Gennaio 2025

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    Xenia acquista per 2,5 milioni di euro l’albergo Piajo Resort di Nembro-Bergamo

    (Teleborsa) – Xenia Hotellerie Solution, società quotata su Euronext Growth Milan che fornisce servizi di ospitalità attraverso tre linee di business nel settore turistico-alberghiero, ha acquistato l’azienda alberghiera Piajo Resort di Nembro-Bergamo, 4 Stelle e sottoscritto un contratto di locazione immobiliare per l’immobile.Il Piajo Resort – con circa 5 milioni di euro di ricavi – è stato costruito e avviato dalla famiglia dell’imprenditore Mauro Bergamelli a capo di una delle più significative società di costruzioni industriali dell’area. L’albergo si compone di 42 camere, di un ristorante gourmet denominato Aroma, di un centro benessere con piscina esterna riscaldata e aree per trattamenti tra i più innovativi del settore e di uno spazio eventi in grado di ospitare meeting ed eventi enogastronomici.Dal prossimo 1° febbraio 2025, Xenia con il proprio brand Phi Hotels, che identifica il gruppo alberghiero della società, inizierà la propria attività all’interno della struttura che prenderà il nome di Phi Hotel Pjaio.Xenia ha investito 2,5 milioni di euro per l’acquisizione del ramo d’azienda con funding già nelle disponibilità della società. Il contratto di locazione è stato negoziato in una misura di circa il 9% degli attuali ricavi. L’operazione è parte di quanto previsto, per il 2025, dal Piano Industriale 2025-2028 di Xenia presentato lo scorso 22 gennaio. La società specifica che, nonostante una importante stagione di M&A, il rapporto Debt/Ebitda di fine 2024 è previsto in riduzione alla fine del 2028, grazie all’evoluzione sottostante del modello di business.”Coerentemente con quanto abbiamo indicato nel Piano Industriale, l’operazione del Piajo Resort va nella direzione del progetto aziendale appena presentato – ha commentato l’AD Ercolino Ranieri – Il nostro nuovo albergo porta in dote un significativo contributo per la crescita del nostro gruppo alberghiero, sia in termini quantitativi che qualitativi. La famiglia Bergamelli ha realizzato un contesto unico nel suo genere con grande gusto, senza trascurare l’efficienza. Ha portato l’albergo a un ottimo posizionamento. Ora tocca a Phi Hotels fare il resto, ma abbiamo un’eccellente base di partenza”. LEGGI TUTTO

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    Campari, rilevate azioni proprie per oltre 1,16 milioni di euro

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 20 al 24 gennaio 2025, complessivamente 213.289 azioni proprie al prezzo medio di 213.289 euro per azione per un controvalore pari a 1.162.324.15 euro.A fronte di un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 da acquistare in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie annunciato in data 29 Ottobre 2024, la Società comunica che al 24 gennaio sono state acquistate complessivamente 1.904.464 azioni proprie.Oggi, in Borsa, contenuto ribasso per l’Azienda attiva nel settore beverage, che archivia la sessione in flessione dell’1,06%. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, nuove precisazioni su richiesta CONSOB. Critica BPM su calcolo premio/sconto

