Gennaio 2025

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    Fineco, Wellington Management scende al 4,96%

    (Teleborsa) – Wellington Management, uno dei principali gestori patrimoniali indipendenti al mondo, ha una partecipazione del 4,960% in Fineco.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 24 gennaio 2025. In precedenza, al 12 dicembre 2024, la quota era del 5,013%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa in attesa di trimestrali tech e decisione Fed

    (Teleborsa) – Wall Street si muove con cautela, dopo il crollo di lunedì e la ripresa di ieri, mentre gli investitori attendono le trimestrali di tre colossi tecnologici statunitensi e la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve.Dopo la campanella, usciranno i risultati del colosso del software Microsoft, il proprietario di Facebook Meta Platforms e il produttore di veicoli elettrici Tesla. Domani tocca al produttore di iPhone Apple. Al centro dell’attenzione degli analisti ci saranno gli aggiornamenti nel campo dell’intelligenza artificiale, dopo che l’avvento dell’AI cinese DeepSeek ha travolto lunedì i titoli azionari legati a questo mondo.Alle 20 (ora italiana) la Federal Reserve renderà nota la decisione sui tassi, con le attese del mercato che indicano ampiamente che la banca centrale lascerà il costo del denaro invariato nell’intervallo obiettivo 4,25-4,50%. È probabile che il presidente Jerome Powell venga pressato sull’impatto inflazionistico di potenziali tariffe commerciali e altre politiche del nuovo presidente Donald Trump.Tra chi ha pubblicato i risultati prima della campanella, Nasdaq ha registrato un utile trimestrale in crescita ed è stata ancora leader nelle IPO durante il 2024 negli Stati Uniti, mentre T-Mobile ha previsto una crescita annuale degli abbonati più forte del previsto, guidata dall’aumento della domanda per i suoi piani 5G.Sul fronte macroeconomico, sono scese a sorpresa le scorte di magazzino negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2024.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta a 44.897 punti, mentre, al contrario, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 6.052 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,21%; sulla stessa tendenza, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,4%). LEGGI TUTTO

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    Nasdaq, utile trimestrale in crescita. Ancora leader nelle IPO

    (Teleborsa) – Nasdaq, multinazionale americana di servizi finanziari che gestisce l’omonimo listino, ha comunicato che i ricavi netti del 2024 sono stati di 4,6 miliardi di dollari (4,7 miliardi di dollari su base rettificata), con un aumento del 19% rispetto al 2023 (+9% su base rettificata). Ciò includeva i ricavi di Solutions, in aumento del 25%, + 10% su base rettificata. I ricavi netti del quarto trimestre 2024 sono stati di 1,2 miliardi di dollari, +10% su base rettificata.Gli utili per azione sono scesi del 7% nel 2024 e sono cresciuti del 72% nel quarto trimestre del 2024. Gli utili per azione rettificati sono rimasti invariati nel 2024 e sono cresciuti del 5% nel quarto trimestre del 2024, rispettivamente +11% e +10% su base organica.”Il 2024 è stato un anno di trasformazione per Nasdaq – ha detto la CEO Adena Friedman – Con l’integrazione di AxiomSL e Calypso in gran parte completata, abbiamo compiuto progressi sostanziali come azienda di piattaforma scalabile. Stiamo eseguendo bene le nostre priorità strategiche, tra cui la promozione di opportunità di vendita incrociata, l’innovazione nelle nostre soluzioni e l’espansione delle relazioni con i clienti con la nostra strategia One Nasdaq”.Il Nasdaq ha ampliato la sua leadership nelle quotazioni anche nel 2024, mettendo a segno il sesto anno consecutivo come principale borsa statunitense per numero di IPO e proventi raccolti. Per l’anno, il Nasdaq ha accolto 180 IPO, che rappresentano 23 miliardi di dollari di proventi totali raccolti. Le nuove quotazioni includevano 130 società operative, guidate da Lineage, la più grande IPO dell’anno. Nel 2024, il Nasdaq ha avuto un tasso di riuscita dell’80% tra le IPO di società operative idonee negli Stati Uniti. Nel terzo trimestre, il Nasdaq ha celebrato il suo 500° trasferimento di quotazione, portando la capitalizzazione di mercato cumulativa dei trasferimenti a quasi 3 trilioni di dollari. La società ha avuto 14 nuovi trasferimenti nel quarto trimestre, tra cui Palantir, il più grande trasferimento su una borsa statunitense nel 2024, portando il totale a 30 nuovi switch con oltre 180 miliardi di dollari. di valore di mercato per l’anno. LEGGI TUTTO

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    indigo.ai, nuovo round di finanziamento da 10 milioni di euro. Partecip Azimut

    (Teleborsa) – indigo.ai, società del Gruppo Vedrai e leader italiano per gli assistenti virtuali basati sull’AI conversazionale che aiuta le aziende a evolvere la propria Customer Experience, ha chiuso un nuovo round di Serie B interamente in equity da 10 milioni di euro per accelerare ulteriormente la crescita del business a livello locale e internazionale.L’operazione, che vede la partecipazione del Gruppo Azimut, fa seguito al round di 2,5 milioni di euro già raccolto dal Gruppo Vedrai, annunciato a gennaio 2024. A un anno di distanza, la nuova operazione conferma, dunque, l’importante percorso di crescita di indigo.ai, che ha chiuso l’esercizio fiscale a dicembre 2024 con un aumento del fatturato ricorrente dell’88%. Obiettivo di questo finanziamento è supportare la strategia di consolidamento dell’azienda sul mercato italiano, nonché i piani di espansione su nuovi territori internazionali, si legge in una nota. Nata nel 2016 da cinque studenti universitari (Gianluca Maruzzella, Enrico Bertino, Marco Falcone, Andrea Tangredi e Denis Peroni), indigo.ai ha saputo sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per sviluppare soluzioni per ottimizzare la conversazione tra aziende e clienti. Oggi mette a disposizione dei settori più diversi assistenti virtuali basati su Agenti AI di ultima generazione che permettono di rafforzare la relazione con gli utenti, instaurando con loro un dialogo fluido ed empatico che si riflette positivamente sul customer care, sulla fidelizzazione dei clienti. Oltre a clienti storici del calibro di Enel, Santander Consumer Bank, Lavazza, Bayer o Telepass, solo nell’ultimo anno indigo.ai ha siglato collaborazioni con importanti brand di diversi settori, tra cui DentalPro, Opyn, Università Bocconi, Consorzio Netcomm e Pensionati.it.”Con questa operazione possiamo consolidare la nostra posizione sul mercato e concentrarci sullo sviluppo del business e della tecnologia, da sempre al centro dei nostri investimenti, puntando ad un modello sostenibile e profittevole”, dichiara Gianluca Maruzzella, Co-founder & CEO di indigo.ai.”Questa operazione non solo rafforza il nostro impegno ad investire nell’intelligenza artificiale e nella trasformazione digitale, ma rappresenta anche un passo significativo verso la creazione di un futuro dove l’interazione tra aziende e clienti sarà sempre più diretta, personalizzata ed efficiente”, commenta Giorgio Medda, CEO di Azimut Holding. LEGGI TUTTO

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    Fondo sovrano norvegese, in portafoglio 112 società italiane e 8,1 miliardi di BTP

