(Teleborsa) – Va avanti la protesta degli agricoltori a Bruxelles. I trattori questa mattina hanno bloccato l’accesso stradale all’aeroporto principale della capitale belga. La società che gestisce l’aeroporto di Zaventem ha fatto poi sapere che il blocco è stato rimosso. Durante le protesta in corso contro le politiche agricole dell’Ue, i manifestanti hanno forzato uno dei blocchi della polizia su rue de Pascal, dapprima con alcuni partecipanti alla protesta entrati a piedi e poi direttamente entrando con i trattori, per riversarsi in una via interdetta alla protesta: Chaussee d’Etterbeek. Secondo la polizia belga, sono circa 900 i trattori presenti alla manifestazione in corso.
Sulla strada a ridosso del Consiglio Ue, rue Froissart, la polizia sta cercando di contenere i manifestanti che lanciano fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine. Dal Consiglio si sentono ora i clacson dei trattori. Fermato un tentativo di forzare un blocco in rue de La Loi, a pochi metri.
Sulla stessa rue de La Loi, a pochi metri dalla Commissione europea e dall’Europa Building dove si sta riunendo il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura si registrano diversi i roghi, appiccati dai manifestanti usando copertoni, e cassonetti dati alle fiamme. Si stanno alzando intense colonne di fumo, si sentono diverse esplosioni di petardi, e la polizia ha azionato gli idranti, da quanto risulta al momento solo dirigendoli contro i roghi. Alcuni trattori si sono ora diretti verso Place de Luxemburg, davanti al Parlamento europeo, interdetta ai veicoli agricoli.
Su rue d’Etterbeek, la via interdetta sulla quale sono riusciti a entrare i manifestanti anche con i trattori, la tensione è ulteriormente salita: la polizia ha azionato gli idranti contro i manifestanti lanciando lacrimogeni. I manifestanti stanno invece lanciando contro la polizia vari oggetti, come uova o lattine.
“La nostra richiesta numero uno è garantire un reddito dignitoso agli agricoltori. E per questo non abbiamo altra scelta che abbandonare le politiche di libero scambio e di deregolamentazione del mercato”, ha sottolineato il responsabile della missione politica di Fugea, la federazione agricola che sta guidando la protesta in Belgio, Timothée Petel, al quotidiano belga Le Soir. La federazione agricola afferma di aspettarsi “un’azione forte su questi temi” da parte della Commissione europea e ritiene che le sue recenti decisioni siano “ampiamente insufficienti”. “La Commissione ci chiede di sospendere alcune norme ambientali (che non abbiamo chiesto) e di effettuare una semplificazione amministrativa. Certamente è necessario per gli agricoltori, ma non soddisfa la nostra priorità, che è quella di fissare prezzi equi”, ha aggiunto Timothée Petel.
“Le nostre sono mobilitazioni condotte con determinazione per avere risposte chiare ai bisogni delle nostre imprese ma si distinguono rispetto ad atti di violenza che non ci piacciono e non ci appartengono”, ha affermato da Bruxelles il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che in una nota ha condannato gli incidenti nella capitale belga