4 Febbraio 2025

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    Fineco, Wellington Management ha quota potenziale del 4,96%

    (Teleborsa) – Wellington Management, uno dei principali gestori patrimoniali indipendenti al mondo, ha una partecipazione potenziale del 4,96% in Fineco. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 28 gennaio 2025.In particolare, il 4,91% sono diritti di voto riferibili ad azioni, mentre lo 0,05% sono altre posizioni lunghe. LEGGI TUTTO

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    Pfizer conferma guidance dopo 2024 in crescita

    (Teleborsa) – Pfizer, colosso statunitense della farmaceutica, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 63,6 miliardi di dollari, in aumento di 4,1 miliardi di dollari, o il 7%, rispetto all’intero 2023, riflettendo un aumento operativo di 4,4 miliardi di dollari, o il 7%, parzialmente compensato da un impatto sfavorevole del cambio di valuta di 349 milioni di dollari, o circa l’1%. Escludendo i contributi di Comirnaty e Paxlovid (ovvero i prodotti Covid), i ricavi per l’intero anno sono cresciuti del 12% a livello operativo. L’EPS per l’intero anno 2024 è stato di 1,41 dollari e l’EPS rettificato di 3,11 dollari (+69%). I ricavi e l’EPS del quarto trimestre hanno battuto le attese.”Il 2024 è stato un anno di esecuzione e performance forte per Pfizer, in cui abbiamo rispettato o superato i nostri impegni strategici e finanziari, rafforzato la nostra azienda e, cosa più importante, raggiunto milioni di pazienti con i nostri medicinali e vaccini – ha detto il CEO Albert Bourla – Abbiamo fatto grandi progressi con l’esecuzione commerciale e ottenuto una crescita nel nostro portafoglio prodotti per l’intero anno 2024, inclusi 3,4 miliardi di dollari di fatturato dal nostro portafoglio Seagen legacy, nonché una solida crescita dalla famiglia Vyndaqel, Eliquis, Xtandi, Nurtec e diversi altri prodotti in tutte le categorie”.Pfizer afferma di essere sulla buona strada per ottenere risparmi sui costi netti complessivi di circa 4,5 miliardi di euro entro la fine del 2025 dal programma di riallineamento dei costi in corso. Riconferma tutti i componenti della guidance finanziaria per l’intero anno 2025, inclusi ricavi in un intervallo da 61,0 a 64,0 miliardi di dollari ed EPS rettificato in un intervallo da 2,80 a 3,00 dollari. LEGGI TUTTO

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    Preconsuntivi 2024 filiera legno-arredo: fatturato a 51,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il 2024 della filiera legno-arredo si chiude con un fatturato alla produzione pari a 51,6 miliardi di euro, in flessione del 3,1% (53,2 miliardi nel 2023) in continuità con la normalizzazione avviatasi nel 2023, dopo due anni di grande crescita per il settore. A dirlo sono i preconsuntivi elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo su dati Istat. Una flessione che riguarda le vendite sul mercato interno pari a 32,2 miliardi di euro che costituiscono oltre il 60% del giro d’affari complessivo e registrano un -3,5%, dovuto in gran parte alla riduzione degli incentivi fiscali previsti negli anni precedenti. L’export, che rappresenta il 38% del fatturato totale della filiera, chiude a -2,3% con un valore pari a 19,4 miliardi di euro. Il saldo commerciale della filiera sfiora gli 8 miliardi di euro (era di 8,4 miliardi nel 2023).”Una flessione del 3,1% – commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin – è da ritenersi comunque contenuta dato il contesto economico e geopolitico attuale e rispetto a quanto potevamo aspettarci. Questo non significa che la situazione sia facile, anzi. Ma possiamo dire che, come in altri periodi, la filiera nel suo complesso ha saputo navigare meglio di altri, anche in acque molto tempestose. A dimostrazione di questo il dato sulla produzione industriale del ’24 che si discosta di poco da quello del 2019 a conferma della tenuta nei numeri, e della predisposizione sempre più elevata del pubblico nel riconoscere il valore dei prodotti del nostro design, da sempre sinonimo di qualità, innovazione e stile. Non ci facciamo però illusioni e siamo consapevoli di quanto i fragili equilibri oltre confine, le crisi economiche di Germania e Francia, il possibile ingresso di prodotti cinesi nei nostri mercati come conseguenza della paventata introduzione dei dazi americani, siano variabili che metteranno a dura prova le aziende nei primi mesi del 2025. Dovranno individuare velocemente mercati di sbocco alternativi e programmare investimenti strategici anche in termini di sostenibilità, formazione per la transizione digitale e forme alternative di approvvigionamento energetico, i cui costi sono tornati ad avere un impatto molto forte sui bilanci delle imprese. La produzione industriale di novembre registra un +3,6% per il mobile anche se il cumulato rimane negativo (-2,8%). Difficile per tanto fare previsioni a lungo termine, ma una cosa è certa: nonostante questa situazione le aziende hanno rafforzato la loro fiducia nel Salone del Mobile 2025 quale opportunità strategica: esporre nei padiglioni di Rho Fiera è la più potente chiave di accesso per il business del settore. Oggi più che mai, c’è bisogno di Salone del Mobile”. MACROSISTEMA ARREDAMENTO – FOCUS PAESISecondo i preconsuntivi, il macrosistema arredamento chiude il 2024 con circa 27,5 miliardi di euro di fatturato, pari a un -2,5% sul 2023 quando aveva toccato i 28,2 miliardi di euro. Una flessione dovuta in minor parte all’andamento dell’export (-2,1%) con un valore di 14,3 miliardi sui 14,7 del 2023, ma soprattutto alle minori vendite sul mercato italiano (-2,8%) che arriva a 13,1 miliardi di euro, contro i 13,5 del 2023. Il saldo commerciale si attesta sui 9,2 miliardi di euro, contro i 9,6 del 2023. Se il 2023 si era chiuso con una contrazione del -4% delle esportazioni, nel 2024 questa flessione risulta di intensità inferiore (-2,1%) determinata soprattutto – come evidenzia l’analisi dei flussi commerciali nel periodo gennaio-ottobre 2024 – dalla contrazione verso la Francia, (-3,6%) che si conferma comunque il primo mercato per il nostro design con un valore di 1,96 miliardi di euro. Pesanti le perdite di export verso la Cina (-17,9%) che vale 313,5 milioni di euro. L’Italia si conferma comunque primo fornitore per il mercato cinese. La Germania, terzo mercato, (-3,6%) vale 1,1 miliardi di euro. Risultano stazionari gli Stati Uniti, secondo mercato di riferimento, che registrano un +2% e toccano un valore di 1,4 miliardi di euro), ma che già a fine anno potrebbero chiudere in negativo. A contenere la contrazione del macrosistema arredamento sono soprattutto le maggiori esportazioni verso Emirati Arabi Uniti (+21,6% per 317,6 milioni di euro), che registrano un trend positivo per il quarto anno consecutivo, e l’Arabia Saudita (+22,8%), al tredicesimo posto, che vale 193,5 milioni di euro.MACROSISTEMA LEGNOIl macrosistema legno – escluso commercio legno pari a 3,6 miliardi di euro – che nel 2023 aveva registrato una flessione a doppia cifra, nel 2024 subisce ancora una diminuzione del fatturato (-5,6%), seppur più contenuta, attestandosi a 20,5 miliardi di euro. Contrazione determinata in larga parte dal mercato nazionale (-6,5%) che contribuisce per oltre il 75% al fatturato totale, toccando i 15,6 miliardi di euro. L’export (24% del totale) si attesta a poco meno di 5 miliardi di euro, con una flessione del 2,6% sul 2023. Dall’analisi dei flussi commerciali nel periodo gennaio-ottobre 2024, in particolare si segnala la Germania (-11,4% a 588 milioni di euro) e il Regno Unito (-11,3% a 452 milioni di euro): Stati Uniti in crescita (+9,6% a 366 milioni di euro) ma a fine anno potrebbe peggiorare, mentre la Francia risulta pressoché stabile (-1,8% a 657 milioni di euro), ma con ragionevoli possibilità che la chiusura d’anno potrebbe essere peggiore. L’andamento negativo ha interessato tutti i sistemi seppur con variazioni differenti tra di loro.FILIERA LEGNO-ARREDO – FOCUS PAESI”Tra le prime cinque destinazioni della nostra filiera – conclude Feltrin – sono sempre gli USA a performare meglio, almeno in base all’analisi dei flussi commerciali del periodo gennaio-ottobre 2024, con un +3,5% per un valore di quasi 1,8 miliardi di euro. Già a fine anno la situazione potrebbe tornare a essere negativa o nella migliore delle ipotesi stabilizzarsi. In flessione Francia, primo paese nella top ten, che registra un -3,2% e vale 2,6 miliardi di euro, mentre la Germania con -6,4% e il Regno Unito con -7,9% fotografano la complessità del momento. La Spagna scende in sesta posizione, con un trend stazionario e valori simili a quelli della Svizzera che occupa la quinta posizione. Crescono ancora gli Emirati Arabi Uniti con un +21,7% (67 milioni di euro in più rispetto al 2023) che si collocano al decimo posto, con un valore pari a 376 milioni di euro; l’Arabia Saudita si piazza al quattordicesimo posto con una crescita del 25,9% (47,4 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo 2023) per un valore di 230 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Jefferies ha partecipazione potenziale del 4,665%

    (Teleborsa) – Jefferies ha una quota potenziale pari al 4,665% nel capitale di Banco BPM, istituto di credito italiano che fa parte del FTSE MIB. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 20 novembre 2024.In particolare, lo 0,535% è una partecipazione potenziale, il 3,338% sono posizioni lunghe con regolamento fisico e lo 0,792% sono posizioni lunghe con regolamento in contanti. LEGGI TUTTO

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    Labomar, nuova linea di credito da 45 milioni di euro per crescita organica

    (Teleborsa) – Labomar, azienda veneta della nutraceutica, ha siglato un finanziamento da 45 milioni di euro. I proventi del finanziamento saranno utilizzati per sostenere il piano di investimenti del Gruppo, in particolare per l’acquisto di nuove linee produttive destinate agli stabilimenti europei (Italia e Spagna) e nord americani (Canada). Le risorse saranno inoltre impiegate per il completamento del nuovo impianto logistico centralizzato di Istrana (sede principale del Gruppo a Treviso), che nel medio termine consentirà di raddoppiare la dimensione di stoccaggio.L’investimento, nato da un pool di istituti finanziari nazionali formato da BNL BNP Paribas nel ruolo di Banca Agente, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e UniCredit, si compone di una linea term da 35 milioni della durata di 7 anni e di una linea revolving da 10 milioni di euro, della durata di 4 anni e mezzo. Banca Finint ha affiancato l’azienda nella strutturazione dell’operazione.”Questo finanziamento ci permetterà di accelerare il nostro percorso di crescita, come previsto dal nostro piano strategico – commenta il fondatore e AD Walter Bertin – Siamo infatti convinti che l’investimento nei nuovi impianti e nell’espansione della nostra capacità produttiva ci permetterà di rispondere meglio alle esigenze di un mercato globale in continua evoluzione, migliorando l’efficienza operativa e garantendo standard qualitativi sempre più elevati. Siamo pronti ad affrontare questa nuova fase di sviluppo con grande energia ed entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    WIIT, Berenberg avvia copertura con Buy e TP a 23 euro

    (Teleborsa) – Berenberg ha avviato la copertura sul titolo WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, con una raccomandazione “Buy” e un target price di 23 euro per azione (upside potenziale del 25%).Gli analisti apprezzano il profilo di fatturato ricorrente dell’86% e il margine EBIT rettificato di circa il 20%, oltre al fatto che la società ha registrato un impressionante CAGR dei ricavi del 31% negli ultimi 10 anni con oltre 10 transazioni M&A dalla quotazione nel 2017, ed è principalmente incentrata sulla regione DACH e sull’attraente mercato tedesco. Viene anche fatto notare che, spinta dalle crescenti preoccupazioni per la sovranità digitale europea, l’UE ha intrapreso un percorso ricco di normative che sta spingendo la domanda di data center basati nell’UE; pertanto, WIIT può trarre vantaggio dalla sua rete di data center nazionali Tier IV. LEGGI TUTTO

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    Borse europee incerte, focus su dazi e trimestrali. A Milano sale Ferrari

    (Teleborsa) – Poco mossa la borsa di Milano, così come sono deboli le altre borse di Eurolandia, dopo la risposta moderata della Cina ai dazi statunitensi e la sospensione dell’ultimo minuto di quelli indicati dal presidente USA Donald Trump per Canada e Messico. Intanto, continua la stagione delle trimestrali sulle due sponde dell’oceano. Stamattina in Europa UBS ha segnalato un utile di 770 milioni di dollari nel quarto trimestre 2024 e un nuovo buyback da 1 miliardo, BNP Paribas ha registrato un utile 2024 in crescita a 11,7 miliardi di euro con conferma della politica di distribuzione, Vodafone ha comunicato ricavi del terzo trimestre in aumento nonostante un calo in Germania. A Piazza Affari, Ferrari ha messo a segno un utile 2024 di 1.526 milioni di euro con l’AD Vigna che si aspetta una robusta crescita anche nel 2025, mentre Intesa Sanpaolo ha registrato un utile 2024 di 8,7 miliardi di euro e migliorato la guidance per il 2025 a ben oltre 9 miliardi.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,033. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,14%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 71,61 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +113 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,52%.Tra i mercati del Vecchio Continente ferma Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e piccoli passi in avanti per Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,24%.Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 36.244 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 38.508 punti, sui livelli della vigilia. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,12%); sulla stessa linea, senza direzione il FTSE Italia Star (0%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si muove in territorio positivo Ferrari, mostrando un incremento del 2,87%. Denaro su STMicroelectronics, che registra un rialzo dell’1,91%. Giornata moderatamente positiva per Telecom Italia, che sale di un frazionale +1,34%. Slancio per Amplifon, che riflette un moderato aumento dello 0,98%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Prysmian, che ottiene -2,12%. Scivola Campari, con un netto svantaggio dell’1,96%. Tentenna Leonardo, che cede l’1,44%. Sostanzialmente debole ENI, che registra una flessione dell’1,04%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Technoprobe (+2,17%), MFE B (+1,62%), Garofalo Health Care (+1,13%) e CIR (+1,01%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferragamo, che continua la seduta con -3,73%. In rosso Intercos, che evidenzia un deciso ribasso del 3,15%. Spicca la prestazione negativa di Safilo, che scende dell’1,52%. Fincantieri scende dell’1,51%. LEGGI TUTTO

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    Fideuram Direct, raggiunti 77.000 clienti e 2,9 miliardi di euro di attività finanziarie

    (Teleborsa) – Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram), ha già raggiunto circa 77.000 clienti e 2,9 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela al 31 dicembre 2024. Lo si legge nella nota sui conti per l’intero 2024 del gruppo Intesa Sanpaolo.Viene segnalata la collaborazione con BlackRock per l’estensione della piattaforma ai clienti europei Private e Affluent iniziando con Belgio e Lussemburgo.La Divisione Private Banking del gruppo – che serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo, Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland – ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con un risultato netto di 321 milioni di euro (vs 348 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2023). Nell’intero anno il risultato netto è stato pari a 1.462 milioni di euro (vs 1.366 milioni di euro nel 2023). LEGGI TUTTO