Gennaio 2025

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    Georgieva: “L’intelligenza artificiale può aumentare la crescita globale, ma c’è un divario tra economie”

    (Teleborsa) – Sull’intelligenza artificiale “la buona notizia è che il potenziale che ha per rafforzare la crescita globale è rilevante: di circa 0,8 punti percentuali. La seconda parte di una nostra ricerca, tuttavia, mostra che ci sta molti gradi di preparazione e di esposizione tra le economie”. Lo ha affermato la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kritalina Georgieva durante una delle sessioni di discussione al World Economic Forum, a Davos. Nelle economie avanzate il 60% dei lavori sono esposti alla IA, sia positivamente, nel senso che possono ricavarne un aumento di produttivita’, sia negativamente, nel senso che potrebbero sparire. Questa quota scende al 40% nei mercati emergenti e al 6% nei paesi a basso reddito. Il terzo elemento del nostro studio – ha concluso – è che quando guardiamo alle opportunità di tradurre queste potenzialità in crescita, ci sta un divario molto rilevante tra economie avanzate e economie a basso reddito. E noi vogliamo chiudere questo divario”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Laguarde: ritorno di Trump può spingere l’Europa ad agire, abbiamo tutto per farlo

    (Teleborsa) – Secondo la presidente della Banca Centrale Europea, ChristineLagarde, il ritorno di Donald Trump può portare l’Europa “ad agire”. Durante uno dei dibattiti al World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, Lagarde si è detta d’accordo con la lettura secondo la quale l’Europa si trova a fronteggiare una sfida esistenziale. “Dobbiamo essere tutti molto realistici in questa fase, come lo è stato il rapporto di Mario Draghi. Fronteggiamo un momento esistenziale e abbiamo le diagnosi su quello che dovremmo fare – ha sottolineato –. Ora abbiamo una grande spinta, perché un altro grande player dell’economia mondiale sta organizzando le cose in maniera diversa e penso che questo sia un nuovo campanello d’allarme che può portare l’Europa ad agire”.”Abbiamo i talenti, abbiamo i fondi e abbiamo le idee. Ma in termini di azione e di fare ci serve una spinta, ci serve la svolta”, ha aggiunto. “Ovviamente – ha proseguito –, dobbiamo agire assieme e dobbiamo giocare non solo in difesa, ma anche di anticipo, se devo usare termini calcistici. E assicurarci di fare leva sugli asset che abbiamo”. “L’Unione europea sforna quasi altrettanti laureati Stem per abitante che gli Usa – ha ricordato la presidente della BCE –, quest’anno abbiamo 3,5 milioni di europei nel settore tecnologico. Questo è quello che dico quando affermo che abbiamo i talenti.E quando dico che abbiamo i soldi mi riferisco al 15% di tasso di risparmio degli europei, che però ogni anno investono 300 miliardi di euro negli Stati Uniti”.”Registriamo la stessa quantità di brevetti degli Usa. Ma spesso ci diamo la zappa sui piedi – ha sottolineato Lagarde – perché non completiamo quello che dovremmo, come ad esempio il mercato unico. Se avessimo un mercato unico, dice il rapporto di Enrico Letta, elimineremmo un 14% di dazi tra di noi. Faremmo un lavoro più che discreto se rimuovessimo alcune delle barriere che abbiamo lasciato che la storia e la pigrizia costruissero tra noi”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, sprint a piazza Affari in scia all’IA negli Usa

