Gennaio 2025

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    Fmi lima crescita dell’Italia al +0,7% nel 2025 e alza quella del 2026 al +0,9%

    (Teleborsa) – Il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato la previsione di crescita economica dell’Italia su quest’anno allo 0,7% e alzato quella per il 2026 al 0,9%. Le nuove previsioni sono contenute in un parziale aggiornamento del Word Economic Outlook. Rispetto ai dati dell’ottobre dello scorso, anno la crescita 2025 è stata ridotta di 0,1 punti percentuali, mentre quella sul 2026 è stata alzata di 0,2 punti percentuali.”Le nostre leggere revisioni al ribasso per 2024 e 2025 sulla crescita dell’Italia riflettono fondamentalmente l’esito più debole che abbiamo visto, perché si è interrotto lo slancio delle spese sul Pnrr. E anche le sfide di medio termine hanno pesato, con gli aumenti dei rischi geopolitici”, ha spiegato Deniz Igan, durante la conferenza stampa di presentazione dell’aggiornamento al WEO.Il Fondo monetario internazionale ha rivisto leggermente al rialzo la previsione di crescita economica globale di quest’anno al 3,3%, stesso tasso previsto per il 2026. Rispetto alle previsioni precedenti il dato del 2025 è stato alzato di 0,1 punti percentuali. Il Fmi ha alzato la previsione di crescita economica degli Stati Uniti di quest’anno di 0,5 punti percentuali portando a +2,7%. L’attesa di crescita sul 2026 è stata alzata di 0,1 punti e portato al 2,1%. All’opposto ha rivisto al ribasso all’1% la previsione di crescita dell’area euro sul 2025 e all’1,4% quella sul 2026, rispettivamente di 0,2 e 0,1 punti percentuali inferiori rispetto alle stime di tre mesi fa. I dati risentono del pesante taglio sulle previsioni di crescita della Germania (0,5 punti in meno sul 2025 allo 0,3%) e Francia. Confermate le previsioni di crescita del Giappone (+1,1% quest’anno e +0,8% il prossimo), mentre la stima sulla Gran Bretagna è stata alzata di un decimale di punto quest’anno (+1,6%), e confermata sul prossimo (+1,5%).Fmi ha alzato anche le previsioni di crescita economica della Cina al 4,6% quest’anno e al 4,5% il prossimo (rispettivamente 0,1 e 0,4 punti percentuale in pià da tre mesi fa). Per l’India ha confermato la stima di crescita dello 6,5% sia quest’anno che il prossimo, il valore che si conferma più elevato tra le maggiori economie globali. Ritoccato al rialzo di 0,1 punti percentuali anche la previsione di crescita della Russia di quest’anno, all’1,4%, e confermato quella sul 2026 all’1,2%. Per il Brasile prevede un +2,2% su entrambi gli anni, nel primo caso il dato è confermato nel secondo è stato limato di 0,1 punti percentuali. Prevista un’inflazione media globale al 4,2% quest’anno e al 3,5% il prossimo. Nell’editoriale dello studio, l’istituzione di Washington ha rilevato che i rischi di medio termine nello scenario di base sono orientati al ribasso, mentre per il breve termine “le prospettive sono caratterizzate da rischi divergenti. Potrebbe raffrozarsi la già robusta crescita degli Stati Uniti nel breve termine, mentre in altri paesi i rischi sono al ribasso nell’ambito di una elevata incertezza sulle politiche”. Eventuali problematiche create nel processo disinflazionistico da misure politiche potrebbero interrompere il cambio di passo delle politiche monetarie, con implicazioni non positive per la sostenibilità dei conti pubblici e la stabilità finanziaria. Secondo il Fmi gestire questi rischi richiede attenzione alle ricadute tra inflazione e attività economica reale, il ripristino di margini di bilancio e il rafforzamento di prospettive di crescita nel medio termine tramite riforme strutturali, regole multilaterali e cooperazione. LEGGI TUTTO

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    Newcleo, nel CdA entrano Manfredi Lefebvre D’Ovidio ed Elisabeth Rizzotti

