6 Marzo 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Ancora in rosso Wall Street, instabilità economica spinge in basso titoli Usa

    (Teleborsa) – Giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,39% sul Dow Jones; sulla stessa linea, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.725 punti.Pessimo il Nasdaq 100 (-2,67%); come pure, in forte calo l’S&P 100 (-2,08%).L’incertezza spinge in basso Wall Street. Non basta la possibilità ventilata dal segretario al Commercio, Howard Lutnick, di un alleggerimento delle misure commerciali contro Canada e Messico su alcuni beni a convincere gli investitori americani. La notizia è stata letta come un nuovo segnale di instabilità nell’economia americana.Sul fronte macroeconomico, sono stati pubblicati i dati sul deficit commerciale americano che a gennaio è salito a 131,4 miliardi di dollari, rispetto al passivo di 98,1 miliardi di dollari di dicembre. In forte crescita soprattutto le importazioni che sono hanno superato i 400 miliardi di dollari.Inoltre sono aumentate più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. A gennaio secondo i dati del Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,8% a 906,2 miliardi di dollari, contro il +0,7% atteso, rispetto al +0,7% del mese precedente. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,3% su base mensile a 680 miliardi di dollari dopo il +1,4% registrato a dicembre.Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori beni di consumo secondari (-2,90%), informatica (-2,63%) e utilities (-2,10%). LEGGI TUTTO

  • in

    FS Italiane, Strisciuglio Ad di Trenitalia e Lo Piano alla guida di Busitalia

    (Teleborsa) – E’ tempo di riorganizzazione per il Gruppo FS Italiane. Dopo il parere favorevole del Ministero dell’Economia, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo FS avrebbe dato il via libera definitivo alla nomina di Giampiero Strisciuglio quale Amministratore delegato di Trenitalia, dopo una brillante carriera che lo ha visto, dal 2002, ricoprire diverse cariche in Mercitalia Logistics ed RFI – Rete ferroviaria italiana.Strisciuglio succederà a Luigi Corradi, che passa alla guida di FS International, la società impegnata nello sviluppo internazionale dell’Alta velocità, eccellenza italiana. Ma le novità non finiscono qui: Serafino Lo Piano, brillante ed ambizioso manager siciliano, da anni alla guida del team commerciale del Frecciarossa, è stato scelto per il ruolo di Amministratore delegato di Busitalia, la società di trasporto su gomma controllata da FS e complementare al trasporto ferroviario. LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis, S&P declassa rating a “BBB” per prospettive sui margini deboli

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha declassato il rating su Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, da “BBB+” a “BBB”, confermando il rating di breve termine “A-2”.L’agenzia di rating evidenzia che il 26 febbraio 2025, Stellantis ha fornito una guidance sugli utili per il 2025 che prevede un miglioramento limitato della redditività rispetto a un margine EBITDA rettificato da S&P Global Ratings di circa il 6% nel 2024, accompagnato da un free cash flow operativo (FOCF) negativo.Inoltre, S&P prevede che la riduzione dei prezzi in Nord America a fine 2024 e le difficoltà di accesso al credito per i consumatori, sia in Nord America che in Europa, limiteranno la capacità di Stellantis di aumentare significativamente i volumi e migliorare i margini in questi mercati. A ciò si aggiungono ulteriori pressioni sugli utili derivanti dai nuovi dazi statunitensi sulle importazioni da Messico e Canada.L’outlook stabile riflette la view di S&P che Stellantis riesca a mantenere le proprie quote di mercato in Nord America e in Europa, registrando un margine EBITDA rettificato ben superiore all’8% dal 2026, con un rapporto FOCF/fatturato pari almeno al 3% e una posizione finanziaria netta positiva. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Sole 24 ORE, Giornalisti Associati ha una partecipazione del 5%

    (Teleborsa) – Giornalisti Associati Srl, società editoriale che edita Monitorimmobiliare.it, ha una partecipazione pari al 5,003% ne Il Sole 24 ORE, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 27 febbraio 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Forvia, S&P declassa il rating a “BB-” per lento deleveraging

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha declassato il rating di Forvia, il produttore europeo di componenti per auto nato dall’acquisizione da parte di Faurecia della rivale tedesca Hella, da “BB” a “BB-“. L’outlook è stabile.Il margine EBITDA rettificato da S&P Global Ratings di Forvia è sceso al 7,3% nel 2024 dal 7,9% nel 2023 a causa del calo della produzione automobilistica in Europa e Nord America, nonché dell’aumento dei costi di ristrutturazione e una tantum. Di conseguenza, il funds from operations (FFO)-to-debt ratio ha raggiunto il 12,0% nel 2024, rimanendo sostanzialmente al di sotto della soglia di downside del 15% per il terzo anno consecutivo dopo l’acquisizione di Hella nel 2022.L’agenzia di rating prevede che la crescita moderata della produzione automobilistica globale, i costi di ristrutturazione ancora elevati e le cessioni di attività più lente del previsto probabilmente limiteranno una rapida ripresa della redditività e del deleveraging nel 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Suez conferma di non avere intenzione di cedere la quota in Acea

