7 Gennaio 2025

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    SOL, Tweedy Browne taglia partecipazione al 4,763%

    (Teleborsa) – Tweedy, Browne Company LLC, società statunitense specializzata nel value investing, ha abbassato al 4,763% la propria partecipazione in SOL, società quotata su Euronext Milan e attiva nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 19 dicembre 2024. In precedenza, al 7 aprile 2009, la quota era del 7,346%.La partecipazione è classificata come gestione discrezionale del risparmio. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, JP Morgan ha una partecipazione del 3,057%

    (Teleborsa) – JP Morgan Chase & Co. ha una partecipazione pari al 3,057% in Banco BPM. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 30 dicembre 2024.La partecipazione è classificata come gestione non discrezionale del risparmio. LEGGI TUTTO

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    iVision Tech, diritto di recesso esercitato dal 4,08% del capitale. Superato esborso massimo

    (Teleborsa) – Con riferimento all’esercizio del diritto di recesso in conseguenza dell’approvazione delle modifiche statutarie inerenti l’introduzione della maggiorazione del diritto di voto, iVision Tech ha reso noto che il diritto di recesso è stato validamente esercitato per un totale di 318.000 azioni, pari al 4,08% del capitale sociale e per un controvalore complessivo, calcolato sulla base del valore di liquidazione determinato in 1,75 euro per ciascuna azione, pari a 556.500 euro.Le azioni oggetto di recesso saranno in primo luogo offerte in opzione agli azionisti che non abbiano esercitato il diritto di recesso, si legge in una nota della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole.L’efficacia della delibera è subordinata al verificarsi della condizione sospensiva (rinunciabile dal CdA) che l’eventuale esercizio del diritto di recesso da parte dei soci di iVision Tech comporti un esborso non superiore a 100.000 euro (senza considerare gli importi a carico degli azionisti che esercitino i propri diritti di opzione e prelazione, nonché di eventuali terzi, nell’ambito del procedimento di liquidazione).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Mondadori, rilevate 31.500 azioni proprie

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 30 dicembre 2024 e il 3 gennaio 2025, complessivamente 31.500 azioni ordinarie (pari allo 0,012% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,105153 euro per un controvalore pari a 66.312,34 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 816.537 azioni proprie pari allo 0,312% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, frazionale rialzo per Mondadori, che mette a segno un modesto profit a +0,96%. LEGGI TUTTO

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    Antitrust: concorrenza è imprescindibile per produttività. Focus su tre aree strategiche