    (Teleborsa) – Giornata da prima della classe per Prysmian a Piazza Affari. L’azienda sulla scia dell’annuncio di abbandonare il progetto di BraytonPoint, in Massachusetts, per la costruzione di un impianto dedicato alla produzione di cavi per parchi eolici offshore, e alla presentazione del progetto Stargate negli Usa per la costruzione di una rete nazionale di data center in grado di sostenere le future infrastrutture di intelligenza artificiale ha fatto segnare per tutta la giornata guadagni di molto superiori al 2% con titolo che ha superato i 70 euro per azione.Il gruppo specializzato nella produzione di cavi ha infatti ampliato il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 70,62 Euro. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 71,8 e successiva a quota 74,36. Supporto a 69,24.L’azienda ha spiegato di aver abbandonato il progetto a seguito di una valutazione strategica sulle opportunità di mercato, decidendo di concentrare le risorse su elettrificazione e ammodernamento della rete energetica americana, trainati dall’espansione dei data center e da futuri investimenti nelle reti. Negato invece ogni collegamento a motivi politici e alla decisione del presidente Trump di fermare i nuovi contratti per l’eolico offshore.Equita ha ricordato che il progetto di Brayton Point – il cui iter autorizzativo non era stato ancora concluso – era già stato messo in dubbio dal Ceo Massimo Battaini dopo che i due contratti da 900 milioni di dollari a cui era legato non sono mai entrati nel backlog. La banca d’affari ha affermato di non prevedere impatti dalla decisione e ha deciso di confermare la raccomandazione “Hold” con target di prezzo a 70 euro. Cautela è stata raccomandata anche da Intermonte, che ha confermato la raccomandazione Neutral con target di prezzo fissato a 68,5 euro. LEGGI TUTTO

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    Halliburton annuncia utili in linea con attese, delude fatturato

    (Teleborsa) – Utili in linea con le aspettative per Halliburton, che oggi segna al Nyse un ribasso del 3% circa dopo la pubblicazione della trimestrale. La società attiva nel settore petrolifero, con sede a Houston, ha chiuso il 4° trimestre dell’anno con un utile netto di 615 milioni di dollari, pari a 0,70 dollari ad azione, in aumento su base sequenziale (571 milioni di euro o 0,65 USD ad azioe nel terzo trimestre) ed in aumento su base annuale (rispetto ai 661 milioni, pari a 0,74 USD ad azione del quarto tirmstre 2023). Il risuotato in termini di EPS è comunque in linea con le attese degli analisti.Il fatturato si è attestato a 5,61 miliardi di dollari, rispetto ai 5,69 miliardi del terzo trimestre ed ai 5,739 miliardi dell’anno precedente, risuotando leggermente al di sotto del consensus di 5,64 miliardi di dollari.Per l”intero esercizio, Halliburton ha realizzato un fatturato di 22,9 miliardi di dollari, stabile rispetto al 2023. L’utile operativo è stato pari a 3,8 miliardi di dollari, rispetto ai 4,1 miliardi di dollari del 2023, mentre il risultato operativo rettificato, escluse svalutazioni e altri oneri, per l’intero anno 2024 è stato di 3,9 miliardi di dollari.”Sono soddisfatto della nostra performance nel 2024. Abbiamo generato oltre 2,6 miliardi di dollari di flusso di cassa e abbiamo restituito oltre 1,6 miliardi di dollari ai nostri azionisti”, ha affermato il Presidente e CEO Jeff Miller.ricavi sono rimasti stabili a 22,9 miliardi mentre l’utile operativo e’ sceso a 3,8 miliardi (da 4,1 miliardi) e l’utile netto e’ calato a 2,5 miliardi (da 2,638 miliardi). “Abbiamo generato piu’ di 2,6 miliardi di dollari di flussi di cassa – ha detto il presidente e ceo Jeff Miller – e restituito agli azionisti 1,6 miliardi cash”.Il 2025, ha aggiunto il manager, sara’ caratterizzato da una attivita’ piu’ debole in Nord America nel confronto sequenziale ma l’anno si apre con un bilancio trasformato, ritorni rilevanti e una forte generazione di cassa. Nel quarto trimestre i ricavi dell’area Nord America sono scesi del 7% rispetto al precedente. A Wall Street il titolo scende di quasi il 2% nella fase di premercato. LEGGI TUTTO

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    UE vende in asta 2,07 milioni di quote di emissione a 76,71 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto poco più di 2,07 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 76,71 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange. La domanda ha sfiorato i 3,7 milioni di toènnellate per un totale di 109 proposte di acquisto, di cui 42 andate a buon fine.L’European Union Allowance (EUA) è la denominazione ufficiale delle quote di emissione europee (ETS); ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente e viene acquistata da vari operatori di mercato autorizzati (industria, società di investimento, istituzioni creditizie). LEGGI TUTTO

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    Partenza positiva per Wall Street, Netflix ancora in rally

