(Teleborsa) – I sindacati hanno inviato a , , e , dopo il coordinamento unitario di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e AqcfR, la richiesta di rinnovo della parte economica del Contratto collettivo specifico di Lavoro (CCSL) per il biennio 2025-2026. L’aumento rivendicato è a regime dell’8,8% della paga base, in cifra assoluta pari a 185,83 euro mensili al terzo gruppo professionale e a 179, 40 euro alla seconda area professionale, nonché della indennità di funzioni direttive e degli istituti connessi, compreso il premio di risultato annuale che è una percentuale della paga base annua e che quindi va rivalutato insieme ad essa.
Si chiede inoltre di riconoscere 680 euro una tantum, di non procedere all’assorbimento dei superminimi individuali e di verificare indicatori e valori soglia del premio annuale.
Infine, si chiede di completare i lavori del Gruppo sull’inquadramento, che in passato aveva avanzato una serie di proposte in ordine a premi o comunque a voci salariali specifiche per gruppi di lavoratori, nonché in ordine alla questione dell’assorbimento degli scatti di alcuni gruppi di lavoratori, ma che fino ad ora non è ancora arrivata ad una conclusione.