21 Marzo 2025

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    Francia, fiducia imprese manifatturiere in calo e sotto attese

    (Teleborsa) – Risulta in calo la fiducia delle imprese manifatturiere francesi nel mese di marzo 2025. Il relativo indice, calcolato dall’Ufficio Statistico Nazionale francese (INSEE), si attesta a 96 punti, dai 97 punti di dicembre e rispetto ai 97 punti attesi dagli analisti.(Foto: Anthony Choren su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dotstay, ricavi in crescita a doppia cifra e perdita ridotta nel 2024

    (Teleborsa) – Dotstay archivia l’esercizio 2024 con un risultato netto negativo a -854 migliaia di Euro rispetto a -1,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. I ricavi totali si attestano a 1,2 milioni di Euro, in crescita del 66% rispetto a 747 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023. L’ EBITDA è pari a -600 migliaia di Euro, rispetto a -915 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, mentre l’EBIT a -841 migliaia di Euro, rispetto a -1,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. Posizione Finanziaria Netta positiva (cassa) per 1 milione di Euro rispetto alla posizione positiva (cassa) di 699 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, commissari: “Richiesta autorizzazione per negoziare con consorzio azero”

    (Teleborsa) – I commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS e di ILVA in AS hanno trasmesso al ministero delle Imprese e del Made in Italy una richiesta di autorizzazione per avviare una negoziazione in via preferenziale con il consorzio azero guidato da Baku Steel Company CJSC e Azerbaijan Investment Company OJSC. “La decisione – si legge in una nota – è maturata al termine di un’attenta e approfondita analisi delle offerte di rilancio pervenute. Il processo di selezione ha valutato diversi fattori, tra cui la solidità finanziaria dei candidati, la sostenibilità industriale delle rispettive proposte ed i benefici in termini di occupazione e per le comunità locali”. “Nel rispetto della complessità della trattativa per il futuro del polo siderurgico – proseguono i commissari – il processo di negoziazione si svolgerà con la necessaria riservatezza, garantendo la tutela degli interessi industriali, occupazionali e sociali coinvolti”. La decisione finale spetterà a Palazzo Chigi, poi si aprirà la trattativa con i sindacati. L’offerta messa sul piatto dal Baku, preferita a quella di Jindal International, ammonterebbe ad oltre un miliardo di euro, ovvero 500 milioni di valutazione del magazzino più 600 milioni per l’acquisto degli impianti. Con la promessa di altri 4 miliardi da investire nei prossimi anni. Nella fase della negoziazione in esclusiva con gli azeri si dovrà decidere se lo Stato entrerà nella nuova compagine con una quota del 10% in capo a Invitalia, da autorizzare con apposita norma. E potrebbero rientrare in gioco, con una partecipazione, anche gli indiani di Jindal Steel International. Nel dettaglio della proposta di Baku, a regime gli occupati effettivi dovrebbero essere circa 7mila (in calo rispetto agli attuali 9773 dipendenti, a cui si aggiungono gli oltre 1700 di Ilva in As). Il ciclo produttivo si baserebbe su un solo altoforno e due forni elettrici, che col tempo dovrebbero diventare tre (mentre l’altoforno verrebbe chiuso sul medio periodo). La produzione arriverebbe così al massimo a 6 milioni di tonnellate. Per il leader della Uilm, Rocco Palombella, “prima dell’avvio della trattativa con gli azeri, diventa imprescindibile un incontro per conoscere i contenuti dell’offerta. Le indiscrezioni che leggiamo sulla stampa sono preoccupanti perché si parla di un piano che rischia di distruggere la produzione di acciaio e di provocare migliaia di esuberi”. “Non siamo affezionati al nome e alla nazionalità, ma saremo attentissimi al piano proposto”, ha commentato il segretario nazionale Fim Valerio D’Alò. Per Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom “il sindacato deve essere messo a conoscenza della proposta di Baku Steel per presentare le proprie richieste unitarie”. Anche Sasha Colautti e Francesco Rizzo dell’esecutivo confederale Usb sollecitano un confronto al governo “prima dell’inizio della negoziazione”. Oggi, intanto, è iniziata davanti al gup di Potenza Francesco Valente l’udienza preliminare del processo “Ambiente svenduto”, che riparte da zero dopo l’annullamento pronunciato dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto della sentenza di primo grado con le 26 condanne inflitte a maggio 2021. Sono 23 gli imputati tra i quali l’ex governatore pugliese Nichi Vendola e i fratelli Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’impianto tarantino. Sono inoltre 282 le parti offese, ma stamani quasi tutte non sono presenti a Potenza, ma sono rappresentate dagli avvocati. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, surplus partite correnti in calo a 35 miliardi

