(Teleborsa) – Plenitude (ex gas e luce) ha chiuso il 2023 con un risultato operativo adjusted di 515 milioni di euro e un utile netto adjusted di 220 milioni di euro, entrambi in aumento di circa il 50% rispetto al 2022. I risultati ottenuti sono stati guidati dal buon andamento del settore retail e dall’aumento della capacità rinnovabile installata e relative produzioni, confermando il valore generato dal modello di business integrato della società, che nei prossimi anni vedrà un sempre maggior contributo anche dal settore della mobilità elettrica.
All’incremento del risultato operativo si sono contrapposti maggiori oneri finanziari, per l’aumento sia dell’indebitamento che dei tassi, maggiori oneri netti su partecipazioni, connessi al peggioramento dei risultati conseguiti dalle partecipate valutate ad equity, e maggiori imposte sul reddito in conseguenza del miglior risultato.
Guardando alle componente dell’EBITDA pro-forma, il settore Retail ha contribuito con 750 milioni di euro, in netto rialzo rispetto ai 486 milioni dell’esercizio precedente, le Rinnovabili hanno segnato 204 milioni di euro (da 211 milioni nel 2022), mentre l’E-mobility è rimasta negativa per 24 milioni di euro (voce invariata).
“Nel 2023 Plenitude ha conseguito un’eccezionale crescita operativa e finanziaria, raggiungendo un EBITDA pro-forma di 0,9 miliardi, tre volte rispetto a quello del 2018 – ha commentato Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude – Prevediamo di traguardare un EBITDA di 1 miliardo nel 2024 e di raddoppiarlo a 2 miliardi nel 2027″.
“Inoltre, come Società Benefit, siamo da tempo impegnati nell’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno del nostro modello di business, e confermiamo la volontà di avere un impatto positivo sull’intera catena del valore, sui territori e le comunità in cui operiamo – ha aggiunto l’AD – Lo facciamo con azioni concrete, che anche quest’anno abbiamo deciso di delineare nel nostro Report di Sostenibilità e Relazione di Impatto”.
Il decremento dei prezzi ha comportato un parziale riassorbimento del capitale circolante, incrementatosi in misura rilevante nella fase di rialzo dei prezzi del 2022, e di ciò ha beneficiato il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 1.040 milioni (negativo per 373 milioni nel 2022). Gli esborsi per gli investimenti tecnici (630 milioni, al netto di 7 milioni di dismissioni di asset materiali), le acquisizioni di partecipazioni e imprese consolidate (458 milioni) e la variazione dei debiti netti per investimenti (negativa per 274 milioni) hanno determinato un Free cash flow negativo di 322 milioni, cui si è sommato l’esborso per l’acquisizione dell’interessenza di terzi di Evolvere (60 milioni) e l’indebitamento delle società acquisite e altre variazioni (26 milioni). Tali variazioni hanno condotto ad un incremento del debito finanziario netto di 408 milioni (contro 2.241 milioni nel 2022).
Plenitude, Società Benefit controllata da Eni, è attiva in oltre 15 Paesi nel mondo con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con oltre 3 GW di capacità installata, la vendita di energia e soluzioni energetiche a 10 milioni di clienti europei e una rete capillare di 20.000 punti di ricarica per veicoli elettrici. Entro il 2027, l’azienda punta a raggiungere 11,5 milioni di clienti, oltre 8 GW di capacità rinnovabile e 40.000 punti di ricarica installati.