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Rapporto Coop: italiani senza aspettative per il futuro ma sereni

(Teleborsa) – Un’Italia senza aspettative per il futuro ma serena che guarda alla sfera privata e alla famiglia e che si affaccia con ‘sala imperturbabilità’ al 2024. È quanto emerge dalla tradizionale Survey dell’Ufficio studi della Coop, condotta a dicembre, per il nuovo anno, che malgrado l’estrema volatilità del futuro ci consegna l’immagine di un Paese in pausa. Se la speranza tende a scemare (ora la indica solo il 22%) e allo stesso modo viene meno la previsione di un concreto cambiamento (12%), trovano spazio parole come serenità (33%) e accettazione (28%) tra quelle che più tendono a connotare l’anno appena iniziato.


Gli italiani, dice il Rapporto, si acconciano a una vita fatta di piccole cose, obbligati ad avanzare giocoforza per sottrazione più che per aggiunte e a farne le spese i grandi progetti e i punti di svolta della vita. Quasi un cittadino su 3 avrebbe intenzione di acquistare una casa, oppure vorrebbe cambiare nazione, ma sa già che non lo farà (cifra che sale al 39% tra i 18-24enni), analogamente un 30% degli occupati vorrebbe cambiare lavoro ma sa che non sarà possibile. Impressiona soprattutto che tra i giovani 20-40enni, la metà (51%) si dichiara per nulla interessata a diventare genitore, mentre un ulteriore 28% vorrebbe un figlio, ma già prevede che non sarà possibile.

Le due sole voci di spesa in cui il numero di italiani che prevedono per il 2024 un aumento supera coloro che prevedono una diminuzione, sono proprio le spese per la salute e benessere (in aumento per il 24% del campione) e quelle per il consumo alimentare domestico (16%).

Ma anche a tavola, la tenuta della spesa fa rima da un lato con il rapporto qualità-prezzo, che il 66% degli italiani considera come primo driver di acquisto, e dall’altro sono i concetti di salutare, semplice e autentico ad associarsi sempre più frequentemente al cibo. E, infatti, sulle tavole del 2024 nella top 5 dei prodotti in crescita di acquisto torna l’ortofrutta seguita da pesce mentre tra le rinunce spiccano i dolci, salumi e affettati e superalcolici.

Ma se il 2023 ha insegnato alle famiglie come risparmiare nel solito punto vendita, è anche vero che nei mesi più difficili le ha anche condotte sempre più spesso al discount. Un trend in crescita anche nel 2024 tanto da collocare questo formato in testa alla classifica dell’incremento delle vendite sia nelle previsioni dei consumatori che dei manager intervistati. A fronte di queste tendenze solo il binomio efficienza-innovazione sembra essere la strada maestra per la moderna distribuzione del futuro.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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