(Teleborsa) – Le misure della prossima Manovra saranno finanziate, in parte, dall’aumento delle entrate fiscale e dai tagli alla spesa pubblica, e in parte da un “contributo delle banche” che “si sta concordando”. E’ quanto emerso dagli incontri fra governo, sindacati e imprese sul Piano strutturale di bilancio a medio termine, svoltisi nel pomeriggio.
L’idea del governo è quella di rendere strutturali alcune misure, come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori a basso e medio reddito e la riforma delle aliquote Irpef.
Per quanto concerne i tagli è esclusa la sanità, per la quale si punta a mantenere la spesa sopra l’1,5% del PIL per i prossimi 7 anni, mentre per i contratti del pubblico impiego, il governo si impegna a recuperare l’inflazione ad un tasso del 2% annuo.
Per quanto concerne gli impegni assunti, si conta di attuare una politica “prudente” tale da portare il rapporto deficit/PIL al di sotto del 3% a partire dal 2026, garantendo così l’uscita dell’Italia dalla procedura d’infrazione. Ciò implicherà una crescita media annua della spesa all’1,5% ed una correzione pari allo 0,5% del saldo strutturale.
Alla riunione sul PSB hanno partecipato, oltre al Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ed i leader dei sindacati e delle imprese. Per i sindacati presenti Maurizio Landini per la Cgil, Luigi Sbarra per la Cisl, Pierpaolo Bombardieri per la Uil, Luigi Ulgiati per Ugl, Cristiano Fiorentini per Usb, E ancora, Rocco Freda per Confsal, Massimo Blasi per Cisal, Francesco Prudenzano per Confintesa. Per le associazioni datoriali presenti i rappresentanti di Abi, Alleanza Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative e Legacoop), Ance, Ania, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confetra, Confimi Industria, Confindustria, Conflavoro, Confprofessioni, Copagri, Conftrasporto, Cse e Unsic.
Il Piano Strutturale di Bilancio dovrebbe tornare in Consiglio dei Ministri per l’approvazione venerdì prossimo 27 settembre 2024, aggiornato in seguito alla revisione dei conti nazionali operata dall’Istat. L’Aula del Senato, secondo quanto deciso dalla conferenza die capigruppo, esaminerà il Piano strutturale di bilancio a partire da martedì 15 ottobre.