Gennaio 2025

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    UE, voli commerciali in aumento nel 2024 ma ancora sotto pre-pandemia

    (Teleborsa) – Nel 2024, sono stati registrati 6,7 milioni di voli commerciali nell’Unione europea, il 5,8% in più rispetto al 2023 (6,3 milioni), secondo quanto emerge dai dati di Eurostat. Nonostante questo aumento, il numero di voli è rimasto al di sotto dei livelli pre-pandemia nel 2019 (7,0 milioni).I voli commerciali non di linea (voli charter e altri voli speciali) hanno costituito l’8,7% di tutti i voli nel 2024. I mesi estivi, giugno, luglio e agosto, hanno registrato il numero più elevato di voli non di linea (rispettivamente 10,3%, 10,7% e 10,1%).Il conteggio più elevato di voli commerciali nel 2024 è stato registrato nell’aeroporto di Amsterdam Schiphol nei Paesi Bassi, 484.000. È stato seguito da Parigi-Charles de Gaulle (463.000) in Francia e Francoforte sul Meno (437.000) in Germania. Nella top 10 c’è solo un aeroporto italiano, ovvero Roma-Fiumicino, che si piazza al settimo posto.Tra i 10 aeroporti con il maggior numero di voli commerciali, le quote più elevate di voli non di linea sono state registrate ad Atene (5,5%) in Grecia, Vienna (4,6%) in Austria e Madrid (4,5%) in Spagna. LEGGI TUTTO

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    OPA Comal, impegno ad aderire da SIP su 2,15% del capitale

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Duferco su Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, l’offerente ha reso noto che l’azionista Società Italiana di Partecipazioni (SIP) ha assunto l’impegno ad aderire all’offerta con tutte le proprie 281.000 azioni, rappresentative del 2,15% del capitale sociale.Tenuto conto di tale impegno di adesione nonché dell’impegno di adesione già assunto in data 11 dicembre 2024 da Virtutis Solaris, principale azionista di Comal, e degli impegni di adesione di ulteriori azionisti di Comal ricevuti dall’offerente in data 20 dicembre 2024, alla data odierna l’offerente ha ricevuto impegni di adesione all’offerta per complessive 5.044.599 azioni, equivalenti a una porzione del capitale pari a circa il 38,53%.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Aedes co-investe con socio di controllo in Lavip per operazione a Genova

    (Teleborsa) – Il CdA di Aedes Società Anonima Ligure per Imprese e Costruzioni per azioni (già Restart) ha approvato a maggioranza un’operazione di maggiore rilevanza con la parte correlata Istituto Ligure Mobiliare (ILM), socio di controllo di fatto che detiene una partecipazione pari al 29,98% del capitale sociale della società ed esercita l’attività di direzione e coordinamento su Aedes, avente a oggetto l’operazione di coinvestimento (OPC) nella controllata totalitaria Lavip, funzionale alla realizzazione di un’operazione immobiliare.L’OPC si sostanzia nella sottoscrizione di un accordo quadro di coinvestimento tra Aedes e ILM per incrementare l’equity in Lavip funzionale a realizzare l’acquisizione immobiliare di un edificio direzionale sito in Genova, località Campi.Il coinvestimento di Aedes e ILM in Lavip sarà realizzato mediante la ripatrimonializzazione di Lavip per un importo pari a 1,8 milioni di euro – di cui 918 mila verranno versati da Aedes, la quale preserverà il controllo di diritto di Lavip con una partecipazione del 51% del capitale della medesima e 882 mila verranno versati da ILM, la quale verrà a detenere il 49% del capitale sociale di Lavip. Il costo previsto per la realizzazione dell’acquisizione immobiliare, comprese le spese accessorie, è pari a 4,8 milioni di euro circa e sarà coperto per 1,8 milioni mediante mezzi propri e per i restanti 3 milioni mediante ricorso ad un mutuo ipotecario della durata di 12 anni a tasso variabile (Euribor 3 mesi + spread 1,75%).L’acquisizione immobiliare, la cui conclusione è prevista entro il primo trimestre 2025, genererà, in capo alla controllata Lavip, ricavi ricorrenti annui da locazione pari ad 550 mila euro circa. LEGGI TUTTO

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    Trump ha giurato, è il 47esimo presidente degli Stati Uniti

