Febbraio 2025

Monthly Archives

More stories

  • in

    Sogefi, utile 2024 delle attività in continuità sale a 18 milioni. Dividendo di 0,15 euro

    (Teleborsa) – Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), ha comunicato che nel 2024 la debolezza del mercato ha determinato una flessione dei ricavi dell’1,7% rispetto al 2023 (a 1.022,3 milioni di euro) e del 4,2% escludendo gli effetti di cambio e dell’inflazione in Argentina; ciononostante, è stato registrato un miglioramento dei risultati operativi: l’EBITDA, pari a 125,3 milioni di euro, è aumentato del 16,3% rispetto al 2023, con un EBITDA margin del 12,3%; l’EBIT, pari a 45,7 milioni di euro, è cresciuto rispetto al 2023 (25,6 milioni), e l’EBIT margin si è elevato al 4,5% del fatturato, rispetto al 2,5% del 2023; l’utile netto delle attività in continuità è stato pari a 18 milioni di euro, a fronte di 6,4 milioni di euro nel 2023; il free cash flow è stato positivo per 30,4 milioni di euro, a fronte di un assorbimento di cassa di 7,2 milioni di euro del 2023, grazie anche a flussi positivi non ricorrenti.Le attività cedute hanno fatto registrare un risultato netto pari a 125,9 milioni di euro e un free cash flow di 317,9 milioni di euro. Complessivamente, nel 2024, il Gruppo ha riportato un utile netto pari a 141,3 milioni di euro e un Free Cash Flow di 348,3 milioni di euro.L’Indebitamento netto al 31 dicembre 2024 è pari a 55 milioni di euro (9,5 milioni di euro senza considerare i debiti per diritti d’uso, secondo il principio IFRS16), a fronte di un indebitamento netto di 266,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023, dopo il pagamento di un dividendo ordinario di 23,7 milioni di euro e di un dividendo straordinario di 109,6 milioni di euro agli azionisti di Sogefi.Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata per il prossimo 24 aprile 2025, di destinare l’utile netto risultante dal Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, pari a 210.738.943,41 euro, a titolo di dividendo unitario di 0,15 euro a ciascuna delle azioni in circolazione, per complessivi 17.858.955 euro a valere sull’utile di esercizio 2024. Il dividendo sarà messo in pagamento dal giorno 14 maggio 2025, previo stacco della cedola in data 12 maggio 2025 e record date in data 13 maggio 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Julius Baer propone Noel Quinn (ex CEO di HSBC) come nuovo presidente

    (Teleborsa) – Il board di Julius Baer, importante società svizzera attiva nel wealth management, ha proposto Noel Quinn come non-executive Chairman per l’elezione alla prossima Assemblea Generale Annuale di aprile 2025Succederà a Romeo Lacher, che, come annunciato il 27 gennaio 2025, ha deciso di non cercare la rielezione. A causa di altri impegni, una volta eletto, Noel Quinn assumerà il suo mandato il 1° maggio 2025 e nel frattempo Richard Campbell-Breeden, Vice Presidente, assumerà il ruolo di Presidente ad interim fino al 30 aprile 2025.Quinn, nato nel 1962, è un banchiere britannico con un oltre 37 anni di esperienza nel settore finanziario, presso HSBC o società del gruppo. Si è ritirato da Group Chief Executive nel 2024, ruolo che ha ricoperto per cinque anni. In precedenza, ha ricoperto posizioni di alto livello come CEO Global Commercial Banking, Regional Head of Commercial Banking, Asia Pacific e Head of Commercial Banking UK.”È un vero privilegio essere stato nominato per assumere il ruolo di Presidente del più grande gestore patrimoniale pure play e di uno con una tradizione così grande – ha detto Quinn – Dopo aver trascorso oltre 37 anni nel settore dei servizi finanziari internazionali, non vedo l’ora di lavorare con il board e il management team per capitalizzare le numerose entusiasmanti opportunità che ci attendono”.Julius Baer ha anche comunicato che Andrea Sambo non si candiderà per la rielezione all’assemblea generale annuale di aprile 2025 a seguito della sua decisione di tornare a un ruolo aziendale operativo. È stato eletto nel Consiglio nel 2024. Tutti gli altri membri attuali del Consiglio di amministrazione, che sarà composto da otto membri, si candideranno per la rielezione.(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    TrenDevice continua a cercare soluzioni per superare tensione economico-finanziaria