    (Teleborsa) – newcleo, azienda francese che sviluppa una tecnologia innovativa per la produzione di energia nucleare, ha annunciato la nomina di Manfredi Lefebvre d’Ovidio nel proprio Consiglio di Amministrazione.Dall’inizio degli anni ’90, ricopre il ruolo di Presidente di Heritage Group, supervisionando il portafoglio di investimenti trasformativi del gruppo. Inoltre, dal 2019 è Presidente Esecutivo di Abercrombie & Kent e, dal 2021, Vice Presidente di Arqit Quantum. La sua esperienza di leadership comprende un incarico di 19 anni come Presidente di Silversea Cruises, durante il quale ha ampliato significativamente la presenza globale dell’azienda prima della acquisizione da parte di Royal Caribbean Group.Lefebvre d’Ovidio ha ricoperto posizioni di rilievo in diversi settori, tra cui Presidente Esecutivo di Quintessential Brands Group e Presidente Esecutivo di Air Asia. Inoltre, è Global Senior Advisor presso Rothschild.Il signor Lefebvre d’Ovidio sarà affiancato da Elisabeth Rizzotti, co-fondatrice e COO di newcleo, anche lei nominata a far parte del Consiglio di Amministrazione. Fisica di formazione, dopo un breve periodo al CERN, ha intrapreso la carriera nel mondo della finanza, lavorando inizialmente per importanti società internazionali di consulenza e successivamente per diverse banche commerciali, dove per 30 anni ha sviluppato una solida esperienza manageriale.”Siamo lieti di dare il benvenuto a Manfredi Lefebvre d’Ovidio nel nostro Consiglio di Amministrazione – ha detto Stefano Buono, fondatore e CEO di newcleo – In qualità di investitore in newcleo, ha seguito e sostenuto l’azienda sin dall’inizio, e sono entusiasta che abbia deciso di dedicare ancora di più le sue capacità strategiche e le sue impressionanti doti di leadership per ampliare i nostri sforzi verso un futuro energetico a zero emissioni”.”Sono altrettanto lieto che Elisabeth Rizzotti entri a far parte del Consiglio di Amministrazione in questo momento – ha aggiunto – La sua esperienza scientifica, finanziaria e manageriale, dimostrata brillantemente in questi primi anni di newcleo, la rende un complemento naturale per il CdA e rafforzerà un team che è già impressionante e ben equilibrato”.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, Trump: discusso con Xi di commercio, TikTok e fentanyl

    (Teleborsa) – “Ho appena parlato con il presidente cinese Xi Jinping. La chiamata è stata molto positiva sia per la Cina che per gli Stati Uniti”. Lo ha scritto il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sul suo social Truth.”Mi aspetto che risolveremo molti problemi insieme, e a partire da subito – ha aggiunto – Abbiamo discusso di bilanciamento del commercio, Fentanyl, TikTok e molti altri argomenti. Il presidente Xi e io faremo tutto il possibile per rendere il mondo più pacifico e sicuro!”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street positiva, rendimento Treasury 10 anni scende al 4,6%

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street, con gli investitori che hanno riacceso le scommesse sui tagli dei tasse da parte delle Fed (ieri vendite al dettaglio più deboli del previsto negli Stati Uniti e commenti accomodanti del governatore della Fed Christopher Waller), giudicano molto positive le indicazioni arrivate dalle trimestrali dei colossi bancari e aspettano di conoscere le prime scelte del presidente eletto Donald Trump (che prenderà possesso della Casa Bianca lunedì).Intanto, il Fondo monetario internazionale ha aumentato le sue previsioni per la crescita globale nel 2025 di un decimo di punto percentuale, con una crescita più forte del previsto negli Stati Uniti che compensa le revisioni al ribasso in Germania, Francia e altre grandi economie. In particolare, il FMI ha aumentato le sue previsioni di crescita per gli Stati Uniti al 2,7% sulla base della solidità del mercato del lavoro e dell’accelerazione degli investimenti, con un aumento di mezzo punto percentuale rispetto alle previsioni di ottobre, con una crescita destinata a scendere al 2,1% l’anno prossimo.Sul fronte macroeconomico, ha accelerato più delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2024, mentre sono arrivati dati sopra le attese nello stesso mese dal mercato edilizio americanoTra chi ha diffuso la trimestrale prima della campanella, Schlumberger ha incrementato dividendo e buyback dopo un 2024 in crescita, mentre Truist Financial ha superato le stime per l’utile del quarto trimestre.Guardando ai principali indici, Wall Street mostra un guadagno dello 0,71% sul Dow Jones; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dello 0,81%. Buona la prestazione del Nasdaq 100 (+1,4%); sulla stessa tendenza, in rialzo l’S&P 100 (+1%). LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale dicembre sale più delle attese

    (Teleborsa) – Accelera più delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2024. Secondo i dati pubblicati dalla Federal Reserve, si è registrata una variazione positiva dello 0,9% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare -0,1%), sopra le attese degli analisti (+0,3%). Su base annua si registra una positiva negativa dello 0,6% dopo il -0,6% precedente. La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,6% su mese, superiore al consensus (+0,2%), che si confronta con il +0,4% di novembre (dato rivisto da un preliminare +0,2%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 77,6%, risultando superiore alle stime degli analisti (77%), rispetto al 77% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, taglio dei tassi si sta trasmettendo al costo della raccolta bancaria

