Gennaio 2025

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    Infrastrutture regionali, Uniontrasporti: “Lazio e Roma al primo posto in Italia per diffusione e utilizzo delle tecnologie digitali”

    (Teleborsa) – Il Lazio è la regione con il più alto livello di digitalizzazione in Italia e Roma la provincia con le migliori performance digitali. Lo evidenzia un’analisi condotta da Uniontrasporti, società in house del sistema camerale italiano, attraverso 170 indicatori di performance territoriali (KPI) che sintetizzano le capacità delle province italiane di utilizzare le infrastrutture disponibili. Lo studio prende in esame, oltre allo sviluppo del digitale, anche le infrastrutture di trasporto e logistica, l’energia e la propensione dei territori verso la transizione green e digitale (Green&Smart). E analizza sia la consistenza fisica delle infrastrutture esistenti sia gli aspetti legati alla loro fruibilità ed efficienza in relazione al contesto socio-economico e orografico. I dati sono stati presentati dal direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, nel corso di un incontro alla Camera di Commercio di Roma con le imprese locali della logistica, svolto con il patrocinio di Unioncamere, il supporto tecnico di Uniontrasporti e dell’Osservatorio Transport Compliance Rating. Si è trattato della prima tappa di un roadshow che, ospitato dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, toccherà le principali città italiane e metterà a confronto aziende e operatori del settore verso un approccio alle attività improntato sulla Logistica Collaborativa. Un mix di coordinamento e cooperazione tra gli attori coinvolti per realizzare un modello di business più sostenibile, resiliente e competitivo nel mercato globale, in grado di generare risparmi e maggiori ricavi per oltre 10 miliardi annui a livello nazionale.Nella sfera del digitale il Lazio fa in Italia la parte del leone: fatta 100 la media del KPI nazionale il Lazio raggiunge un punteggio di 122,8 e la provincia di Roma addirittura di 202,3, con quelle di Latina e Rieti rispettivamente a 113,3 e 102,5. Meno brillanti, ma comunque pressoché in linea con la media nazionale, appaiono invece gli indicatori che misurano l’effetto positivo esercitato dalle infrastrutture di trasporto e di logistica. Ancora una volta è la provincia di Roma a primeggiare, soprattutto sul fronte ferroviario (primo posto nazionale – KPI 172), stradale (secondo – KPI 146,9) e aeroportuale (secondo – KPI 312,9), scendendo però al 64esimo su quello della logistica. Poco sotto la media nazionale anche le performance del Lazio sul fronte energetico, ove a brillare, e a collocarsi invece sopra la media, sono le province di Rieti e Latina con Roma, in questo caso, a indossare la maglia nera regionale, con un 91esimo posto su scala nazionale. Per quanto riguarda le infrastrutture considerate prioritarie dalle imprese, il campione di 820 aziende intervistate individua cinque interventi ritenuti indifferibili, tra questi spiccano il completamento dell’anello ferroviario di Roma, l’autostrada A12 tra Civitavecchia e Rosignano e l’adeguamento a quattro corsie di un tratto di 33 km della ex SS2 Cassia. Il giudizio complessivo delle imprese sulle infrastrutture regionali è comunque positivo, con eccellenze segnalate per quelle aeroportuali e le reti 4G/5G, e con un’unica criticità rilevante che riguarda invece le strade statali. LEGGI TUTTO

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    USA, frena la vendita di case esistenti a dicembre

    (Teleborsa) – Segnali di frenata giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a dicembre un incremento del 2,2% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +4,8% riportato a novembre.Sono state vendute 4,24 milioni di abitazioni rispetto ai 4,15 milioni di settembre e contro i 4,19 milioni di unità previsti dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, Università del Michigan: fiducia consumatori rivista al ribasso a gennaio

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di gennaio, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 71,1 punti dai 73,2 della lettura preliminare e dai 74 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 69,3 punti da 73,3 di dicembre e dai 70,2 della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 74 punti dal preliminare di 77,9 punti e dai 75,1 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, l’intelligenza artificiale aumenterà la produttività globale fino all’1,5% all’anno