    (Teleborsa) – Nel mese di gennaio 2025, la bilancia delle partite correnti dell’Area Euro ha chiuso con un surplus di 35,4 miliardi di euro, in calo rispetto all’attivo di 38,4 miliardi di euro di dicembre. Secondo le rilevazioni della BCE, su base non destagionalizzata, si registra un avanzo di 13,2 miliardi dai 50 miliardi del mese precedente. In dettaglio, la componente dei servizi ha evidenziato un saldo positivo di 12 miliardi, quella dei beni di 35 miliardi. La partita primaria dei redditi ha evidenziato un avanzo di 2 miliardi e quella secondaria un deficit di 14 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Borse europee caute a fine settimana. Piazza Affari dà spazio a realizzi

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che riaprono i battenti in ribasso, in scia alle incertezze dei mercati asiatici e statunitensi. Il focus, in una giornata povera di spunti sul fronte macroeconomico, è ancora sulle incertezze relative alla guerra dei dazi ed all’impatto che il protezionismo avrà sull’economia mondiale.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,27%. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,51%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,36%. LEGGI TUTTO

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    Fortinet, siglato un protocollo d’intesa con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)

    (Teleborsa) – L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e Fortinet hanno siglato un protocollo d’intesa con l’intento di collaborare per rafforzare la resilienza cibernetica del Paese. Il protocollo – fa sapere Fortinet in una nota – è finalizzato alla successiva definizione di accordi attuativi che prevedono potenziali aree di collaborazione su diversi temi, quali la condivisione di best practice, lo scambio di informazioni, metodi di analisi e programmi di cyber threat intelligence e la possibilità di intraprendere iniziative su temi quali la formazione con la realizzazione di eventi educativi sul territorio destinati a diffondere e aumentare la consapevolezza dei rischi legati alla cybersecurity e le conoscenze in materia.”Le minacce informatiche sono in costante ascesa ed evoluzione. In questo scenario, siamo orgogliosi di collaborare con l’Agenzia al fine di migliorare la protezione e la resilienza del Paese e delle sue infrastrutture critiche, mettendo la nostra esperienza e competenze al servizio dell’approccio whole-of-society su cui si basa la Strategia Nazionale di cybersicurezza – ha commentato Massimo Palermo, VP & Country Manager, Italy e Malta di Fortinet –. Siamo pronti a collaborare con l’Agenzia per potenziare le capacità di prevenzione, monitoraggio e gestione delle minacce, ponendo una particolare attenzione alla formazione per consentire alle aziende, alle persone e alla società nel suo insieme di essere sempre un passo avanti rispetto ai cybercriminali”.Questo protocollo d’intesa si inserisce in un più ampio impegno di Fortinet nei confronti delle partnership pubblico-privato, ritenute fondamentali per contribuire alla creazione di un ecosistema di difesa in cui istituzioni governative, aziende e organizzazioni internazionali collaborano per sviluppare standard condivisi e risorse per contrastare il crimine informatico su larga scala, aumentando così la resilienza del Paese.Tra le iniziative simili già in corso, spiccano la Partnership Against Cybercrime (PAC) e il Cybercrime Atlas del World Economic Forum, di cui Fortinet è membro fondatore: un’iniziativa strategica per mappare e analizzare le operazioni dei criminali informatici, che fornisce una visione globale delle infrastrutture e delle reti utilizzate dai cybercriminali, supportando governi e aziende nel coordinare azioni di contrasto mirate. LEGGI TUTTO

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    Unione risparmi e mercato capitali e Euro digitale fra le priorità della UE

