(Teleborsa) – , tech company specializzata nei Big Bata attiva nel segmento B2B dell’elettronica di consumo e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con Ricavi Consolidati pari a 434 milioni di euro, evidenziando una crescita del 32% rispetto al 2022, con una significativa performance per le categorie di prodotti diversi da quelli che rappresentano il core business, in linea con le strategie di diversificazione adottate dal management. Gli Ordini sono pari a 55.228, in crescita di 25.023 (+83% YoY) rispetto ai 30.205 ordini dell’esercizio 2022. Le Unità vendute sono pari a 4.227.374, in crescita di 2.085.635 unità (+97% YoY) rispetto a 2.141.739 unità vendute nel FY2022.
L’EBITDA cresce del 23% a 9,2 milioni di euro nel 2023, rispetto a 7,5 milioni di euro dell’esercizio 2022. L’Utile Netto è pari a 0,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 5 milioni di euro dell’esercizio 2022. Pesano costi non ricorrenti legati all’IPO per circa 1,2 milioni, la svalutazione della partecipazione in PB Online (ora ePRICE IT) per 0,8 milioni, oneri finanziari per circa 5 milioni.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2023 – ha detto l’AD Marco Dezi – Il 2023 è stato un anno ricco di eventi, in particolare con l’IPO sul mercato Euronext Growth di Milano, scelta adottata anche per supportare la crescita dimensionale della società e gli investimenti in ricerca e sviluppo. Siamo soddisfatti ma consapevoli che abbiamo ancora molto da fare e siamo pertanto concentrati a dare attuazione al piano strategico di crescita con l’obiettivo di generare un valore condiviso per tutti gli stakeholder”.
L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 36 milioni di euro: la società segnala che, in attuazione della strategia del management avviata nel 2023 e basata sul pagamento anticipato di alcuni fornitori per incrementare la marginalità, sono stati versati acconti a dicembre 2023 per circa 9,7 milioni (rispetto ai soli 0,6 milioni a dicembre 2022) cui tuttavia è seguito uno straordinario ritardo della merce consegnata a gennaio 2024: questo ha determinato una rotazione della merce avvenuta a gennaio 2024 con conseguente impatto positivo di circa 9,7 milioni sull’indebitamento finanziario netto (oltre che sui ricavi e margini più elevati) a gennaio 2024 anziché a dicembre 2023.