(Teleborsa) – Negli Stati Uniti “l’inflazione non tornerà al 2% quest’anno, ma forse alla fine dell’anno prossimo o nel 2026, ma stiamo facendo progressi”. Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell al forum della Banca centrale europea (BCE) a Sintra, in Portogallo, confermando la politica attendista della banca centrale americana.
“La politica monetaria è restrittiva e resterà tale“, ha detto ancora il banchiere, aggiungendo che sui possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve “non indicherò alcuna data” specifica. “Sappiamo che, se ci muoviamo troppo presto, possiamo disfare il lavoro fatto e che se, invece, lo facciamo troppo tardi potremmo danneggiare oltre il necessario un’economia. Quindi teniamo conto di questi due rischi”.
“Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo fatto progressi, le ultime letture suggeriscono che stiamo tornando su una dinamica disinflazionistica, ma vogliamo essere più fiduciosi. Vogliamo vedere più dati come quelli che abbiamo visto di recente”. Al direttorio della Fed “abbiamo benissimo presente di avere rischi bivalenti e che dobbiamo gestirli”, ha ribadito Powell.
Anche la BCE prende tempo sul taglio tassi
Al forum della Banca centrale europea (BCE) a Sintra, in Portogallo, anche la presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, discute di politica monetaria e fornisce qualche indicazione ai mercati: il prossimo taglio dei tassi dovrebbe essere valutato a settembre, mentre a luglio non ci sarà nessuna novità. “La solidità del mercato del lavoro”, ha detto “ci consente di prendere tempo per raccogliere nuove informazioni, ma dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che le prospettive di crescita rimangono incerte”.