, CY4GATE, D’amico International Shipping, Datalogic, DoValue, El.En, Elica, Emak, Equita Group, Esprinet, Eurotech, F.I.L.A. Group, Fiera Milano, Fine Foods & Pharmaceuticals, Garofalo Health Care, Gefran, Generalfinance, IGD – SIIQ, Illimity Bank, Irce, Italmobiliare, Lu-Ve Group, Marr, Moltiply Group, Neodecortech, Newlat Food, Orsero, Pharmanutra, Reply, Revo Insurance, Sabaf, Sanlorenzo, Seco, SeSa, Sogefi, SYS-DAT Group, Tamburi Investment Partners, Tesmec, The Italian Sea Group, Tinexta, TXT Group, Unidata, WIIT, Zignago Vetro.I Co-organising broker della Euronext STAR Conference sono: Alantra, Banca Akros, BPER, Equita, Exane BNP Paribas, Intermonte, Intesa Sanpaolo, Kepler Cheuvreux, Mediobanca, Stifel, TP ICAP e Value-Track. LEGGI TUTTO

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    Borse europee sui livelli precedenti. A Milano bene Mediolanum

    (Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. La cautela regna anche sulla piazza di Milano che si posiziona sulla linea di parità. Gli investitori guardano all’avvio dei dazi annunciati dal presidente Trump per il 2 di aprile e alla tornata di dati macroeconomici in attesa della nuova reportistica societaria. In particolare, l’indagine PMI di S&P Global e Hamburg Commercial Bank ha mostrato che a marzo l’attività delle imprese della zona euro ha registrato la crescita più rapida degli ultimi sette mesi, sostenuta da un allentamento della contrazione del settore manifatturiero nonostante una crescita dei servizi più lenta.Sul fronte geopolitico, funzionari ucraini e statunitensi hanno avviato domenica in Arabia Saudita discussioni volte a mettere in sicurezza le strutture energetiche e le infrastrutture critiche. Nonostante l’ottimismo degli Stati Uniti, sia l’Ucraina che la Russia hanno segnalato attacchi notturni, evidenziando la natura fragile del cessate il fuoco proposto di 30 giorni.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,083. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 3.027,3 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,63%.Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota +106 punti base, mostrando un piccolo calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,83%.Tra i mercati del Vecchio Continente andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a -0,1%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e poco mosso Parigi, che mostra un -0,15%.Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 38.975 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 41.237 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (-0,15%); sulla stessa tendenza, sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,1%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Banca Mediolanum (+2,39%), Banca MPS (+1,13%), Banca Popolare di Sondrio (+1,13%) e Unipol (+1,05%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moncler, che ottiene -1,82%. Fiacca ERG, che mostra un piccolo decremento dell’1,40%. Discesa modesta per Campari, che cede un piccolo -1,24%. Pensosa Prysmian, con un calo frazionale dell’1,21%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Moltiply Group (+2,45%), Philogen (+2,41%), Banca Generali (+1,93%) e Cementir (+1,73%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Carel Industries, che continua la seduta con -3,24%. Preda dei venditori Ferragamo, con un decremento del 2,94%. Si concentrano le vendite su El.En, che soffre un calo del 2,85%. Vendite su Ariston Holding, che registra un ribasso del 2,36%. LEGGI TUTTO

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    Iren, Dal Fabbro: anticipiamo consolidamento Egea con capacità di estrarre valore da acquisizioni

    (Teleborsa) – “Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del Gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo”. Lo ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, commentando i risultati 2024.”Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria – ha aggiunto – Dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico”. “I buoni risultati raggiunti, tra cui un’utile netto in crescita del 5%, ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano Industriale, un incremento del dividendo dell’8%, portandolo a 12,83 centesimi di euro per azione”, ha detto Dal Fabbro. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI febbraio migliora a +0,18 punti

    (Teleborsa) – Segnali positivi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a +0,18 punti a febbraio 2025 rispetto ai -0,08 punti di gennaio (rivisto da un preliminare di -0,03). La media mobile a tre mesi, sempre a febbraio, si è portata a +0,15 punti rispetto ai +0,07 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Iren, Bufo: nel 2025 atteso EBITDA in ulteriore crescita a 1,34-1,36 miliardi di euro

