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Manovra, Unimpresa: ok revisione tax expenditure ma attenzione a deboli

(Teleborsa) – La revisione delle tax expenditure, a cui il governo vorrebbe porre mano, è un’operazione necessaria per evitare sprechi e inefficienze, ma attenzione a non penalizzare le famiglie deboli, che potrebbero essere costrette a ridurre i loro consumi. Così Unimpresa, in vista della predisposizione della manovra di bilancio.

“La proposta del governo di razionalizzare le 625 agevolazioni fiscali attualmente in vigore rappresenta un passo necessario per rendere più efficiente e sostenibile il sistema fiscale italiano.Con un costo complessivo di 105 miliardi di euro per lo Stato, è comprensibile che vi sia la necessità di una revisione che miri a eliminare inefficienze e sprechi. Tuttavia – si legge in un paper del Centro studi di Unimpresa – è cruciale che tale riforma non si traduca in un peggioramento delle condizioni economiche delle fasce più deboli della popolazione, né in un’ulteriore compressione del reddito disponibile delle famiglie italiane. Un aspetto fondamentale da considerare è l’impatto che la revisione delle agevolazioni fiscali potrebbe avere sul consumo interno delle famiglie italiane. Le quali, già alle prese con un reddito stagnante e con un aumento del costo della vita, potrebbero trovarsi a dover ridurre ulteriormente le loro spese, con un conseguente effetto depressivo sull’economia. Pertanto, il governo dovrebbe valutare con attenzione l’effetto che ogni intervento avrà sulla capacità di spesa delle famiglie, cercando di evitare misure che possano comprimere ulteriormente la domanda interna”. Unimpresa aggiunge che “il sistema delle agevolazioni fiscali è stato costruito nel tempo per rispondere a una serie di esigenze sociali ed economiche. Molte di queste agevolazioni, infatti, rappresentano un fondamentale sostegno per i cittadini a basso reddito, per le famiglie numerose, per gli anziani e per le persone con disabilità”

Secondo il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, “intervenire su queste misure senza una valutazione approfondita dei loro effetti potrebbe portare a conseguenze sociali molto gravi, aumentando le disuguaglianze e mettendo in difficoltà chi già oggi fatica ad arrivare a fine mese. È fondamentale che la riforma sia guidata dal principio di equità. Razionalizzare non deve significare tagliare indiscriminatamente, ma piuttosto riorganizzare e ottimizzare l’allocazione delle risorse. Si deve agire con estrema cautela, garantendo che le agevolazioni destinate a sostenere le fasce più deboli siano preservate e, se possibile, potenziate. In un contesto in cui l’inflazione erode il potere d’acquisto e i costi della vita aumentano, la priorità deve essere quella di proteggere il reddito disponibile delle famiglie, specialmente di quelle che vivono in condizioni di fragilità economica”. Ferrara auspica inoltre che la riforma sia accompagnata da “un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti sociali” e che il governo consideri l’opportunità di “utilizzare i risparmi derivanti dalla razionalizzazione delle agevolazioni fiscali per finanziare misure di sostegno diretto alle famiglie e per ridurre il carico fiscale su lavoro e imprese. Questo approccio permetterebbe di conciliare l’obiettivo di riduzione del deficit con la necessità di sostenere la crescita economica e di ridurre le disuguaglianze”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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