9 Gennaio 2025

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    Azimut, raccolta netta di 18,3 miliardi nel 2024. Masse totali salgono a 108 miliardi

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha registrato nel mese di dicembre 2024 una raccolta netta di 919 milioni di euro, portando la raccolta netta per l’intero anno 2024 a raggiungere 18,3 miliardi di euro (2,7x rispetto a fine 2023). Questo risultato segna la seconda miglior performance annuale nella storia della società e supera significativamente l’obiettivo annuale di 14 miliardi di euro che era stato aggiornato a luglio.Le masse gestite raggiungono 70,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 60,6 miliardi), con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Le masse del risparmio amministrato hanno raggiunto 37,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 24,9 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di AZ NGA, o 30,2 miliardi), nonostante l’effetto del de-consolidamento di AZ NGA. Le masse totali, sostenute da una raccolta netta robusta e da una performance media ponderata netta dell’8,88% consegnata ai clienti nel 2024, ammontano a 107,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (2023: 85,5 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di AZ NGA, o 90,8 miliardi), riflettendo una solida crescita annua del 26%.”Il 2024 è stato un ulteriore anno di traguardi significativi per il nostro Gruppo, con una raccolta complessiva di 18,3 miliardi di euro, trainata da una forte crescita in tutti i 18 paesi in cui operiamo – ha commentato il CEO Gabriele Blei – La raccolta netta in prodotti gestiti, pari a quasi 7 miliardi di cui 1,1 miliardi nei mercati privati, dimostra la nostra capacità di innovare e attrarre investitori in cerca di soluzioni su misura in un mercato dinamico”. “Le operazioni strategiche concluse nel corso dell’anno, come l’acquisizione di tru Independence da parte di Sanctuary Wealth e l’aggiunta di 16 società di consulenza finanziaria in Australia, hanno ampliato la nostra offerta e rafforzato la nostra presenza a livello globale – ha aggiunto – Inoltre, la prima exit nel business GP Staking, con la cessione della nostra quota in Kennedy Lewis Investment Management, e la partnership con Oaktree per espandere AZ NGA in Australia hanno già generato risultati concreti e valore per i nostri azionisti. L’accordo esclusivo siglato con FSI segna un ulteriore passo avanti nella riorganizzazione di una parte della rete italiana di consulenti finanziari per la creazione di una nuova Wealth Fintech Bank”. LEGGI TUTTO

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    Incendi Los Angeles, Morningstar DBRS: perdite assicurative significative, fuga delle compagnie

    (Teleborsa) – Gli incendi boschivi che stanno bruciando attualmente a Pacific Palisades, Eaton, Hurst e altri quartieri di Los Angeles causeranno “perdite significative per il settore assicurativo”. Lo scrive Morningstar DBRS, ricordando che gli incendi hanno già bruciato più di 1.100 case e minacciano più di 28.000 strutture aggiuntive, secondo i vigili del fuoco locali. Le stime preliminari indicano perdite totali assicurate superiori a 8 miliardi di dollari a seconda del numero finale di proprietà colpite dagli incendi boschivi. A titolo di confronto, l’incendio di Woolsey del 2018, che ha distrutto 1.643 strutture appena a nord di Los Angeles, ha causato più di 6 miliardi di dollari di danni alla proprietà. Morningstar DBRS prevede che gli incendi boschivi in ??corso avranno un “impatto negativo ma gestibile sui principali assicuratori immobiliari attivi nel mercato californiano, con l’impatto in qualche modo mitigato dal loro utilizzo della riassicurazione e dal loro elevato grado di diversificazione”. Allo stesso modo, le perdite dovrebbero essere gestibili per il settore riassicurativo globale.L’agenzia di rating afferma che il mercato assicurativo immobiliare della California è stato difficile a causa degli elevati rischi di incendi boschivi e altre catastrofi naturali combinati con restrizioni normative su copertura e prezzi, portando molte compagnie di assicurazione a riconsiderare la loro offerta di prodotti, inclusa un’uscita diretta dal mercato. Ad esempio, i leader di mercato come State Farm e Allstate hanno iniziato a ridurre la loro esposizione al mercato della California a partire dal 2022-2023. “È quindi possibile che una quota maggiore del solito delle perdite causate dagli incendi boschivi non sia assicurata o possa essere coperta dal California FAIR Plan, che è progettato per fornire una copertura antincendio fino a 3 milioni di dollari per casa e distribuire il rischio nel settore quando non è disponibile dalle compagnie tradizionali”, si legge nel report.Secondo Morningstar DBRS, è probabile che in futuro l’accessibilità economica delle assicurazioni sulla proprietà continuerà a rappresentare una sfida per lo Stato, con molti proprietari che opteranno per non essere assicurati o per sottoassicurarli a causa dei costi elevati. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, inammissibile ricorso dei 104 cittadini contrari all’opera

