Febbraio 2025

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    OPA Comal, adesioni al 40% al termine della seconda settimana

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, è stato comunicato che nella seconda settimana di offerta sono state portate in adesione 4.974.846 azioni, pari al 38,8258% delle azioni oggetto dell’offerta e al 37,9955% del capitale sociale.Dall’inizio del periodo di adesione (17 febbraio 2025) sono state quindi portate in adesione 5.136.330 azioni, pari al 40,0861% delle azioni oggetto dell’offerta e al 39,2289% del capitale sociale.Il periodo di adesione ha avuto inizio il 17 febbraio 2025 e terminerà il 7 marzo 2025, estremi inclusi, salvo eventuali proroghe e ferma restando l’eventuale riapertura dei termini. Il corrispettivo è pari a 4,80 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, fonti: risoluzione o inefficacia dell’offerta su BPM se cambia OPA Anima

    (Teleborsa) – Un incremento del prezzo dell’OPA Anima e la rinuncia (in tutto o in parte) delle condizioni dell’OPA Anima o anche ad una sola di esse, “potrebbe determinare la risoluzione o l’inefficacia dell’offerta” di UniCredit su Banco BPM, “a meno che UniCredit decida di rinunciare alle condizioni poste alla stessa in conformità ai termini della stessa offerta”. Lo fanno notare fonti vicine a UniCredit dopo l’esito dell’assemblea di Banco BPM relativa ad Anima.UniCredit si riserva quindi il diritto di effettuare qualsiasi valutazione e di prendere qualsiasi decisione consentita in base all’offerta con riferimento al mancato avveramento delle condizioni di efficacia riportate nella comunicazione dell’offerta e di quelle che saranno contenute nel documento d’offerta una volta che lo stesso sarà approvato e pubblicato.In sostanza, UniCredit non ha – allo stato – assunto alcuna determinazione circa le condizioni dell’offerta. LEGGI TUTTO

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    4AIM SICAF, nel 2024 risultato netto negativo di 8,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – 4AIM SICAF, prima SICAF focalizzata su investimenti in società quotate e quotande su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2024 con un risultato netto negativo di 8.224.523 euro, di cui 7.001.150 imputabili al Comparto 1 Quotate e 1.223.373 imputabili invece al Comparto 2 Crowdfunding.Complessivamente, il Risultato della gestione Investimenti risulta negativo per 5.862.127 euro (di cui 5.059.082 imputabili al Comparto 1 Quotate e 804.045 imputabili al Comparto 2 Crowdfunding), per effetto dei dividendi/interessi su titoli non quotati per 7.727, delle minusvalenze/plusvalenze latenti su titoli non quotati per 71.490 e minusvalenze imputabili al Comparto 2 per 32.405, delle minusvalenze latenti su titoli in portafoglio per 4.119.847, perdite da realizzo per 1.701.407 e dividendi realizzati per 70.440 (interamente imputabili al Comparto 1).”L’anno ha visto un importante sottoperformance del comparto delle PMI per motivi tecnici legati alla scarsa liquidità e alla necessità degli istituzionali di liquidare le posizioni anche in forte perdita e il Risultato della Gestione Investimenti è stato condizionato per oltre il 70% dalle minusvalenze latenti, cioè da titoli ancora in portafoglio a valori minimi di mercato – ha dichiarato l’AD Giovanni Natali – Riteniamo che il 2025 possa vedere un recupero del comparto PMI a tutto tondo favorito da: discesa dei tassi di interesse e dal lancio dell’iniziativa CDP a sostegno del mercato delle piccole e medie imprese. A tal proposito abbiamo allargato l’orizzonte di investimento del comparto 1 estendendolo anche ad aziende non EGM purché siano al di sotto del miliardo di capitalizzazione e in settori non finanziari”.I valori NAV al 31 dicembre 2024 del Comparto 1 Quotate e del Comparto 2 Crowdfunding sono pari, rispettivamente, a 142,304 euro e 200,022 euro per azione. Il Comparto 1 Quotate ha registrato al 31 dicembre una performance negativa pari a 41,14%, mentre il Comparto 2 Crowdfunding ha registrato una performance negativa pari al 18,02%. LEGGI TUTTO