    (Teleborsa) – Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 44.092 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 6.078 punti.Sale il Nasdaq 100 (+1,1%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,67%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti informatica (+1,78%) e telecomunicazioni (+1,46%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori utilities (-0,76%), sanitario (-0,59%) e energia (-0,57%). LEGGI TUTTO

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    “Transizione energetica tra geopolitica e regole”: il 23 gennaio il convegno alla Luiss

    (Teleborsa) – Le sfide e le opportunità della transizione energetica per l’Italia saranno i temi al centro dell’incontro organizzato dall’Università Luiss Guido Carli, con il contributo scientifico di Enel Foundation, che si terrà giovedì 23 gennaio, a partire dalle ore 9.00, nella sede di Villa Blanc. Aprirà i lavori il presidente Luiss, Luigi Gubitosi e interverrà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in qualità di keynote speaker. Tra i relatori, interverranno anche Giulia Genuardi, direttrice Enel Foundation, e Michela Mossini, head of CEO Office and Strategy di Enel.La giornata – fa sapere la Luiss in una nota – proseguirà con le analisi dello scenario geopolitico e normativo sul futuro del settore e dell’approvvigionamento energetico, a livello europeo e nazionale, grazie alla ricerca dei docenti Luiss e di Enel Foundation. Tra i temi che saranno affrontati: l’impatto dei costi dell’energia sulle imprese e sull’innovazione digitale. Come evidenziato dal Rapporto Draghi, quasi la metà delle imprese europee infatti considera infatti i costi dell’energia un ostacolo importante per gli investimenti. Già a partire dal 2021, la volatilità dei prezzi ha causato la diminuzione del 15% della produzione ad alta intensità energetica. Inoltre, il PNRR dedica un intero capitolo alla transizione energetica, dal cui esito dipende la trasformazione digitale. L’esecuzione dei modelli di intelligenza artificiale richiede enormi quantità di energia e si prevede che il consumo di elettricità dei data center aumenterà del 28% entro il 2030. L’Italia avrà un ruolo da protagonista in Europa, poiché ospiterà una delle prime AI Factory del Vecchio Continente. LEGGI TUTTO

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    Istat, nel 2024 torna a crescere l’agricoltura. Italia prima nell’Ue27 per valore aggiunto

