(Teleborsa) – Non è previsto un contributo finanziario di Roma Capitale sull’intervento relativo alla realizzazione del nuovo stadio di calcio nella zona urbana di Pietralata proposto dal club sportivo AS Roma. È questo, nonostante sia un project financing che, da un punto di vista normativo, e` compatibile con la previsione di contributi pubblici fino ad un massimo del 49%. È quanto ha chiarito l‘amministrazione Capitolina durante gli incontri nell’ambito del Dibattito Pubblico sul progetto. Il percorso avviato lo scorso 25 luglio dalla Giunta capitolina si è concluso oggi con l’approvazione della delibera contenente la relazione sugli esiti del dibattito pubblico per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Pietralata, presentata da Nomisma.
Il prossimo step procedurale – spiega Nomisma in una nota – prevede la consegna da parte della A.S. Roma del progetto definitivo corredato di un piano economico-finanziario asseverato che dovrà essere approvato dall’Assemblea Capitolina. Nella stessa seduta verrà indicato il rappresentante del Sindaco alla conferenza dei servizi decisoria che sarà aperta dalla Regione Lazio.
“Abbiamo dimostrato di fare i fatti, non le parole. A questo punto sta alla Roma che deve presentare un progetto. Noi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E in tempi record. Quando la Roma presenterà un progetto esecutivo andremo a concludere l’iter. Ma è la dimostrazione che si fa sul serio” ha commentato l’assessore al Turismo e allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato.
Uno degli aspetti caratterizzanti del Progetto Stadio oggetto del Dibattito Pubblico, specificato spesso sia dall’Amministrazione Comunale che dal Proponente, riguarda proprio la sua natura di project financing, attraverso la quale l’Amministrazione Comunale prevede di affidare la concessione di lungo termine dei terreni pubblici al Proponente che, inizialmente, – si legge nel dossier conclusivo del dibattito – si occupera` della costruzione dello Stadio e, successivamente, della sua gestione. È stato messo in luce durante le relazioni che l’aspetto dirimente e` la valutazione dell’equilibrio economico-finanziario del Progetto Stadio. Nel corso del Dibattito, alcuni partecipanti hanno sollevato dubbi riguardo l’idoneita` economico-finanziaria del Proponente e l’effettiva sostenibilita` dei costi di gestione della struttura. I cittadini, infatti, hanno piu` volte sottolineato come il Proponente abbia attualmente un patrimonio netto negativo di 340 milioni di euro e non abbia quindi i requisiti previsti dalla normativa per poter sviluppare il progetto.
L’Amministrazione Comunale e il Proponente hanno piu` volte rammentato che l’attuale PEF (Piano Economico Finanziario) e` da considerarsi preliminare e che diventera` definitivo solamente in una fase successiva della progettazione. L’Amministrazione Comunale ha anche precisato che la fase di verifica dei requisiti del Proponente verra` espletata dopo la presentazione del progetto definitivo e prima della partecipazione alla gara, secondo quanto stabilito dalla Legge stadi.
Un’altra questione emersa a piu` riprese riguarda la suddivisone degli oneri delle spese, in particolare gli impegni di investimento sia da parte dell’Amministrazione Comunale che del Proponente, sui quali i partecipanti hanno richiesto maggiori informazioni. Inoltre, altre inquietudini dei cittadini hanno riguardato la gestione delle opere pubbliche strumentali all’apertura dello Stadio che, come specificato nella delibera di dichiarazione di pubblico interesse, dovranno essere a carico del soggetto Proponente.
E` stato inoltre sollevato il tema di prevedere e finanziare delle politiche attive di ticketing che promuovano comportamenti virtuosi rispetto all’ambiente e alla componente sociale da parte dei cittadini, come gia` citato anche nella sezione della sostenibilita` ambientale. Il Proponente ha affermato che in questa fase progettuale non si sono ancora definite delle vere e proprie politiche di ticketing, ma ha rassicurato piu` volte i cittadini sul fatto che si promuoveranno azioni tali da incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici, come accade in altri stadi europei.