(Teleborsa) – “I mercati prevedono tagli dei tassi di interesse di 100 punti base entro la fine dell’anno” da parte della Federal Reserve americana e, “con solo 3 riunioni a disposizione, ciò significherebbe un taglio di 50 punti base in una di queste. Si tratta di un’ipotesi piuttosto forzata, ma molto dipenderà dal prossimo rapporto sull’occupazione in pubblicazione il 6 settembre”. Lo ha sottolineato nel weekly market outlook Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments.
“Se i dati fossero deboli, si potrebbe parlare di un taglio di 50 punti base nella riunione di fine mese. Il tasso di disoccupazione sarà al centro dell’attenzione: all’inizio del mese, infatti, ha dato segnali di una tendenza al ribasso”, ha spiegato l’analista. “Complessivamente – ha detto – mi aspetto che ci siano possibilità di delusione, considerando quanto è stato prezzato per il resto dell’anno. La tendenza è comunque chiaramente quella di una riduzione dei tassi Usa. Per il prossimo anno i mercati si aspettano altri 123 punti base di tagli, che porterebbero il tasso dei Fed Funds al 3%”.
“Per il Regno Unito i mercati si attendono solo 40 punti base di tagli entro la fine del 2024″, ha spiegato sempre Steven Bell, nel suo outlook. “L’economia sta accelerando, anche se in maniera contenuta, e i timori di un forte aumento della disoccupazione mi sembrano eccessivi. L’inflazione è rimasta in linea con il target fino all’ ultima rilevazione, ma da qui in poi è destinata a crescere costantemente”.
Per quanto riguarda l’Europa, ha spiegato che “le previsioni dei mercati in termini di tagli sono simili a quelle per il Regno Unito. La crescita in Europa è “anemica”, ma la scorsa settimana sono arrivate buone notizie dalla crescita dei salari, dato che ha ricevuto poca attenzione. Il calo registrato al 3,5% su base annua è notevole e non lontano dal target del 2%. Ero stato piuttosto cauto sulle prospettive di taglio dei tassi da parte della BCE, ma ora lo sono meno”.