    (Teleborsa) – TrenDevice, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del ricondizionamento di prodotti hi-tech di fascia alta, ha comunicato che sono in corso le attività volte a individuare possibili soluzioni di superamento della situazione di tensione economico-finanziaria aziendale.La società, una volta concluse – nei tempi tecnici necessari – le analisi e verifiche in essere, darà tempestiva informativa al mercato in merito alle iniziative opportunamente individuate. LEGGI TUTTO

  • in

    Torre SGR, NAV del FIA “Opportunità Italia” scende a 90,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Torre SGR, società attiva nella gestione di fondi comuni di investimento immobiliari, ha comunicato che, al 31 dicembre 2024, il valore del patrimonio complessivo netto (NAV) del FIA immobiliare di tipo chiuso “Opportunità Italia” risulta pari a 90.451.933 euro a fronte di 97.286.594 euro al 31 dicembre 2023, con una variazione in diminuzione pari a 6.834.661 euro (-7,03%). Tale variazione è dovuta esclusivamente dalla perdita del periodo.Dal 27 gennaio 2014, data di avvio di OPI, fino al 31 dicembre 2024, il FIA ha rimborsato complessivamente 26.786.526 euro (463,867 euro per quota) di cui 3.066.876 euro a titolo di proventi (53,109 euro per quota) e 23.719.650 euro a titolo di rimborso parziale pro-quota (410,758 per quota). Il Tasso Interno di Rendimento del FIA risulta pari a -2,06%Alla luce della stima dell’esperto indipendente, il valore degli immobili del FIA ammonta a 70.241.000 euro (a fronte di 116.610.000 euro al 31 dicembre 2023) mentre il valore della partecipazione immobiliare in TMall RE è pari complessivamente a 2.171.961 euro (a fronte di 2.388.567 euro al 31 dicembre 2023). La liquidità disponibile ammonta a 14.560.811 euro (7.469.250 euro al 31 dicembre 2023). Alla data del 31 dicembre 2024, il debito sul finanziamento, che era stato erogato da MPS in data 12 dicembre 2018, a seguito delle dismissioni avvenute nel corso del 2024, risulta integralmente estinto. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, considerando l’imminente scadenza del Fondo e il rimborso parziale pro-quota già erogato nel mese di gennaio del 2025 per complessivi 12 milioni di euro, di non procedere con ulteriori distribuzioni di equity. LEGGI TUTTO

  • in

    Fed, Goolsbee: non è chiaro se recente crescita della produttività è tendenza duratura

    (Teleborsa) – Il recente aumento della crescita della produttività degli Stati Uniti è positivo, ma anticipare eccessivamente gli effetti economici positivi potrebbe mettere la banca centrale in una “posizione difficile”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, in un’intervista a Bloomberg.”Se c’è troppa attesa di questi boom di produttività, può surriscaldare l’economia nel breve periodo e può portare a un eccesso di investimenti, non dissimile da quello del 2000, che ha inaugurato la recessione”, ha detto Goolsbee.”Quel surriscaldamento nel breve periodo può costringere la Fed a essere più attenta alla lotta contro l’inflazione”, ha sottolineato.”Se questa impennata nella crescita della produttività è il risultato di una nuova tecnologia, che si tratti di intelligenza artificiale o qualcos’altro, allora la storia dimostra che è possibile, che questa impennata non è solo un rialzo una tantum”, ha detto Goolsbee, indicando esempi storici come l’elettricità e i computer.Goolsbee ha aggiunto di essere entusiasta della prospettiva che la nuova tecnologia “inauguri un’era di rapida e duratura crescita della produttività”, ma ha sottolineato la sfida di valutare se l’impennata della produttività continuerà.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