    (Teleborsa) – Arrivano nuove precisazioni da parte di UniCredit, su richiesta della CONSOB, con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco BPM, annunciata a fine novembre.Nella condizione di efficacia “Condizione Atti Rilevanti” si considerano compresi, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli atti e/o le operazioni non rientranti nella normale attività quotidiana e rispettosa dei canoni di sana e prudente gestione, da cui possa derivare una diminuzione o un aumento, non fisiologici e non previsti dall’attuale piano strategico dell’emittente denominato “Piano Strategico 2023- 2026” in ottica stand-alone, del perimetro e/o dell’attività della rete distributiva, del perimetro del Gruppo BPM, degli assetti organizzativi e di controllo dell’emittente e delle sue controllate, e/o delle modalità di esercizio della direzione e coordinamento nel Gruppo BPM. Tale indicazione riflette il quadro informativo a disposizione del mercato al momento del comunicato, ferma la possibilità per l’offerente di apportare nel corso dell’istruttoria relativa al documento di offerta e nel rispetto delle disposizioni applicabili, eventuali aggiornamenti, modifiche e/o precisazioni in funzione degli sviluppi del contesto di riferimento.Le richieste delle autorizzazioni di settore (Banca d’Italia) in relazione ad Anima e alle società del gruppo Anima hanno ad oggetto anche le eventuali partecipazioni indirette qualificate o di controllo che, in esito all’offerta, UniCredit potrebbe acquisire a seconda degli esiti dell’offerta pubblica di acquisto promossa da Banco BPM e Banco BPM Vita su Anima.I premi impliciti del corrispettivo sono stati calcolati sulla base del confronto tra una valorizzazione implicita del corrispettivo e un prezzo ufficiale dell’emittente riferibili in tutti i casi alla medesima data e ad orizzonti temporali omogenei e, pertanto, coerenti tra loro. In particolare: la valorizzazione implicita del corrispettivo basata sul prezzo ufficiale al 22 novembre 2024 (ultimo giorno di borsa aperta anteriore alla data di annuncio) e sul prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi precedenti a tale data (inclusa) di UniCredit è stata confrontata, rispettivamente, con il prezzo ufficiale al 22 novembre 2024 e con il prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi precedenti a tale data (inclusa) di BPM; la valorizzazione implicita del corrispettivo basata sul prezzo ufficiale al 6 novembre 2024 (ultimo giorno di borsa aperta anteriore all’annuncio dell’offerta BPM) e sul prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 settimana, a 1 mese e a 2 mesi precedenti a tale data (inclusa) di UniCredit è stata confrontata rispettivamente con il prezzo ufficiale al 6 novembre 2024 e il prezzo ufficiale medio ponderato per i volumi negoziati a 1 settimana, a 1 mese e a 2 mesi precedenti a tale data (inclusa) di BPM.L’offerente ha fornito indicazione anche del premio del corrispettivo con riferimento al prezzo ufficiale delle azioni dell’offerente medesimo e a quello dell’emittente rilevati al 6 novembre 2024 (prezzo undisturbed), avendo ritenuto che i prezzi formatisi successivamente all’annuncio dell’offerta BPM (i) incorporassero delle prese di valore basate sull’aspettativa di successo di tale offerta, che, di contro, era (ed è tuttora) un evento futuro e incerto, anche alla luce delle condizioni indicate nell’offerta BPM (tra le quali, a titolo di esempio, quella concernente il Danish compromise) e (ii) fossero influenzati dai numerosi articoli di stampa e rumours relativi a potenziali scenari di consolidamento del mercato bancario italiano riferibili anche a BPM.Unicredit fa anche presente che BPM ha diffuso una rappresentazione del premio/sconto della valorizzazione implicita del corrispettivo rispetto al prezzo delle azioni BPM oggetto dell’offerta calcolato con riferimento ad una data (il 16 dicembre 2024) che (i) non presenta (in quanto successiva al comunicato) alcuna attinenza con il calcolo del corrispettivo (e del relativo premio) rappresentato nel comunicato e (ii) non è associabile ad alcun evento rilevante per l’emittente, né per l’offerta.Inoltre, per il solo calcolo del premio rispetto al prezzo undisturbed (il prezzo al 6 novembre 2024), BPM confronta i prezzi delle azioni BPM e delle azioni UniCredit in date tra loro diverse (il 6 novembre per BPM e il 22 novembre per UniCredit). UniCredit ritiene appropriato che il confronto tra i prezzi di mercato debba essere effettuato su basi omogenee, utilizzando riferimenti temporali univoci, in coerenza con le corrette metodologie valutative e la prassi di mercato. LEGGI TUTTO

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    Wall Street mista, crollano tech e chip dopo novità DeepSeek

    (Teleborsa) – Wall Street inizia la settimana con pesanti cali, in particolare per le azioni tecnologiche, dopo che nel weekend si è acceso l’interesse per un modello di intelligenza artificiale cinese a basso costo, sollevando interrogativi sulla necessità di ingenti investimenti nelle tecnologia attorno all’AI e sulle valutazioni elevate delle società che fin qui sono emerse come le più promettenti in questo campo (come Nvidia o Broadcom).La startup cinese DeepSeek ha lanciato un assistente gratuito che, a suo dire, utilizza chip più economici e meno dati, apparentemente sfidando una scommessa diffusa nei mercati finanziari secondo cui l’intelligenza artificiale guiderà la domanda lungo una filiera che va dai produttori di chip ai data center e ai produttori energia green.DeepSeek ha superato il rivale ChatGPT diventando l’applicazione gratuita più desiderata sull’App Store negli Stati Uniti, evidenziando la potenziale sfida alla leadership statunitense nei settori dell’intelligenza artificiale, dei chip e della tecnologia. “Sebbene sia ancora presto, questo sviluppo non dovrebbe essere sottovalutato data l’esuberanza e l’elevata valutazione delle azioni correlate all’intelligenza artificiale negli Stati Uniti – hanno commentato gli analisti di Danske Bank – Qualsiasi interruzione di questa narrazione avrà effetti significativi sui mercati”.Al di là degli sviluppi su DeepSeek, i colossi tecnologici statunitensi rimarranno al centro dell’attenzione questa settimana, poiché Microsoft, Meta, Apple e Tesla – quattro delle “Magnifiche 7” che hanno alimentato la maggior parte dei rialzi l’anno scorso – diffonderanno la trimestrale.Tra le aziende degli altri settori che rilasceranno i conti ci sono Boeing, Caterpillar, Chevron, Dow Chemical, Exxon Mobil, General Motors, IBM, Intel Visa. Oggi, prima della campanella, AT&T ha comunicato abbonati wireless sopra le attese del mercato nel quarto trimestreResta alta l’attenzione anche sulle banche centrali, con Riksbank, Bank of Canada e Federal Reserve che annunceranno le loro decisioni sui tassi mercoledì, mentre giovedì si riunirà la BCE. Per quanto riguarda la Fed, i mercati si aspettano ampiamente che la banca centrale statunitense mantenga stabile il suo tasso di riferimento.Sul fronte interno, nel weekend il presidente Donald Trump ha minacciato di imporre dazi di emergenza del 25-50% sulla Colombia dopo che la nazione sudamericana ha rifiutato di accettare voli militari che trasportavano migranti respinti dagli USA. Tuttavia, le minacce tariffarie sono state sospese domenica sera dopo che è stato raggiunto un accordo. Sebbene la Colombia rappresenti solo circa lo 0,5% delle importazioni statunitensi, questo scontro potrebbe rappresentare un segnale di avvertimento per altri paesi in futuro.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,3%, mentre, al contrario, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.999 punti. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-3,04%); sulla stessa linea, pessimo l’S&P 100 (-1,95%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori sanitario (+1,99%), beni di consumo per l’ufficio (+1,93%) e finanziario (+0,50%). Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti informatica (-5,44%), utilities (-3,44%) e beni industriali (-1,30%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Salesforce (+5,05%), Johnson & Johnson (+3,12%), Travelers Company (+3,01%) e Apple (+2,83%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Cisco Systems, che continua la seduta con -5,38%. Lettera su Microsoft, che registra un importante calo del 3,81%. Scivola Caterpillar, con un netto svantaggio del 3,63%. In rosso Intel, che evidenzia un deciso ribasso del 2,78%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Datadog (+3,65%), Workday (+3,29%), Monster Beverage (+3,01%) e PepsiCo (+3,00%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Constellation Energy, che continua la seduta con -18,76%. Scende Broadcom, con un ribasso del 17,13%. Crolla Marvell Technology, con una flessione del 16,63%. Vendite a piene mani su Nvidia, che soffre un decremento del 15,62%. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 30 gennaio in asta BTP e CCTeu fino a 9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 9 miliardi di euro di BTP e CCTeu. I titoli vanno in asta giovedì 30 gennaio 2025. La data di regolamento è lunedì 3 febbraio 2025.In particolare, saranno offerti: tra 2,5 e 2,75 miliardi di BTP 5 Anni con scadenza 01/10/2029 e cedola annuale al 3,00%; tra 1,5 e 2 miliardi di BTP 10 Anni con scadenza 01/02/2035 e cedola annuale al 3,85%; tra 1 e 1,5 miliardi di BTP 15 Anni con scadenza 01/03/2035 e cedola annuale al 3,35%; tra 2,2 e 2,75 miliardi di CCTeu 7 Anni con scadenza 15/04/2033. LEGGI TUTTO

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    Yolo accelera attuazione del piano con nuovi accordi a inizio 2025

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha iniziato l’anno accelerando l’attuazione del Piano Strategico 2025-2027, approvato nel novembre scorso.In particolare, è stato definito un accordo con GNP Seguros, storico gruppo assicurativo messicano (fondato nel 1901), seconda compagnia del Paese per dimensioni: GNP Seguros utilizzerà la tecnologia di Yolo per abilitare il collocamento digitale dei propri prodotti nei diversi canali (banche, grande distribuzione, diretto). Inoltre, Yolo ha esteso l’ambito territoriale della partnership, stabilita nel 2024, con CNP Santander Insurance (CNPSI), joint venture tra CNP Assurance e Banco Santander: oggetto della partnership è lo sviluppo di una piattaforma digitale per la distribuzione di soluzioni assicurative, in diversi Paesi europei, e ora l’accordo di collaborazione è stato esteso per includere ulteriori soluzioni di distribuzione digitale in Polonia e Germania.Nel mercato domestico, Yolo ha: sottoscritto un accordo con Confcommercio Professioni; si è aggiudicata, in associazione temporanea d’impresa con Covercare, la selezione indetta dalla multiutility Iren per l’individuazione del partner che, dal prossimo marzo, offrirà un prodotto assicurativo all’interno di una nuova offerta energy per i clienti di Iren Luce Gas e Servizi; sempre in marzo, diventerà operativa la partnership con Jakala per integrare l’offerta con soluzioni assicurative.Con l’inizio dell’anno, infine, Yolo ha rafforzato la struttura manageriale: Riccardo Porta, manager con una solida esperienza nei settori fintech e insurtech, assumerà dal prossimo 3 febbraio il ruolo di Chief Business Officer. LEGGI TUTTO