    (Teleborsa) – Mentre l’adozione globale dell’intelligenza artificiale è pronta a rivoluzionare i settori di tutto il mondo, un nuovo studio intitolato “Percorsi formativi per la transizione verso l’AI nelle competenze e nel lavoro” mette in luce insight critici sull’importanza della formazione e dell’apprendimento nella preparazione dei lavoratori nella transizione verso l’AI. Realizzato da TEHA Group e commissionato da IBM, il report evidenzia che, nonostante il crescente utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale, una significativa carenza di competenze resta un ostacolo importante per un’adozione efficace. Per colmare questo divario, lo studio fornisce cinque suggerimenti e sottolinea l’urgente necessità di percorsi formativi per preparare i lavoratori a un futuro guidato dall’intelligenza artificiale. Condotto da un comitato consultivo di alto profilo composto da leader mondiali nel campo della formazione e dello sviluppo dei lavoratori, il report si concentra su sei paesi, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito, e sulle sfide legate ai cambiamenti demografici e del mercato della manodopera.”L’intelligenza artificiale – ha affermato Lorenzo Tavazzi, senior partner e head of scenarios and Intelligence di TEHA Group – ha il potenziale per ridefinire il futuro del lavoro. Tuttavia, per realizzare questi benefici è necessario un approccio globale alla formazione e allo sviluppo delle competenze, assicurando che nessun segmento della società venga lasciato indietro”.”La collaborazione tra scuole pubbliche, università, politecnici, community college, organizzazioni non profit e governi – ha dichiarato Justina Nixon-Saintil vicepresidente and chief impact officer di IBM – è essenziale per ampliare l’accesso alla formazione sull’AI e colmare il divario di competenze. Guardando al 2025, sappiamo che una forza lavoro qualificata è fondamentale per liberare il pieno potenziale dell’AI, ed è per questo che ci siamo impegnati a formare 2 milioni di studenti entro la fine del 2026. Questo studio evidenzia l’esigenza di ampliare le nostre collaborazioni e invitiamo altri a unirsi a noi in questo importante sforzo”.L’attuale panorama dell’adozione dell’AI e la carenza di competenzeSecondo le proiezioni, l’intelligenza artificiale aumenterà la produttività globale fino all’1,5% all’anno, favorendo potenzialmente una crescita significativa del PIL. Entro il 2030 si prevede che circa 729 milioni di persone utilizzeranno strumenti di AI, rispetto agli attuali 314 milioni. Inoltre, l’AI influenzerà oltre l’83% delle mansioni nei principali gruppi di lavoro analizzati, oltre il 60% di queste mansioni sarà potenziata piuttosto che automatizzata (tra quelle potenzialmente interessate dall’AI). Per sfruttare appieno il potenziale dell’AI, è necessario affrontare il problema dell’inadeguatezza delle competenze che riguarda circa il 50% dei lavoratori nei sei paesi, molti dei quali non possiedono le competenze tecniche necessarie per adattarsi ai nuovi ruoli guidati dall’AI.I percorsi di formazione e apprendimento sono fondamentaliOltre 450 milioni di lavoratori avranno bisogno di riqualificazione entro il 2030 e più del 30% (136 milioni) si affiderà a percorsi formativi non tradizionali, come corsi online e credenziali digitali. I corsi accademici tradizionali, forniti da università e istituti di ricerca, in materia di intelligenza artificiale sono aumentati in media del 22% dal 2017 al 2023, ma l’80% si concentra ancora sui tradizionali ambiti STEM e sulle discipline economiche, riflettendo una tendenza verso campi tecnici e analitici. Questo ambito ristretto rappresenta una sfida, poiché il potenziale di trasformazione dell’AI si estende alle scienze umane, sociali, artistiche e sanitarie; l’integrazione dell’AI in questi percorsi non STEM è essenziale per creare una forza lavoro completa e competente in campo tecnologico.I suggerimenti per affrontare il divario globale di competenzePromuovere la formazione sull’AI a tutti i livelli: introdurre i concetti di AI nei programmi formativi, concentrandosi sul pensiero critico, sull’etica e sulle capacità di risoluzione dei problemi che sono rilevanti in vari settori. È fondamentale che l’infusione dell’AI nella formazione avvenga in collaborazione con insegnanti ed educatori. Saranno necessarie strategie, finanziamenti e indicazioni chiare per includere l’intelligenza artificiale a tutti i livelli del sistema formativo. Per essere resilienti e trarre vantaggio dagli sviluppi dell’AI, gli individui devono possedere una combinazione di competenze tecniche ma anche umane, come il pensiero critico, la creatività, la capacità di risolvere problemi e l’etica.Dare potere alle piccole e medie imprese e alle comunità con scarse risorse: offrire risorse e orientamento per la formazione sull’AI promuovendo standard di alta qualità, valutando le competenze digitali e di AI, incoraggiando l’innovazione attraverso il networking e aiutando i leader aziendali a sviluppare le loro conoscenze sull’AI. Per massimizzare i benefici dell’AI nel lavoro, è essenziale fornire indicazioni chiare sull’evoluzione e sulle opportunità che l’AI comporta, garantendo al contempo opportunità di finanziamento per le attività di formazione legate all’AI.Incoraggiare l’apprendimento permanente dell’AI: creare percorsi di apprendimento accessibile per gli individui in tutte le fasi della loro carriera, in particolare per i lavoratori poco qualificati e gli anziani, con iniziative di sensibilizzazione sulla rilevanza e sull’impatto dell’AI in diversi settori. Ciò potrebbe essere realizzato attraverso partnership che promuovano l’accesso a corsi di base sull’AI gratuiti o a basso costo. I corsi di alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale dovrebbero essere adattati alle diverse esigenze sociali e professionali della popolazione in termini di contenuti ma anche di formato, ad esempio fornendo corsi flessibili e facilmente accessibili in vari modi.Stabilire un sistema di credenziali affidabile: sviluppare credenziali standardizzate e ampiamente riconosciute per la formazione relativa all’AI, assicurando che i datori di lavoro e gli individui abbiano una modalità affidabile per misurare capacità e competenze. Le partnership pubblico-private sono fondamentali per allineare i contenuti formativi alle esigenze del settore, garantendo che i programmi di formazione sull’AI siano pertinenti e adatti ai progressi tecnologici. LEGGI TUTTO

