10 Gennaio 2025

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    Stellantis, Imparato: obiettivo 2035 non è in discussione, da rivedere ritmo per i prossimi 3 anni

    (Teleborsa) – Il Chief Operating Officer per l’Europa del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato, ha dichiarato che l’obiettivo Ue riguardo all’immissione sul mercato entro il 2035 esclusivamente di auto a zero emissioni non è in discussione e “non e’ un problema per noi: la fine dei giochi è chiara”, semmai ha aggiunto, c’è da rivedere il ritmo e le modalità del percorso verso questo obiettivo, in particolare nei prossimi tre anni. Parlando con alcuni giornalisti al “Brussels Motor Show”, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Bruxelles, ha fatto sapere di aver elaborato un piano che presenterà “al livello del Comitato esecutivo globale” del gruppo “la prossima settimana, in termini di aggiornamento dei piani per l’Europa sui modelli e sui motori nei prossimi tre anni”. Stellantis, ha sottolineato, metterà sul mercato diversi modelli (la C3, la C3 Aircross, la Opel Frontera, la Fiat Grande Panda) di auto elettriche più piccole, del segmento B “nei prossimi tre mesi”, con costi “inferiori ai 20.000 euro”, e quindi “l’offerta ci sarà” per i molti consumatori che finora non hanno potuto acquistare veicoli a batteria perché non se lo potevano permettere. Imparato ha spiegato anche le ragioni della scelta di Stellantis di aderire al pooling con Tesla insieme ad altri costruttori del settore automotive per compensare le mancate riduzioni delle emissioni richieste per il 2025 dalle norme Ue e non pagare le sanzioni previste per le aziende che non rispetteranno quegli obiettivi. Per essere in regola quest’anno con la riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2021, che si applica a tutto il parco auto nuove di ogni azienda, si può aumentare la produzione dei veicoli elettrici oppure ridurre quella delle auto a combustione interna, ha spiegato Imparato. “Questo è qualcosa che non sostengo. Non voglio farlo. Questa è l’ultima decisione che prenderò. Anche se è nel catalogo delle decisioni che possiamo prendere. Ma é qualcosa che non voglio fare perché sarebbe un dramma per l’industria, per la nostra gente, per le nostre fabbriche”. Per questo l’accordo con Tesla permette di risolvere il problema senza “scontrarsi contro un muro”, ha rilevato il dirigente per l’Europa di Stellantis, che non ha escluso la possibilità di allargare il “pooling” mettendo insieme i due comparti delle auto passeggeri e dei veicoli commerciali. Nessuna indicazione invece su quanto costerà acquistare da Tesla i diritti di compensazione delle emissioni, ma ha sottolineato che il “pooling” è “nel migliore interesse di tutte le parti”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rosso. Job Report USA allontana taglio tassi

    (Teleborsa) – Sessione negativa per Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre l’1,40%; sulla stessa linea, giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 5.837 punti, in calo dell’1,38%. In ribasso il Nasdaq 100 (-1,5%); sulla stessa linea, in rosso l’S&P 100 (-1,39%).I dati in agenda oggi hanno confermato la solidità del mercato del lavoro americano indicando un possibile rallentamento della velocità dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La prossima riunione della banca centrale è in calendario il 28 e 29 gennaio. In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto energia. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti finanziario (-2,34%), informatica (-2,18%) e beni di consumo per l’ufficio (-1,01%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Chevron (+1,55%), Nike (+1,44%), Wal-Mart (+1,35%) e Home Depot (+0,72%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Travelers Company, che continua la seduta con -4,66%.Seduta negativa per Intel, che scende del 3,87%.Vendite su Goldman Sachs, che registra un ribasso del 3,08%.Seduta negativa per Apple, che mostra una perdita del 2,92%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Walgreens Boots Alliance (+25,81%), Constellation Energy (+24,41%), Diamondback Energy (+1,67%) e Dollar Tree (+1,54%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su ON Semiconductor, che prosegue le contrattazioni a -6,10%.Sensibili perdite per Advanced Micro Devices, in calo del 5,49%. LEGGI TUTTO

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    Sigep: “Oltre il gusto, il gelato come ambasciatore del turismo italiano”

    (Teleborsa) – “Oltre il gusto, il gelato come ambasciatore del turismo italiano”, è questo il titolo del convegno organizzato da Assoturismo Confesercenti e AIG Associazione Italiana Gelatieri durante il SIGEP di Rimini, il Salone dedicato al Gelato Artigianale e all’Arte del Dolce.Appuntamento martedì 21 gennaio 2024 alle ore 12.00 presso la sala Tiglio del quartiere fieristico di Rimini. Interverranno Giancarlo Banchieri, presidente Fiepet Confesercenti, Claudio Pica, segretario generale AIG e vicepresidente Fiepet Confesercenti, ed Eugenio Morrone, vincitore del “Gelato World Cup” edizione 2020. Conclusioni affidate a Vincenzo Pennestrì, presidente AIG, e Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti.Il Convegno sarà l’opportunità per dimostrare, attraverso dati ed esperienze virtuose, l’importanza del gelato, eccellenza italiana nel mondo, per il Turismo e per lo sviluppo del Made in Italy. LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli con disoccupazione USA

