(Teleborsa) – “Il rispetto delle intese è fondamentale per costruire buone relazioni industriali”. Lo dice il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, in un’intervista al quotidiano “Il Giornale” commentando le accuse del capo del sindacato americano Uaw Shawn Fain all’a di Stellantis, Carlo Tavares, e la decisione di licenziare 2.450 lavoratori a Detroit.
“Eviterei di presonalizzare gli scontri a livello sindacale – sottolinea – se si interrompe il filo del dialogo tutto si complica”. Sulla situazione di Stellantis in Italia aggiunge: “Si sono creati i presupposti per un accordo che rimane ora da conretizzare, abbiamo chiesto al ministro Urso di stringere i tempi”.
Uliano sottolinea come la Fim sia stata la prima a lanciare l’allarme rispetto alla situazione occupazionale: “Tutto è legato all’accordo in itinere. A Melfi sono previsti 5 nuovi modelli, ma occorrono 2 anni di ammortizzatori; il progetto della giga factory a Termoli è sospeso; Comau ceduta; mentre su Mirafiori e Maserati – conclude – Stellantis deve fare chiarezza. Il quadro complessivo è molto incerto. A questo si aggiunge una situazione che vede l’elettrico che cala in Europa e l’arrivo dei cinesi. Non funzionano più i piani pluriennali. Stellantis a fine 2024 arriverà a produrre in Italia circa 500mila veicoli”.