    (Teleborsa) – Donald Trump è ufficialmente il 47esimo presidente degli Stati Uniti, con i suoi 78 anni il più vecchio mai eletto. Il tycoon ha giurato nelle mani del presidente della Corte suprema John Roberts, sulla bibbia usata da Abraham Lincoln nel 1861 e su una che gli è stata regalata dalla madre nel 1955, quando il presidente eletto aveva solo nove anni.”L’età dell’oro comincia ora, il nostro Paese fiorirà e metterò sempre al primo posto l’America” ha detto Trump nel suo discorso d’insediamento. Diversi gli slogan sciorinati nel discorso: “Sono stato salvato da Dio per una ragione, per rendere l’America di nuovo grande” – ha detto, accolto da un’ovazione –, “la strumentalizzazione e politicizzazione del dipartimento di Giustizia finiranno con me” e, ancora, “da questo momento in poi, il declino americano è finito”. Nel suo discorso Trump ha annunciato le sue politiche contro l’invasione dei migranti illegali, tra cui la politica “Remain in Mexico”. “Dichiarerò oggi l’emergenza al confine col Messico e manderò l’esercito – ha detto –. Deporterò milioni e milioni di migranti criminali”. “I cartelli della droga – ha aggiunto – saranno designati organizzazioni terroristiche straniere”.”Oggi – ha annunciato, inoltre, Trump – dichiarerò l’emergenza energetica nazionale. Drill, baby, drill”. Confermati i dazi ai paesi stranieri. “Invece di tassare i nostri cittadini, imporremo dazi sui paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini” ha detto.Passi indietro sul fronte green. Trump ha promesso di allentare le normative sulle auto a combustibili fossili e di annullare quello che ha definito il mandato sui veicoli elettrici del presidente Joe Biden. La Casa Bianca comunica che ritirerà gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima.Trump ha ribadito l’intenzione di riprendere il controllo del canale di Panama. “Ora è gestito dalla Cina, non glielo lasceremo e ce lo riprenderemo”, ha detto il presidente. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food, verso emissione di prestito obbligazionario fino a 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il CdA di Newlat Food, gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario senior unrated, non garantito, non convertibile e non subordinato per un importo in linea capitale fisso iniziale pari a 300 milioni di euro con possibilità di incremento di ulteriori massimi 100 milioni, destinato sia al pubblico indistinto in Italia sia a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali all’estero.La durata del prestito è stabilita in sei anni a decorrere dalla data di emissione, con tasso di interesse fisso non inferiore al 4,25% lordo su base annua. Le obbligazioni verranno emesse per il 100% del valore nominale di sottoscrizione, con un taglio pari a 1.000 euro e verranno offerte per la sottoscrizione attraverso la piattaforma del Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana.Si prevede che, subordinatamente all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni e compatibilmente con le condizioni di mercato, l’offerta del prestito obbligazionario sarà avviata entro gli inizi del mese di febbraio 2025. Le obbligazioni saranno ammesse alla quotazione presso il MOT, con la previsione di un dual listing anche sul mercato regolamentato dell’official list dell’Irish Stock Exchange – Euronext Dublin.Il presidente Angelo Mastrolia spiega che l’emissione del prestito obbligazionario tiene conto, da un lato, dell’opportunità di rimodulare l’indebitamento finanziario, diversificando le fonti di finanziamento anche tenuto conto della recente acquisizione di Princes, e, dall’altro lato, di beneficiare del supporto di importanti investitori istituzionali che hanno già più volte manifestato grande interesse a sostenere i progetti del gruppo attraverso l’investimento in titoli obbligazionari. Allo stesso tempo, le risorse finanziarie rivenienti dall’emissione del prestito obbligazionario potranno essere altresì utilizzate per supportare la prosecuzione della strategia di M&A nel settore “food & beverage”, sia in Italia sia all’estero.(Foto: Newlat) LEGGI TUTTO

