3 Gennaio 2025

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    Germania, tasso di disoccupazione stabile al 6,1% a dicembre

    (Teleborsa) – Risulta stabile la disoccupazione in Germania a dicembre 2024. Lo rileva il Federal Labour Office, secondo cui il tasso di disoccupazione destagionalizzato è fermo al 6,1%, in linea con il mese precedente e sotto il 6,2% atteso dagli analisti.Parallelamente, c’è stata una crescita di 10 mila unità nei disoccupati, inferiore alle stime di consensus (+15 mila), e dopo i +7 mila rilevati a novembre.Il numero complessivo dei disoccupati (non destagionalizzato) sale a 2,807 milioni dai 2,774 milioni precedenti. Quello destagionalizzato si porta a 2,869 milioni da 2,860 milioni precedenti.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari negativa in scia alle altre Borse europee. Male Stellantis

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. A Milano spicca il ribasso di Stellantis, dopo che ieri sera è emerso che il colosso dell’automotive italo-francese ha registrato a dicembre un calo delle immatricolazioni del 18,1%, con una quota di mercato del 23,3% in calo dal mese precedente. Nel 2024 ha immatricolato 454.013 unità, con una quota di mercato del 29,2%.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,028. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,22%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,11%.Balza in alto lo spread, posizionandosi a +116 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,52%.Tra gli indici di Eurolandia piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,46%, poco mosso Londra, che mostra un -0,13%, e scivola Parigi, con un netto svantaggio dello 0,81%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,55%, troncando così la scia rialzista sostenuta da tre guadagni consecutivi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.391 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,54%); come pure, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,49%).In questa pessima giornata per la Borsa di Milano, UniCredit, Mediobanca e Nexi sono le uniche vicine alla parità tra le Blue Chip.Le peggiori performance si registrano su Stellantis, che ottiene -2,90%. In rosso Iveco, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,70%. Tentenna STMicroelectronics, che cede l’1,43%. Sostanzialmente debole Pirelli, che registra una flessione dell’1,41%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Zignago Vetro (+1,25%) e Banco di Desio e della Brianza (+0,58%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ferragamo, che prosegue le contrattazioni a -2,36%. Si muove sotto la parità WIIT, evidenziando un decremento dell’1,31%. Contrazione moderata per Tinexta, che soffre un calo dell’1,27%. Sottotono Technoprobe che mostra una limatura dell’1,22%. LEGGI TUTTO

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    Nexi, nuovo patto parasociale sul 55,27% del capitale

    (Teleborsa) – I maggiori azionisti di Nexi (CDP Equity, CDPE Investimenti, AB Europe Investment, Eagle, Neptune, Mercury, Evergood H&F Lux), che insieme controllano il 55,27% del capitale sociale, hanno stipulato un patto parasociale relativo alla governance della società per rinnovare e modificare alcune disposizioni del patto parasociale stipulato il 16 dicembre 2021 e che è scaduto il 31 dicembre 2024), con l’obiettivo di assicurare la continuità con i principi di corporate governance stabiliti nel patto originario. Il patto parasociale è entrato in vigore il 1° gennaio 2025.Per tutta la durata del patto parasociale, ciascuna parte si impegna nei confronti delle altre a non far scattare l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria sulle azioni di Nexi.Inoltre, le parti convengono reciprocamente sulla loro comune finalità e sulla ferma intenzione che Nexi: (i) continui ad essere quotata su Borsa Italiana, agendo come rilevante player italiano nel settore altamente competitivo dei pagamenti digitali europei in partnership con tutte le primarie banche; (ii) non sia controllata individualmente o congiuntamente da nessuna delle parti (e nessuna di esse sia in grado di esercitare direzione e coordinamento su Nexi, unitamente alle sue controllate dirette e indirette); (iii) mantenga un efficiente modello di corporate governance, in conformità con, e facendo leva su, le best practices e sugli standards di governance applicabili alle società quotate nazionali ed estere di dimensioni comparabili; (iv) rimanga un’eccellenza anche in termini di gestione delle persone e di capacità di trattenere e attrarre i migliori talenti; e (v) realizzi – anche attraverso operazioni di M&A – una rapida crescita nel consolidato ecosistema europeo dei pagamenti.Le parti convengono che il gruppo sarà gestito da un management team altamente specializzato e ben accolto dagli investitori istituzionali, facendo leva sulla professionalità ai vari livelli organizzativi delle risorse interne di Nexi, come esistenti alla data del patto parasociale. In particolare, il management team sarà individuato dall’amministratore delegato di Nexi: (a) secondo le migliori pratiche per le società quotate di dimensioni comparabili e in linea con i principi e le linee guida in materia, nonché (b) tenendo in debito conto le competenze e le professionalità – come esistenti a livello di Nexi, alla data odierna – per la crescita futura di Nexi.Prevista la candidatura dell’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo per un altro mandato.Tra le altre cose, per tutta la durata del patto parasociale, su richiesta di CDPE e CDPEI, Poste Italiane potrà a sua discrezione aderire al patto parasociale come se ne fosse Parte, stipulando uno o più specifici atti di adesione con le altre controparti del patto parasociale. LEGGI TUTTO