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    FITD, rinnovato il Comitato di gestione. Nessun intervento nel 2024

    (Teleborsa) – Dalla sua costituzione nel 1987, il FITD ha gestito 16 crisi bancarie, con un esborso complessivo di 3,3 miliardi di euro, salvaguardando 29 miliardi di euro di depositi protetti. A fine 2024, le banche consorziate al FITD risultano 129, con una raccolta complessiva di 2.127,6 miliardi di euro e depositi protetti pari a 735,7 miliardi di euro. È quanto emerso dall’Assemblea delle banche consorziate al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e l’Assemblea delle aderenti allo Schema volontario di intervento del FITD (SVI).La rischiosità delle banche consorziate continua a migliorare, con un calo costante negli ultimi 8 anni dell’indicatore (mediano) di rischio del FITD del 35%, che è passato da un valore di 49,6 (su 100 punti base) nel 2016 a 31,8 nel 2023, attestandosi a 32,4 a giugno 2024. Nell’anno trascorso non si sono registrati interventi del FITD su banche consorziate né dello SVI a supporto di banche aderenti; e questo a conferma della solidità del settore bancario italiano.Grazie alle contribuzioni raccolte a luglio 2024, è stato raggiunto il livello obiettivo della dotazione finanziaria, che a fine anno si attesta a 6,04 miliardi di euro, pari allo 0,82% del totale dei depositi protetti. La gestione della dotazione finanziaria del FITD ha prodotto nel 2024 un risultato positivo di circa 144 milioni di euro. Dal 2015, le banche consorziate hanno versato risorse per un totale di circa 8 miliardi di euro. Oltre alla dotazione finanziaria, il FITD dispone di un finanziamento di back-up liquidity per 3,5 miliardi di euro, concesso da un pool di banche consorziate.Il piano delle attività del FITD per il 2025, si prospetta non meno sfidante di quello attuato nel 2024. Sono previsti il pieno recepimento delle nuove Disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia, il monitoraggio costante dei rischi, l’aggiornamento delle procedure di rimborso ai depositanti e il rafforzamento delle attività di comunicazione ed educazione finanziaria.L’Assemblea del FITD ha rinnovato il Comitato di gestione per il 2025, nella seguente composizione: Angelo Campani (Credem), Fabio Cerchiai (BPER); Stefano Lado (Banco di Desio e della Brianza); Aurelio Maccario (Unicredit); Camillo Venesio (Banca del Piemonte) e Francesco Venosta (Banca Popolare di Sondrio), che si aggiungono al Presidente Mario Stella Richter e al Vice Presidente Davide Alfonsi (Intesa Sanpaolo), che del Comitato di gestione sono componenti di diritto.Lo Schema volontario, attivo dal 2016, ha effettuato 5 interventi per un totale di 1,3 miliardi di euro. Con la riforma approvata nel 2024, lo SVI si è dotato di un proprio statuto autonomo rispetto a quello del FITD e di una capacità di intervento estesa anche alle eventuali fasi preliminari di difficoltà di banche aderenti, quale strumento complementare di intervento. Lo Schema volontario, al quale oggi aderiscono 100 banche, rappresentanti il 77,5% delle banche consorziate al FITD e il 93,6% del totale dei loro depositi protetti, conserva il suo ruolo strategico, con costi operativi contenuti.L’Assemblea delle banche aderenti allo SVI, tenutasi in data odierna, ha nominato il Consiglio di gestione per il triennio 2025-2027, nella seguente composizione: Fabio Cerchiai (BPER); Paolo D’Amico (BNL); Pierre Débourdeaux (Crèdit Agricole); Giorgio Galvagno (CR Asti); Aurelio Maccario (Unicredit); Andrea Francesco Maffezzoni (MPS); Gianluca Marzinotto (BP Fondi); Bruno Picca (ISP); Giovanni Pirovano (Mediolanum); Gianpietro Val (BPM); ai quali si aggiungono il Presidente Mario Stella Richter e il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli quale consigliere di diritto. LEGGI TUTTO