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    USA, S&P Global: a gennaio il settore manifatturiero torna a espandersi. Frenano i servizi

    (Teleborsa) – Aumenta l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre frena quella dei servizi, nel mese di gennaio. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 50,1 punti, in salita dai 49,4 punti di dicembre e dai 49,8 punti delle stime degli analisti. L’indicatore si risale così sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In frenata, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di gennaio. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 52,8 punti, che si confronta con i 56,8 di dicembre e con i 56,4 del consensus. Il PMI composito si attesta dunque a 52,4 punti dai 55,4 precedenti.(Foto: QuinceCreative / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Texas Instruments, utili e fatturato sopra attese

    (Teleborsa) – EPS e fatturato sopra le aspettative degli analisti per Texas Instruments. Il produttore di chip ha chiuso il primo quarto trimestre con un utile per azione di 1,30 dollari superiore agli 1,21 dollari stimati dagli analisti. Il giro d’affari si è attestato a 4,01 miliardi contro le stime di consensus di 3,9 miliardi.Quanto alla guidance, Texas Instruments stima per il primo trimestre 2025 utili per azione tra 0,94-1,16 dollari rispetto agli 1,17 dollari indicati dal mercato. Il fatturato è atteso nel range 3,74-4,06 miliardi (3,88miliardi le attese). LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, sindacati: “Governo ci convochi con urgenza a Palazzo Chigi”

