12 Marzo 2025

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    Bank of Canada, Macklem: nuova crisi con dazi, impatto potrebbe essere grave

    (Teleborsa) – “Il conflitto commerciale con gli Stati Uniti può pesare sull’attività economica, aumentando al contempo prezzi e inflazione. Il Consiglio direttivo procederà con cautela con qualsiasi ulteriore modifica al nostro tasso di riferimento, data la necessità di valutare sia le pressioni al rialzo sull’inflazione derivanti da costi più elevati, sia le pressioni al ribasso derivanti da una domanda più debole”. Lo ha affermato Tiff Macklem, governatore della Bank of Canada, dopo la decisione di abbassare i tassi di 25 punti base al 2,75%.”Sebbene sia troppo presto per vedere un impatto significativo delle nuove tariffe sull’attività economica, i nostri sondaggi suggeriscono che le minacce di nuove tariffe e l’incertezza sulle relazioni commerciali tra Canada e Stati Uniti stanno già avendo un grande impatto sulle intenzioni di aziende e consumatori”, ha sottolineato Macklem. Inoltre, i sondaggi suggeriscono anche che “le intenzioni delle aziende di aumentare i prezzi sono aumentate poiché devono far fronte a costi più elevati correlati sia all’incertezza che alle tariffe. Allo stesso tempo, le aspettative di inflazione sono aumentate poiché i canadesi si preparano alla possibilità di prezzi più alti”.”Abbiamo concluso il 2024 su solide basi economiche – ha detto il governatore – Ma ora stiamo affrontando una nuova crisi. A seconda dell’entità e della durata delle nuove tariffe statunitensi, l’impatto economico potrebbe essere grave. La sola incertezza sta già causando danni”.”La politica monetaria non può compensare gli impatti di una guerra commerciale – ha sottolineato Macklem – Ciò che può e deve fare è garantire che prezzi più alti non portino a un’inflazione continua. Il Consiglio direttivo si concentrerà sulla valutazione della tempistica e della forza sia della pressione al ribasso sull’inflazione da parte di un’economia più debole sia della pressione al rialzo da parte di costi più alti”.(Foto: PiggyBank su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Bank of Canada taglia i tassi di 25 punti base con impatto dazi

    (Teleborsa) – La Bank of Canada ha ridotto il suo obiettivo per il tasso overnight al 2,75% (-25 punti base), con il tasso di sconto al 3% e il tasso di deposito al 2,70%. Si tratta del settimo taglio dei tassi consecutivo, che ha riportato il costo del denaro al minimo da settembre 2022.La banca centrale spiega che l’economia canadese è entrata nel 2025 in una posizione solida, con un’inflazione vicina all’obiettivo del 2% e una robusta crescita del PIL. Tuttavia, le crescenti tensioni commerciali e i dazi imposti dagli Stati Uniti rallenteranno probabilmente il ritmo dell’attività economica e aumenteranno le pressioni inflazionistiche in Canada. “Le prospettive economiche continuano a essere soggette a un’incertezza più che normale a causa del panorama politico in rapida evoluzione”, si legge nello statement.Viene evidenziato che sondaggi recenti suggeriscono un forte calo della fiducia dei consumatori e un rallentamento della spesa aziendale poiché le aziende posticipano o annullano gli investimenti. L’impatto negativo del rallentamento della domanda interna è stato parzialmente compensato da un’impennata delle esportazioni prima dell’imposizione delle tariffe.”La politica monetaria non può compensare gli impatti di una guerra commerciale – sottolinea la Bank of Canada – Ciò che può e deve fare è garantire che prezzi più alti non portino a un’inflazione continua. Il Consiglio direttivo valuterà attentamente i tempi e la forza sia delle pressioni al ribasso sull’inflazione da un’economia più debole sia delle pressioni al rialzo sull’inflazione da costi più elevati. Il Consiglio monitorerà attentamente anche le aspettative di inflazione. La Banca si impegna a mantenere la stabilità dei prezzi per i canadesi”.(Foto: sebastiaan stam su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fisco, Leo: nei primi due mesi del 2025 scende il contenzioso, -19% i nuovi giudizi incardinati