    (Teleborsa) – Sono 112 le società italiane quotate in Borsa che sono in portafoglio al fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo per asset (oltre 1.600 miliardi di euro), secondo il resoconto a fine 2024 pubblicato oggi. Si tratta di un calo rispetto alle 133 dell’anno precedente, con il colosso degli investimenti che è uscito da società nel frattempo delistate o che hanno attraversato complesse vicende societarie, come indagini della magistratura o riposizionamenti del business.Le partecipazioni nell’azionario italiano valgono complessivamente 11,28 miliardi di dollari (pari allo 0,6% degli investimenti complessivi del fondo), rispetto agli 11,17 miliardi di dollari dell’anno precedente.Le quote più consistenti detenute sono quelle in Unicredit (1,72 miliardi di dollari, pari al 2,78%), Enel (1,04 miliardi di dollari, pari al 1,44%), Intesa Sanpaolo (945 milioni di dollari, pari al 1,33%), Ferrari (736 milioni di dollari, pari al 0,71%) e Stellantis (614 milioni di dollari, pari al 1,63%).Guardando alle quote più grandi sull’intero capitale, spiccano il 6,94% di Iveco, il 3,78% di Biesse, il 3,48% di Ariston, il 3,38% di El.En. e il 3,26% di Somec. Sono 32 le società in qui la quota supera il 2%.Tra le partecipazioni che, da un anno all’altro, non compaiono più ci sono: Alerion, Almawave, Cairo Communication, CIR, Cy4gate, Digital Bros, Digital Value, doValue, Elica, Fila, Maire, Osai, Piquadro, Pirelli, Relatech, SAES Getters, Safilo, Salcef Group, Saras, Sciuker Frames, Take off, Tod’s, Wiit. Diverse di queste società si sono delistate, mentre altre hanno attraversato lo scorso anno complesse vicende societarie (come indagini, aumenti di capitale, cali del mercato di riferimento o rilancio del business). Tra le novità ci sono le matricole ICOP e Misitano & Stracuzzi, ma anche IGD, Le partecipazioni obbligazionarie in Italia valgono invece circa 10,8 miliardi di dollari (spalmati su 27 bond), di cui 8,1 miliardi di dollari sono titoli di Stato (rispetto ai quasi 6 miliardi di euro dell’anno prima). Spiccano i 658 miliardi di dollari di Enel (su tre società del gruppo), i 329 miliardi di dollari di Eni, i 313 miliardi di dollari di Intesa Sanpaolo, i 274 di UniCredit e i 179 miliardi di dollari di Banco BPM.Gli investimenti in immobiliare non quotato ammontano a circa 308 milioni di dollari su 27 diversi asset, effettuati nella maggior parte dei casi con il partner Prologis.Il totale degli asset detenuti dal fondo sovrano norvegese al 31 dicembre 2024 ammonta a 22,3 miliardi di dollari, in aumento del 13,8% rispetto ai 19,6 miliardi di dollari dell’anno prima.(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso scendono inaspettatamente a dicembre

    (Teleborsa) – Sono scese a sorpresa le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2024, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un decremento dello 0,5% a 898 miliardi di dollari, contro il +0,2% atteso, rispetto al -0,1% del mese precedente. Su base annua si registra un calo dello 0,1%. (Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Mediobanca: patto sale all’11,6%, i Doris arrotondano allo 0,96%

    (Teleborsa) – Finprog Italia della famiglia Doris ha apportato al patto Mediobanca “ulteriori 1.880.000 azioni” e “la sua partecipazione è salita a 8 milioni di azioni, pari allo 0,96% del capitale sociale”. Lo rende noto un comunicato sulle ‘Informazioni essenziali dell’accordo di consultazione tra soci’ di Mediobanca, nel quale si aggiunge che la percentuale delle azioni aderenti al patto “è pertanto aumentata dall’11,40% all’11,62% del capitale sociale” di piazzetta Cuccia.Il gruppo Mediolanum guida il patto, con il 3,49% del capitale di Mediobanca. LEGGI TUTTO

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    Milleproroghe: da nuova rottamazione a sugar tax, cosa può cambiare

    (Teleborsa) – Maggioranza in pressing sulla rottamazione delle cartelle. Le proposte per estendere la definizione agevolata figurano infatti nell’elenco degli oltre 360 emendamenti al decreto Milleproroghe “segnalati” dai partiti.La Lega segnala l’emendamento a prima firma Garavaglia per estinguere i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di pagarli in 120 rate. Il gruppo Civici d’Italia-Udc-Noi Moderati-Maie-Centro Popolare salva invece l’emendamento Borghese che riapre la rottamazione quater fino al 31 dicembre 2024, con il pagamento in massimo 18 rate. Confermata anche la spinta bipartisan per dare più tempo alle aziende per mettersi in regola con l’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali.In prima battuta, erano arrivate proposte un po’ da tutti i partiti, mente tra i segnalati figurano solo tre emendamenti: quelli del gruppo Civici d’Italia e del M5s, che propongono lo slittamento al 30 giugno 2025, e uno del Pd che chiede di spostare il termine al 31 dicembre 2025. La maggioranza insiste anche per lo slittamento della sugar tax, che dovrebbe entrare in vigore al primo luglio LEGGI TUTTO