    (Teleborsa) – Nel 2024 aumentano la produzione e il valore aggiunto dell’agricoltura (in volume, rispettivamente, +1,4% e +3,5%). I volumi prodotti aumentano soprattutto nelle coltivazioni (+1,5%) e nel comparto zootecnico (+0,6%), in calo invece le attività dei servizi agricoli (-1,5%).Prosegue il trend positivo delle attività secondarie (+5,2%). Annata favorevole per frutta (+5,4%), ortaggi freschi (+3,8%) e vino (+3,5%); in flessione cereali (-7,1%), olio d’oliva (-5%) e foraggi (-2,5%). In aumento i prezzi dei prodotti delle coltivazioni (+2,9%), mentre sono calati quelli del comparto zootecnico (-2,2%). Significativa anche la diminuzione dei prezzi dei beni e servizi impiegati nel settore (-4,5%). Il calo dell’input di lavoro impiegato nel settore agricolo (-2,6%) è risultato più significativo rispetto alla media (-0,9%) degli altri Paesi Ue27. Nella Ue27 lieve aumento del volume della produzione (+0,5%) e del valore aggiunto (+0,2%): l’Italia è il Paese con il più alto valore aggiunto agricolo. È quanto rileva l’Istat nella stima preliminare dell’andamento economico del settore agricolo per il 2024.Cresce la produzione in valore e in volume, costi intermedi in caloLe stime per il 2024 hanno evidenziato un incremento dell’1,4% dei volumi dei beni prodotti dal settore agricolo e una crescita dello 0,8% dei relativi prezzi di vendita. Pertanto, il valore a prezzi correnti della produzione complessiva del settore è aumentato del 2,2%, raggiungendo 74,6 miliardi di euro (era 73,0 miliardi di euro nel 2023). Il ridimensionamento dei costi intermedi (-1,0% in volume), associato ad una significativa contrazione dei prezzi dei beni e servizi impiegati (-4,5%), ha rafforzato l’andamento positivo del valore aggiunto aiprezzi base del settore, che è aumentato del 3,5% in volume e del 9,0% in valore, portandosi nel 2024 a42,4 miliardi di euro, dai 38,9 miliardi dell’anno precedente. Le unità di lavoro occupate in agricoltura si sono ridotte del 2,6% a causa di una marcata flessione (-4,4%) dei lavoratori indipendenti non compensata dal lieve aumento di quelli dipendenti (+0,9%). Con l’aumento dei contributi alla produzione ricevuti dal settore (+2,5%) e la sostanziale stabilità degli ammortamenti (-0,1%), il reddito dei fattori in valore ha mostrato nel 2024 un incremento dell’11,3% e, conseguentemente, l’indicatore di reddito agricolo ha registrato un notevole incremento (+12,5%).Coltivazioni: annata favorevole per frutta, ortaggi e vinoLe stime del 2024 delineano un’annata positiva per il complesso delle coltivazioni (+1,5% in volume). In aumento sono risultati i volumi prodotti di patate (+13,0%), frutta (+5,4%; in particolare, +11,5% la frutta fresca), ortaggi freschi (+3,8%) e vino (+3,5%); in forte contrazione i quantitativi prodotti di cereali (-7,1%) e olio d’oliva (-5,0%), più modesto il calo di foraggi (-2,5%). I prezzi dei prodotti delle coltivazioni hanno evidenziato un incremento medio del 2,9%. Consistenti rialzisi sono registrati per patate, olio d’oliva e vino, mentre in notevole contrazione sono stati i prezzi di cereali e foraggi.Comparto zootecnico: lieve crescita della produzione con prezzi in diminuzioneSostanzialmente stabile è stata l’attività nel settore zootecnico che nel 2024 ha registrato un lieve incremento dei volumi complessivamente prodotti (+0,6% rispetto all’anno precedente). In particolare, risultati positivi hanno interessato le carni bovine (+1,5% in volume) e, tra i prodotti zootecnici derivati, il latte (+1,1%) e le uova (+0,5%). Con i prezzi del comparto in flessione (-2,2%), la produzione in valore del comparto si è ridotta dell’1,6%.Ancora in crescita le attività secondarie mentre rallentano i servizi agricoliLe stime relative al 2024 indicano un incremento della produzione in volume per le attività secondarienon agricole del 5,2% (+2,6% in valore, in presenza di una riduzione dei prezzi del 2,5%). Il settore è stato trainato principalmente dalle attività di agriturismo e dalla produzione di energia rinnovabile. Si osserva, invece, un andamento negativo per le attività dei servizi agricoli, la cui produzione in volume si è ridotta dell’1,5%, mentre quella in valore è aumentata dell’1,0%, in conseguenza di un aumento del 2,5% dei prezzi dei servizi prodotti.Consumi intermedi: diminuiscono le quantità e i prezzi degli inputNel 2024 le stime hanno evidenziato una diminuzione delle quantità dei beni e servizi utilizzati nelsettore agricolo (-1,0%) e, grazie a una contrazione del 4,5% dei prezzi dei beni