18 Marzo 2025

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    Trump-Putin: movimento per la pace inizierà con cessate il fuoco energetico e infrastrutturale

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente della Russia Vladimir Putin hanno parlato oggi della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader “hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura – si legge nel resoconto fornito dalla Casa Bianca – Hanno anche sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia”. “Il sangue e i tesori che sia l’Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio spesi per le esigenze del loro popolo”, viene sottolineato, aggiungendo che “questo conflitto non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con sinceri e buoni sforzi di pace”. I due leader hanno concordato che “il movimento per la pace inizierà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente”. Questi negoziati inizieranno “immediatamente” in Medio Oriente.Inoltre, Trump e Putin hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come “regione di potenziale cooperazione per prevenire futuri conflitti”. Hanno anche discusso della necessità di “fermare la proliferazione di armi strategiche e si impegneranno con altri per garantire la più ampia applicazione possibile”. I due leader hanno condiviso l’opinione che “l’Iran non dovrebbe mai essere in grado di distruggere Israele”.”I due leader hanno concordato che un futuro con un rapporto bilaterale migliorato tra Stati Uniti e Russia ha enormi vantaggi – si legge nelle conclusioni – Ciò include enormi accordi economici e stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”. LEGGI TUTTO

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    Mundys, A. Benetton: 6 miliardi di investimenti per infrastrutture in prossimi 3 anni

    (Teleborsa) – “Negli ultimi 3 anni (2022-2024) Mundys ha realizzato investimenti organici per oltre 4,4 miliardi di euro, di cui 1,4 circa in Italia, per potenziare e ampliare le infrastrutture in concessione”. Lo ha detto Alessandro Benetton, presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys, intervenendo al talk organizzato da Affari&Finanza, durante il quale ha elencato esempi virtuosi che coniugano sviluppo, crescita e innovazione. “Nel periodo 2022-25 ha effettuato investimenti per oltre 2,5 miliardi di euro per acquisire nuovi assets in Francia, Spagna, Porto Rico, Cile. Mundys ha “un programma di investimenti di 6 miliardi in infrastrutture per la mobilità che potrà essere messo a terra nei prossimi 3 anni”, ha aggiunto Benetton. Gli investimenti di Mundys (di cui Edizione controlla il 57%) ruotano significativamente intorno alla sostenibilità, tra le prime società in Italia a dotarsi di un Climate Action Plan che prevede 150 azioni concrete per azzerare emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040.”La sfida che abbiamo in Edizione è quella di immaginare che il progresso, i benefici anche economici, non siano in contrapposizione con i benefici per l’ambiente che ci circonda”, ha concluso Benetton LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni al 18/03/2025

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da Banco BPM, risulta che oggi 18 marzo 2025 sono state presentate 582.883 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.572.874, pari allo 0,620% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UCapital24, Borsa: dal 19 marzo niente ordini senza limite di prezzo

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che da domani, 19 marzo 2025, e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie UCapital24, social network economico e finanziario quotato su Euronext Growth Milan, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.Oggi le azioni di UCapital24 hanno terminato la seduta a quota 0,524 euro per azione, in aumento del 27,80%. Già ieri si era registrato un grande balzo, passando da 0,36 euro a 0,41 euro.Ieri sera la società ha comunicato che l’AD e fondatore Gianmaria Feleppa presenterà il 20 marzo, in un evento online, le strategie di crescita globale dell’ecosistema UCapital. In particolare, illustrerà il completamento della nuova versione del social network (la cui fase di ultimazione era stata annunciata lo scorso 8 gennaio) e verrà presentata la nuova App, il cui lancio al pubblico è previsto per la prossima settimana. LEGGI TUTTO

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    Gabetti, utile 2024 stabile a 1 milione di euro. Ricavi in calo con cambio normativo

