7 Gennaio 2025

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    Scuola, Valditara verso conferma nel 2025 delle convenzioni del piano Welfare

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha oggi annunciato pubblicamente che le convenzioni del piano Welfare previste dal Governo saranno rinnovate anche per tutto il 2025: si lavora, ha detto a Italia Oggi, per includere la sanità all’interno del piano di agevolazioni per il personale scolastico. Il piano Welfare, ha ricordato Valditara, è uno degli strumenti messi in campo per “restituire, anche dal punto di vista economico, autorevolezza ai docenti e a tutto il personale scolastico”.”Ben vengano le convenzioni per agevolare la vita professionale e personale dei lavoratori della scuola – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , anche perché non si comprende il motivo per il quale i lavoratori del comparto più grande dell’amministrazione statale debbano rimanere escluso da benefit e agevolazioni che invece hanno altri dipendenti del pubblico e del privato. Allo stesso tempo, però, ricordiamo, soprattutto alla politica e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che l’adeguamento economico del personale della scuola passa anche per un’indennità di vacanza contrattuale piena, anziché più che dimezzata come avviene oggi costringendoci al ricorso”.”Serve, inoltre, uno stanziamento adeguato di risorse pubbliche utili a pareggiare il caro vita e a produrre aumenti stipendiali veri che portino, anche gradualmente ma già con il prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro, i compensi dei dipendenti della scuola almeno alla pari della media della pubblica amministrazione italiana che al momento si colloca oltre 4 mila euro sopra ai docenti e quasi 10 mila rispetto al personale Ata”, conclude il presidente nazionale Anief. LEGGI TUTTO

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    Usa, le minacce di Trump: “Possibile uso della forza per conquista Panama e Groenlandia”

    (Teleborsa) – Conquista di nuovi territori e riappropriazione di vecchi possedimenti. Nella prima conferenza stampa dell’anno, ancor prima di essersi insediato, Donald Trump – dalla Casa Bianca d’inverno, il suo resort di Mar-a-Lago – ha già, nell’ordine, avvertito Panama e Groenlandia che non esclude l’uso della forza militare nei loro confronti, minacciato il Canada e la Danimarca di dazi, annunciato di voler cambiare nome al golfo del Messico e – come previsto – messo in guardia gli alleati della Nato che la sua amministrazione potrebbe chiedere un aumento delle spese per la difesa fino al 5% del Pil. Nato: verso un consistente aumento delle spese Come ampiamente previsto Trump ha già iniziato a battere cassa sul fronte Nato annunciando un possibile consistente aumento delle spese destinato a pesare in maniera significativa sull’Italia. Parlando delle spese per la difesa degli alleati della Nato Trump ha detto: “Tutti possono permetterselo, ma dovrebbe essere al 5% e non al 2%”. La visita in Usa della premier Meloni Nessuna indiscrezione sulle reali motivazioni della visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Gli altri leader hanno mostrato grande rispetto per il nostro Paese. La premier italiana Meloni è volata fin qui per poche ore solo per vedermi” ha detto Trump. Possibile ricorso alla forza militare per conquistare Panama e Groenlandia. Forza economica contro il Canada Trump non ha escluso l’uso della forza militare per un’eventuale riconquista del canale di Panama e per l’annessione della Groenlandia. “Non posso dare assicurazioni su nessuna delle due questioni”, ha risposto Trump, quando un giornalista gli ha chiesto se avrebbe escluso “l’uso della forza militare militare o la coercizione economica” verso Panama-Groenlandia. “Ma – ha aggiunto – posso dire questo: ne abbiamo bisogno per la sicurezza economica. Il Canale di Panama è stato costruito per i nostri militari”. Trump ha detto di valutare dazi contro la Danimarca in relazione alla Groenlandia, che vorrebbe annettere agli Usa. Trump ha, inoltre, intenzione di usare la “forza economica” contro il Canada, il Paese che il presidente eletto vorrebbe diventasse il 51esimo Stato americano.Il “Golfo d’America” Trump ha annuncia l’intenzione di cambiare il nome al golfo del Messico. “Lo chiameremo golfo d’America, che bel nome!”, ha detto il presidente eletto in un intervento a Mar-a-Lago.Venti miliardi di investimenti in data center da EmiratiTrump ha annunciato 20 miliardi di investimenti per costruire data center negli Usa da parte del miliardario del settore immobiliare degli Emirati Arabi Uniti, Hussain Sajwani, fondatore e presidente di Damac. In un intervento a Mar-a-Lago accanto all’investitore il tycoon ha spiegato che i data center saranno costruiti in diversi stati. “Siamo molto entusiasti per questa nuova presidenza”, ha dichiarato il miliardario. Permessi ambientali per chi investe oltre un miliardo in Usa Trump ribadisce che la sua amministrazione faciliterà i permessi ambientali per quelle aziende che investiranno negli Usa oltre un miliardo di dollari. Il presidente eletto ha anche ripetuto che il divieto di Joe Biden alle trivellazioni off-shore “non resterà in vigore”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Norges Bank ha una partecipazione del 3,662%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 3,662% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 31 dicembre 2024.Il 27 dicembre Norges Bank era scesa al 2,662%, rispetto al 3,662% del 24 dicembre e al 2,722 del 23 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Landi Renzo: Invitalia ha il 23,433%, Sentis AG ha il 5,809%

    (Teleborsa) – Invitalia ha il 23,433% di Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione. Il family office svizzero Sentis AG ha invece il 5,809% (in precedenza, al 24 gennaio 2024, la quota era dell’11,106%). È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 18 dicembre 2024.La comunicazione è stata effettuata a seguito del deposito, presso il registro delle imprese, della variazione del capitale sociale di Landi Renzo a esito dell’aumento di capitale in opzione e dell’aumento di capitale riservato a Invitalia, entrambi deliberati dal consiglio di amministrazione in data 6 novembre 2024, a valere sulle deleghe conferite dall’assemblea straordinaria dei soci in data 24 settembre 2024.Nella comunicazione alla CONSOB per il superamento della soglia di rilevanza del 20%, Invitalia ricorda di aver agito in qualità di soggetto gestore ex lege del “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa”. La partecipazione di Invitalia deve essere detenuta per un arco temporale non superiore a 5 anni e Invitalia non intende acquisire il controllo dell’emittente. Le azioni di titolarità di Invitalia – che determinano il superamento della soglia – sono Azioni A di categoria speciale prive di valore nominale, non quotate e convertibili in qualunque momento, in tutto e/o in parte in azioni ordinarie nel rapporto di 1:1.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Indel B, Praude Asset Management ha una partecipazione del 5,046%

    (Teleborsa) – Praude Asset Management, società d’investimento con base a Malta, ha una partecipazione pari al 5,046% in Indel B, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della refrigerazione mobile applicabile ai comparti automotive e leisure.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 23 dicembre 2024. La quota è classificata come gestione discrezionale del risparmio. LEGGI TUTTO

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    Maps si aggiudica con EcoMole una gara da 4 milioni di euro indetta da EFSA

    (Teleborsa) – Maps, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della digital transformation, ha comunicato che il consorzio di imprese partecipato da Maps e guidato da EcoMole, realtà con sede a Praga, ha siglato un accordo quadro con EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.L’accordo, della durata di un anno, prevede un rinnovo automatico annuale per ulteriori tre anni, per una durata massima di quattro anni, a fronte di un importo complessivo di 4.000.000 euro. L’importo non ha carattere vincolante per EFSA, che potrà richiedere le prestazioni al Consorzio sulla base di ordini che verranno di volta in volta emessi. Inoltre, nel corso del periodo, EFSA potrà estendere l’accordo ad altri ambiti scientifici, incrementando l’importo fino ad un massimo del 50% rispetto a quanto già previsto.L’accordo è finalizzato a fornire il supporto necessario per i processi di raccolta, analisi e gestione dei dati scientifici in diversi ambiti, tra cui: bioinformatica, residui di pesticidi e sostanze attive dei pesticidi, contaminanti chimici, additivi alimentari, materiali a contatto con gli alimenti, composizione degli alimenti, prodotti medicinali veterinari, indagini sui consumi alimentari, salute delle piante e degli animali e terminologia controllata.”Siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte di un cliente dall’elevato standing come EFSA, che conferma la solidità del nostro know-how nella gestione e analisi dei dati – ha commentato Marco Ciscato, presidente esecutivo di Maps – L’aggiudicazione della gara è per noi strategica non solo perché ci candida a essere un punto di riferimento per supportare EFSA e altre agenzie europee nell’applicazione di tecnologie all’avanguardia per il trattamento dei dati, ma anche perché accresce il valore dei nostri prodotti, che si basano sulle stesse competenze scelte da questa prestigiosa Agenzia”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Bank of America ha partecipazione potenziale del 6,852%

    (Teleborsa) – Il colosso bancario statunitense Bank of America ha una quota potenziale pari al 6,852% nel capitale di Banco BPM, istituto di credito italiano che fa parte del FTSE MIB. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 19 dicembre 2024.In particolare, l’1,168% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,132% sono right to recall senza data di scadenza.La restante quota è rappresentata da Call Option con data di scadenza compresa tra il 19/06/2025 ed il 18/06/2026, Put Option con data di scadenza compresa tra il 21/03/2025 e il 18/12/2025, OTC Option con data di scadenza 19/12/2025. LEGGI TUTTO

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    Generali, collocato green bond per 500 milioni di euro. Ordini per 2,1 miliardi

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha collocato un nuovo titolo Tier 2 denominato in Euro con scadenza 2035, emesso in formato “green”. I Nuovi Titoli sono emessi contestualmente all’offerta di riacquisto per cassa annunciata, con l’obiettivo di riacquistare un importo nominale aggregato di Titoli non superiore a 500.000.000 euro. L’offerta per il riacquisto terminerà alle ore 17.00 (CET) del 13 gennaio 2025.In fase di collocamento dei Nuovi Titoli, sono stati raccolti ordini pari a 2,1 miliardi di euro, oltre 4 volte l’offerta, da una base altamente diversificata di oltre 180 investitori istituzionali, compresa una presenza significativa di fondi con mandati Green/SRI. L’emissione ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori internazionali, che hanno rappresentato oltre il 92% degli ordini collocati, confermando la solida reputazione del Gruppo sui mercati. Circa il 34% dei Titoli è stato assegnato alla Francia, il 31% al Regno Unito e Irlanda, il 10% alla Germania, seguita dall’Italia che ha preso circa l’8% e dal BeNeLux circa l’8%.”L’emissione del nostro ottavo green bond è un ulteriore passo nel percorso di sostenibilità del Gruppo – ha commentato il CFO Cristiano Borean – L’ottima accoglienza ricevuta dal mercato rappresenta una conferma di Generali come assicuratore, asset manager e investitore responsabile. L’operazione estende inoltre la vita media del nostro debito esterno, coerentemente con il nostro approccio proattivo nella gestione del profilo delle scadenze obbligazionarie”.Barclays, Crédit Agricole, HSBC, ING, Mediobanca, Morgan Stanley e UniCredit agiscono come Joint Lead Managers e Bookrunners. LEGGI TUTTO