13 Gennaio 2025

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    Ex Ilva: evitare lo “spezzatino” è obiettivo comune di Governo e sindacati

    (Teleborsa) – “Sono state presentate le offerte vincolanti per l’acquisizione degli asset industriali di ex Ilva/Acciaierie d’Italia” e “adesso è indispensabile che le organizzazioni sindacali vengano convocate dal governo per aprire la fase di confronto: è urgente conoscere i piani industriali di chi ha presentato offerte”. Lo afferma Usb Industria, aggiungendo che “è necessario evitare la vendita-spezzatino: serve mantenere unito l’intero asset produttivo e dare certezze quel che riguarda la gestione unitaria della forza lavoro, assicurando un trattamento uguale per tutti, a Taranto come a Genova e negli altri stabilimenti”. “Ci aspettiamo, inoltre, che lo Stato – ribadisce l’Unione sindacale di base – mantenga la sua presenza all’interno della compagine societaria, rivestendo un ruolo attivo di garanzia. Serve, infine, che il governo stili un Piano Taranto per dare risposte chiare a un territorio che ha già pagato tanto sul piano sanitario, ambientale e produttivo-occupazionale”.Con 10 offerte sul tavolo dei commissari per l’Ex Ilva, di cui tre per l’intero gruppo e le altre per singoli asset la questione ex Ilva entra in una fase decisiva. Come ha sottolineato giorni fa il ministro Adolfo Urso “la partecipazione così significativa di grandi attori internazionali conferma che siamo sulla strada giusta per il rilancio della siderurgia italiana”. Ma tale passaggio, tuttavia, non rassicura i sindacati che chiedono un tavolo a Palazzo Chigi. Il progetto per l’ex Ilva dovrà, auspicabilmente, tenere insieme obiettivi complessi e non facilmente conciliabili: la sostenibilità economica e la sostenibilità ambientale, la tutela dei livelli di occupazione e la garanzia sui livelli di produzione, gli investimenti. E non si esclude che dalla rosa iniziale si possa poi arrivare a nuove cordate, eventualmente affiancando un partner italiano ad uno degli attori internazionali che puntano a rilevare il gruppo nel suo insieme. I commissari precisano che potranno essere valutate eventuali altre proposte “esclusivamente qualora presentino condizioni particolarmente favorevoli”. Alla scadenza sono arrivate offerte per l’intero gruppo Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva, dalla cordata azera Baku Steel Company e Azerbaijan Investment Company, dall’indiana Jindal Steel International, dal fondo statunitense Bedrock Industries Management. Il sistema dell’acciaio italiano si è invece mosso per singoli asset con Marcegaglia che emerge come punto di riferimento anche nell’aggregare diverse alleanze. Il gruppo di Gazoldo degli Ippoliti punta ai tre siti per la produzione di tubi: Socova a Sénas in Francia (dove a Marsiglia ha recentemente acquisito lo stabilimento di Fos-sur-Mer); Racconigi in cordata con Profilmec Group ed Eusider della famiglia Anghileri; Salerno, in cordata con Sideralba che è già partner di Marcegaglia per un sito in Tunisia. Sempre per singole attività, in gioco ancora Eusider, la siciliana Imc, la milanese Vitali, e la cordata creata dalla società beneventana Car Segnaletica Stradale con Monge e Trans Isole, LEGGI TUTTO

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    Johnson & Johnson festeggia l’acquisto di Intra-Cellular Therapies

    (Teleborsa) – Allunga il passo Johnson & Johnson, che tratta con un modesto progresso dell’1,51%.Johnson & Johnson ha stipulato un accordo definitivo per acquisire tutte le azioni in circolazione di Intra-Cellular Therapies, una società biofarmaceutica focalizzata sullo sviluppo e la commercializzazione di terapie per i disturbi del sistema nervoso centrale (SNC), per 132,00 dollari ad azione in contanti per un equity value totale di circa 14,6 miliardi di dollari.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Dow Jones. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla multinazionale americana che produce farmaci e prodotti per la cura personale rispetto all’indice di riferimento.Lo scenario di breve periodo di Johnson & Johnson evidenzia un declino dei corsi verso area 142,9 USD con prima area di resistenza vista a 144,9. Le attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 141,7. LEGGI TUTTO

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    Campari, buyback per 1,23 milioni di euro

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal dal 6 al 10 gennaio 2025, complessivamente 211.696 azioni proprie al prezzo medio di 5,8104 euro per azione per un controvalore pari a 1.230.041,55 euro.A fronte di un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 da acquistare in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie annunciato in data 29 Ottobre 2024, la Società comunica che al 10 gennaio sono state acquistate complessivamente 1.450.331 azioni proprie.A Piazza Affari, oggi, chiusura negativa per l’Azienda attiva nel settore beverage, con un ribasso dell’1,87%. LEGGI TUTTO

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    Nel 2024 in Italia quasi 17mila terremoti

    (Teleborsa) – Sono stati 16.826 i terremoti registrati in Italia nel 2024 dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: mediamente poco più di 46 al giorno, al ritmo di circa 2 ogni ora. Lo rende noto l’Ingv, rilevando che sono numeri “in linea con i dati degli anni precedenti”.Dal 2019, infatti, il numero totale dei terremoti localizzati nel nostro Paese si mantiene stabile fra 16.000 e 17.000 ogni anno, in calo rispetto al triennio 2016-2018 caratterizzato dalla sequenza sismica in Italian centrale .”Il servizio di sorveglianza sismica che l’Ingv svolge assicura la comunicazione dei parametri degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione Civile e al pubblico”, commenta Lucia Margheriti, direttrice dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Ingv. LEGGI TUTTO

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    Ue: “Avanti con l’Egitto sull’economia, riforme e svolta green”

    (Teleborsa) – L’Ue rinnova il suo impegno con l’Egitto per rilanciare “l’economia, gli investimenti, le riforme e la transizione verde”, pilastri del partenariato strategico Ue-Egitto. È quanto ha riferito la commissaria Ue per il Mediterraneo, Dubravka Suica, dopo un colloquio a Bruxelles con l’ambasciatore egiziano Ayman Tharawat Amin Abdel Aziz. “Non vediamo l’ora di approfondire i nostri legami”, ha sottolineato Suica. Come parte dell’accordo siglato il 17 marzo 2024 al Cairo, l’Ue prevede un sostegno finanziario all’Egitto pari a 7,4 miliardi di euro fino al 2027. Il piano comprende 5 miliardi in prestiti agevolati, 1,8 miliardi in investimenti e 600 milioni a fondo perduto, di cui 200 milioni dedicati alla gestione della migrazione. LEGGI TUTTO

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    Mondadori, acquistate 52.500 azioni azioni proprie

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 6 e il 10 gennaio 2025, complessivamente 52.500 azioni ordinarie (pari allo 0,020% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,0905341 euro per un controvalore pari a 109.753,04 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 869.037 azioni proprie pari allo 0,332% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, piccolo spunto rialzista per Mondadori, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,24%. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo stretto: i nodi da sciogliere

