11 Febbraio 2025

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    Directa SIM abbandona il progetto Private Banking: focus su attività core

    (Teleborsa) – Il CdA di Directa SIM, società attiva nel trading online e quotata su Euronext Growth Milan, ha deliberato di concludere lo sviluppo del progetto “Private Banking” per concentrare tutte le proprie risorse sulle attività “core” degli investimenti online, col fine di potenziarne l’offerta futura all’interno del nuovo scenario competitivo.La decisione – si legge in una nota – è stata presa a seguito degli ottimi risultati dell’anno 2024 e dei mutamenti intervenuti sul mercato degli investimenti online, caratterizzati da un interesse crescente della clientela e da una nuova fase di attenzione anche da parte di nuovi operatori. Tale decisione segue l’approvazione, nel dicembre scorso, di un nuovo piano commerciale articolato in una serie di progetti mirati a rafforzare la crescita e l’innovazione di prodotti e servizi.”Siamo consapevoli e orgogliosi di essere un punto di riferimento per la comunità degli investitori autonomi in Italia – ha detto l’AD Andrea Busi – I servizi online sono ciò che da trent’anni ci contraddistingue come pionieri e costanti innovatori di questo settore. La decisione di concentrarci su questi servizi è la dimostrazione del nostro impegno per rimanere il punto di riferimento e crescere in questo segmento, caratterizzato da una fase di cambiamento e di forte espansione”.Directa aveva annunciato l’intenzione di lanciare una divisione Private Banking a fine 2021 sotto la guida di Giancarlo Marino, che ad agosto 2023 è poi uscito dalla società. Nel frattempo è avvenuto anche un avvicendamento al vertice, con Andrea Busi che ha sostituito Vincenzo Tedeschi come AD a marzo 2024. Nei piani diffusi a inizio 2022, Directa puntava a un target di masse a 200 milioni di euro a fine 2023, 625 milioni di euro a fine 2024, 1,35 miliardi di euro a fine 2025. LEGGI TUTTO

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    Giglio Group, conclusa positivamente la due diligence su Publinova

    (Teleborsa) – Giglio Group, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto, conferma la volontà di procedere con un aumento di capitale nella prima metà del 2025 e comunica che, terminata positivamente la fase di due diligence, sono tuttora in corso le trattative con Avon e Sky, entrambe società con sede a San Marino, detentori del 100% del capitale sociale di Publinova, volte a realizzare la loro partecipazione all’aumento di capitale mediante il conferimento in natura del 100% del capitale nella suddetta azienda, come integrata da una recente importante acquisizione.A conclusione delle trattative, prevista entro il mese di febbraio 2025, sarà possibile fornire elementi di dettaglio circa l’operazione, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food, principale azionista avvia ABB su 6,8% del capitale

    (Teleborsa) – Il principale azionista Newlat Group ha avviato un’operazione di cessione di massime 3.000.000 azioni ordinarie di Newlat Food, gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, pari a circa il 6,8% del capitale sociale.L’offerta sarà realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali.Equita SIM agisce in qualità di Sole Global Coordinator e Bookrunner. L’azionista venditore sottoscriverà un impegno a non disporre delle ulteriori azioni di Newlat Food dal medesimo detenute e che verrà a detenere per un periodo di 180 giorni.I proventi derivanti dall’offerta verranno utilizzati, tra l’altro, per dare integrale esecuzione entro il 30 luglio 2025 all’opzione di acquisto concessa da Mitsubishi Corporation all’azionista venditore, ai sensi del patto parasociale sottoscritto in data 30 luglio 2024, avente a oggetto 9.319.841 azioni Newlat Food, corrispondenti al 21,2% del capitale. In data 10 febbraio 2025, l’azionista venditore ha esercitato un prima tranche dell’opzione di acquisto per 3.000.000 di azioni Newlat Food.(Foto: Newlat) LEGGI TUTTO