    (Teleborsa) – Chiudono con debolezza le principali borse di Eurolandia, mentre i listini USA mostrano scambi in perdita, dopo che i dati americani hanno confermato la solidità del mercato del lavoro, indicando un possibile rallentamento della velocità dei tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,023. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 2.694,4 dollari l’oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,65%.In forte calo lo spread, che raggiunge +120 punti base (-21 punti base), con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,77%.Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,50%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,86%, e sotto pressione Parigi, che accusa un calo dello 0,79%. Chiude poco sopra la linea di parità Piazza Affari, con il FTSE MIB a +0,11%. Il controvalore degli scambi nella seduta del 10/01/2025 a Piazza Affari è stato pari a 2,96 miliardi di euro, con un incremento di ben 685 milioni di euro, pari al 30,14%, rispetto ai precedenti 2,27 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,44 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,61 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Leonardo (+1,43%), Banco BPM (+0,73%), Banca Popolare di Sondrio (+0,67%) e Intesa Sanpaolo (+0,55%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Iveco, che ha chiuso a -6,98%.Scende Campari, con un ribasso del 4,83%.Scivola A2A, con un netto svantaggio del 3,20%.In rosso Inwit, che evidenzia un deciso ribasso del 3,17%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, D’Amico (+4,78%), Ferretti (+1,40%), Cembre (+1,10%) e Banco di Desio e della Brianza (+0,79%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su GVS, che ha terminato le contrattazioni a -3,10%. LEGGI TUTTO

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    Inail, Civ: nel bilancio di previsione 2025 avanzo da più di 1 miliardo di euro, va investito

    (Teleborsa) – Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ha approvato all’unanimità, il 30 dicembre 2024, il bilancio di previsione dell’Inail 2025 dal quale è emerso un avanzo finanziario di 1 miliardo di euro. Il presidente del Civ GuglielmoLoy, si legge in una nota, “nell’evidenziare ancora una volta in senso critico l’avanzo finanziario pari a oltre 1 miliardo di euro, quello economico di circa 2,2 miliardi di euro e le disponibilità liquide presunte alla data del 31 dicembre 2025 per 44,1 miliardi di euro, rimarca il non completo assolvimento delle alte finalità istituzionali di cui l’Inail è garante, anche in relazione alle dimensioni e alla continuità nel tempo degli avanzi”. Loy ha sottolineato che “la crescita del gettito contributivo, il mancato impiego di tutte le risorse disponibili per gli investimenti in prevenzione con effetto negativo sul contrasto del fenomeno infortunistico, la non sempre piena emersione delle malattie professionali o il loro mancato riconoscimento e la riduzione del numero delle prestazioni, generano un divario tra entrate e uscite ormai non più sostenibile”. “All’impropria formazione di un divario così continuo e ingente va posto tempestivamente rimedio rimuovendone le cause, mentre non è possibile destinare le risorse a coprire l’insufficiente rendimento degli investimenti patrimoniali”, ha quindi dichiarato.Per il 2025 il totale delle entrate dell’Istituto ammonta a più di 12,9 miliardi di euro, in aumento di circa 144 milioni di euro (+1,13%) rispetto alle previsioni del 2024 ed in aumento di 463 milioni di euro (+3,73%) rispetto al consuntivo 2023. Le entrate per contributi e premi di assicurazione a carico dei datori di lavoro e/o iscritti è pari a più di 9,8 miliardi, mentre le spese ammontano a circa 11,8 miliardi di euro, in aumento di 955,6 milioni di euro (+8,76%) rispetto alle previsioni del 2024 ed in aumento di 2,5 miliardi (+26,62%) rispetto al consuntivo 2023. Il Civ ha sottolineato che i conseguenti effetti non sono sempre positivi a beneficio di imprese e lavoratrici e lavoratori, “in quanto gli importi delle principali attività relative alla mission istituzionale rimangono ancorati ai valori del 2024, mentre l’aumento è attribuibile agli investimenti in conto capitale”.Il Civ ha fatto notare che nel bilancio “viene stanziato 1 miliardo di euro per gli investimenti immobiliari a reddito posti a garanzia delle riserve tecniche (eccessivo rispetto alle attuali capacità dell’Istituto), mentre lo stanziamento dei bandi Isi (finanziamenti Inail alle imprese che investono nella salute e sicurezza sul lavoro) si attesta, dopo la costante crescita degli ultimi anni, allo stesso importo del 2024 pari a 600 milioni di euro (nonostante in passato l’importo richiesto nelle domande di finanziamento abbia superato notevolmente il budget a disposizione)”. Oltre che intervenire efficacemente e tempestivamente sull’insufficiente capacità d’investimento dell’Istituto (sia per gli immobili, sia per la prevenzione), ad avviso del Civ dell’Inail “occorre, invece, potenziare ulteriormente la promozione e favorire la diffusione della conoscenza del Modello OT23 (sconto del premio assicurativo Inail per le imprese che implementano le misure a sostegno della salute e sicurezza sul lavoro), con adeguata implementazione finanziaria a parità di gettito tariffario, cosi’ come devono necessariamente essere riproposti appositi interventi normativi e operativi per consentire di aumentare il numero dei soggetti coinvolti nelle attività formative costanti e continue aggiuntive alla formazione obbligatoria in materia di prevenzione, per le quali viene stanziato l’importo di 50 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia lancia sistema pagamenti istantanei nei Balcani Occidentali