    (Teleborsa) – “Alcuni particolari non hanno consentito al governo di approvare il progetto entro il 2024″. È quanto afferma Elio Conti Nibali, membro dell’associazione Invece del Ponte, intervistato dall’Ansa sulla situazione del Ponte sullo Stretto. Diversi ancora i nodi da sciogliere. In primis l’ipotesi di un passaggio in Commissione europea prima del Cipess. Secondo, quando si avrà accesso al dettaglio dei costi della maxi-opera.”Il parere della commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente è chiarissimo”, dichiara Conti Nibali, riferendosi alla parte in cui viene espresso “parere negativo con riferimento alla Valutazione di Incidenza Appropriata (Livello II) per i siti ZPS ITA030042 (Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina Stretto), ZPS IT9350300 (Costa Viola) e ZSC IT9350172 (Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi)”. Non essendoci “soluzioni alternative rispetto a quella prospettata” per tutelare queste aree importanti dal punto di vista ambientale, prosegue il parere, “è stata redatta una Valutazione di Incidenza di Livello III, al fine di delineare ogni necessaria misura di compensazione” da mettere in atto, con relativa indicazione di legge. Nei casi in cui viene fatta questa valutazione, commenta Conti Nibali, “è necessaria un’autorizzazione in deroga da parte della Commissione Europea”. Si riferisce alla legge di attuazione della direttiva Habitat, in cui è scritto che “qualora nei siti ricadano tipi di habitat naturali e specie prioritari (ed è questo il caso, ndr), il piano o l’intervento di cui sia stata valutata l’incidenza negativa sul sito di importanza comunitaria, può essere realizzato soltanto con riferimento ad esigenze connesse alla salute dell’uomo e alla sicurezza pubblica o ad esigenze di primaria importanza per l’ambiente”, oppure, “previo parere della Commissione europea, per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”. Si tratta di un eventuale ostacolo al sì del Cipess che è presente anche all’interno del ricorso congiunto al Tar del Lazio presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. E per cui si attende l’udienza il prossimo 14 gennaio. La risposta della società Stretto di Messina non si lascia attendere. “Non c’è alcuna incoerenza con le norme ambientali, né andranno chieste deroghe all’Europa – viene riportato in una nota –. Il procedimento sta avvenendo nel massimo rispetto del quadro normativo italiano ed europeo. La Commissione di Valutazione di impatto ambientale ha dato parere favorevole per il ponte sullo Stretto di Messina con 62 prescrizioni, 60 delle quali saranno ottemperate in sede di approvazione del progetto esecutivo e due dopo l’entrata in esercizio del ponte, così come stabilito dalla stessa Commissione. Sono richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina”. Tra le osservazioni di Conti Nibali, anche “l’assenza a oggi di una quantificazione certa e dettagliata dei costi dell’opera. Non si fa indicando cifre sommative per voci complessive. Ogni progetto definitivo che si rispetti – spiega – è corredato da documenti estimativi. L’analisi costi-benefici riportava la cifra complessiva (con una articolazione per voci di massima) di 13,5 miliardi, al pubblico è stato negato di aver accesso ai documenti che consentissero una valutazione della affidabilità e qualità dei costi dell’investimento”. “Non c’è alcuna assenza di quantificazione dei costi – riferisce l’azienda –. Il valore aggiornato, a valle anche della definizione degli accordi con tutti i diversi affidatari, è pari 13,5 miliardi, interamente coperti dalla recente legge di bilancio. Il Piano economico finanziario dell’Opera, dal quale risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario, sarà presentato al Cipess, insieme al progetto definitivo”. LEGGI TUTTO

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    Seduta contrastata a Wall Street

    (Teleborsa) – Seduta con segni misti a Wall Street, con gli investitori che scommettono su un rinvio del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve dopo il dato positivo, pubblicato venerdì, sulla creazione di posti di lavoro negli USA.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones avanza a 42.150 punti, mentre, al contrario, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,24%, scambiando a 5.813 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,64%); sulla stessa tendenza, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,37%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori energia (+2,02%), materiali (+1,55%) e sanitario (+1,01%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti utilities (-1,38%), informatica (-1,26%) e telecomunicazioni (-0,87%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, United Health (+4,86%), Caterpillar (+2,25%), Amgen (+1,81%) e Dow (+1,77%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Wal-Mart, che continua la seduta con -1,89%.Preda dei venditori Apple, con un decremento dell’1,75%.Si concentrano le vendite su IBM, che soffre un calo dell’1,56%.Deludente Boeing, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Tra i best performers del Nasdaq 100, Illumina (+5,21%), Baker Hughes Company (+3,35%), ON Semiconductor (+2,07%) e PDD Holdings (+1,85%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -19,78%.Scende Constellation Energy, con un ribasso del 6,77%. LEGGI TUTTO