    (Teleborsa) – “Approviamo oggi un EBITDA pari a oltre 1,27 miliardi, superiore alla Guidance, e in crescita del 6,5% rispetto allo scorso anno. Questo conferma la traiettoria di sviluppo tracciata dal piano industriale e la capacità di Iren di adattarsi ai differenti contesti di mercato grazie soprattutto al proprio modello multibusiness”. Lo ha affermato Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren, commentando i risultati 2024.”L’incremento di redditività, supportato dal recupero di marginalità della business unit Reti e dall’attività di vendita di commodity e servizi, ha consentito di ridurre il livello di indebitamento al 3,2x – ha aggiunto – Supportati dai risultati conseguiti, guardiamo al futuro per rendere Iren ancora più solida, attraverso una maggiore disciplina e selettività degli investimenti, che ci consentiranno di continuare a crescere prevalentemente nelle attività regolate e nell’incremento della qualità del servizio ai territori”. “Un futuro concreto già nel 2025 dove ci attendiamo un’EBITDA in ulteriore crescita compreso tra gli 1.340-1.360 milioni di euro – ha sottolineato – Infine, nei prossimi mesi lavoreremo con tutte le oltre 11 mila persone del gruppo e con il nuovo consiglio di amministrazione per definire un nuovo piano strategico per Iren che consolidi il ruolo della società come player di riferimento”. LEGGI TUTTO

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    Federmoda: l’Italia perde ogni giorno 18 negozi e i saldi chiudono con un -5,5%

    (Teleborsa) – Le sfide che dovrà affrontare il retail della moda – dopo un 2024 chiuso con un calo medio del 4,2% rispetto al 2023, registrando un saldo nati-mortalità negativo di -6.459 punti vendita, pur rimanendo un fondamentale pilastro dell’economia e del PIL nazionale contando 164.369 punti vendita che occupano 299.793 addetti – sono state al centro della riunione del Consiglio nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio svoltasi a Courmayeur, in Val d’Aosta.I saldi invernali 2025 – fa sapere Federmoda – hanno confermato un trend negativo dei consumi, segnando un -5,5%, con 6 imprese su 10 che hanno risposto al questionario che hanno indicato una diminuzione delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024.”La sfida per il retail della moda parte da qui, con un incontro ad alta quota sulla Skyway Monte Bianco a significare – commenta il presidente di Federazione Moda Italia, Giulio Felloni – l’aspirazione del retail della moda di raggiungere la vetta della ripresa attraverso uno spirito imprenditoriale che si affida all’innovazione, alla resilienza e allo shopping tourism che, grazie all’abbassamento della soglia del tax free shopping da 154,96 euro a 70 euro operata dal Ministero del Turismo a anche a seguito delle richieste di Federazione Moda Italia con Confcommercio che, in questo primo anno dall’entrata in vigore del 1 febbraio 2024, ha rappresentato un volano per il retail locale registrando – secondo i dati di Global Blue – un incremento del 54% delle transazioni e del 12% della spesa, con 500mila nuovi shopper per acquisti esclusivi nella fascia di spesa 70-155 euro che hanno fatto crescere le vendite oltre alle quattro città di Milano, Roma, Firenze e Venezia, anche a Catania (+ 73%); Como (+ 69%); Amalfi (+ 65%); Napoli (+ 63%); San Gimignano (+ 63%); Verona (+ 61%); Bellagio (+ 58%); Assisi (+ 54%) e Bologna (+ 50%). Uno spirito sempre positivo messo a dura prova, però, dal ridimensionamento di oltre il 10% dei consumi di moda delle famiglie italiane negli ultimi 5 anni ed anche da disinvolte politiche commerciali dei nostri stessi fornitori, attraverso e-commerce, outlet, sample sale e family & friends che non seguono il principio dello “stesso mercato, stesse regole. È evidente il rischio di desertificazione commerciale che corre il nostro Paese se si pensa che solo nell’ultimo anno, il commercio al dettaglio del settore moda ha perso ogni giorno in Italia 18 negozi, un dato che desta ulteriori preoccupazioni vista la perdita media degli ultimi 5 anni di 13 negozi al giorno con 23.322 negozi in meno e oltre 35mila posti di lavoro persi. Se i consumi interni languono e i negozi chiudono, ci si deve chiedere quali imprenditori potranno effettuare nuovi ordinativi per la produzione Made in Italy e quali saranno le ricadute sull’intera filiera”.”Per affrontare questa crisi – conclude Felloni – chiede un Patto etico di filiera con i fornitori e ha proposto misure concrete al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, come una detrazione d’imposta per l’acquisto di prodotti sostenibili e un’aliquota IVA agevolata, per il rilancio dei consumi di moda e una cedolare secca sugli affitti commerciali con riduzione concordata dei canoni, un contributo per lo smaltimento dei magazzini e detrazioni per l’innovazione e l’ammodernamento del retail, oltre a detrazioni per chi si insedia in negozi sfitti”. LEGGI TUTTO