    (Teleborsa) – Gabetti Property Solutions, società quotata su Euronext Milan e full service provider immobiliare italiano, ha chiuso il 2024 con ricavi operativi (che risentono del cambio normativo sugli incentivi fiscali connessi alla riqualificazione e che incide sui ricavi di Gabetti Lab) pari a 147,2 milioni di euro, in riduzione del 24% rispetto ad 193,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’EBITDA è pari a 23,3 milioni di euro, in crescita rispetto a 22,9 milioni di euro del 31 dicembre 2023 nonostante i minori ricavi, grazie al contenimento dei costi e al miglioramento della marginalità.La gestione straordinaria è negativa per 12,3 milioni di euro, relativa agli effetti derivanti dal cambio della normativa inerente ai bonus fiscali. Il risultato netto è pari a 1,1 milioni di euro, in crescita rispetto a un milione di euro dell’esercizio precedente, penalizzato dagli effetti del cambio normativo sugli incentivi fiscali per 4,3 milioni; senza tale effetto il risultato netto del Gruppo sarebbe stato pari a 5,4 milioni.L’indebitamento finanziario netto effettivo è pari a 15,4 milioni di euro, in riduzione del 72% rispetto ai 54,4 milioni di euro del 31 dicembre 2023.”L’esercizio si chiude con risultati differenti tra le due linee di business – dichiara l’AD Marco Speretta – L’Agency e Corporate Services ha prodotto risultati positivi soprattutto grazie ad Abaco che, nonostante i minori ricavi dell’Engineering (-64%), penalizzata dal cambio normativo relativo agli incentivi fiscali, ha razionalizzato i costi ed ha chiuso l’esercizio in crescita rispetto all’esercizio precedente. La linea Real Estate Network Services ha prodotto un’Ebitda positivo, importante ma inferiore rispetto al 2023 per il rallentamento di Gabetti Lab. Molto buoni e in crescita i risultati nel Franchising e in Monety”. LEGGI TUTTO

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    Giornata mondiale dell’acqua, Acea: una settimana di iniziative a tutela della risorsa

    (Teleborsa) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2025, in programma per il prossimo 22 marzo, il Gruppo ACEA, primo operatore idrico in Italia, promuove una serie di iniziative volte a diffondere a livello nazionale una cultura rispettosa della risorsa idrica, conparticolare attenzione sulla riduzione degli sprechi. Oggi, in particolare, presso l’Ara Pacis di Roma l’Ad del Gruppo Fabrizio Palermo insieme al Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha incontrato oltre cento giovani delle scuole primarie e secondarie in un evento dal titolo “Priorità acqua, è tempo di educazione idrica”, dedicato proprio all’importanza della diffusione di una nuova culturadell’acqua improntata sul risparmio idrico davanti agli scenari imposti dal cambiamento climatico e dal rischio siccità. Al centro dell’incontro anche la necessità di definire una strategia comune per la gestione delle risorse idriche a livello europeo e internazionale e le sfide attuali e future del settore, alla luce del ruolo chiave svolto dalle nuove tecnologie, e in particolare dall’intelligenza artificiale, per migliorare la gestione e l’efficienza delle infrastrutture idriche .Inoltre, da questa settimana, sempre in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, Acea ha organizzato visite guidate per gli studenti presso i propri impianti in tutti i territori in cui gestisce il servizio idrico, a partire dal 20 marzo con la visita al depuratore di Termoli.”Investire nella conoscenza dell’acqua nelle scuole – ha dichiarato Palermo – è importante perché i giovani rappresentano il futuro e tuttopassa dalla consapevolezza di come gestire risorse fondamentali. E in questo senso bisogna ritornare un po’ alle origini, attingendo alla cultura dell’acqua che ha sempre contraddistinto le grandi civiltà nella storia. Solo iniziando a capire come preservare l’acqua, attraverso laformazione dei giovani nelle scuole, potremo avere un risultato duraturo. L’obiettivo è arrivare ad una transizione idrica, perché l’acqua ha anche un valore economico, arrivando a influenzare direttamente e indirettamente fino al 40% del PIL nazionale, eppure questo valore è spesso sottovalutato”.Giovedì 20 poi, Palermo incontrerà la Commissaria europea all’ambiente e alla resilienza idrica Jessika Roswall, in visita istituzionale a Roma. “Sarà l’occasione – ha detto Palermo – per presentare le nostre proposte su cosa riteniamo possa essere utile per migliorare la situazione idrica, non solo per il nostro Paese ma anche a livello europeo. Sono una serie di spunti che ci siamo permessi di elaborare in un documento che consiglieremo alla Commissaria con tutta una serie di proposte concrete, di iniziative finalizzate a migliorare la situazione nei prossimi anni”. In programma, inoltre, anche una serie di iniziative, convegni e dibattiti, tutti incentrati sul tema dell’acqua, a cui parteciperanno i vertici del Gruppo ed esperti del settore.ACEA, sempre impegnata nell’azione di tutela della risorsa idrica, ha già adottato una strategia sostenibile ed efficiente per la gestione delle reti che ha portato, in primis, a una riduzione delle perdite idriche. A Roma, nel 2024, sono scese al 27%, rispetto alla medianazionale del 42%. Sul fronte delle infrastrutture è stato sbloccato il progetto del raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, uno dei più grandi d’Europa, che permetterà la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico del Lazio centrale e della Capitale. Con un investimento di 1,5 miliardi di euro, il progetto rappresenta l’opera più importante a livello nazionale nel settore idrico. Sempre nel settore idrico, sono in corso di realizzazione i 24 progetti approvati in risposta ai bandi del PNRR, per circa 560 milioni di euro. Gli interventi riguardano le reti di adduzione e distribuzione, il recupero delle perdite e il trattamento dei fanghi di depurazione nel territorio diRoma e della sua area metropolitana, nel Lazio, ma anche in Toscana, Umbria e Campania. LEGGI TUTTO

