(Teleborsa) – Il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul Listing act, un pacchetto che intende rendere i mercati dei capitali dell’UE più attraenti per le imprese dell’UE e far diventare più facile per le aziende di tutte le dimensioni, comprese le PMI, quotarsi sulle borse europee.
L’accordo – che sarà ora finalizzato e presentato ai rappresentanti degli Stati membri e al Parlamento europeo per l’approvazione – punta a ridurre la burocrazia e i costi per aiutare le imprese europee di tutte le dimensioni, in particolare le piccole e medie imprese, ad accedere a maggiori fonti di finanziamento. Ciò dovrebbe incoraggiare le aziende a essere quotate e a rimanere quotate sui mercati pubblici dell’UE.
“L’accordo raggiunto sul Listing Package ridurrà gli oneri amministrativi per le imprese e contribuirà a rendere i mercati dei capitali dell’UE più attraenti, pienamente in linea con gli obiettivi dell’unione dei mercati dei capitali – ha commentato Vincent Van Peteghem, Ministro delle Finanze del Belgio (che ha la presidenza di turno) – È importante continuare a incoraggiare le società a quotarsi in Borsa, garantendo allo stesso tempo elevati livelli di protezione degli investitori e di integrità del mercato in tutta l’Unione”.
Le principali novità
L’accordo provvisorio ha trovato un equilibrio tra l’attenuazione degli obblighi di divulgazione continua e il mantenimento dell’integrità e dell’efficienza del mercato nel quadro degli abusi di mercato, restringendo la portata dell’obbligo di divulgazione in caso di processi prolungati (eventi in più fasi), si legge in una nota. L’obbligo di comunicazione immediata non copre più le fasi intermedie di tale processo, ma gli emittenti devono solo comunicare le informazioni privilegiate relative all’evento che sta completando il lungo processo.
Inoltre, alleggerisce le norme sulla ricerca sugli investimenti al fine di aumentare il livello di ricerca sulle PMI nell’UE. “Ciò è importante per informare i potenziali investitori sulla prospettiva di investire nelle PMI e migliora la visibilità degli emittenti quotati”, viene sottolineato. Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto che le imprese di investimento devono garantire che la ricerca sponsorizzata dagli emittenti che distribuiscono sia prodotta in conformità con il codice di condotta dell’UE.
L’accordo consente inoltre il re-bundling dei pagamenti per la ricerca e l’esecuzione degli ordini.
Le azioni a voto multiplo
Anche la direttiva sulle azioni a voto plurimo è stata provvisoriamente concordata tra il Consiglio e il Parlamento. La direttiva mira a incoraggiare i proprietari di società, in particolare i proprietari di PMI, a quotare per la prima volta le azioni della loro società su un cosiddetto “SME growth market”, come l’Euronext Growth Milan in Italia, utilizzando strutture azionarie a voto multiplo, in modo che possano mantenere un controllo sufficiente della loro società dopo la quotazione
I colegislatori hanno concordato di fissare un rapporto di voto massimo (ovvero il valore dei voti per azione che gli azionisti esistenti possono detenere rispetto a quelli che entrano nel mercato), lasciandone il valore alla discrezione degli Stati membri, oppure una restrizione per (la maggior parte) delle decisioni a maggioranza qualificata dell’assemblea generale. Altre garanzie rimangono facoltative.
Per aiutare gli investitori a prendere le giuste decisioni, l’accordo prevede la pubblicazione del bilancio annuale al momento dell’ammissione alle negoziazioni e, successivamente, solo quando tali informazioni non siano state precedentemente pubblicate o siano cambiate rispetto alla sua ultima pubblicazione.
I colegislatori hanno inoltre concordato di conferire mandato all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) per elaborare norme tecniche di regolamentazione sul modo più appropriato di designare tali azioni.