(Teleborsa) – Anche Nissan accusa il contraccolpo della crisi dello settore automotive ed annuncia ben 9.000 licenziamenti a livello mondiale ed una riduzione della capacità produttiva del 20%. Queste misure si uniranno ad una razionalizzazione delle spese ammnistrative e degli asset in portafoglio, per privilegiare le spese in conto capitale e le attività di ricerca e sviluppo.
L’annuncio della casa d’auto giapponese arriva in seguito della revisione al ribasso della guidance per l’esercizio in corso: le stime sulle vendite sono state riviste al ribasso del 9,3% a 12,7 milioni di unità dai 14 milioni indicati in precedenza. La stima di utile operativo è stata tagliata del 70% a 150 miliardi di yen.
“Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per recuperare la sua performance e creare un’azienda più reattiva e resiliente, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei mercati”, spiega una nota del Gruppo, aggiungendo che queste azioni puntano, da un lato, a stabilizzare la dimensione del gruppo, sino ad un livello di 3,5 milioni di unità vendute nel 2026, per ottenere una crescita sana in futuro, dall’altro a rafforzare il prodotto e garantire la crescita nel medio-lungo termine attraverso l’esecuzione del piano “The Arc”.
E’ in atto poi una razionalizzazione degli asset in portafoglio. Nissan ha infatti annunciato anche la vendita di una quota del 10% di Mitsubishi Motors Corporation, riducendo la sua partecipazione dall’attuale 34%. Nissan metterà in vendita 149.028.300 azioni domani, prima dell’inizio degli scambi alla Borsa di Tokyo, al prezzo di chiusura odierno di460,6 yen.