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    Pattern, ricavi 2024 a 125,8 milioni di euro. M&A compensa decremento pelletteria

    (Teleborsa) – Pattern, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per importanti brand del fashion luxury internazionale, ha chiuso il 2024 con ricavi delle vendite pari a 125,8 milioni di euro vs proforma al 31 dicembre 2023 di 126,4 milioni di euro. La società parla di un allineamento dei ricavi grazie alle operazioni di M&A concluse a fine 2023 e nel corso del 2024, che hanno bilanciato il decremento legato al segmento della pelletteria. Se confrontati con i ricavi al 31 dicembre 2023 reported (145,6 milioni di euro inclusivi del ramo Burberry, poi ceduto), sono invece diminuiti del 13,6%Gli investimenti al 31 dicembre 2024 risultano pari a 18,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 19,4 milioni di euro del 31 dicembre 2023, a seguito delle acquisizioni o incremento di quote di partecipazioni pagate nel corso del 2024 e dei significativi investimenti materiali tra cui l’avvio della costruzione del nuovo headquarter di Torino e le acquisizioni di macchinari tessili in SMT. La posizione finanziaria netta è negativa per 14,4 milioni di euro, rispetto ai positivi 0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale variazione è legata essenzialmente agli importanti investimenti legati all’attività di M&A.”Il 2024 ha dimostrato quanto l’assetto industriale del nostro Gruppo, fortemente radicato nei distretti d’eccellenza italiani, sia importante nel gestire periodi di difficoltà di mercato anche attraverso la razionalizzazione dei processi – ha commentato Luca Sburlati, CEO di Pattern, insieme a Franco Martorella e Fulvio Botto, Fondatori e Azionisti di Maggioranza di Pattern – La resilienza dei nostri risultati avviene nonostante una forte decrescita del segmento della pelletteria, ben controbilanciata dalle altre categorie di prodotto. Manteniamo il focus sullo sviluppo delle nostre infrastrutture industriali, tecnologiche e ESG più innovative. Per questo motivo, nel corso del 2025, manterremo un alto livello di investimenti, in linea con gli ultimi anni”. LEGGI TUTTO