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    Generalfinance, nuovo piano al 2027: dividendi per 42 milioni di euro

    (Teleborsa) – Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, ha presentato il Piano Industriale 2025-2027, che si fonda in particolare su cinque pilastri strategici: consolidamento nel mercato del factoring dedicato alle Special Situation con particolare focus nell’ambito Distressed italiano; sviluppo del mercato Small Digital Lending attraverso l’integrazione di Workinvoice e la conseguente costituzione di una nuova Direzione Fintech & Digital Lending; espansione internazionale, con l’ingresso nei mercati spagnolo e svizzero; diversificazione delle fonti di finanziamento, con linee di credito/funding stabili e diversificate per supportare la crescita; sostenibilità integrata nel piano.”Il Piano Industriale 2025-2027 segna un’accelerazione nella crescita nazionale/internazionale e nella creazione di valore sostenibile per i nostri stakeholder – ha dichiarato l’AD Massimo Gianolli – L’innovazione nel modello di servizio ai clienti, la digitalizzazione dei processi operativi, la creazione di una Direzione Fintech & Digital Lending e l’espansione internazionale sono le leve strategiche su cui puntiamo per consolidare la nostra leadership nel mercato del factoring dedicato alle aziende distressed in Italia e all’estero”.Per quanto riguarda il Core Business, la crescita media del turnover del factoring relativa alle attività italiane è stimata all’11%, con una quota sul mercato potenziale in aumento rispetto al 7,6% del 2024. Il turnover intermediato al 2027 relativo ad aziende italiane è stimato a oltre 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 3 miliardi di euro del 2024. Il turnover intermediato dalla piattaforma Workinvoice è stimato in forte crescita dai circa 110 milioni di euro del 2024 a oltre 400 milioni di euro al 2027, includendo anche le sinergie commerciali relative al portafoglio small retail attualmente gestito da Generalfinance. Complessivamente, il contributo in termini di turnover riveniente dalle attività internazionali è stimato pari a circa 580 milioni di euro al 2027, l’11% del turnover complessivamente intermediato.Nell’orizzonte del piano si prevede un pieno utilizzo del funding disponibile, complessivamente pari a circa 1,1 miliardi di euro. In particolare, verrà utilizzata per importi via via crescenti l’operazione di cartolarizzazione revolving. Si prevede inoltre un pieno tiraggio della linea di finanziamento revolving in pool e un ulteriore aumento delle operazioni di ricessione a società di factoring, sia pro-solvendo che pro-soluto. Si prevede un ulteriore ottimizzazione del costo del passivo, con un funding spread medio in riduzione rispetto al 2024.I principali target del Piano 2025-2027 sono: turnover intermediato 2025-2027 a circa 14 miliardi di euro, di cui 13 miliardi dalle attività italiane; utile netto cumulato 2025-2027 di oltre 83 milioni di euro; utile netto atteso al 2027 a circa 33 milioni di euro, remunerazione complessiva agli azionisti di oltre 42 milioni di euro di dividendi distribuiti nel periodo 2025-2027, pari al 32% della capitalizzazione attuale; ROE atteso al 2027 al 32%; Total Capital Ratio al 2027 al 13%; oltre 7 milioni di euro di investimenti previsti a Piano, prevalentemente in ambito digitale, infrastruttura IT e cybersecurity; circa 130 FTE al 2027, con un significativo rafforzamento delle strutture operative, di business e impegnati nell’ambito dei controlli interni. LEGGI TUTTO

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    Sicily By Car allarga il CdA. Marco Foderà nominato AD