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    OPA Piovan, adesioni oltre il 12,1%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni ordinarie di Piovan, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e produzione di sistemi di automazione dei processi produttivi per lo stoccaggio, risulta che oggi 18 marzo 2025 sono state presentate 668.493 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 2.024.169, pari al 12,12% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 3 marzo 2025 e terminerà il 21 marzo 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Piovan acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 marzo 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Disabilità, Istat: 20mila alunni non hanno assistenza di cui hanno bisogno

    (Teleborsa) – La domanda di assistenza nella scuola non è totalmente soddisfatta: oltre 15mila studenti (il 4,2% degli alunni con disabilità) avrebbero bisogno del supporto di un assistente all’autonomia e alla comunicazione, ma non ne usufruiscono. L’analisi territoriale Istat nel report sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità 2023-2024 certifica le differenze sulla minor dotazione di ore nelle regioni del Mezzogiorno, area in cui la quota di domanda non soddisfatta sale al 5,4% degli alunni. Una carenza che spesso viene colmata con un aumento delle ore di sostegno, anche se le due figure professionali sono complementari e non sostitutive. Una quota residuale, ma non trascurabile, di alunni con disabilità (1,3%, quasi 5mila studenti) avrebbe inoltre bisogno di un assistente igienico personale. Questa percentuale aumenta nelle regioni del Mezzogiorno attestandosi all’1,7%. Nel complesso sono circa 20mila gli studenti con disabilità che avrebbero bisogno di assistenza da parte di figure specializzate. Sono poco meno di 80mila gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione che affiancano gli insegnanti per il sostegno (+18% rispetto all’anno scolastico precedente): di questi, il 4,2% conosce la lingua italiana dei segni (Lis). Si tratta di operatori specializzati, finanziati dagli enti locali, la cui presenza è finalizzata a migliorare la qualità dell’azione formativa, facilitando la comunicazione e l’interazione dello studente con disabilità e stimolando lo sviluppo delle sue abilità nelle diverse dimensioni dell’autonomia. Essendo una figura fornita dagli Enti territoriali, la distribuzione sul territorio risente dell’ammontare delle risorse della spesa sociale dei comuni allocata per finanziare questo tipo di servizio. Se a livello nazionale si registrano quattro alunni per assistente, nel Nord e nel Mezzogiorno il rapporto sale leggermente (a 4,3 e a 4,2 rispettivamente) con una variabilità regionale che vede la Campania distinguersi per la più bassa disponibilità di assistenti (7,5 alunni con disabilità per ogni assistente). La presenza di queste figure aumenta invece nelle regioni del Centro dove il rapporto scende a 3,3 alunni per assistente. Le ore settimanali in cui gli alunni con disabilità dispongono della presenza di un assistente all’autonomia e alla comunicazione sono mediamente 9,6; nelle situazioni più gravi salgono a 11,5. Le differenze territoriali si riscontrano soprattutto in relazione agli alunni con maggiori limitazioni, che nelle scuole del Nord e del Centro ricevono rispettivamente 1,6 e 1,5 ore settimanali in più rispetto agli alunni del Mezzogiorno. Sono ancora molte le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: solamente il 41% degli edifici scolastici risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione appare migliore al Nord dove si registrano valori superiori alla media nazionale (44% di scuole a norma), mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (37%). La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta con il 76% di scuole accessibili; di contro la Liguria e la Campania si distinguono per la più bassa presenza di scuole prive di barriere fisiche (solo il 30% delle scuole). La mancanza di un ascensore o la presenza di un ascensore non adatto al trasporto delle persone con disabilità rappresentano le barriere più diffuse (50%). Frequenti sono anche le scuole sprovviste di servo scala interno (37%), bagni a norma (26%) o rampe interne per il superamento di dislivelli (25%). Rari invece i casi in cui si riscontra la presenza di scale o porte non a norma (rispettivamente 7% e 3%). Più critico l’accesso per le persone con disabilità sensoriali: solo il 17% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti entrambi solo nell’1% delle scuole. La situazione riguarda tutto il territorio nazionale, con poche differenze tra il Nord e il Sud. Nonostante l’Istat rilevi ancora un grave ritardo nei livelli di accessibilità, solo il 12% delle scuole ha effettuato, nel corso dell’anno scolastico, lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un’ulteriore criticità riguarda la disponibilità di parcheggi con posti auto destinati alle persone con disabilità di cui sono dotate meno della metà delle scuole (44%). Questa carenza è piuttosto diffusa su tutto il territorio nazionale con lievi differenze a favore delle scuole del Nord, dove i posti auto dedicati sono presenti nel 48% delle scuole. Il 31% degli alunni con disabilità avrebbero bisogno di ausili didattici a supporto della didattica, ma non ne dispone, percentuale che aumenta al 33% nella scuola primaria. Il 69% degli alunni usa a scuola un pc/tablet, che nel 14% dei casi è fornito dalla famiglia. È quanto certifica l’Istat nel report sull’integrazione scolastica degli alunni disabili. Inoltre, è ancora poco diffusa la formazione in tecnologie: solo in una scuola su quattro (23%) tutti gli insegnanti per il sostegno hanno frequentato, nel corso della loro carriera, almeno un corso di formazione sulle tecnologie educative necessarie per predisporre una didattica personalizzata, nel 69% delle scuole la frequenza si è limitata ad alcuni insegnanti, mentre nel restante 7,5% delle scuole nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso di questo tipo. Anche l’utilizzo di questi strumenti da parte degli insegnanti per il sostegno risulta poco frequente: solo nella metà delle scuole tutti gli insegnanti utilizzano la tecnologia a supporto della didattica inclusiva, nelle restanti scuole l’utilizzo è limitato a pochi insegnanti o è completamente assente. E se la formazione non dovrebbe riguardare esclusivamente gli insegnanti per il sostegno, ma rivolgersi anche ai docenti curricolari che nella predisposizione del materiale didattico devono tenere conto delle specifiche esigenze degli alunni con disabilità, solo nel 7% delle scuole tutti gli insegnanti curricolari predispongono materiale accessibile avvalendosi di nuove tecnologie. LEGGI TUTTO