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    Duferco, Antitrust non avvia istruttoria su acquisto Comal

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria sull’operazione che consiste nell’acquisizione del controllo esclusivo di Comal da parte di Duferco Italia Holding, attraverso la società Duferco Solar Projects (di cui DIH detiene il controllo esclusivo).Duferco Italia Holding è la holding italiana del gruppo Duferco, un gruppo internazionale tradizionalmente attivo nel settore siderurgico che ha diversificato le proprie attività nella produzione e commercializzazione di energia elettrica, nella logistica e nei trasporti e nei servizi ambientali. Il gruppo Duferco è in ultima analisi controllato dalla società di diritto lussemburghese GIA Finance.Comal, quotata su Euronext Growth Milan, è una società italiana attiva (direttamente e tramite la controllata Tirreno Impianti) nella progettazione, costruzione, installazione, collaudo, commissioning e manutenzione e gestione di impianti fotovoltaici – in particolare di impianti fotovoltaici installati a terra utility scale – mediante la formula contrattuale EPC-M (Engineering, Purchase, Construction and Management), nonché nella produzione e commercializzazione di sun tracker (strutture mobili di supporto dei moduli fotovoltaici) e nella manutenzione di centrali elettriche convenzionali.L’Antitrust ritiene che l’operazione non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.Tramite la propria controllata Duferco Energia, il gruppo Duferco gestisce in Italia alcune centrali idroelettriche e impianti fotovoltaici per una produzione annua complessiva superiore a 30 GWh di energia elettrica, inferiore all’1% della produzione nazionale di energia elettrica, si legge nel provvedimento dell’AGCM. In particolare, il gruppo è proprietario di impianti fotovoltaici siti nelle macroaree Nord, Sud e Sicilia e di centrali idroelettriche site nelle macroaree Nord e Sud; complessivamente, in ciascuna delle macroaree in cui il gruppo è attivo le rispettive quote di mercato sono largamente inferiori al 5%.A fronte della quota marginale detenuta dal gruppo Duferco in questo mercato e di quella detenuta da Comal nel mercato a monte della realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici, il gruppo Duferco non appare dotato né della capacità né dell’incentivo a escludere i propri concorrenti nel mercato all’ingrosso dell’energia elettrica dall’accesso ai servizi forniti da Comal.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, EIA prevede aumento dei prezzi dell’energia elettrica nel 2025

    (Teleborsa) – I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica negli Stati Uniti saranno in media leggermente più alti nel 2025 nella maggior parte delle regioni degli Stati Uniti rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per il Texas e il Nord-ovest. Lo afferma l’U.S. Energy Information Administration (EIA).L’agenzia prevede che gli 11 prezzi all’ingrosso monitorati saranno in media di 40 dollari per megawattora (MWh) nel 2025 (ponderati in base alla domanda), in aumento del 7% rispetto al 2024. Inoltre, viene previsto che il prezzo medio dell’elettricità residenziale negli Stati Uniti nel 2025 sarà superiore del 2% rispetto alla media del 2024; dopo aver tenuto conto dell’inflazione, la previsione per i prezzi residenziali negli Stati Uniti rimane relativamente invariata rispetto al 2024.I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica sono un indicatore del costo di produzione di energia e sono generalmente creati su base oraria o giornaliera negli Stati Uniti. Questi prezzi riflettono i costi operativi e di carburante dell’unità più costosa necessaria per soddisfare la domanda di elettricità in un dato momento in un punto di prezzo definito all’interno della rete elettrica, insieme a tutti i costi associati alla congestione della trasmissione in quell’area. Il costo del gas naturale è un fattore primario dei prezzi all’ingrosso in molte regioni perché il generatore marginale è spesso alimentato a gas naturale, spiega l’EIA. L’aspettativa è che il costo del gas naturale consegnato ai generatori di energia degli Stati Uniti sarà in media di 3,37 dollari per milione di unità termiche britanniche nel 2025, in aumento del 24% rispetto alla media dell’anno scorso, ma è più o meno lo stesso prezzo del 2023.EIA si aspetta che i prezzi medi all’ingrosso dell’energia oscilleranno da circa 30 dollari al MWh nella parte del Texas in cui la rete è gestita dall’Electric Reliability Council of Texas (ERCOT) a 55 dollari al MWh nella regione nord-occidentale. Queste due regioni sono le uniche in cui si attendono prezzi all’ingrosso più bassi quest’anno. La regione del Nord-ovest sta ancora vivendo condizioni di siccità, ma le condizioni dovrebbero migliorare leggermente quest’anno con il 20% in più di produzione di energia idroelettrica. L’aumento della produzione da progetti di energia solare sta contribuendo a ridurre i prezzi all’ingrosso in ERCOT. LEGGI TUTTO