(Teleborsa) – Il recente cambiamento delle strategie di investimento a medio termine da parte delle utilities europee non altera sostanzialmente il percorso della transizione energetica nella regione. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema.
Molte utility e società di generazione dell’area EMEA hanno ridimensionato i piani per aumentare la capacità rinnovabile quando hanno aggiornato la loro strategia di investimento, attribuendo le revisioni a un contesto operativo difficile. Stanno rallentando la diffusione delle energie rinnovabili, aumentando al contempo la quota di spesa destinata alle reti regolamentate, alle tecnologie di stoccaggio dell’energia e alle soluzioni per i clienti.
Ad esempio, la spesa in conto capitale di fino al 2026 è ora concentrata per il 60% sulle reti, in aumento rispetto al 44% del suo precedente piano di investimenti (esclusa l’acquisizione di PNM Resources). Ciò va a discapito delle energie rinnovabili (compreso lo stoccaggio), che sono scese dal 50% al 33%. Le soluzioni per i clienti rimangono invariate al 7%.
Secondo Fitch, le utility si trovano ora ad affrontare prezzi dell’elettricità che stanno scendendo a livelli normali più velocemente di quanto previsto in precedenza, mentre lo shock dei prezzi dell’energia causato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si attenua. Allo stesso tempo, le aziende operano in un contesto di tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo, di costi elevati per lo sviluppo delle energie rinnovabili (soprattutto per le turbine eoliche) e di ostacoli burocratici.
Tuttavia, Fitch non si aspetta che una ricalibrazione dei piani di investimento a medio termine segnali un allontanamento strategico dalle energie rinnovabili. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli analisti prevedono ancora un aumento graduale degli investimenti annuali sulle energie rinnovabili. L’accelerazione a lungo termine della diffusione globale delle energie rinnovabili è ancora riconosciuta come essenziale per sostituire la produzione fossile e soddisfare la nuova domanda di elettricità. Lo spostamento dell’enfasi sulle spese in conto capitale riflette molto probabilmente la prudenza finanziaria delle utility a fronte di un panorama complesso di investimenti nelle energie rinnovabili e della progettazione ancora in evoluzione del sostegno governativo in alcune giurisdizioni.
Secondo il report, le politiche finanziarie delle utility stanno cercando un equilibrio tra prezzi dell’energia più bassi nel medio termine e politiche di dividendi ferme con la necessità di sostenere i loro bilanci in linea con i loro rating attuali. Di conseguenza, Fitch prevede che gli investimenti (al netto delle cessioni di asset) saranno dimensionati per mantenere la leva finanziaria entro livelli coerenti con gli attuali rating.
I piani di cessione delle attività, in particolare quelli relativi ai portafogli rinnovabili, sono cruciali per finanziare la crescita senza esercitare pressioni sui parametri di leva finanziaria. In alcuni casi, tali piani possono contribuire a ridurre l’indebitamento. Viene ricordato che , e hanno importanti strategie di cessione di asset che contribuiscono al loro deleveraging.