(Teleborsa) – La Banca centrale russa ha alzato il suo tasso di riferimento dal 16% al 18%, in risposta ai crescenti rischi per l’inflazione e al rallentamento della domanda interna. Si tratta del primo aumento di quest’anno.
“La crescita della domanda interna continua a superare significativamente le possibilità di espandere l’offerta di beni e servizi. Affinché l’inflazione possa ricominciare a scendere, sono necessarie ulteriori restrizioni della politica monetaria e, affinché l’inflazione ritorni all’obiettivo prefissato, condizioni monetarie significativamente più restrittive di quanto ipotizzato in precedenza”, ha spiegato la banca centrale russa in una nota, aggiungendo che “valuterà la fattibilità di un ulteriore aumento del tasso di riferimento nelle prossime riunioni”. A maggio, Putin ha dichiarato che la spesa della Russia per la Difesa raggiungerà l’8,7% del PIL nel 2024.
L’Istituto guidato da Elvira Nabiullina ha alzato le previsioni sull’inflazione quest’anno, dal 4,3-4,8% al 6,5-7% e ha anche ampliato il corridoio per le aspettative di crescita dei prezzi l’anno prossimo dal 4% al 4-4,5%.