    (Teleborsa) – Si è tenuta oggi a Palazzo Koch la cerimonia di firma della Lettera d’intenti per l’avvio di un progetto per la realizzazione di un sistema dei pagamenti istantanei nell’area balcanica occidentale. Hanno partecipato il governatore Fabio Panetta e la vicedirettrice generale della Banca d’Italia Chiara Scotti, assieme ai governatori e vicegovernatori delle Banche centrali di Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord e Montenegro.L’accordo di collaborazione – fa sapere Bankitalia in una nota – prevede la fornitura da parte della Banca d’Italia di un sistema per i pagamenti istantanei basato su un gemello del servizio TIPS, la piattaforma europea per il regolamento in tempo reale dei pagamenti istantanei disegnata, realizzata e gestita dalla Banca d’Italia per conto dell’Eurosistema. All’iniziativa, approvata dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, hanno aderito Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Montenegro (la Macedonia del Nord si riserva di aderire in un prossimo futuro).La nuova piattaforma, che sarà operativa entro 18 mesi dall’inizio dei lavori – previsto per le prossime settimane – consentirà di eseguire pagamenti in tutte le valute dei Paesi aderenti. Ulteriori funzionalità saranno sviluppate dopo la fase iniziale di implementazione. La piattaforma permetterà inoltre di stabilire in prospettiva un collegamento bilaterale per il regolamento dei pagamenti tra l’area servita da TIPS e l’area balcanica occidentale, attraverso una soluzione tecnologicamente avanzata e a basso costo.La firma della Lettera d’intenti rappresenta un passo importante nel percorso di integrazione dei Paesi balcanici occidentali con il sistema finanziario dell’Unione europea. LEGGI TUTTO

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    USA, Università di Michigan: cala a gennaio fiducia consumatori

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento la fiducia dei consumatori americani a gennaio. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in discesa a 73,2 punti rispetto ai 74 punti del mese di dicembre e atteso dagli analisti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 77,9 punti da 75,1, mentre l’indice sulle attese è calato a 71,3 punti dai 73,3 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, ASSOTIR: “L’aumento dei pedaggi autostradali è l’ennesima stangata per il settore”

    (Teleborsa) – “L’aumento dei pedaggi su una parte consistente della rete autostradale si traduce in una vera e propria stangata per l’autotrasporto. Le tratte interessate ospitano infatti quasi la metà del traffico pesante, e inoltre l’aumento dei pedaggi aggrava ancora di più lo stato di sofferenza del settore, già travolto dall’inasprimento generalizzato dei costi”. Lo sottolinea ASSOTIR, stigmatizzando il comportamento delle Istituzioni.”Riscontriamo una contraddizione forte tra le dichiarazioni e gli atti – commenta il segretario generale Claudio Donati –. Anche se le Istituzioni professano la massima vicinanza al settore, adottano poi provvedimenti simili, dimostrando di non preoccuparsi affatto delle difficoltà che gli addetti e le aziende devono fronteggiare. La comunicazione opaca del Ministero dei Trasporti sembra un’ulteriore dimostrazione di questo atteggiamento”.Il MIT infatti il 31dicembre scorso ha emesso un comunicato dal titolo “Autostrade, nuovo anno senza aumenti: tariffe congelate per 22 concessionari”. Nel testo tuttavia – sottolinea ASSOTIR – si specificava che su una parte significativa della rete (2.800 chilometri sui 7mila totali) dal primo gennaio 20205 veniva autorizzato un aumento dell’1,8%, che oltretutto segue i due aumenti già attuati nel corso dell’anno appena concluso.”Al di là del fatto che un simile modo di comunicare non sembra in linea con il requisito di trasparenza che si deve pretendere dalle istituzioni – prosegue Donati – dobbiamo sottolineare che questi aumenti colpiscono sì tutti gli utenti, ma per le imprese di trasporto rappresentano un aggravio su una voce di costo aziendale fondamentale. Anche perché sulle tratte autostradali interessate circola quasi la metà del traffico pesante”.”Dopo qualche anno di tregua – aggiunge il presidente nazionale di ASSOTIR, Anna Vita Manigrasso – siamo, dunque, tornati all’antica prassi che prevede che Capodanno coincida con un aumento dei pedaggi. Aggravio che contribuisce a peggiorare la situazione di sofferenza causata dall’ondata di aumenti generalizzati dei costi (dai noli marittimi, ai veicoli, ai tassi d’interesse bancari, al personale, etc.) da cui le imprese si vedono travolte, praticamente senza particolari armi di difesa”. LEGGI TUTTO