    (Teleborsa) – Secondo quanto riporta Ansa il Tribunale delle Imprese di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso dei 104 cittadini che avevano mosso un’azione inibitoria collettiva contro la Stretto di Messina Spa. La motivazione sarebbe che non esiste ancora un progetto definitivo. Inammissibile anche l’azione contrapposta di dei 139 cittadini (originariamente 140) a favore del Ponte. LEGGI TUTTO

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    Mercato veicoli industriali, UNRAE: il 2024 chiude in leggera flessione (-0,7%)

    (Teleborsa) – Nel mese di dicembre il mercato dei veicoli industriali registra un leggero incremento, con 1.872 immatricolazioni rispetto alle 1.859 del 2023 (+0,7%). Tuttavia, il segmento dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t subisce un calo dell’8,6% su base mensile. Al contrario, le immatricolazioni di veicoli leggeri fino a 6 t raddoppiano rispetto a dicembre dello scorso anno, mentre i veicoli medio-leggeri, nella fascia tra 6,01 e 15,99 t, segnano un aumento del 33,3%. Nel corso dei dodici mesi del 2024, il dato consolidato – rileva l’UNRAE – riflette un lieve disavanzo dello 0,7%, con circa 200 unità immatricolate in meno rispetto al 2023. A livello di comparti, i veicoli leggeri registrano un significativo incremento del 27,8%, mentre i veicoli medio-leggeri e quelli pesanti mostrano rispettivamente una contrazione dell’1,7% e dell’1,5%.”Con dicembre si conclude un anno dai due volti, contraddistinto da un primo semestre in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un secondo semestre caratterizzato da una flessione consistente (-14,2%). Questo scenario era stato ampiamente previsto e proprio per questo erano stati sollecitati interventi mirati per scongiurarne gli effetti. Appelli che, nostro malgrado, sono rimasti inascoltati e che ora devono essere prioritariamente posti al centro dell’agenda del Governo, per evitare che tale trend negativo si protragga nel corso dell’intero 2025 – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE –. Le radici del malessere del settore sono profonde e non possono essere certamente attribuite al processo di transizione green. Infatti, sebbene le immatricolazioni dei veicoli a zero emissioni siano aumentate del 119,6%, la stragrande maggioranza dei mezzi venduti continua ad essere appannaggio dei motori endotermici (99,3%). Alla luce della prossima scadenza dei target di riduzione delle emissioni di CO2 in capo ai soli Costruttori e delle recentissime dichiarazioni dal Commissario UE per il Clima Hoekstra, emerge il rischio che le Aziende costruttrici pongano in essere soluzioni protettive ma potenzialmente distorsive per il mercato. Risulta, pertanto, urgente una presa di coscienza sulle possibili ripercussioni di tale scenario, non solo sul costo del trasporto delle merci, ma anche sull’occupazione, come già evidenziato nel settore auto. È fondamentale intervenire tempestivamente e porre rimedio attraverso un approccio olistico che coinvolga tutti gli stakeholder a livello sovranazionale”. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti in crescita del 5,5% nel 2024. Ai massimi dal 2009 (escluso 2020)

    (Teleborsa) – In diminuzione i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2024. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 38.792 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 33% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 57.727 licenziamenti, e un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2023 (34.817).Nell’ultimo trimestre dell’anno, le aziende hanno annunciato piani per tagliare 152.116 posti di lavoro, in calo del 13% rispetto ai 174.597 tagli annunciati nel terzo trimestre di quest’anno. È in aumento del 30% rispetto ai 117.163 tagli annunciati nello stesso trimestre del 2023.Nel 2024, i datori di lavoro hanno annunciato 761.358 tagli di posti di lavoro, in aumento del 5,5% rispetto ai 721.677 annunciati nel 2023. È il totale annuale più alto da quando sono stati annunciati 2.304.755 tagli nel 2020. Ad eccezione del 2020, è il totale più alto dal 2009, quando i datori di lavoro ne avevano pianificati 1.288.030.”Le aziende hanno subito cambiamenti straordinari nel 2024 a causa del rapido progresso tecnologico e delle mutevoli condizioni economiche – ha affermato Andrew Challenger, esperto di ambiente di lavoro e vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas – La maggior parte dei datori di lavoro prevede ulteriore incertezza con la prossima amministrazione, che sta portando a un rallentamento delle assunzioni e a più licenziamenti a breve termine in vari settori”.Il mese scorso, la tecnologia ha annunciato 11.430 tagli di posti di lavoro, il numero più alto di qualsiasi altro settore. Per l’anno, la tecnologia ha annunciato 133.988 tagli, in calo del 20,3% rispetto ai 168.032 annunciati nello stesso periodo dell’anno scorso.(Foto: elleaon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    OCSE: a novembre inflazione stabile, Italia sale all’1,3%