    (Teleborsa) – “Il Governo convochi con urgenza le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi per avviare il confronto sulle offerte vincolanti”. Questo l’appello di Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil dopo l’approvazione dal Consiglio dei Ministri del decreto legge che prevede ulteriori risorse pari a 250 milioni di euro per la continuità produttiva degli stabilimenti dell’ex Ilva prelevando le risorse dal patrimonio già destinato a finalità di ripristino ambientale.”È una notizia importante che il Governo abbia risposto alle nostre continue richieste di garantire la liquidità necessaria al piano di ripartenza, con la decisione di stanziare 250 milioni di euro per Acciaierie d’Italia – dichiara Scarpa –. L’accordo di luglio scorso prevedeva un percorso di ripartenza dell’ex Ilva con garanzie occupazionali, la continuità salariale e le indispensabili manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti. Queste risorse stanziate oggi dal Consiglio dei Ministri – aggiunge il sindacalista della Fiom – dovranno servire a garantire anche i lavoratori dell’indotto, necessari quest’ultimi ad assicurare la ripartenza degli impianti. Ribadiamo che lo Stato non potrà disimpegnarsi, e dovrà entrare in equity nel nuovo assetto societario di Acciaierie d’Italia, al fine di garantire l’occupazione e la decarbonizzazione. È per questo che riteniamo necessario che il Governo proceda in questa direzione, perché la siderurgia è un asset strategico per tutta l’industria del Paese”.Per il segretario della Cgil Maurizio Landini “c’è bisogno che si faccia una scelta che veda il mantenimento del ruolo pubblico dentro l’ex Ilva, perché stiamo parlando di un’azienda strategica. Non c’è bisogno che entri – ha sottolineato – c’è già ed è stata tenuta in piedi in questi anni dai contributi pubblici di tutti noi. È necessario che si facciano delle scelte rispetto alle offerte che sono arrivate che qualifichino e garantiscano non solo l’occupazione, ma che mantengano anche la capacità produttiva complessiva di questo Gruppo. Chiediamo di essere coinvolti prima che vengano fatte le scelte per poter esprimere le nostre valutazioni. Naturalmente per quello che ci riguarda c’è un tema che si chiama rispetto degli accordi che finora sono stati realizzati e soprattutto il mantenimento dell’integrità complessiva del Gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Verizon prevede EPS 2025 sotto le attese dopo quarto trimestre in crescita

    (Teleborsa) – Verizon Communications, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha registrato un utile per azione (EPS) per l’intero anno 2024 di 4,14 dollari, rispetto a 2,75 dollari per l’intero anno 2023; EPS rettificato, escluse le voci speciali, di 4,59 dollari rispetto all’EPS rettificato per l’intero anno 2023 di 4,71 dollari. Ricavi operativi totali di 134,8 miliardi di dollari per l’intero anno 2024, in aumento dello 0,6 percento rispetto all’intero anno 2023. Il flusso di cassa dalle operazioni per l’intero anno 2024 è stato di 36,9 miliardi di dollari, rispetto ai 37,5 miliardi di del 2023.La società ha registrato utili per azione di 1,18 dollari nel quarto trimestre 2024, rispetto a EPS di -0,64 dollari nel quarto trimestre 2023; EPS rettificato, escluse le voci straordinarie, di 1,10 dollari, rispetto a 1,08 nel quarto trimestre 2023. Ricavi operativi totali di 35,7 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2024, in aumento dell’1,6 percento rispetto al quarto trimestre 2023. L’utile netto consolidato per il quarto trimestre 2024 è stato di 5,1 miliardi di dollari, rispetto a una perdita netta di 2,6 miliardi nel quarto trimestre 2023.”Andrà solo meglio quest’anno e oltre, poiché abbiamo continuato a rafforzare Verizon con l’imminente acquisizione di Frontier, nuove partnership satellitari e l’abilitazione AI in corso, che ci aspettiamo miglioreranno e amplieranno la nostra rete per tutti coloro che serviamo”, ha affermato il CEO Hans Vestberg.Per il 2025, Verizon prevede: crescita totale dei ricavi dei servizi wireless dal 2,0 percento al 2,8 percento; crescita dell’EBITDA rettificato dal 2,0 percento al 3,5 percento; crescita dell’EPS rettificato dallo 0 al 3,0 percento (con il punto medio inferiore alle stime degli analisti per una crescita del 2,7%, secondo i dati LSEG); flusso di cassa dalle operazioni da 35miliardi a 37 miliardi. LEGGI TUTTO