(Teleborsa) – “Accogliamo con grande favore l’introduzione del decreto attuativo della riforma dell’Irpef che prevede per quest’anno una maggiorazione pari al 120% del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso di incremento del numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Questa misura rappresenta un passo fondamentale per sostenere la crescita economica e promuovere la stabilità occupazionale nel nostro Paese. Particolarmente significativa, inoltre, l’ulteriore maggiorazione al 130% se si assumono lavoratori meritevoli di maggiore tutela, tra cui persone con disabilità, donne con almeno due figli, giovani ammessi agli incentivi all’occupazione. Si tratta di un provvedimento che va nella giusta direzione, in quanto promuove una maggiore inclusione sociale e lavorativa”. È quanto ha dichiarato la presidente di UN.I.COOP. Lucia Dello Russo, in merito alla maxi-deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato, prevista dal decreto attuativo della riforma Irpef varata dal Governo.
“Questo decreto – commenta Dello Russo – avrà importanti ricadute sotto il profilo economico e sociale riducendo il peso fiscale sulle aziende, ma creando anche un ambiente più favorevole per l’innovazione. Le risorse liberate grazie alle deduzioni, infatti, possono essere reinvestite in formazione, sviluppo delle competenze e miglioramento delle condizioni di lavoro, generando un circolo virtuoso di cui beneficia l’intero tessuto produttivo. Il tasso di disoccupazione sceso sotto il 7%, il più basso dal 2008, e la crescita del lavoro stabile sono certamente segnali positivi che devono indurre a intensificare gli sforzi per continuare sulla strada intrapresa. La sfida è avviare una riforma del mercato del lavoro incentrata sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro mediante il potenziamento delle competenze, alla luce delle numerose opportunità derivanti dalle nuove tecnologie e dai processi di transizione in atto. Per rispondere all’esigenza di personale altamente specializzato imposta dai processi di innovazione ecologica e digitale in atto, soprattutto nei settori dove i contratti stagionali sono comuni (come il turismo, l’agricoltura e l’edilizia) per garantire la stabilizzazione del rapporto di lavoro occorrerebbe favorire la costituzione di reti di prossimità, quali strumenti di sviluppo territoriale ed innovazione sociale, reintroducendo apposite agevolazioni fiscali. Com’è noto – conclude la presidente di UN.I.COOP – le reti d’impresa rispondono a esigenze di tipo economico condividendo la spesa di personale altamente specializzato, come nel caso delle assunzioni congiunte, e di stabilità del lavoro per rispondere alla problematica legata alla flessione lavorativa propria della stagionalità legale e/o contrattuale. Attualmente, i vantaggi fiscali sono sospesi, avendo interessato i periodi di imposta 2010, 2011 e 2012″.