    (Teleborsa) – A novembre rimane stabile al 4, 5%, nei paesi OCSE, l’inflazione tendenziale. Lo comunica l’Ocse, aggiungendo che in Italia, nello stesso mese, è cresciuta all’1,3% dallo 0,9% di ottobre. In generale, l’inflazione è in aumento in 14 dei 38 paesi OCSE, compresi notevoli aumenti di 1,7 punti percentuali in Slovenia e 1 punto percentuale in Lituania.Nel frattempo, l’inflazione generale è diminuita in 11 paesi OCSE ed è rimasta stabile o ampiamente stabile in 13. L’inflazione generale è rimasta più alta in Turchia al 47,1% a novembre, nonostante un calo di 1,5 punti percentuali rispetto a ottobre, mentre si è attestata al di sotto dell’1% in Svizzera e Lussemburgo e più vicina allo 0% in Costa Rica. Nell’area del G7, l’inflazione tendenziale è aumentata al 2,6% a novembre dal 2,3% di ottobre, con aumenti in Giappone, Italia, Regno Unito e Germania. L’inflazione è stata stimolata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’accelerazione dei prezzi alimentari in Giappone. Nell’area dell’Euro, l’inflazione annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) ha superato l’obiettivo di politica monetaria al 2,2% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre. Questo secondo aumento consecutivo è stato determinato principalmente da un calo più lento dei prezzi dell’energia. Nei paesi del G20, l’inflazione annua è scesa al 5,7% a novembre dal 6% di ottobre, raggiungendo il livello più basso da giugno 2023. L’inflazione generale è scesa in India dopo tre mesi di aumenti. L’inflazione principale ha continuato a scendere in Argentina, ma è rimasta sopra il 160%. L’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Cina, dove si è attestata vicino allo zero, allo 0,2%. (Foto: © Tomas Griger | Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Trump, Musk e riforme: le risposte di Meloni nella conferenza stampa di inizio anno

    (Teleborsa) – Riforme, Trump, Musk, giustizia, dazi, Ucraina e tanti altri i temi toccati durante la conferenzastampa di inizio anno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La prima domanda inevitabilmente ha però riguardato il ritorno in Italia della giornalista Cecilia Sala dopo 21 giorni di prigionia in Iran. “Un lavoro molto complesso per il quale devo ringraziare tutto il governo, ma anche voi giornalisti e la famiglia per il comportamento tenuto”, ha dichiarato Meloni. “Non c’è stato un momento di svolta in particolare, è stato un lavoro composito”, h aggiunto.”Per quanto riguarda Abedini la vicenda è al vaglio del minstero della Giustizia. Una vicenda di cui dobbiamo parlare certamente anche con gli amici americani e avrei dovuto parlarne anche con Biden che purtroppo ha dovuto rinunciare al viaggio in Italia per gli incendi in California”, ha spiegato la presidente del Consiglio.Meloni ha dichiarato che la riforma del fisco “è una delle priorità” del governo. “Vogliamo procedere spediti”, ha aggiunto. “Abbiamo già approvato 17 tra decreti attuativi e testi unici. Puntiamo a chiudere entro il 2025 tutti i testi unici in materia tributaria”, ha sottolineato Meloni, precisando che l’intenzione del governo è anche quella di “riuscire a fare il codice dei tributi, obiettivo di Ezio Vanoni 70 anni fa”.Parlando dei rapporti con gli Stati Uniti, Meloni ha affermato che “per noi i dazi sarebbero un problema ma non è una novità che le amministrazioni americane pongano la questione dell’avanzo commerciale. Il protezionismo non è un approccio che riguarda solo l’amministrazione Trump”. “Penso che di debba discutere su come affrontare” il tema “e penso che la soluzione dei dazi non sia quella giusta: faremo quello che dobbiamo fare per difendere la nostra economia parlando con gli Usa e l’Ue e credo che le soluzioni si debbano trovare”. Quanto all’ultimo viaggio lampo negli Usa, “non rituale, era un’idea nata durante l’incontro di Parigi ed è stata l’occasione per confermare un rapporto molto solido, non so se posso privilegiato, ma certamente solido tra Italia e Usa”. “Io ho avuto un ottimo rapporto anche con Biden”, ma avere “due leader conservatori può rafforzare ulteriormente la convergenza”, cosa che sarebbe un “valore aggiunto per l’Italia e l’Ue”, ha aggiunto Meloni. “Durante l’incontro con Trump “abbiamo parlato del quadro generale senza entrare nei singoli dossier” anche perché “ad oggi il presidente è ancora Biden. L’accoglienza è stata al di là delle aspettative”, ha proseguito Meloni, precisando anche che non sa ancora se potrà presenziare all’insediamento il 20 gennaio. La conferenza stampa è stata occasione anche per parlare del rapporto tra Meloni ed Elon Musk, anche con riferimento alla questione SpaceX. “SpaceX consente di comunicare in sicurezza sul piano diplomatico e militare, informazioni molto delicate. Sul metodo posso dire che si tratta di interlocuzioni che il governo ha con molte aziende private”, ha spiegato la presidente del Consiglio. Meloni ha ribadito che il governo è in una fase istruttoria e non sono stati conclusi contratti. “Anche io ho dubbi e rifletto. Il tema è che non ci sono alternative pubbliche per queste tecnologie, ovviamente si tratta di mettere in mano a un soggetto privato la protezione dei dati. Ma l’alternativa è non avere la protezione di questi dati. I due scenari non sono ottimali, io sono laica rispetto a questo ma devo porre la questione. Se un domani le comunicazioni dei dati sensibili finiscono nelle mani sbagliate, il governo ne è responsabile”, ha spiegato Meloni affermando di non aver parlato di questo specifico dossier con Musk. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei cauti orfani di Wall Street. A Milano corre Prysmian

    (Teleborsa) – All’insegna della prudenza il bilancio nel Vecchio Continente, in una giornata in cui Wall Street rimarrà chiusa e il mercato dei Treasury scambierà a orario ridotto a causa della Giornata nazionale di lutto per l’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter.Ieri sera i verbali della riunione della Fed del 17-18 dicembre hanno rivelato che “molti partecipanti” hanno visto la necessità di un “approccio cauto” alle decisioni di politica monetaria “nei prossimi trimestri”. Hanno citato diverse ragioni per questo, tra cui recenti dati di inflazione più elevati, attività economica resiliente e rischi di ribasso ridotti per il mercato del lavoro. Sono anche sorte preoccupazioni per potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione sotto la nuova amministrazione Trump.Stamattina il Bollettino economico della BCE ha spiegato che i rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso e sottolineato che il rischio di maggiori frizioni nel commercio internazionale potrebbe pesare sulla crescita dell’area dell’euro frenando le esportazioni e indebolendo l’economia mondiale.Sul fronte macroeconomico, la produzione industriale tedesca è rimbalzata più delle attese a novembre (su base mensile), mentre il surplus della bilancia commerciale tedesca è aumentato più delle previsioni nello stesso mese. In Eurozona le vendite al dettaglio sono salite meno delle attese a novembre.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,03. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,47%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,51%.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +116 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,68%.Tra le principali Borse europee senza slancio Francoforte, che negozia con un -0,09%, buona performance per Londra, che cresce dello 0,73%, e resistente Parigi, che segna un piccolo aumento dello 0,34%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,34%, consolidando la serie di quattro rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 37.403 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,36%); sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,03%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri Prysmian (+4,07%, dopo commenti AD su dual listing e nuove acquisizioni). Italgas avanza dell’1,29%. Si muove in modesto rialzo Terna, evidenziando un incremento dell’1,10%. Bilancio positivo per Moncler, che vanta un progresso dell’1,08%.I più forti ribassi, invece, si verificano su STMicroelectronics, che continua la seduta con -0,93%. Tentenna BPER, con un modesto ribasso dello 0,73%. Giornata fiacca per Stellantis, che segna un calo dello 0,69%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Comer Industries (+2,88%), Banca Ifis (+2,19%), Ferragamo (+1,87%) e Pharmanutra (+1,34%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Lottomatica, che prosegue le contrattazioni a -3,03%. Vendite su Technoprobe, che registra un ribasso del 2,84%. Seduta negativa per Ferretti, che mostra una perdita del 2,25%. Sotto pressione Reply, che accusa un calo dell’1,97%. LEGGI TUTTO