Gennaio 2025

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    Spread, Bankitalia: si è ridotto per valutazione più favorevole sulla situazione fiscale italiana

    (Teleborsa) – Tra l’inizio di ottobre e la prima decade di gennaio, risentendo degli andamenti osservati su scala globale, il rendimento dei titoli pubblici italiani, dapprima in calo, è aumentato sulla scadenza decennale di 26 punti base, al 3,8 per cento; il rialzo ha riguardato pressoché l’intera curva. Lo afferma la Banca d’Italia nell’ultimo Bollettino economico.Il differenziale rispetto ai titoli pubblici tedeschi si è ridotto di 13 punti base, portandosi all’inizio di gennaio a 117 punti, “anche per via di una valutazione più favorevole degli operatori di mercato sulla situazione fiscale italiana, che si è riflessa in revisioni positive delle prospettive (outlook) da parte di alcune agenzie di rating”, viene sottolineato. A conferma della percezione favorevole dei mercati sull’Italia, la volatilità implicita nei contratti derivati sul titolo decennale si è mantenuta invariata sui livelli minimi degli ultimi tre anni e le condizioni di liquidità sono rimaste distese. Nel terzo trimestre sono proseguiti gli acquisti netti di titoli di Stato domestici da parte degli investitori esteri, ai quali si sono aggiunti quelli più contenuti effettuati dalle banche.Dall’inizio di ottobre i corsi azionari italiani sono saliti, in controtendenza rispetto a quelli dell’area dell’euro, principalmente a seguito del buon andamento del settore finanziario. Nel complesso, tra l’inizio di ottobre e la prima decade di gennaio l’indice generale di borsa è aumentato del 4,2 per cento; le quotazioni delle banche sono cresciute del 9,9 per cento, più della media dell’area dell’euro (5,1 per cento), beneficiando della pubblicazione di utili societari superiori alle attese e di aspettative di consolidamento nel comparto. Nello stesso periodo la volatilità implicita è diminuita, dopo un temporaneo incremento a ridosso delle elezioni statunitensi. I differenziali con il tasso privo di rischio dei rendimenti delle obbligazioni emesse dalle società non finanziarie e dalle banche sono sensibilmente scesi. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, inasprimento dazi USA avrebbe effetti significativi su PMI italiane

    (Teleborsa) – Un inasprimento dei dazi da parte delle nuova amministrazione Trump avrebbe “effetti significativi sulle aziende italiane che esportano verso il mercato statunitense, soprattutto le piccole e le medie”. Lo si legge in un approfondimento all’interno dell’ultimo Bollettino economico della Banca d’Italia. In aggiunta agli effetti diretti, le restrizioni commerciali “potrebbero colpire anche i produttori che, pur non esportando direttamente, forniscono input intermedi incorporati nei beni destinati agli Stati Uniti – viene sottolineato – Peraltro, l’elevata incertezza sulle politiche commerciali può costituire di per sé un freno consistente agli investimenti”.Bankitalia fa notare che, negli ultimi mesi del 2024 e a seguito dell’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il rischio di un generale inasprimento delle politiche protezionistiche si è acuito. È aumentata l’incertezza sulle politiche commerciali che, sulla base del trade policy uncertainty index, ha raggiunto livelli superiori ai picchi osservati nella fase più acuta della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina nel biennio 2018-19.L’Italia è significativamente esposta alle ripercussioni di incrementi dei dazi da parte degli Stati Uniti, che rappresentano la seconda destinazione, dopo la Germania, delle vendite estere di beni dell’Italia. L’incidenza del mercato di sbocco statunitense è pressoché raddoppiata dall’inizio dello scorso decennio, collocandosi all’11 per cento del totale delle esportazioni nel 2023 (63 miliardi di euro); a tale aumento avrebbero contribuito il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, la robusta espansione della domanda americana e la ricerca da parte delle imprese italiane di mercati alternativi a quelli europei. Gli Stati Uniti sono invece solo il settimo paese per provenienza delle importazioni di beni (4 per cento del totale, per un valore di 20 miliardi di euro). L’Italia riporta pertanto un cospicuo surplus negli scambi di beni con gli Stati Uniti (2 per cento del PIL), al terzo posto tra gli avanzi bilaterali delle economie dell’area dell’euro nei confronti di questo paese.La rilevanza del mercato statunitense è eterogenea tra comparti, si legge nell’analisi di Bankitalia. Secondo i dati di commercio estero relativi al 2023, la cantieristica navale e quella aerospaziale (incluse nella voce altri mezzi di trasporto) sono i comparti più esposti nei confronti degli Stati Uniti, con oltre un quarto delle vendite estere dirette verso tale mercato. Quest’ultimo assorbe una quota rilevante (tra il 10 e il 16 per cento) del complesso delle esportazioni anche in altri settori, tra cui la farmaceutica, gli altri prodotti manifatturieri (come gioielli, occhialeria, mobili), il comparto automobilistico (principalmente prodotti finiti di alta gamma), la meccanica, i prodotti alimentari e i petroliferi raffinati. Dal lato delle importazioni, l’incidenza degli Stati Uniti è contenuta in tutti i settori, tranne in quelli dell’energia (petrolio e gas naturale liquefatto, 10 per cento) e della farmaceutica (12 per cento).Viene anche fatto notare che gli Stati Uniti costituiscono un mercato di destinazione per quasi un terzo delle aziende esportatrici italiane. Poco più della metà delle vendite verso questo paese è realizzata da grandi imprese (con almeno 250 addetti), con un’esposizione media pari al 5 per cento del fatturato e al 15 per cento delle proprie esportazioni. Per le imprese piccole e medie il mercato americano risulta relativamente più rilevante (in media, circa il 7 per cento del fatturato e il 27 per cento delle esportazioni). A questa classe dimensionale appartiene inoltre la quasi totalità degli esportatori caratterizzati da un’esposizione particolarmente elevata verso gli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia, attività debole a fine 2024. Crescita acquisirà slancio quest’anno

    (Teleborsa) – Nel quarto trimestre del 2024 l’attività economica in Italia si è mantenuta debole, risentendo come nel resto dell’area dell’euro della persistente fiacchezza della manifattura e del rallentamento dei servizi. Lo afferma la Banca d’Italia nel suo ultimo Bollettino economico. Nelle costruzioni, l’impulso fornito dalle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza si contrapporrebbe al ridimensionamento dell’attività nel comparto residenziale. La domanda interna sarebbe frenata dalla decelerazione della spesa delle famiglie e da condizioni per investire che rimangono sfavorevoli. Secondo le proiezioni di Bankitalia, la crescita acquisirebbe slancio nel corso di quest’anno, collocandosi intorno all’1 per cento in media nel triennio 2025-27.In autunno le esportazioni di beni italiani sarebbero state frenate da una domanda mondiale in decisa flessione. Le politiche protezionistiche annunciate dalla nuova amministrazione statunitense si ripercuoterebbero sulle vendite all’estero delle aziende italiane che esportano verso il mercato americano, soprattutto quelle di piccola e media dimensione. Il saldo di conto corrente si è ridotto nel terzo trimestre, pur rimanendo in avanzo. La posizione creditoria netta sull’estero si è ancora rafforzata. Rimangono elevati gli acquisti da parte degli investitori esteri di titoli pubblici italiani, il cui differenziale di rendimento sulla scadenza decennale rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi è diminuito.Nonostante il numero di occupati continui ad aumentare, le ore lavorate per addetto sono in calo e si mantiene elevato il ricorso alla Cassa integrazione guadagni, soprattutto nella manifattura. La graduale flessione della partecipazione, in particolare nelle fasce di popolazione più giovani, è proseguita anche in autunno, contribuendo a ridurre il tasso di disoccupazione a un livello eccezionalmente basso. La crescita delle retribuzioni contrattuali nel settore privato rimane robusta, concorrendo al graduale recupero del potere d’acquisto delle famiglie.Negli ultimi mesi del 2024 il calo dei prezzi dei beni energetici ha ancora contribuito a mantenere l’inflazione al consumo ben al di sotto del 2 per cento. L’inflazione di fondo resta moderata, ma relativamente più elevata nella componente dei servizi. Per l’anno in corso le imprese prefigurano rialzi contenuti dei propri listini. Secondo le previsioni di Bankitalia, l’aumento dei prezzi al consumo si collocherà all’1,5 per cento nel biennio 2025-26 (dall’1,1 nel 2024), raggiungendo il 2,0 nel 2027, sospinto da effetti temporanei dovuti all’entrata in vigore del nuovo sistema di scambio di quote di emissione di inquinanti e di gas a effetto serra nell’Unione europea. LEGGI TUTTO

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    Generali Investments acquista la maggioranza di MGG per crescere nel credito privato

    (Teleborsa) – Generali Investments, società di asset management globale parte del Gruppo Generali con 632 miliardi di euro di attivi in gestione, e MGG Investment Group (MGG), società statunitense di investimenti specializzata in prestiti diretti privati con circa 5 miliardi di dollari di attivi in gestione, hanno firmato un accordo definitivo in base al quale Conning & Company, la controllata interamente posseduta da Generali Investments, acquisirà una partecipazione di maggioranza in MGG e delle sue affiliate.Fondata nel 2014 e con sede a New York, MGG fornisce prestiti garantiti senior e soluzioni di capitale strutturato alle imprese appartenenti al middle market negli Stati Uniti. Dalla sua fondazione, la società ha investito oltre 10 miliardi di dollari in più di 175 operazioni, con un focus su debitori non-sponsored e soluzioni più complesse su misura.Conning & Company ha firmato un accordo definitivo per acquistare il 77% di MGG per un valore di 320 milioni di dollari con un ulteriore impegno monetario soggetto al raggiungimento di determinati traguardi operativi. Gli attuali azionisti, compresi il management di MGG e McCourt Global, manterranno una quota di minoranza. Si prevede che la transazione si chiuda nel 2025, soggetta alle approvazioni e condizioni di closing. L’impatto stimato sulla Solvency II Ratio del Gruppo Generali è di circa -2 punti percentuali.”L’acquisizione di MGG accelera lo sviluppo strategico delle capacità di credito privato di Generali Investments per soddisfare le esigenze di investimento in evoluzione dei nostri clienti, comprese le nostre compagnie di assicurazione affiliate che diventeranno investitori nelle offerte di MGG – ha dichiarato Woody Bradford, CEO di Generali Investments – Il rigoroso processo di sottoscrizione del credito, l’approccio alla strutturazione e il profondo focus su prestiti middle market, non-sponsored di MGG completano la nostra offerta e ci posiziona meglio nel supportare i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi di investimento nei prestiti diretti”.MGG continuerà ad essere guidata dal CEO e CIO Kevin Griffin e dal team esistente, senza cambiamenti nella strategia di investimento, nei processi o nelle operazioni quotidiane, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    USA, permessi edilizi dicembre -0,7% apertura cantieri +15,8%

    (Teleborsa) – Giungono dati sopra le attese a dicembre 2024 dal mercato edilizio americano. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un aumento del 15,8%, attestandosi a 1,499 milioni di unità, dopo la flessione del 3,7% registrato a novembre (dato rivisto da -1,8%) e rispetto ai 1,330 milioni attesi dagli analisti. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato, nello stesso periodo, un decremento dello 0,7% a 1,483 milioni di unità, dopo il +5,2% registrato il mese precedente e contro attese per 1,460 milioni. LEGGI TUTTO

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    SLB incrementa dividendo e buyback dopo 2024 in crescita

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con ricavi di 9,28 miliardi di dollari, aumentati dell’1% sequenzialmente e del 3% anno su anno. L’utile netto del è stato di 1,10 miliardi di dollari, diminuito dell’8% sequenzialmente e del 2% anno su anno. Il board ha approvato un aumento del 3,6% del dividendo trimestrale in contanti a 0,285 dollari per azione.I ricavi annuali di 36,29 miliardi di dollari sono aumentati del 10% anno su anno. L’utile netto annuale di 4,46 miliardi di dollari è aumentato del 6% anno su anno.”Il 2024 è stato un anno forte per SLB poiché abbiamo navigato con successo nelle mutevoli condizioni di mercato per generare crescita di ricavi ed EBITDA, espansione del margine e un solido free cash flow”, ha affermato il CEO Olivier Le Peuch.”Mentre la crescita degli investimenti upstream rimarrà debole nel breve termine a causa dell’eccesso di offerta globale, prevediamo che lo squilibrio dell’offerta di petrolio si attenuerà gradualmente – ha aggiunto – La crescita economica globale e una maggiore attenzione alla sicurezza energetica, unite alla crescente domanda di energia da parte di AI e data center, sosterranno le prospettive di investimento per l’industria petrolifera e del gas per il resto del decennio”.”Poiché riteniamo che le nostre azioni siano sottovalutate rispetto alla solidità della nostra attività, abbiamo avviato transazioni di riacquisto accelerato di azioni (ASR) per riacquistare 2,3 miliardi di dollari di azioni ordinarie della nostra azienda. Ciò ci mette in una posizione tale da aumentare il rendimento totale per gli azionisti da 3,3 miliardi di dollari nel 2024 a un minimo di 4 miliardi di dollari nel 2025″, ha concluso Le Peuch. LEGGI TUTTO

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    iGenius annuncia Colosseum 355B: il nuovo LLM per l’adozione sicura dell’AI nelle aziende regolamentate

    (Teleborsa) – Potenziare l’adozione sicura dell’AI nelle aziende regolamentate. Con questo obiettivo iGenius, azienda leader nel settore dell’intelligenza artificiale, ha annunciato oggi il lancio di “Colosseum 355B”, un nuovo large language model di ultima generazione con 355 miliardi di parametri. Realizzato con le più avanzate tecnologie di NVIDIA, Colosseum 355B consente alle aziende che operano nei settori regolamentati, come i servizi finanziari e la pubblica amministrazione, di creare LLM altamente personalizzati grazie alla tecnica del CPT (Continual-Pre-Training). In questo modo, Colosseum 355B – spiega la società in una nota – democratizza la creazione di LLM su larga scala, finora prerogativa esclusiva dei grandi hyperscaler.”Siano convinti che l’Intelligenza Artificiale debba essere decentralizzata e messa davvero al servizio delle persone e delle imprese. La nostra visione include un’AI che sia accessibile e democratica; la nostra collaborazione con NVIDIA ci permette di superare ulteriormente i limiti di questa tecnologia grazie anche alla creazione di Colosseum 355B” ha dichiarato Uljan Sharka, CEO e Founder di iGenius.Le sfide dell’AI per le aziende regolamentateLe aziende che operano in settori regolamentati affrontano sfide complesse legate all’adozione dell’AI, dovute ai rigidi requisiti di conformità e alle normative stringenti. Circa l’80% dei dati aziendali più critici, come informazioni personali, transazioni finanziarie, segreti commerciali e proprietà intellettuali, non può essere esportato né utilizzato per il fine-tuning su modelli centralizzati o open-source con licenze di proprietà limitate. Questi dati devono rimanere all’interno della rete aziendale, rendendo indispensabile per le organizzazioni mantenere il controllo completo sui modelli di intelligenza artificiale generativa. Sebbene i modelli centralizzati di AI siano utili per la produttività personale come la generazione di contenuti, al contrario, presentano molte limitazioni per le attività mission-critical nei settori regolamentati, soprattutto per i rischi legati alla fusione irreversibile dei dati con la proprietà intellettuale. Ad esempio, la condivisione di dati sensibili con modelli di linguaggio centralizzati (LLM) da parte di istituzioni finanziarie può esporre i dati a rischi di violazioni o utilizzi impropri, rivelando strategie di trading proprietarie o piani di investimento.Soluzioni AI pensate per le aziende regolamentateLa decentralizzazione dell’intelligenza artificiale è essenziale per garantire il futuro della democrazia e del libero mercato. Con questo obiettivo, Colosseum 355B abilita un nuovo paradigma nell’utilizzo dell’AI da parte delle aziende altamente regolamentate, puntando su sicurezza ed efficienza. Realizzato con NVIDIA AI Enterprise software platform, che include NVIDIA NeMo, utilizzando la piattaforma di AI NVIDIA DGX Cloud, Colosseum 355B è stato sviluppato su un singolo cluster con oltre 3,000 NVIDIA H100 GPUs. Questo ha permesso ad iGenius di velocizzare il processo di R&D e tutte le fasi di pre-addestramento e di ottenere un modello che supporta più di 50 lingue diverse, ha ottime capacità di ragionamento, ed è ottimizzato per un’implementazione efficiente e un utilizzo ottimale delle risorse.”Colosseum 355B è un potente modello di intelligenza artificiale destinato ad aprire nuove opportunità per i settori altamente regolamentati – ha dichiarato Alexis Bjorlin, vice president of DGX Cloud at NVIDIA –. Grazie alla collaborazione con iGenius, gli esperti di AI di NVIDIA hanno contribuito a ottimizzare l’addestramento del modello e hanno fornito accesso ai cluster di calcolo NVIDIA AI and DGX Cloud, garantendo la produttività sin dall’inizio”. Colosseum 355B è stato progettato per supportare sia il CPT che il fine-tuning. Il CPT consente alle aziende di creare LLM proprietari, arricchendo il modello con conoscenze specifiche del loro settore e garantendo scalabilità a lungo termine, senza rinunciare alla conoscenza generale del modello. In questo modo, le aziende possono avere a disposizione un “cervello AI” proprietario, fondamentale per la loro indipendenza tecnologica. In seguito, possono anche utilizzare il fine-tuning per renderlo più specializzato sulle esigenze specifiche dell’azienda.Addestrato utilizzando il formato FP8 (Floating Point), uno standard che consente di elaborare dati con grande efficienza computazionale, Colosseum 355B opera su un singolo nodo GPU H100. Grazie a questa scelta architetturale, infatti, il continual pre-training diventa accessibile senza richiedere competenze specialistiche in AIOps, consentendo al tempo stesso di abbattere i costi di inferenza del 50%, e mantenendo l’accuratezza e la qualità del modello. LEGGI TUTTO

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    Brilla Eurolandia insieme ai titoli del lusso

    (Teleborsa) – Marginale aumento della Borsa di Milano, mentre il resto dell’Europa è all’insegna del toro, spinto dal rally dei titoli del lusso dopo i buoni dati di Richemont. Negli USA, sostanzialmente stabile l’S&P-500.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,031. L’Oro continua gli scambi a 2.720 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,88%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 77,98 dollari per barile, con un ribasso del 2,57%.Pesante l’aumento dello spread, che si attesta a +114 punti base, con un deciso aumento di 9 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,67%.Tra le principali Borse europee sostanzialmente tonico Francoforte, che registra una plusvalenza dello 0,39%, ben impostata Londra, che mostra un incremento dell’1,09%, e decolla Parigi, con un importante progresso del 2,14%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,48%, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata martedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 37.987 punti.Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 16/01/2025 risulta essere stato pari a 2,97 miliardi di euro, in ribasso (-8,51%), rispetto ai precedenti 3,25 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,69 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,57 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in evidenza Moncler, che mostra un forte incremento del 6,32%.Tonica Nexi che evidenzia un bel vantaggio del 2,60%.In luce Brunello Cucinelli, con un ampio progresso del 2,16%.Andamento positivo per Leonardo, che avanza di un discreto +1,98%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -1,92%.Tentenna DiaSorin, che cede l’1,13%.Sostanzialmente debole Pirelli, che registra una flessione dell’1,00%.Si muove sotto la parità Stellantis, evidenziando un decremento dello 0,99%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Technoprobe (+7,42%) grazie ai risultati sopra le attese di TSMC, primo cliente di Technoprobe con il 17% delle vendite nel primo semestre 2024. Bene, inoltre, De’ Longhi (+6,19%), Tinexta (+4,98%) e Ariston Holding (+3,63%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su D’Amico, che ha chiuso a -2,56%. LEGGI TUTTO