    (Teleborsa) – Suez, gruppo francese attivo nella gestione delle acque e dei rifiuti, “conferma di non avere intenzione di cedere la sua quota” in Acea, multi-utility romana quotata su Euronext Milan. Lo si legge in una breve nota che fa riferimento al fatto che “circolano voci sul ritiro di Suez da Acea”.Oggi MF ha scritto che Suez starebbe valutando una riorganizzazione delle attività internazionali, che potrebbe includere la valorizzazione degli asset italiani, tra cui la partecipazione del 23,3% nella multiutility romana. La quota, prima del calo odierno in scia alle indiscrezioni, valeva circa 850 milioni di euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Franco Stevanato: impatto dazi sarà mitigato, vogliamo essere autonomi in ogni regione

    (Teleborsa) – Dopo un 2024 in cui è stato costretto a ridurre più volta la guidance, Stevanato Group ha motivi per essere ottimista. Il gruppo italiano, quotato a Wall Street e attivo nella produzione di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci, ha più visibilità sul ritorno a una crescita dei ricavi a doppia cifra e a un margine EBITDA del 30%, grazie alla fine del destocking da parte dei clienti e al proprio aumento di capacità.”Siamo ottimisti sul fatto che il 2025 darà dei segnali positivi, perché uno dei venti contrari nel 2024 è stato il fenomeno delle case farmaceutiche che hanno ordinato meno flaconi dopo aver accumulato molto stock durante il Covid, mentre ora vediamo una normalizzazione; il secondo aspetto è la costruzione di due grosse fabbriche a Latina in Italia e a Fishers negli Stati Uniti, per cui abbiamo investito circa 1 miliardo di euro e che ogni anno aggiungono capacità – saranno a regime nel 2028 – e ci aiutano a generare più fatturato e più margine”, dice a Teleborsa Franco Stevanato, amministratore delegato e presidente della società.Stevanato non è spaventato dall’incertezza che sta causando la nuova amministrazione statunitense, con annunci erratici sui dazi. “Abbiamo 18 stabilimenti in 9 paesi diversi, quindi l’impatto sarà molto mitigato – spiega l’AD – Stiamo capendo con i nostri clienti come gestire le produzioni. Per esempio, un nostro grande cliente può comprare dallo stabilimento di italiano, da quello slovacco, da quello cinese, da quello messicano, da quello americano; insomma stiamo monitorando cosa succede per rivedere e distribuire la supply chain assieme ai clienti”. “Ci saranno probabilmente degli impatti, ma saranno minori – precisa Stevanato – Abbiamo dei contratti che regolano molto bene cosa succede se ci sono delle deviazioni in termini di materia prima, energia, costi di trasporto, però rivedremo insieme al cliente la supply chian”.Nessun ripensamento sulle opportunità offerte dagli Stati Uniti, visto anche l’imponente investimento per la fabbrica in Indiana. “Lo stabilimento che abbiamo avviato a Fishers nel 2021 è un investimento da più di 500 milioni di euro, che continua a crescere ed è nato proprio per servire meglio i nostri clienti americani. L’obiettivo di Stevanato è essere completamente autonomo in ogni regione per ogni tipo di prodotto e lo stabilimento a Fishers va esattamente in questa direzione. Da quando ci siamo quotati a New York, e abbiamo fatto questo grosso investimento con i provenienti dalla quotazione, abbiamo avuto una reazione dei nostri clienti molto positiva, ovvero ci hanno assegnato contratti più grossi”.Nessuno interesse per l’M&A al momento, con il focus che è tutto sul portare a regime i nuovi stabilimenti, così come non sono in vista altri collocamenti di azioni per raccogliere capitale. “Ci siamo quotati con una logica di lungo periodo – sottolinea l’AD – Abbiamo quotato un 12% come prima tranche, lo scorso anno abbiamo immesso sul mercato un altro 4%, adesso abbiamo sufficiente liquidità – tra quella che abbiamo raccolto e la leva con le banche – e abbiamo ben pianificato i prossimi 18 mesi. Se nei prossimi anni ci saranno eventi significativi o bisognerà fare altri grandi investimenti, la famiglia è predisposta a vendere altre quote, sapendo però che l’obiettivo della famiglia è rimanere l’anchor shareholder nei prossimi decenni”.Nessun deterioramento nel rapporto con gli investitori è arrivato dalle diverse revisioni al ribasso della guidance – “il 2024 è stato un fenomeno comune a tutto il comparto e tutti i peers hanno rivisto le stime per il problema del destocking”, dice l’AD – ma anzi l’avventura a Wall Street sta migliorando l’approccio di tutto il gruppo al raggiungimento delle performance: “Abbiamo un portafoglio di investitori, quelli che chiamiamo long-only growth, molto dedicati e il rapporto è davvero buono. Hanno cominciato a conoscerci, piace il nostro modello di business, ma soprattutto piace lo spazio in cui operiamo. Lato nostro, stiamo imparando molto, perchè il confronto con i competitor, con i clienti e col mercato finanziario aiuta a dare sempre il massimo”. “Gli investitori hanno monitorato e compreso quello che è successo lo scorso anno, ovvero un fenomeno di tutto il mercato, e adesso sta a noi nel corso del 2025 portare a casa bene le trimestrali e tornare ad essere attraenti”, conclude l’AD. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte ingrosso gennaio +0,8% m/m, vendite -1,3% m/m

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di magazzino negli StatiUniti. Nel mese di gennaio 2025, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,8% a 906,2 miliardi di dollari, contro il +0,7% atteso, rispetto al +0,7% del mese precedente. Su base annua si registra un aumento dell’1,2%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,3% su base mensile a 680 miliardi di dollari dopo il +1,4% registrato a dicembre. Su anno si è registrato un aumento dello 3,5%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,33 contro l’1,36 di un anno prima.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO