21 Marzo 2025

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    OPA Beghelli, adesioni oltre il 6,49%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria, promossa sulle azioni ordinarie di Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 795.850 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 2.055.888, pari al 6,49% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Beghelli acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 4,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da Banco BPM, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 464.744 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.185.690, pari al 4,41% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    TIM, Vivendi scende nel capitale: taglia al 18,4%

    (Teleborsa) – Il 18 marzo, Vivendi è scesa sotto la soglia del 20% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM, arrivando a detenere il 19,32% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto del gruppo tlc (il 13,87% del suo intero capitale sociale). Lo annuncia, con una nota, la società francese, prima azionista del gruppo di telecomunicazioni.In conformità con la normativa, Vivendi oggi ha notificato alla Consob il superamento della soglia che deriva dalle vendite di azioni sul mercato. A seguito di ulteriori vendite effettuate dopo il 18 marzo, Vivendi, alla chiusura delle negoziazioni odierne, possiede il 18,37% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM e il 13,19% del suo intero capitale sociale. Vivendi, spiega nella nota, di aver “cessato di contabilizzare la propria partecipazione in TIM con il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022 e ha indicato in diverse occasioni la propria intenzione di vendere la propria partecipazione in TIM a condizioni finanziarie favorevoli”. LEGGI TUTTO

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    OPA Piovan, adesioni oltre il 96,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni ordinarie di Piovan, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi per lo stoccaggio, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 9.186.214 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 16.119.528, pari al 96,51% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 3 marzo 2025 e termina oggi 21 marzo 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Piovan acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 marzo 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Titoli di Stato, Tesoro: in asta mercoledì 4,5 miliardi BTP Short e indicizzati

    (Teleborsa) – Mercoledì prossimo, 26 marzo, andranno in asta BTP Short Term e BTP indicizzati per un importo complessivo fino a 4,5 miliardi di euro. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).In particolare, spiega il MEF, saranno collocati da 2,5 a 3 miliardi di euro di BTP Short Term con scadenza 25 febbraio 2027 e cedola annuale del 2,55% e da 1 a 1,5 miliardi di euro di BTP a 5 anni indicizzati all’inflazione europea con una cedola annuale dell’1,50%. Il regolamento delle emissioni e’ previsto per il 28 marzo. LEGGI TUTTO

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    Banche, accordo sindacati-Abi su permessi sindacali

    (Teleborsa) – I sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin e Abi hanno firmato il nuovo accordo per le libertàsindacali. L’accordo, che durerà quattro anni e sarà valido fino al 31 dicembre 2028, è stato sottoscritto dai segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, First Cisl, Riccardo Colombani, Fisac Cgil, Susy Esposito, Uilca, Fulvio Furlan, Unisin, Emilio Contrasto, e dal presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro (Casl) dell’Abi, Ilaria Maria Dalla Riva. Tra le novità, informa una nota della Fabi, l’introduzione della figura del rappresentante sindacale territoriale che si affianca alla rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) e avrà le stesse prerogative. Sarà possibile costituire rappresentanze territoriali, su base provinciale, con 32 dipendenti e almeno 16 iscritti. Le organizzazioni sindacali potranno scegliere, di volta in volta se avere Rsa separate dalle Rst, oppure se far coincidere i due ruoli. Sono stato definiti, poi, i parametri per i distacchi nazionali. Via libera alla digitalizzazione delle “cedole” a partire dal giorno 1 gennaio 2026; entro i prossimi 30 giorni sarà avviato il confronto tecnico. “È un accordo molto positivo sul piano politico che conferma le buona qualità delle relazioni sindacali con Abi e con i gruppi bancari. Per quanto riguarda i rappresentanti sindacali territoriali, è un passo nuovo e unico, rispetto ad altri settori, nelle relazioni sindacali ed è, inoltre, la risposta allo snellimento della rete fisica di filiali delle banche. Una novità assoluta che ci permette di far fronte ai cambiamenti organizzativi delle banche e che farà scuola anche per altri settori”, ha commentato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.”Anche in questa occasione – ha osservato Ilaria Maria Dalla Riva – le parti hanno dimostrato senso di responsabilità e concretezza, confermando l’alto livello delle relazioni sindacali raggiunto nel settore e la capacità di individuare soluzioni innovative per far fronte ad uno scenario di riferimento in continua evoluzione”. LEGGI TUTTO

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    Bonus nido, Inps: per bambini nati nel 2024 contributo può arrivare a 3.600 euro l’anno

    (Teleborsa) – In una nota l’Inps ha segnalato che il contributo per la frequentazione di asili nido per i bambini nati dal 2024 potrà arrivare fino a 3.600 euro. Se si ha un Iseeminorenni inferiore a 40.000 euro si potrà infatti domanda per avere un contributo su base annua fino a tale cifra, in aumento rispetto ai 2.500-3.000 euro previsti per i bambini nati prima del 2024 a seconda della soglia Isee. Il bonus asilo nido introdotto a partire dal 2017 è stato modificato con l’ultima legge di Bilancio.La domanda di contributo può essere presentata per le spese sostenute per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (contributo asili nido) o per forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche. In questa seconda ipotesi il contributo è definito di seguito “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”. Il “contributo asilo nido” deve essere richiesto dal genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta. Il “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”, invece, deve essere richiesto dal genitore che coabita con il figlio e ha dimora abituale nel medesimo comune.L’importo del contributo, comprensivo dell’incremento determinato in relazione alla data di nascita e del valore dell’Isee minorenni del bambino inserito in domanda, a decorrere dall’anno 2025 è pari per i bambini sotto i tre anni nati fino a dicembre 2023 a 3mila euro nell’ipotesi di Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro; 2.500 euro con Isee minorenni in corso di validità da 25.001 a 40.000 euro; 1.500 euro nei casi di Isee minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro.Per i bambini nati dal 1 gennaio 2024 si potranno avere 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), nell’ipotesi di Isee minorenni in corso di validità minore o uguale a 40.000 euro; 1.500 euro con Isee minorenni non presente, difforme, discordante, non calcolabile o superiore alla soglia di 40.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, cala la fiducia dei consumatori a marzo

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a marzo. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e si porta a -14,5 punti rispetto ai -13,6 di febbraio. Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-13 punti). LEGGI TUTTO