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Sicily by Car, azienda quotata su Euronext Growth Milan e tra i principali operatori in Italia nel settore dell’autonoleggio a breve termine, ha approvato la proposta del consiglio di amministrazione relativa all’aumento da sette a otto del numero di componenti del CdA, e alla nomina del Direttore Generale, Marco Foderà, in qualità di nuovo consigliere di amministrazione (il cui incarico scadrà, contestualmente a quello dei consiglieri attualmente in carica, alla data di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2025).Il CdA, riunitosi in forma totalitaria successivamente all’assemblea, ha conferito deleghe gestorie all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Foderà – ferme restando le deleghe precedentemente conferite agli altri consiglieri – e ha ripartito tra i propri consiglieri un importo complessivo per la remunerazione pari a 1.396.000 euro.”Sono molto soddisfatto di tale nomina che si colloca nel segno della continuità aziendale e della piena fiducia nei confronti di Marco Foderà, già Direttore Generale della Sicily by Car – dichiara il presidente Tommaso Dragotto – Tale incarico rafforza le capacità progettuali e strategiche dell’azienda grazie al know-how del nuovo A.D. maturato per decenni nel mondo automotive con uno specifico focus nel settore rent a car. Questo ulteriore passo in avanti nello sviluppo societario testimonia ulteriormente la nostra volontà di strutturare e potenziare la società per un’affermazione a livello internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Generalfinance, utile 2024 balza a 21,1 milioni di euro. Turnover a 3 miliardi

    (Teleborsa) – Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, ha chiuso l’esercizio 2024 con un utile netto pari a 21,1 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2023. Forte crescita nell’ambito del core business: turnover a 3.030 milioni di euro (+18%), erogato a 2.394 milioni di euro (+11%).Il margine di interesse si attesta a 12,4 milioni di euro, in aumento (+38%) rispetto al 2023 grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati. Le commissioni nette sono pari a 36,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 27,2 milioni di euro del 2023 (+34%).”Il 2024 è stato un anno di conferma molto importante – ha detto l’AD Massimo Gianolli – Al termine dei tre anni coperti dal Piano Industriale comunicato al mercato dopo la quotazione, abbiamo confermato, nel triennio, una forte crescita degli aggregati commerciali, patrimoniali e reddituali e abbiamo centrato i target finanziari comunicati al mercato”.”Da un punto di vista commerciale, nell’anno abbiamo registrato un significativo incremento del flusso di erogazioni, pari a circa 2,4 miliardi, in aumento dell’11% rispetto sul 2023 e soprattutto dell’utile netto, che cresce del 40%; ciò a conferma del costante trend di crescita, in un contesto caratterizzato da carenza di liquidità in particolare per le imprese special situation, distressed o con rating bassi, nostro target di clientela – ha aggiunto – Posso affermare con orgoglio che Generalfinance è divenuta l’attore protagonista nel mercato del finanziamento alle imprese che attraversano processi di turnaround, con una credibilità e un track record che si sono ulteriormente consolidati nell’esercizio e nel triennio post quotazione”.Il Consiglio di Amministrazione – tenuto conto dell’esigenza di rafforzare nel continuo i ratio patrimoniali in linea con gli obiettivi strategici pluriennali – propone di destinare l’utile netto dell’esercizio come segue: agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 0,83 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola il 14 aprile 2025; a riserve – in particolare alla Riserva a Straordinaria – per il residuo, pari a 10.612.044,47 euro considerato che la Riserva Legale ha già raggiunto il limite previsto dall’articolo 2430 del Codice Civile.La positiva dinamica dell’attività commerciale riscontrata nel 2024 – andamento del turnover, dell’erogato e della base clienti – e il contesto di riferimento favorevole all’attività di Generalfinance consente di guardare con ottimismo all’andamento economico-finanziario della società nel 2025. La società si attende infatti risultati in ulteriore crescita rispetto a quelli realizzati nel 2024 ed in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico. LEGGI TUTTO

