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Mutui, primo dietrofront tassi: a dicembre tornano a scendere

(Teleborsa) – Nell’ultimo mese dell’anno il tasso sui nuovi mutui erogati dalle banche in Italia alle famiglie è diminuito al 4,42%, dal 4,50% del mese precedente. Lo riporta l’ ABI nel suo Rapporto mensile segnalando che si tratta del primo calo dopo 24 mesi di rialzi. Il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è invece ulteriormente aumentato, al 5,69% dicembre dal 5,59% novembre. A dicembre il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 4,76%, un livello stabile rispetto al mese precedente.

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Dal rapporto emerge che continua a calare il volume del credito bancario in Italia, ma la dinamica di questa contrazione si è leggermente attenuata: a dicembre i prestiti e imprese famiglie risultano del 2,2% inferiori rispetto allo stesso mese di un anno prima, una flessione inferiore rispetto al meno 3% registrato a novembre, riporta l’Abi precisando che a novembre i prestiti alle imprese erano risultati in calo del 4,8% su base annua, quelli alle famiglie dell’1,2%.

Secondo l’associazione bancaria “il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti”. Il tutto a riflette l’aggressiva stretta monetaria effettuata dalla Bce nei mesi scorsi, con un rialzo complessivo dei tassi di riferimento pari a 4,50 punti percentuali.

In lieve aumento le sofferenze nette sui prestiti delle banche in Italia, cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dagli istituti con risorse proprie: a novembre si sono attestate a 17,7 miliardi di euro, da 17,5 miliardi di un mese prima. Il dato, riferito dall’Abi nel suo Rapporto mensile resta comunque un valore molto contenuto e ben lontano dal record di 88,8 miliardi toccati nel novembre novembre 2015. Il rapporto delle sofferenze nette rispetto agli impieghi totali si è attestato all’1,05%, un centesimo di punto in più rispetto a ottobre. Nel novembre del 2015 questa voce aveva toccato il 4,89%, ricorda l’associazione bancaria.

Prosegue in Italia la dinamica divergente tra raccolta diretta delle banche, che cala, e raccolta indiretta, tramite obbligazioni e investimenti, invece in rialzo.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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