    (Teleborsa) – I processi di integrazione e rafforzamento del mercato unico vanno orientati anche nella direzione di un “rafforzamento delle dinamiche concorrenziali, imprescindibili per sostenere la produttività e la crescita economica incentivando l’efficienza, consentendo la riallocazione delle risorse a favore delle imprese più produttive e incoraggiando l’innovazione”. Lo afferma l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in una proposta a Parlamento e Governo per la predisposizione del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. L’approvazione di tale legge rappresenta anche un momento importante dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che considera la tutela e la promozione della concorrenza quale fattore essenziale per favorire l’efficienza e la crescita economica del sistema.In questo contesto, “rilanciare la produttività costituisce una priorità che può essere raggiunta stimolando gli investimenti in tecnologia, riducendo le barriere all’entrata, migliorando l’efficienza del settore pubblico e del sistema giudiziario, riducendo la complessità normativa, la regolamentazione dei mercati dei beni e dei servizi e del mercato del lavoro”, afferma l’Autorità guidata da Roberto Rustichelli.Viene ricordato che è stato stimato che le liberalizzazioni nei mercati dei servizi avvenute in Italia tra il 2005 e il 2019 hanno portato a un aumento della produttività del lavoro compreso tra i 3 e gli 8 punti percentuali grazie alla crescita della produttività sia delle imprese già presenti nel mercato che delle nuove entranti. Inoltre, la riduzione della restrittività della regolamentazione in entrata nei mercati dei servizi è stata associata a una diminuzione stimata dei prezzi dei servizi del 6,5 percento. È stato anche stimato che, alla fine di questo decennio, il livello del PIL italiano potrebbe essere più alto, di un valore compreso tra il 3,5 e l’8 percento, rispetto a quanto sarebbe stato in assenza delle riforme strutturali volte alla liberalizzazione dei mercati dei servizi tra il 2011 e il 2017.L’Antitrust evidenzia anche che, nel 2024, il livello generale di regolamentazione dell’economia italiana è lievemente migliorato in senso pro-concorrenziale rispetto al 2018, come suggerito dagli indicatori del grado di regolamentazione dei mercati dei beni e dei servizi pubblicati dall’OCSE dalla fine degli anni Novanta. D’altra parte l’Italia, pur avendo una performance migliore della media dei Paesi OCSE, è leggermente peggiorata nel confronto internazionale: mentre si collocava alla tredicesima posizione nel 2018 su 38 Paesi OCSE in termini di regolamentazione favorevole alla concorrenza, è scesa alla diciassettesima posizione nel 2024. I settori in cui gli indicatori OCSE rilevano una buona situazione concorrenziale dell’Italia, anche nel confronto con gli altri Paesi, sono soprattutto i settori a rete. Nonostante i progressi fatti, invece, rimangono ancora criticità in alcuni mercati dei servizi, rispetto ai quali l’Italia presenta una regolamentazione tra le più restrittive a livello internazionale.In questo quadro generale, la segnalazione dell’AGCM si concentra su tre aree prioritarie e strategiche per la crescita economica del Paese: i) le infrastrutture energetiche e portuali; ii) il trasporto pubblico non di linea; iii) i servizi pubblici locali.In primo luogo, lo sviluppo, la diffusione e l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche sono “passaggi fondamentali per rendere concreta la transizione verso un’economia sostenibile”, si legge nel documento. In particolare, l’attuale elettrificazione dell’economia richiede non solo l’ammodernamento delle reti elettriche per rispondere alle necessità di un sistema sempre più interconnesso, decentrato e digitalizzato, ma anche lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica. Inoltre, la transizione energetica non può realizzarsi senza l’accelerazione dell’offerta di energia da fonti rinnovabili, anche attraverso lo sviluppo delle cosiddette infrastrutture flessibili, volte a evitare i rischi di colli di bottiglia nella produzione di energia da tali fonti. Anche i porti sono infrastrutture critiche per lo sviluppo economico del Paese nonché per la salvaguardia della connettività delle isole e delle regioni marittime periferiche. Nel contesto italiano, si ritiene “necessario intervenire radicalmente in questa area, visto lo scarso grado sia della concorrenza intra-portuale sia di quella inter-portuale”.L’Antitrust afferma anche che il trasporto pubblico non di linea è un settore che “reclama da tempo una riforma organica della regolazione, anche alla luce delle importanti sentenze pronunciate nel tempo, oltre che dalla Corte di giustizia, dalla stessa Corte Costituzionale che, nel 2024, ha in più occasioni evidenziato i gravi danni arrecati, in termini di benessere collettivo e di diritti fondamentali dei singoli, da un quadro normativo in tema di mobilità non di linea risalente e ormai desueto”.Infine, rileva l’esigenza di continui sforzi e di nuovi interventi nel settore dei servizi pubblici locali. Questa macroarea rappresenta, infatti, “un volano per la crescita economica poiché servizi pubblici locali efficienti vanno a beneficio non solo dei consumatori, ma anche delle imprese e dell’intero tessuto economico – viene spiegato – In Italia, il mercato dei servizi pubblici locali è altamente frammentato e caratterizzato dalla compresenza di operatori minori e di operatori di maggiori dimensioni che beneficiano delle economie di scala; le imprese già esistenti sono spesso favorite a discapito delle potenziali nuove entranti più efficienti. Questi meccanismi contribuiscono a servizi inefficienti e di scarsa qualità”. LEGGI TUTTO

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    OPA Shedir Pharma, raggiunta la soglia del 90% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa su Shedir Pharma, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel campo della nutraceutica e farmaceutica, l’offerente ha comunicato che, per effetto delle adesioni all’offerta pervenute fino alla data odierna, verrà a detenere una partecipazione superiore al 90% (ma inferiore al 95%) del capitale sociale.Pertanto, avendo dichiarato l’intenzione di non voler ricostituire un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni, adempirà all’obbligo di acquisto e Borsa Italiana disporrà l’esclusione delle azioni dalle negoziazioni su Euronext Growth Milan.Il periodo di adesione all’offerta terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 10 gennaio 2025 (incluso), salvo proroghe del periodo di adesione. Il corrispettivo, pari a 4,90 euro per ciascuna azione, verrà corrisposto agli aderenti in data 17 gennaio 2025 (o, in caso di riapertura dei termini, in data 31 gennaio 2025). LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rosso con ribassi megacap. Pesanti Tesla e Nvidia

    (Teleborsa) – Seduta negativa a Wall Street, dopo che gli ultimi dati macroeconomici hanno alimentato le speculazioni sulla possibilità che la Federal Reserve lasci i tassi invariati questo mese a causa della forza dell’economia statunitense. In particolare, l’ISM non manifatturiero è aumentato più delle attese a dicembre, il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è aumentato inaspettatamente a novembre, il deficit commerciale statunitense è aumento a novembre a 78,2 miliardi di dollari.Nel Nasdaq, spiccano i ribassi consistenti di due pesi massimi come Nvidia (ha svelato nuovi prodotti e partnership in occasione dell’importante conferenza tecnologica CES a Las Vegas) e Tesla (Bank of America ha declassato il titolo a “Neutral” da “Buy”).Diversi annunci nel campo dell’M&A: Getty Images si fonderà con Shutterstock in un accordo che valuta la società combinata circa 3,7 miliardi di dollari; Paychex ha annunciato di acquisire Paycor HCM per circa 4,1 miliardi di dollari in contanti; Apollo Global Management e BC Partners hanno stretto un accordo per acquisire una quota di controllo nell’unità di servizi ambientali di GFL Environmental, in un accordo che valuta l’attività a 8 miliardi di dollari canadesi.Tra gli altri annunci societari, Meta Platforms, la società fondata da Mark Zuckerberg che gestisce Facebook, Instagram e Threads, sta terminando il suo programma di fact-checking negli Stati Uniti e lo sta sostituendo con un sistema di “Community Notes” simile a quello di X (ex Twitter, ora di proprietà di Elon Musk).Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones che si attesta a 42.654 punti, mentre, al contrario, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 5.935 punti. In discesa il Nasdaq 100 (-1,33%); sulla stessa tendenza, negativo l’S&P 100 (-0,93%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+1,53%) e sanitario (+0,63%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti beni di consumo secondari (-1,85%), informatica (-1,74%) e telecomunicazioni (-0,70%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Johnson & Johnson (+1,99%), Chevron (+1,84%), Merck (+1,61%) e JP Morgan (+1,54%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -2,72%. Seduta negativa per Amazon, che mostra una perdita del 2,15%. Piccola perdita per Salesforce, che scambia con un -1,33%. Tentenna Home Depot, che cede l’1,28%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Micron Technology (+14,47%), Moderna (+12,21%), CDW (+4,56%) e Walgreens Boots Alliance (+2,75%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nvidia, che prosegue le contrattazioni a -5,31%. Seduta negativa per Take-Two Interactive Software, che scende del 4,26%. Sensibili perdite per Tesla Motors, in calo del 4,07%. Sotto pressione Warner Bros Discovery, che accusa un calo del 3,55%. LEGGI TUTTO

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    MARR ottiene la qualifica di PMI

    (Teleborsa) – MARR, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari al foodservice, ha comunicato la qualifica di “PMI”.Ciò comporta l’innalzamento dal 3% al 5% del capitale sociale (da intendersi riferito, nel caso di società che prevedono la maggiorazione del voto come MARR, al numero complessivo dei diritti di voto) della soglia minima delle partecipazioni rilevanti da comunicare ai sensi del TUF. LEGGI TUTTO