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Terziario, S&P Global: “In Italia prima contrazione ordini del 2024”

(Teleborsa) – Ad agosto continua a crescere l’economia terziaria italiana ma la crescita dell’attività è stata solo marginale con la prima contrazione registrata dai nuovi ordini. Allo stesso tempo, la pressione dei costi si è ridotta fino ad arrivare al valore minore da aprile 2021. L’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria in Italia è lievemente diminuito passando da 51,7 di luglio a 51,4 di agosto e segnalando un altro mese di crescita della produzione. È quanto rileva S&P Global nel report “HCOB PMI Composito dell’Eurozona”.

“Anche se in marginale espansione, si tratta dell’incremento più debole in sette mesi”, sottolineano gli analisti. Come segnale positivo, la creazione occupazionale è stata sostenuta, con un tasso di crescita ancora storicamente elevato malgrado sia rallentato per il terzo mese consecutivo. Anche se le aziende monitorate si sono di nuovo mostrate fiduciose in merito all’attività futura, il livello di ottimismo è stato il più debole da ottobre dello scorso anno.

Analizzando i dati PMI finali del Settore Terziario in Italia, Tariq Kamal Chaudhry, Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha ricordato che “resta la forza trainante dell’economia. Tuttavia, sta diventando sempre più evidente quanto questa trazione economica stia perdendo vigore ed efficacia. È dall’inizio del secondo trimestre che si avverte un notevole rallentamento della crescita, anche se il settore terziario di agosto segnala ancora un’espansione con l’indice HCOB PMI a 51,4 punti”. La crescita, ha detto, “va in parallelo con prezzi in salita. I costi sostenuti dalle aziende terziarie italiane continuano a salire rapidamente, con il campione intervistato che riporta spese maggiori per il personale e i servizi di supporto. Come segnale positivo, l’inflazione dei costi è notevolmente rallentata rispetto al mese precedente, toccando i minimi in 40 mesi. Al contrario, le tariffe applicate ai clienti finali salgono molto più lentamente, evidenziando le difficoltà delle aziende nel trasferire l’aumento dei costi ai clienti”. Le prospettive future del settore terziario italiano – ha avvertito l’analista – “non danno di certo speranza. Rispetto a luglio, sia il volume di ordini totale che estero è diminuito, insieme al lavoro inevaso, aumentando l’incertezza su uno slancio futuro. Se ci si aspetta ancora una crescita nei prossimi 12 mesi, il livello di ottimismo è significativamente inferiore alla media storica. Alcune aziende del terziario hanno espresso preoccupazione sulla situazione economica italiana, che si rispecchia anche nell’andamento occupazionale. Le assunzioni continuano, ma ad un tasso notevolmente rallentato, mostrando un settore che, anche se in espansione, sta perdendo vigore”.

L’Indice HCOB PMI sulla Produzione Composita in Italia ad agosto si attesta a 50,8 punti, con un leggero rialzo rispetto a 50,3 di luglio, “segnalando una leggera espansione dell’attività del settore privato” sottolinea S&P Global. “Il settore manifatturiero ha di nuovo ridotti i volumi di produzione” e “anche le aziende terziarie hanno segnalato ad agosto una riduzione dei nuovi ordini, causando quindi la prima contrazione del flusso delle commesse in entrata in otto mesi”.

Ad agosto, vista la forte riduzione del lavoro inevaso nel settore privato italiano, si sono inoltre registrati ampi segnali di capacità in eccesso. Anche se elevata, chiosa S&P Global, la pressione dei costi di agosto affrontata dalle aziende manifatturiere e terziarie è diminuita. Nel frattempo, con il settore manifatturiero che ha scelto di aumentare i prezzi di vendita, il tasso di inflazione corrispettivo è aumentato.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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