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    Urso-Ferracci: “Italia e Francia insieme per riformare la politica industriale UE”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato oggi a Parigi, a margine del Vertice sull’Intelligenza Artificiale, il ministro per l’Industria e l’Energia della Francia, Marc Ferracci. Si tratta del sesto incontro tra i due ministri in pochi mesi, a conferma di una collaborazione sempre più stretta tra Italia e Francia su dossier strategici per il futuro dell’industria europea. Sinergia che troverà conferma anche nella prossima riunione Italia-Francia sui temi industriali nell’ambito del Trattato del Quirinale, che si terrà a Parigi, dopo quella che si tenne a Roma nel marzo del 2023. Al centro dell’incontro i temi di politica industriale europea e la cooperazione tra imprese italiane e francesi nei settori strategici. Urso e Ferracci – fa sapere il Mimit in una nota – hanno raggiunto una piena intesa sulla urgenza di rivedere i meccanismi del CBAM per rendere sostenibile l’industria europea nella sfida della decarbonizzazione, con particolare attenzione ai settori energivori come la siderurgia e la chimica. Italia e Francia presenteranno una richiesta congiunta affinché il tema venga inserito come punto pieno nell’agenda della prossima riunione del Consiglio Competitività del 6 marzo così da trovare adeguata rispondenza nel “Clean industrial deal” e nei documenti di settore che saranno predisposti dalla Conmissione nel mese di marzo.”I nostri Paesi condividono la necessità di rivedere subito il CBAM per garantire la competitività della nostra industria nella sfida della decarbonizzazione – ha affermato Urso –. Non possiamo permettere che settori strategici europei, come la siderurgia e la chimica, che sono fondamentali per la nostra autonomia industriale e per la tenuta economica del continente, vengano penalizzati da un sistema che non tiene conto delle reali condizioni di competitività globale. Il contesto geopolitico impone all’Europa di non dipendere da attori esterni per materiali e tecnologie essenziali. È quindi cruciale correggere il CBAM affinché sia uno strumento realmente efficace, capace di proteggere la produzione industriale europea e al contempo incentivare una transizione sostenibile nei fatti, non solo nei principi”.Nel confronto, ampio spazio è stato dedicato anche al settore automotive. Urso ha ribadito l’importanza che il dialogo strategico avviato dalla Commissione Europea vada nella giusta direzione, con un approccio basato sulla neutralità tecnologica, e quindi la possibilità di utilizzare anche i biocarburanti dopo il 2035. “Occorre rimuovere subito l’ostacolo delle multe – una vera follia! – ma nel contesto di una strategia di riforma complessiva che può prevedere anche tappe diverse, ma tutte necessarie garantire la sostenibilità delle imprese europee. La revisione generale va fatta ora, non bastano misure tampone” ha affermato Urso.Il tema dell’approvvigionamento di materie prime critiche e della costruzione di gigafactory in Europa è stato un altro punto centrale della discussione. “Si tratta di una questione di sicurezza economica e strategica. Se rimandiamo oggi il problema, lo affronteremo più avanti in condizioni ancora peggiori” ha sottolineato Urso.I due ministri hanno affrontato il tema della chimica, settore che entrambi i Paesi vogliono salvaguardare e valorizzare in Europa, a fronte delle sfide della decarbonizzazione.”Abbiamo l’urgenza di chiarire il quadro normativo a livello europeo, con l’obiettivo – ha detto Urso – di rendere più competitivo il settore e preservarne il ruolo strategico”.Nella discussione è stato affrontato infine il tema delle politiche spaziali, con un focus su IRIS2 e sulla necessità che l’Europa acceleri nella sfida competitiva con gli altri grandi attori globali.”L’Europa è in ritardo nello sviluppo delle proprie infrastrutture spaziali, mentre Stati Uniti e Cina stanno avanzando rapidamente – ha sottolineato Urso –. Quando il programma IRIS2 sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40mila. Questo gap va colmato con una visione chiara e investimenti adeguati, se vogliamo garantire autonomia strategica e leadership tecnologica nel settore. E in questo contesto la cooperazione tra Italia e Francia è assolutamente fondamentale”. LEGGI TUTTO

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    FUM, ricavi 2024 salgono a 79,8 milioni di euro grazie a Nord America e Australia