    (Teleborsa) – “Il taglio dei tassi ufficiali si sta trasmettendo al costo della raccolta bancaria e a quello del credito in linea con le regolarità storiche”. Lo afferma la Banca d’Italia nell’ultimo Bollettino economico.Viene evidenziato che tra agosto e novembre il costo marginale della raccolta bancaria è sceso di 26 punti base (all’1,7 per cento). Vi hanno contribuito il calo dei tassi sul mercato interbancario, il minore costo della raccolta obbligazionaria e la flessione del rendimento dei nuovi depositi con durata prestabilita; il tasso sui depositi in conto corrente, su cui la restrizione monetaria del periodo 2022-23 si era riflessa in misura contenuta, è rimasto invariato (0,5 per cento). La raccolta bancaria ha continuato a contrarsi (-2,2 per cento sui dodici mesi): il rimborso dei fondi TLTRO3 e il calo delle passività detenute da non residenti è stato solo in parte compensato dalla crescita delle altre fonti di finanziamento. LEGGI TUTTO

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    Recordati e CVC smentiscono dialogo per potenziale fusione con Angelini Pharma

    (Teleborsa) – Recordati, multinazionale farmaceutica che fa parte del FTSE MIB, e il suo principale azionista CVC Capital Partners affermano che “non c’è alcun dialogo e non prevediamo che ci sarà alcun dialogo in futuro né con il management né con gli azionisti di Angelini Pharma” in merito a una potenziale fusione tra Recordati e Angelini Pharma.Stamattina Il Sole 24 Ore ha scritto che grandi fondi sovrani e alcuni tra i maggiori fondi pensione internazionali stanno valutando il dossier del matrimonio tra Recordati e Angelini, ma la strada per trovare un accordo è in salita. Secondo il quotidiano, la famiglia Angelini sarebbe disponibile a conferire le proprie attività nel settore farmaceutico in una newco per poi unirle a Recordati, ma l’operazione richiederebbe una robusta iniezione di cash e per questo sarebbero stati contatti fondi di private equity. CVC conferma che non sta contemplando nessuna operazione con Angelini Pharma o i suoi azionisti, e nega categoricamente il titolo dell’articolo che afferma che sta “aspettando una proposta”, si legge nella nota. Inoltre, viene sottolineato che nessuna delle banche che lavorano per CVC o Recordati menzionate nell’articolo sta lavorando alla presunta fusione. Nell’articolo venivano citate Rothschild, Morgan Stanley, Barclays, Goldman Sachs e JPMorgan. LEGGI TUTTO

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    Italia, Bankitalia: impatto significativo da shock originati nell’industria tedesca

    (Teleborsa) – Dall’avvio della crisi energetica, nei mesi autunnali del 2021, la produzione manifatturiera dell’area dell’euro ha registrato un calo significativo, arretrando nello scorcio del 2024 al di sotto dei livelli rilevati prima della pandemia. Per l’industria tedesca, che incide per oltre un terzo sulla manifattura dell’area, e per quasi la metà sul comparto dei beni di investimento, la flessione è stata decisamente più accentuata, con riflessi negativi anche per gli altri paesi. Lo si legge in un approfondimento all’interno dell’ultimo Bollettino economico della Banca d’Italia, secondo cui all’andamento relativamente più sfavorevole della Germania contribuiscono tre cause principali.In primo luogo, il rialzo dei costi dell’energia in Europa ha colpito più duramente la produzione tedesca rispetto al resto dell’area. Ciò rispecchia in larga misura le caratteristiche tecnologiche del comparto chimico del paese, che rendono questo settore particolarmente dipendente dal gas naturale. La debolezza dell’attività dell’industria chimica, per via delle sue forti interconnessioni settoriali, si è propagata alle altre industrie ad alta intensità energetica, determinando una diminuzione della produzione di questo comparto più brusca in Germania nel confronto con il complesso dell’area.In secondo luogo, la debolezza della domanda globale di beni, la progressiva frammentazione degli scambi commerciali e la maggiore competizione dei produttori cinesi hanno penalizzato le imprese manifatturiere tedesche in misura più marcata rispetto a quelle dei principali paesi dell’area, a causa della maggiore apertura commerciale della Germania. Nel confronto con il decennio precedente la pandemia, il contributo alla crescita del PIL delle esportazioni tedesche si è ridotto, scendendo al di sotto di quello degli altri maggiori paesi.Infine, l’industria dell’area ha risentito della più recente debolezza del comparto automobilistico, che ha subito i contraccolpi sia di un diffuso calo della domanda – connesso anche con le incertezze normative nella fase di transizione verso la produzione di veicoli elettrici – sia della crescente concorrenza delle case automobilistiche cinesi. Tale settore rappresenta il 16 per cento della produzione manifatturiera in Germania, quasi il doppio del complesso dell’area dell’euro (poco meno del 9 per cento).”Un’analisi econometrica sull’interconnessione tra i comparti manifatturieri europei mostra che gli shock originati nell’industria tedesca si trasmettono in misura significativa al resto dell’area: in Italia, in particolare, spiegherebbero quasi un terzo delle fluttuazioni non sistematiche della produzione manifatturiera su un orizzonte di sei mesi – scrive Banca d’Italia – Tale impatto si sarebbe ridotto nel periodo successivo alla pandemia, pur rimanendo su valori ancora elevati. Al contrario, risultano più attenuati in Germania gli effetti di shock originati nei settori industriali degli altri paesi europei”. LEGGI TUTTO