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    ESPE acquista il 30% di Soland per crescere nel fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha acquisito una partecipazione pari al 30% del capitale sociale di Soland, società piemontese operante nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di efficienza energetica, con un’opzione sul restante 40% dello stesso socio venditore.L’operazione rafforza la strategia di crescita per linee esterne, coerentemente a quanto comunicato in sede di IPO, ampliando la presenza territoriale e potenziando l’offerta di soluzioni integrate per la transizione energetica.”Questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di crescita e diversificazione, segnando la quarta acquisizione realizzata da ESPE dalla quotazione su Euronext Growth Milan – ha detto l’AD Enrico Meneghetti – Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo rafforzato la nostra struttura con l’acquisizione di Permatech, leader nello sviluppo di grandi impianti fotovoltaici, e con l’ingresso in Rigoni Lab, specializzata nell’ingegneria applicata e nel supporto alle attività autorizzative. Abbiamo inoltre conferito l’attività di Operation & Maintenance alla nostra controllata Reflow per ottimizzare i servizi post-vendita e garantire una gestione efficiente degli impianti. L’ingresso in Soland completa la nostra filiera, integrando un partner con un forte know-how nella realizzazione e manutenzione di impianti fotovoltaici industriali, consolidando così la nostra presenza nel Nord-Ovest italiano e ampliando la nostra offerta”.Al 31 dicembre 2023, Soland ha realizzato un fatturato pari a circa 7,1 milioni di euro e un EBITDA di circa 1,7 milioni di euro, pari a un EBITDA Margin del 24% circa a fronte di un indebitamento finanziario netto (cash positive) per 0,2 milioni di euro. La struttura organizzativa composta da persone altamente specializzate contava al 31 dicembre 2023 un organico pari a 22 unità.L’operazione ha ad oggetto l’acquisto da parte di ESPE del 30% del capitale sociale di Soland, con opzione sull’ulteriore 40%, dall’azionista venditore Enermill Energie Rinnovabili, per un corrispettivo complessivo pari a 1,41 milioni di euro. In particolare, il prezzo verrà corrisposto tramite risorse proprie in più tranche entro il 30 settembre 2025.È previsto che l’ulteriore 40% del capitale sociale di Soland, ancora detenuto da Enermill Energie Rinnovabili, che si è impegnato a non trasferire la propria quota residuale per un periodo di 18 mesi dalla data odierna, sia soggetto a un contratto di opzione call a favore di ESPE, esercitabile in un’unica tranche a partire dal diciannovesimo mese successivo al closing e per un periodo di 30 giorni, per un valore complessivo fisso e invariabile pari a 1,88 milioni di euro. Il rimanente 30% è in mano a un altro socio. LEGGI TUTTO

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    Mondadori, acquistate oltre 52 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 13 e il 17 gennaio 2025, complessivamente 52.247 azioni ordinarie (pari allo 0,0199% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,08535954 euro per un controvalore pari a 108.953,78 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 921.284 azioni proprie pari allo 0,352% del capitale sociale.In Borsa, performance infelice per Mondadori, che chiude la giornata del 20 gennaio con una variazione percentuale negativa dello 0,47% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

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    Schema Ponzi nell’oro da investimento, 5 arresti e sequestro da 23 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale nei confronti di 5 soggetti (rispetto ai 7 nei cui confronti il provvedimento era stato emesso) e contestuale sequestro preventivo per un importo di circa 23 milioni di euro, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, nonché oltre 30 perquisizioni su tutto il territorio nazionale.Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un cosiddetto “schema Ponzi”, mascherato da un sofisticato sistema societario, imperniato su una capillare rete di promotori dediti al procacciamento di numerosi clienti su tutto il territorio nazionale.I soggetti coinvolti, infatti, in assenza delle prescritte autorizzazioni per lo svolgimento di attività di offerta fuori sede di prodotti finanziari, hanno promosso l’acquisto di oro da investimento (da una società formalmente terza, ma di fatto riconducibile agli indagati) e il contestuale deposito del metallo prezioso presso un’altra delle società coinvolte, in cambio di un tasso di remunerazione fisso del 4% mensile (48% annuo), derivante da presunti investimenti nel settore farmaceutico, in realtà mai effettuati.In particolare, per attrarre nuovi potenziali investitori gli indagati, oltre che del passaparola, utile per alimentare la fiducia tra conoscenti o clienti soddisfatti, si sono avvalsi di un’intensa attività promozionale attraverso profili social che ha garantito una maggiore visibilità dell’offerta finanziaria raggiungendo, in tal modo, una più ampia e diversificata platea, con cui instaurare un dialogo diretto.Inoltre, l’organizzazione di esclusivi eventi promozionali volti a presentare l’opportunità di investimento, ha facilitato la creazione di un network relazionale e consolidato la credibilità e la fiducia verso i consulenti. Dal 2019 a oggi, le somme raccolte ammontano a oltre 60 milioni di euro, ma solo una minima parte (circa il 15%) è stata destinata all’effettivo acquisto di oro fisico, mentre la restante parte è stata utilizzata per remunerare i primi clienti aderenti al sistema nonché per finalità diverse rispetto al mandato ricevuto, come ad esempio il pagamento di compensi agli ideatori della frode.Nell’ambito della medesima indagine sono stati peraltro sottoposti a sequestro amministrativo a seguito di controllo in strada 131 lingotti d’oro per il valore di 800.000 euro che venivano trovati in possesso di uno dei membri dell’associazione raggiunto da misura degli arresti domiciliari.Per disincentivare le richieste di restituzione del capitale e di ritiro delle rendite maturate, ai clienti veniva anche proposta l’iscrizione un’associazione culturale, a seguito della quale i tesserati avrebbero avuto accesso a vantaggi riservati, pagando con una valuta convenzionale, spendibile presso una rete di esercizi convenzionati della filiera del lusso.Le ipotesi di reato contestate riguardano l’associazione per delinquere, l’abusiva attività finanziaria e la truffa. LEGGI TUTTO