  • in

    Pro-Gest, Moody’s ritira i rating per insufficienza di informazioni

    (Teleborsa) – Moody’s ha ritirato i rating di Pro-Gest, il principale gruppo cartario italiano che si trova in uno stato di tensione finanziaria, tra cui il corporate family rating “Caa3”. In precedenza, prima del ritiro, l’outlook era negativo.Queste azioni riflettono considerazioni di governance associate all’avvio di una procedura di composizione negoziata della crisi (CNC) ai sensi del Codice italiano della crisi d’impresa e dell’insolvenza a seguito del completamento di una revisione del piano aziendale della società e di una proposta ai suoi creditori finanziari di riprogrammare l’indebitamento del gruppo.La decisione di ritirare i rating riflette un ritardo significativo nella pubblicazione dei bilanci di Pro-Gest per il 2023 e la mancanza di chiarezza su quando tali bilanci sarebbero stati resi disponibili. Il ritardo nella pubblicazione dei bilanci è stato causato dal processo in corso di riprogrammazione dell’indebitamento del gruppo. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street poco mossa al termine di una settimana negativa

    (Teleborsa) – Poco mossa Wall Street, con gli investitori che digeriscono i dati macroeconomici pubblicati prima della campanella (un indicatore chiave dell’inflazione è salito come previsto a gennaio) e le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi.Secondo il Dipartimento del Commercio, il PCE price index core (la misura dell’inflazione preferita dalla Fed) ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3% su mese (+0,2% il mese precedente e +0,3% atteso dagli analisti) e del 2,6% su anno (come atteso dagli analisti e contro il +2,9% di dicembre), eguagliando il più piccolo incremento annuale dall’inizio del 2021.Questi dati sono importanti per gli investitori, che cercano di valutare la prossima mossa politica della banca centrale statunitense, dopo una serie di interventi hawkish da parte di diversi funzionari della Fed, sui timori che le politiche della nuova amministrazione possano portare a un aumento dell’inflazione interna.Ieri Trump ha confermato che i dazi proposti su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo come previsto, annunciando al contempo un’ulteriore tassa del 10% sulla Cina.Rimane al centro dell’attenzione il titolo Nvidia, che sale nella seduta odierna dopo che ieri è scesa dell’8,5% (bruciando oltre 270 miliardi di dollari di capitalizzazione) con le previsioni di margine trimestrale più deboli del previsto che hanno messo in ombra una prospettiva di fatturato ottimistica.Guardando ai principali indici, il Dow Jones si attesta a 43.292 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 5.868 punti, sui livelli della vigilia. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,17%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,14%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori finanziario (+0,46%) e beni di consumo secondari (+0,44%).Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+3,38%), 3M (+2,35%), Goldman Sachs (+1,66%) e Walt Disney (+1,47%).I più forti ribassi, invece, si verificano su IBM, che continua la seduta con -1,44%. Tentenna Nike, che cede l’1,25%. Sostanzialmente debole Verizon Communication, che registra una flessione dell’1,14%. Si muove sotto la parità McDonald’s, evidenziando un decremento dello 0,85%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Monster Beverage (+5,51%), Warner Bros Discovery (+5,14%), Marvell Technology (+3,94%) e Intel (+3,38%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Walgreens Boots Alliance, che continua la seduta con -5,16%. In apnea PDD Holdings, che arretra del 4,56%. Scivola Autodesk, con un netto svantaggio del 3,77%. In rosso IDEXX Laboratories, che evidenzia un deciso ribasso del 3,01%. LEGGI TUTTO

  • in

    Eprcomunicazione, il backlog balza a 6,25 milioni di euro

    (Teleborsa) – Eprcomunicazione, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella comunicazione e relazioni pubbliche, ha comunicato che le società del Gruppo hanno firmato dall’inizio dell’anno rinnovi e nuovi contratti di consulenza per oltre 3,27 milioni di euro che, sommato a quanto già contrattualizzato nel corso del 2024 e che produrrà i suoi effetti economici nel corso del 2025, porta alla data odierna ad un backlog di 6,25 milioni di euro.”Abbiamo cominciato l’anno con il passo giusto – ha dichiarato l’AD Daniele Albanese – perché abbiamo rinnovato gran parte dei contratti che andavano in scadenza a fine anno, abbiamo ampliato il perimetro di alcuni clienti consolidati e abbiamo conquistato la fiducia di nuovi clienti, soprattutto di natura istituzionale. I dati dimostrano che l’impegno di new business della seconda metà dell’esercizio precedente sta svolgendo il suo effetto nell’anno in corso. Per questo, rispetto allo stesso periodo del 2024, registriamo un aumento del backlog 2025 del 79%”.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO