(Teleborsa) – È proseguita anche sul finale dello scorso anno la contrazione dell’erogazione di credito bancario in Italia: nel mese di dicembre, complessivamente i prestiti al settore privato sono diminuiti del 2,8 per cento su base annua, mostrando una limatura rispetto alla dinamica di calo del 3,2 per cento di novembre. I prestiti alle famiglie, riporta la Banca d’Italia nella pubblicazione “Banche e moneta: serie nazionali”, si sono ridotti dell’1,3 per cento sui dodici mesi (erano calati dell’1,2 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,7 per cento, in questo caso la moderazione del calo è risultata un po’ più netta rispetto al meno 4,8 per cento di novembre.
Nel frattempo i depositi del settore privato sono diminuiti del 3,1 per cento su base annua, dopo un meno 4,1 a novembre. All’opposto la raccolta obbligazionaria ha continuato a salire vigorosamente, con un più 19,3 per cento annuo dopo il 19,7 per cento in novembre
Rilevati i primi segnali di calmieramento dei tassi di interesse sui prestiti a famiglie e imprese in Italia. A dicembre sui mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (considerando il tasso comprensivo delle spese accessorie, Taeg o Tasso annuale effettivo globale) i tassi si sono smorzati al 4,82 per cento, dal 4,92 di novembre.
Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,16 per cento (10,27 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,46 per cento (5,59 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,72 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,28 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96 per cento (0,95 nel mese precedente).