    (Teleborsa) – Franchi Umberto Marmi (FUM), azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati pari a 79,8 milioni di euro, rispetto a 73,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+8%); un incremento pari a circa 5,9 milioni di euro grazie principalmente alle vendite in Nord America e in Australia.In particolare, al 31 dicembre 2024 i ricavi preconsuntivi consolidati realizzati in EMEA hanno raggiunto 42,8 milioni di euro, in flessione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023, rappresentando il 54% del totale ricavi dell’esercizio 2024. L’Italia ha realizzato ricavi per 30 milioni di euro, in leggera crescita rispetto ai 29,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e si conferma la prima destinazione geografica di sbocco, contribuendo al 38% dei ricavi dell’esercizio. I ricavi totali in Nord America al 31 dicembre 2024 hanno toccato 15,3 milioni di euro, in significativo aumento (+64%) rispetto ai 9,3 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2023 (19% del totale ricavi dell’esercizio 2024). I ricavi totali conseguiti in Asia nell’esercizio 2024 sono stati pari a 14,9 milioni di euro, in flessione rispetto ai 16,2 milioni di euro nello stesso periodo del 2023. In Australia i ricavi consolidati realizzati sono stati in crescita del 223% rispetto allo stesso periodo del 2023 ed hanno raggiunto 5,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024, rispetto a 1,7 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2023. La regione contribuisce al 7% del totale ricavi dell’esercizio, rappresentando la quarta destinazione più rilevante.”Il 2024 è stato un anno di crescita significativa per Franchi Umberto Marmi, record storico in termini di fatturato, un traguardo frutto di strategie mirate e della capacità del nostro team di cogliere valide opportunità nei mercati internazionali – ha commentato l’AD Alberto Franchi – Siamo particolarmente soddisfatti delle performance eccezionali registrate in Nord America ed in Australia, mercati che rappresentano oggi una parte sempre più rilevante del nostro portafoglio, dimostrando la validità del nostro approccio di espansione globale che passa anche attraverso una strategia di crescita per linee esterne. In EMEA e in Asia abbiamo mantenuto posizioni di leadership; ci tengo a sottolineare che sono aree in cui stiamo lavorando per rafforzare la nostra presenza, adattandoci alle dinamiche di mercato e alle esigenze dei clienti”.”Ci aspettiamo di continuare ad avere soddisfazioni dalla crescita nei mercati nordamericano e australiano. Parallelamente, continuiamo a monitorare con attenzione i significativi progetti di sviluppo nei paesi del Golfo, in particolare in Arabia Saudita, che costituiscono per noi un’opportunità di rilevanza strategica. Guardiamo quindi al futuro con ottimismo, consapevoli che la nostra abilità nel cogliere nuove sfide, la qualità dei nostri prodotti e l’attenzione alla sostenibilità, che nel corso degli anni abbiamo reso un vero e proprio modello imprenditoriale, ci permetteranno di rafforzare e consolidare ulteriormente la nostra posizione a livello globale”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari maglia rosa in Europa grazie a rialzi Ferrari e Prysmian

    (Teleborsa) – In territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. Fa meglio di tutti Piazza Affari, che termina con un aumento dello 0,91% sul FTSE MIB. “L’economia è complessivamente forte e ha fatto progressi significativi verso i nostri obiettivi negli ultimi due anni”, ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, davanti alla Commissione economica congiunta del Senato americano, sottolineando che “non dobbiamo avere fretta di modificare la nostra posizione politica”. Prosegue intanto l’incertezza sulla politica commerciale americana, con il presidente Donald Trump che ieri sera ha firmato un ordine esecutivo per imporre un dazio del 25% sulle importazioni di acciaio e aumentare quello sull’alluminio dal 10% al 25%.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,035. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.903,7 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,92%, a 72,99 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +112 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,53%.Tra i listini europei bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,58%, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, e ferma Parigi, che segna un quasi nulla di fatto (+0,28%).Piazza Affari termina la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 37.582 punti (+0,91%); sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,89% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 39.855 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,62%); con analoga direzione, poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,38%).A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nell’ultima è stato pari a 3,66 miliardi di euro, con un incremento di ben 416,6 milioni di euro, pari al 12,85% rispetto ai precedenti 3,24 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,09 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,84 miliardi di azioni dell’11/02/2025.Tra i best performers di Milano, in evidenza Ferrari (+3,40%), Prysmian (+3,27%), Azimut (+2,72%) e Mediobanca (+2,66%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Terna, che ha chiuso a -1,09%. Tentenna Tenaris, con un modesto ribasso dell’1,09%. Giornata fiacca per Buzzi, che segna un calo dell’1,04%. Piccola perdita per Inwit, che scambia con un -0,86%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, LU-VE Group (+5,29%), Banca Generali (+4,11%), BFF Bank (+2,85%) e Sesa (+2,60%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Garofalo Health Care, che ha archiviato la seduta a -2,27%. Acea scende dell’1,71%. Calo deciso per Ascopiave, che segna un -1,58%. Tentenna GVS, che cede l’1,19%. LEGGI TUTTO

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    OPA Mittel, adesioni oltre il 33,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Lake Bidco sulle azioni ordinarie di Mittel, risulta che oggi 11 febbraio 2025 sono state presentate 1.754.995 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.862.143, pari al 33,8215% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 30 gennaio 2025 e terminerà il 27 febbraio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mittel acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 febbraio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO