in

PNRR, via libera Commissione UE a quinta rata. Fitto: “Risultato positivo, proficua collaborazione”

(Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato oggi la valutazione preliminare positiva di 53 traguardi e obiettivi connessi alla quinta richiesta di pagamento dell’Italia per 11 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento) nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il fulcro di NextGenerationEU. “La quinta richiesta di pagamento – fa sapere la Commissione Ue – riguarda passi importanti nella realizzazione di 14 riforme e 22 investimenti che stimoleranno cambiamenti positivi per i cittadini e le imprese in Italia in diversi settori, fra cui la legge sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa pubblica come pure l’istruzione secondaria e terziaria”. La Commissione ha ora trasmesso la valutazione preliminare positiva dei traguardi e degli obiettivi che ritiene conseguiti in misura soddisfacente al comitato economico e finanziario, il quale dispone di quattro settimane per esprimere il proprio parere. Ciò spianerà la strada al pagamento di 11 miliardi di euro.

“Un risultato molto positivo – ha commentato il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo l’annuncio da Bruxelles sul via libera preliminare alla rata –. Oggi c’è stata la decisione della Commissione europea sull’approvazione della quinta rata del Pnrr dopo un iter complesso, che si è svolto con una proficua collaborazione tra la Commissione Ue e il governo”.

Le misure faro della richiesta di pagamento comprendono: programma nazionale per la gestione dei rifiuti (il programma ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e ha portato alla chiusura di 22 discariche irregolari); riforme del sistema di istruzione volte a migliorare i risultati scolastici, a riallineare i programmi di studio alle esigenze del mercato del lavoro e ad agevolare l’accesso degli studenti all’occupazione. Le riforme coprono settori quali l’organizzazione del sistema scolastico, il sistema di orientamento, il reclutamento e la carriera dei docenti, l’istruzione terziaria professionalizzante e le borse di studio per l’accesso all’università.

Quando è stata presentata, la richiesta comprendeva 52 traguardi e obiettivi. Una revisione mirata del piano nel maggio 2024 ha fatto salire a 54 i traguardi e gli obiettivi associati alla quinta richiesta di pagamento, poiché l’Italia ha attuato più rapidamente del previsto due obiettivi, originariamente programmati per la settima richiesta di pagamento. In questa fase la Commissione ha, tuttavia, evidenziato di non poter pronunciarsi sulla valutazione di un obiettivo (M1C1-85), che riguarda la riforma del quadro in materia di appalti pubblici e concessioni e che prevede una riduzione del 10% del tempo medio tra l’aggiudicazione dell’appalto e la realizzazione dell’infrastruttura. “È emerso – spiega la Commissione Ue – che la formulazione della decisione di esecuzione del Consiglio che approva il piano italiano per la ripresa e la resilienza (PNRR) non precisa in modo sufficiente la metodologia da applicare per valutare il conseguimento soddisfacente di tale obiettivo, che la Commissione ha stimato a 110 milioni di euro sulla base della metodologia stabilita. Poiché sono necessari ulteriori chiarimenti dell’obiettivo, l’Italia intende presentare una richiesta motivata per modificarlo, senza pregiudicare l’ambizione né la finalità strategica della misura”. “È necessaria – ha detto Fitto – una riformulazione per avere un criterio condiviso e facilmente interpretabile. D’intesa con la Commissione Ue ridefiniremo questo aspetto per scrivere meglio i criteri ed evitare dubbi interpretativi. I 110 milioni saranno erogati dopo questa valutazione”.

La quinta rata del Pnrr – ha sottolineato Fitto – contiene 400 milioni in più per “gli obiettivi raggiunti sul contrasto all’evasione fiscale”. n particolare, gli obiettivi che la Commissione europea ha riconosciuto riguardano “l’aumento del 40% rispetto al 2019 delle lettere di conformità e l’aumento del 30% del gettito a seguito dell’invio di queste lettere”.

Nel dettaglio il piano italiano per la ripresa e la resilienza comprende 66 riforme e 150 investimenti, che si articolano in 618 traguardi e obiettivi. Ammonta a 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro erogati sotto forma di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro erogati sotto forma di prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Con il via libera della Commissione europea alla richiesta di pagamento della quinta rata per 11 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, i pagamenti approvati da Bruxelles sul Recovery italiano salgono a 113,5 miliardi. Sono invece già stati versati 102 miliardi: oltre la metà del piano.

L’Italia ha già chiesto il pagamento della sesta rata, per 8,5 miliardi: 1,6 miliardi in sovvenzioni, 6,9 miliardi in prestiti. L’ultimo versamento Ue sul Pnrr italiano è stato fatto a dicembre con la quarta rata da 16,5 miliardi.

Traguardi e obiettivi andranno realizzati entro giugno 2026 in modo che i pagamenti Ue vengano completati entro l’anno.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

ANIA, Giorgetti: collaborazione pubblico-privato “ingrediente chiave”

Recordati, azioni proprie all’1,38% del capitale sociale