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    Italia protagonista al Big 5 Construct Saudi: unità del sistema Paese per sostenere export e imprese

    (Teleborsa) – Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture è da sempre uno dei settori chiave per l’economia globale, e l’Arabia Saudita, con i suoi ambiziosi progetti e piani di sviluppo, si è affermata come uno dei mercati più promettenti per le imprese internazionali. In questo contesto, la partecipazione dell’Italia alla Big 5 Construct Saudi, uno degli eventi fieristici più importanti al mondo, rappresenta non solo un’opportunità per le aziende italiane, ma anche un segnale di coesione e di forza del sistema Italia all’estero. La fiera, che si è svolta a Riyadh, ha visto una massiccia presenza delle nostre imprese, confermando la leadership del Made in Italy nel settore delle costruzioni e aprendo nuove prospettive per le esportazioni italiane.”Il Regno dell’Arabia Saudita – dichiara Giuseppe Lepore, presidente di MS Desk – ha ospitato la Big 5 Construct Saudi, il più grande evento fieristico del settore delle costruzioni nel Paese e nel GCC (Gulf Cooperation Council). Durante queste due settimane, le duemila aziende presenti come espositori, provenienti da più di sessanta Paesi, hanno dato vita a un evento straordinario, con oltre settantacinquemila visitatori e cento convegni specialistici. In questa importante Kermesse, l’Italia si è distinta come il Paese con il maggior numero di espositori, con oltre duecento imprese che hanno partecipato attivamente all’esposizione. I numeri sono davvero impressionanti, in un mercato caratterizzato da progetti di portata straordinaria come Neom, Al Lula, Green Riyadh, Red Sea, solo per citarne alcuni. Per le imprese italiane, entrare nel mercato saudita è una sfida che richiede non solo competenze interne, ma anche un forte supporto esterno. È fondamentale disporre di un network di consulenti e partner istituzionali che siano non solo esperti, ma radicati nel territorio e in grado di interpretare le complesse dinamiche culturali e di business del Regno. MS Desk Italy, con una presenza consolidata a Roma e Riyadh e un’esperienza di oltre dieci anni nel mercato saudita, si propone come partner strategico per le imprese italiane che desiderano approcciare questo mercato. Grazie alla nostra competenza, etica e professionalità, siamo pronti a supportare le aziende italiane in ogni fase del loro percorso nel Regno, offrendo soluzioni su misura per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che l’Arabia Saudita ha da offrire”.”Il lavoro straordinario svolto dall’Ambasciata Italiana, dall’ICE e dagli altri protagonisti del sistema associativo italiano in Arabia Saudita, – sottolinea Marco Rago, consigliere Giuridico del ministro degli Affari Esteri – ha dimostrato ancora una volta come l’Italia, unita, sia capace di affrontare con successo le sfide globali. In un contesto internazionale sempre più competitivo, è fondamentale che il nostro Paese continui a lavorare in sinergia, mettendo a disposizione degli imprenditori italiani non solo le competenze, ma anche una rete di supporto forte e strutturata. Al Big 5 Construct Saudi, tenutosi a Riyadh, uno degli eventi più importanti al mondo nel settore delle costruzioni e dei marmi, l’Italia è stata il Paese con il maggior numero di espositori, con oltre 260 aziende presenti. Questa partecipazione massiccia è la testimonianza delle nostre eccellenze nel Made in Italy e della propensione naturale delle nostre imprese all’export. Le aziende italiane sono pronte a cogliere le opportunità offerte da mercati emergenti come quello saudita, dove la compattezza del sistema Italia e delle nostre filiere può fare la differenza. Il successo di questa edizione, frutto dell’impegno e della collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, è un passo importante verso il raggiungimento dell’obiettivo di legislatura del Ministro Tajani: i 700 miliardi di export. Il sistema Paese Italia è sempre più forte e coeso, e l’impegno costante di tutti gli attori istituzionali e privati continua a dare i suoi frutti”. LEGGI TUTTO