e servizi acquistati, una significativa riduzione della spesa sostenuta per i consumi intermedi (-5,5%), che è scesa a 32,2 miliardi di euro, dai 34,0 dell’anno precedente. I maggiori risparmi si sono registrati nelle spese sostenute per mangimi e prodotti energetici. L’andamento congiunto dei prezzi dei prodotti venduti (output) e di quelli acquistati (input) ha determinato per il settore agricolo un miglioramento della ragione di scambio, definita dal rapporto tra l’indice di prezzo dell’output (+0,8%) e quello dell’input (-4,5%).L’Italia conquista la leadership europea del valore aggiunto agricoloIn base alle stime preliminari, nel 2024 la produzione del comparto agricolo dei paesi Ue27 ha mostrato un incremento in volume dello 0,5% ma, per la diminuzione dei prezzi dei prodotti venduti, si è registratauna riduzione in valore dell’1,5%, scendendo a 529 miliardi di euro rispetto ai 536,9 miliardi raggiunti nell’anno precedente. Dopo i rialzi degli ultimi tre anni, nel 2024 si stima a livello europeo una diminuzione del 2,0% dei prezzi alla produzione (misurati in termini di prezzo base) e una flessione più marcata dei prezzi dei beni e servizi acquistati (-6.4%). I consumi intermedi sono diminuiti in valore del 5,7%, mentre si è osservato un modesto incremento dello 0,8% in volume. Di conseguenza, il valore aggiunto lordo è aumentato rispetto all’anno precedente dello 0,2% in volume e del 4,4% in valore, passando da 223,7 miliardi di euro del 2023 a 233,6 miliardi nel 2024. Nella crescita dei volumi prodotti nell’Ue nel 2024, spiccano le performance positive di Spagna (+10,6%), Portogallo (+4,4%), Polonia (+1,6%) e Italia (+1,4%); i risultati peggiori si registrano, invece, inUngheria (-4,4%), Romania (-4,3%) e Francia (-3,5%). La graduatoria 2024 del valore della produzione a prezzi correnti conferma la Francia in prima posizione (88,4 miliardi di euro, -7,7% rispetto al 2023), seguita da Germania (75,4 miliardi di euro, -0,9%), Italia (74,6 miliardi di euro, +2,2%) e Spagna (68,4 miliardi di euro, +4,3%). In termini di valore aggiunto, invece, l’Italia conquista nel 2024 la leadership europea (42,4 miliardi di euro, +9,0% rispetto al 2023), seguita da Spagna (39,5 miliardi di euro, +16,2%) e Francia (35,1 miliardi di euro, -7,2%), che nel 2023 deteneva il primato.Riguardo ai principali comparti, le stime indicano per il 2024 un’annata positiva nella Ue27 per l’olio d’oliva (+9,1% in volume), con una produzione in forte espansione in Spagna (+22,6%) e Grecia (+5,9%). Buone performance si sono registrate anche per patate (+7,8%), foraggi (+7,2%), frutta (+4,5%) e ortaggi freschi (+2,1). In sensibile riduzione, invece, sono stati i volumi prodotti di vino (-10,2%), principalmente a causa del crollo registrato in Francia (-22,8%). Andamenti negativi si osservano anche per il comparto florovivaistico (-4,2%) e per i cereali (-3,1%). Risultati soddisfacenti si hanno nelle produzioni zootecniche (+0,9% in volume) e, in particolare, per le carni (+1,4%). Le attività secondarie e quelle dei servizi hanno invece subìto una leggera flessione della produzione (-0,5%).I maggiori decrementi nei prezzi alla produzione si sono registrati in Spagna (-5,7%), Danimarca (-5,3%), Portogallo (-4,7%), Polonia (-4,3%) e Francia (-4,3%), mentre sono risultati in aumento in Grecia (+7,8%), Irlanda (+4,9%) e Italia (+0,8%).Nel 2024, la riduzione della spesa per consumi intermedi per il complesso Ue27 (-5,7% in valore rispetto all’anno precedente) è stata generalizzata, ma più consistente in Spagna (-8,5%), Francia (-8,0%), Romania (-7,7%) e Danimarca (-7,2%). I prezzi dei beni e servizi impiegati si sono ridotti mediamente per l’Ue27 del 6,4%, con le diminuzioni più consistenti in Spagna e Francia.Si è ridotta nell’anno l’incidenza dei consumi intermedi sul valore della produzione che, per il complesso Ue27, è scesa al 55,8% dal 58,3% nel 2023 (-2,5 punti percentuali). Le maggiori incidenze sono state rilevate in Danimarca, Ungheria, Polonia, Portogallo e Francia, mentre si sono poste al di sotto della media Ue27 per Italia, Spagna, Grecia e Romania.L’andamento dell’indicatore di reddito agricolo, che misura la produttività del lavoro in agricoltura, evidenzia per il 2024 un incremento positivo per l’Ue27 (+1,6%). Un andamento particolarmente positivo si osserva in Portogallo (+14,7%), Italia (+12,5%), Grecia (+11%) e Spagna (+9,2%) mentre le diminuzioni più significative si sono registrate in Romania (-16,8%), Polonia (-12,5%), Francia (-8,9%). LEGGI TUTTO