(Teleborsa) – batte le attese con i risultati del secondo trimestre. Il gruppo statunitense del tabacco ha riportato un utile per azione pari a 1,59 dollari per azione contro gli 1,57 dollari stimati dagli analisti.
Il fatturato ha raggiunto 9,47 miliardi di dollari superiori ai 9,18 miliardi del consensus.
Per il 2024, Philip Morris prevede un utile per azione compreso tra 6,33 e 6,45 dollari contro il consensus di 6,33 dollari.
Il titolo guadagna bene, con una variazione del 3,53%.
Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla rispetto all’indice di riferimento.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l’andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 112,2 USD. Il supporto più immediato è stimato a 108,9. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 106,8, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.