    (Teleborsa) – L’unione del risparmio (e dei mercati dei capitali) e l’euro digitale sono due obiettivi prioritari della UE. Lo hanno ribadito i Leader europei al termine dell’Euro Summit, che ha dibattuto, fra gli altri, del tema competitività, nell’ambito del quale rientrano appunto questi due temi chiave per l’UE.Urgente l’unione del risparmio e dei mercati dei capitaliNelle considerazioni finali, i Ventisette giudicano “di fondamentale importanza” realizzare “con urgenza” l’unione dei mercati dei capitali e completare l’unione bancaria. “Un’autentica unione del risparmio e degli investimenti – si sottolinea nelle considerazioni finali – contribuirà a convogliare ogni anno centinaia di miliardi di euro di investimenti aggiuntivi verso l’economia europea, concorrendo a dare impulso alla competitività, all’autonomia strategica e alla sicurezza economica dell’UE”.Il Consiglio europeo ha esaminato la proposta della Commissione europea, presentata mercoledì dalla Presidente Ursula von del Leyen, auspicando che si raggiunga “rapidamente un accordo su tutte le proposte” per l’unione dei mercati dei capitali, “compresa quella in materia di insolvenza”.Nell’ambito delle azioni volte ad “aumentare dimensione” dei mercati dei capitali e l’accessibilità degli stessi “a tutti i cittadini e le imprese”, si invitano le istituzioni europee a favorire “una maggiore partecipazione degli investitori al dettaglio”, ampliando le “opportunità di investimento e di risparmio a livello europeo” compreso lo studio di prodotti pensionistici e di risparmio su scala europea. A questo proposito si invita anche Bruxelles a proporre “miglioramenti al prodotto pensionistico individuale paneuropeo esistente”.I leader invitano anche la Commissione a presentare proposte per “migliorare l’ecosistema del private equity e del venture capital”, proporre un “regime facoltativo di diritto societario” entro il 2026 e un quadro uniforme in materia di cartolarizzazioni, “mediante adeguamenti del quadro prudenziale, mantenendo nel contempo la stabilità finanziaria”.Si sollecita poi Bruxelles a “vigilare sulle condizioni di parità a livello mondiale nei settori bancario e assicurativo” ed a “ridurre la frammentazione” dei mercati dei capitali, sia sotto il profilo della vigilanza sia rimuovendo “rapidamente gli ostacoli al consolidamento delle infrastrutture di mercato” ed “eliminando le duplicazioni”.La proposta di Bruxelles per intercettare il risparmioLa Commissione europea ha adottato mercoledì la strategia per l’Unione del risparmio e degli investimenti (SIU), per migliorare il sistema con cui l’UE convoglia i risparmi verso investimenti produttivi, promuovendo la ricchezza, la crescita economica e la competitività.La Presidente Ursula von der Leyen, nell’annunciare la proposta, ha sottolineato che, con l’unione del risparmio, “si ottiene una doppia vittoria. Le famiglie avranno maggiori e più sicure opportunità di investire nei mercati dei capitali e aumentare la loro ricchezza. Allo stesso tempo, le imprese avranno un accesso più facile ai capitali per innovare, crescere e creare buoni posti di lavoro in Europa”.Ricordando che l’UE vanta “un ampio bacino di risparmi delle famiglie pari a circa 10.000 miliardi di euro in depositi bancari”, Bruxelles afferma che i “depositi bancari sono sicuri e di facile accesso, ma di solito guadagnano meno denaro rispetto agli investimenti nei mercati dei capitali”. Per questo occorre “sostenere il benessere dei risparmiatori offrendo loro la scelta e le opportunità di conseguire rendimenti migliori mettendo i loro risparmi al servizio dei mercati dei capitali” e, allo stesso tempo, “sostenere l’economia reale consentendo alle imprese di tutta Europa di crescere e prosperare”. La commissione sta elaborando misure rivolte ai risparmiatori, per aumentare il rendimento dei risparmi anche in vista della pensione, sostenere gli investimenti delle imprese più produttive, in particolare nei settori critici, favorire la riduzione delle inefficienze e degli ostacoli normativi, garantire una vigilanza più efficiente e rafforzare l’integrazione e la competitività del settore bancario euroèpeo, anche attraverso l’approfondimento dell’Unione bancaria.L’euro digitale prioritario per i pagamentiI Leader hanno messo in evidenza anche che “in un mondo più frammentato e digitale, accelerare i progressi verso un euro digitale è fondamentale per sostenere un sistema di pagamenti europeo competitivo e resiliente, contribuire alla sicurezza economica dell’Europa e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro”.Il tema è stato sollevato anche dalla Presidente della BCE Christine Lagarde, in audizione all’Europarlamento, dove ha spiegato che l’architettura dell’euro digitale “sarà assoggettata” al legislatore europeo e dovrà avere una architettura legislativa comune. “C’è una serie di sfide” da affrontare, – ha detto Lagarde – compresa la linea USA “di forte incoraggiamento alle Stablecoin”, e questo progetto serve a “ridurre le nostre vulnerabilità”. La stessa Lagarde ha però ricordato che l’Euro digitale presuppone anche la rimozione delle e l’Unione dei mercati dei capitali.(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO