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STM, Vestager: “Bene ruolo Commissione UE in investimento a Catania”

(Teleborsa) – Sono “contenta che la Commissione europea abbia fatto la sua parte” nel contribuire all’annuncio da parte STMicroelectronics della costruzione di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi di potenza al carburo di silicio a Catania per un investimento complessivo di 5 miliardi di euro. È quanto ha affermato la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager nel suo intervento all’evento organizzato dalla compagnia a Catania. “Attraverso questo investimento e collaborando con università e istituti di ricerca, con le PMI e con i fornitori provenienti da tutta l’Unione Europea, STMicroelectronics – ha proseguito Vestager – ha creato un cluster industriale molto importante. Non si tratta solo di un’azienda. Queste sono aziende che lavorano con aziende che lavorano con altre aziende. Ed è ovviamente per questo che siamo qui nella Valle dell’Etna, sull’Isola del Silicio. E sono felice che anche la Commissione abbia potuto fare la sua parte in questo straordinario progetto. Nell’ottobre 2022, la Commissione ha approvato i primi quasi 300 milioni di euro, di aiuti di stato per STMicroelectronics per costruire la sua prima linea di produzione di wafer in carburo di silicio utilizzando la tecnologia a 6 pollici o 150 millimetri. Questo è stato incluso nel piano di ripresa e resilienza dell’Italia e parzialmente finanziato nell’ambito del Next Generation EU. E il nuovo campus che celebriamo oggi fa esattamente parte di questo”.

“Inoltre è davvero importante sottolineare, – ha continuato Vestager – il ruolo che STMicroelectronics ha svolto nei due importanti progetti di interesse comune europeo proprio nel settore della microelettronica. Infatti, parte di ciò che vediamo oggi si basa sulla conoscenza e sull’esperienza derivanti da questo importante strumento europeo per l’innovazione all’avanguardia. Quindi, è fantastico vedere che qualcosa che è iniziato in Europa cresce in Europa e si espande in Europa. Sono anche molto felice, ovviamente, di dire oggi che la storia continua. Proprio oggi, la Commissione ha approvato poco meno di 2 miliardi di euro di aiuti di stato, contribuendo a questo totale di 5 miliardi di euro di investimento per questa nuova fabbrica di carburo di silicio. E come abbiamo sentito oggi, questa è veramente una novità assoluta. Una fabbrica su larga scala, completamente integrata, dal substrato al prodotto testato e assemblato, pronto per entrare, ad esempio, in un’auto”. Quando l’investimento sarà completato, la produzione – ha detto ancora Vestager – “sarà di oltre 750mila wafer in carburo di silicio da 8 pollici all’anno, in parte consumando la produzione di substrati preesistenti. E aiuterà l’Europa con 51 milioni di moduli completamente integrati. Se non siete impressionati da questo, non so cosa possa impressionarvi”.

Tale investimento – come ha segnalato la Commissaria Ue alla concorrenza – guarda verso l’obiettivo dell’Europa di raddoppiare la sua quota di mercato globale nella produzione di chip avanzati. “Con questo investimento, penso che stiamo anche dimostrando che lavorando insieme, possiamo aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento e minimizzare il rischio per le industrie in Europa. Perché ciò che accade qui è essenziale per molte altre imprese in Europa”, ha detto Vestager, segnalando la centralità dei chip per produzioni che consentiranno “un futuro più digitale, per allontanarsi dai combustibili fossili e aumentare l’uso dell’elettrificazione”. Si tratta – ha sottolineato Vestager – di una “tecnologia essenziale” per i prossimi 30 anni. “E ovviamente, – ha proseguito – in particolare per la mobilità elettrica: come sapete, un’auto elettrica può facilmente contenere più di 3mila chip, il doppio del numero di quelli che vediamo in un’auto normale”. L’investimento – ha aggiunto la Commissaria Ue – mostra “che siamo sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo”. Vestager ha inoltre voluto “ringraziare le autorità italiane, i governi, che hanno colto le opportunità e hanno fatto sì che questo fosse possibile. C’è un po’ di finanziamento europeo qui, sì, ma – ha detto – il vero finanziamento proviene dal contribuente italiano, attraverso il governo italiano, che ha visto l’importanza di fare questo. E penso che questo dimostri una combinazione di visione politica con il know-how e l’impegno di STM per creare questo investimento in Europa. Ci sono altre aziende tecnologiche globali. STM è infatti anche un’azienda globale. Ma investono in Europa. Costruiscono in Europa. Creano un ecosistema che rafforza la nostra industria e il mercato unico. E penso che questo sia un ottimo esempio di come i soldi dei contribuenti siano utilizzati saggiamente in modo da beneficiare gli italiani, ma anche in modo da beneficiare tutti in Europa. E facendolo in modo da non distorcere la concorrenza”.

“Entro fine anno l’Italia raggiungeremo i 10 miliardi di euro di investimenti nel settore della microelettronica” ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, visitando insieme a Vestager il sito di Stm a Catania. Urso ha sottolineato la tappa storica della “costruzione di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi di potenza al carburo di silicio a Catania, in Sicilia”.

“Dobbiamo lavorare per sviluppare la cooperazione delle nostre imprese per far crescere campioni europei in grado di competere a livello globale. Questa – ha aggiunto Urso – è una giornata storica, per la Sicilia che diventerà la terra del futuro, per l’Italia che si avvia a essere leader nella microelettronica, lo è per l’Europa che si avvia a far nascere campione europei, internazionali e competitivi nel mondo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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