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    Europa, prezzo del gas in leggero calo: torna sotto i 50 euro

    (Teleborsa) – Il prezzo del gas, nella seconda sessione del nuovo anno, tratta poco sotto i 50 euro al megawattora. La commodity è tornata al centro dell’attenzione dopo che dal 1° gennaio 2025 il gas russo non passa più nei gasdotti che, attraversando l’Ucraina, lo facevano arrivare nell’Unione Europea. Nonostante sia un evento notevole, non era certo inatteso: il governo ucraino aveva annunciato da tempo che non avrebbe rinnovato un contratto con Gazprom che era in vigore dal 2019 (da prima della guerra) e che scadeva il 31 dicembre 2024.Ad Amsterdam, mercato di riferimento, i futures febbraio 2025 segnano una diminuzione dell’1,2% a quota 49,65 euro al megawattora alle 9:10, dopo aver aperto a 50,25.Si tratta del livello più alto da novembre 2023, con un aumento del 30% nell’ultimo anno, mentre il Vecchio Continente affronta le rigide temperature invernali senza una fonte di approvvigionamento chiave.Sebbene il gas che arrivava attraverso l’Ucraina rappresentasse meno del 5% del fabbisogno europeo, la sua perdita aggiunge incertezza a un mercato già in tensione, dove le riserve si stanno esaurendo più velocemente del solito a causa del freddo e della mancanza di vento, ponendo sfide per garantire forniture adeguate il prossimo inverno. Inoltre, i prezzi del gas scontano la crescente concorrenza dall’Asia, dove il caldo estremo e l’espansione dello stoccaggio di GNL hanno intensificato la domanda. LEGGI TUTTO

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    MPS rimborsa in anticipo bond subordinato Tier 2 da 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena, in linea col funding plan e avendo ricevuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea, eserciterà in data 22 gennaio 2025 l’opzione di rimborso integrale in via anticipata dell’obbligazione subordinata Tier 2 denominata “€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes” e avente codice ISIN XS2106849727.I titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato. LEGGI TUTTO

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    USA, rumors: Biden decide di bloccare la vendita di U.S. Steel a Nippon Steel

    (Teleborsa) – Il presidente statunitense Joe Biden ha deciso di bloccare la vendita della United States Steel alla giapponese Nippon Steel. Lo ha scritto per primo il Washington Posts e poi sono uscite indiscrezioni anche su Bloomberg e Reuters, che citano persone a conoscenza della questione.L’accordo da 14,1 miliardi di dollari ha incontrato mesi di forte opposizione e sollevato interrogativi sul futuro del gigante industriale statunitense. Nippon Steel si era mostrata aperta a concessioni in merito a occupazione, investimenti e leadership locale.Secondo i dati della World Steel Association, la fusione avrebbe creato il terzo produttore di acciaio al mondo dopo il cinese Baowu Steel Group e ArcelorMittal con sede in Lussemburgo. Le due aziende hanno in precedenza segnalato l’intenzione di intraprendere un’azione legale se Biden avesse formalmente bloccato l’accordo. L’incertezza sulla riuscita dell’operazione era già stata prezzata dal mercato: le azioni della US Steel hanno chiuso giovedì a 32,60 dollari, rispetto a un’offerta dei giapponesi di 55 dollari ad azione. LEGGI TUTTO