    (Teleborsa) – Il viceministro dell’Economia, MaurizioLeo, ha riferito che i primi due mesi del 2025 hanno visto una “riduzione del contenzioso tributario con la contrazione del 19% dei nuovi giudizi incardinati” rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel suo intervento alla Cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario tributario 2025, Leo ha spiegato che questi risultati sono conseguenza del concordato biennale e della cooperative compliance che “hanno introdotto un approccio ex ante nel rapporto tra fisco e contribuente”. Nella Corti del Sud, ha aggiunto Leo, il calo dei nuovi giudizi raggiunge anche il 50%.La certezza del diritto è uno dei capisaldi alla base della riforma tributaria ed è “fondamentale per contrastare fenomeni illeciti e per attrarre capitali dall’estero”, ha affermato il viceministro.Proprio in riferimento alla certezza del diritto Leo ha dichiarato che “i tempi sono maturi per affrontare una serie di questioni a cuore dei contribuenti. Assistiamo spesso a sentenze della Corte di Cassazione, ma anche altri organi di merito, che non sono in linea con gli obiettivi che il governo vuole perseguire”. “Nel rispetto assoluto dei ruoli e del massimo organo giurisdizionale – ha aggiunto – mi permetto di segnalare la possibilità di metterci a un tavolo di confronto per evitare che il governo, il legislatore, facciano interventi normativi non in linea con il sentiment degli organi giurisdizionali”. La proposta di Leo è quella di “promuovere sessioni di studio, seminariali, in cui si anticipi la volontà del legislatore e al tempo stesso si trovi conforto da parte dell’organo giurisdizionale”.Leo ha poi annunciato che entro la fine del mese la Commissione tecnica istituita presso il Mef per svolgere una “ricognizione” del magazzino fiscale darà un riscontro. “All’esito dei risultati della Commissione – ha aggiunto Leo – faremo le nostre valutazioni”. Il lavoro della Commissione tecnica è volto a distinguere i crediti all’interno del magazzino fiscale che vale oltre 1.200 miliardi di euro, ad esempio i crediti ancora esigibili o quelli che fanno riferimento a soggetti falliti. LEGGI TUTTO

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    Air Baltic, rumors: possibile IPO a Londra già nel prossimo trimestre

    (Teleborsa) – La compagnia aerea lettone airBaltic sta valutando di quotarsi in Borsa a Londra già nel secondo trimestre, secondo quanto scrive Bloomberg citando fonti vicine alla questione. Un’offerta pubblica iniziale (IPO) potrebbe raccogliere fino a 300 milioni di euro, ha detto la società a settembre, confermando di stare semplificando la propria struttura nell’ottica di uno sbarco in Borsa, dopo il via libera del governo lettone.All’inizio di quest’anno, Deutsche Lufthansa ha accettato di acquisire un’azione convertibile che rappresenta una partecipazione del 10% in Air Baltic per 14 milioni di euro. L’accordo dovrebbe concludersi nel secondo trimestre. Lufthansa sarà in grado di scambiare le sue azioni convertibili in azioni ordinarie al momento di un’IPO.”Restiamo impegnati nella crescita sostenibile, ottimizzando la nostra flotta e potenziando la rete per rafforzare la posizione di airBaltic per il futuro, inclusa una potenziale IPO”, ha detto oggi Martin Gauss, CEO di airBaltic, in occasione della presentazione dei risultati 2024.La società ha raggiunto il suo fatturato annuo più alto di sempre, quasi 748 milioni di euro, con un aumento del 12% anno su anno rispetto al 2023. Tuttavia, airBaltic ha registrato una perdita netta di 118 milioni di euro, dovuta principalmente a fattori esterni, tra cui il deprezzamento accelerato dei motori Pratt & Whitney, che ammontava a 73 milioni di euro, e rettifiche non monetarie correlate alla valuta, tra cui il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense nel 2024 e il servicing del programma obbligazionario ampliato del Gruppo da maggio 2024.airBaltic è la compagnia aerea leader nei Paesi baltici e una delle compagnie aeree in più rapida crescita in Europa. In quanto compagnia aerea ibrida, sfrutta i vantaggi sia della rete tradizionale che delle compagnie low cost. Attraverso una rete di quasi 130 rotte da Riga, Tallinn, Vilnius, Tampere e, stagionalmente, Gran Canaria, airBaltic collega i Paesi Baltici con oltre 70 destinazioni in Europa, Medio Oriente, Nord Africa e Caucaso.Fondata nel 1995, oggi airBaltic gestisce una delle flotte più giovani d’Europa, composta da 50 aeromobili Airbus A220-300, e impiega oltre 2.800 persone. Nel febbraio 2025, airBaltic è diventata la prima compagnia aerea europea a offrire Internet SpaceX Starlink ad alta velocità gratuito sui suoi voli. LEGGI TUTTO