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Lusso europeo, BofA preferisce titoli difensivi come Hermes, LVMH e Cucinelli

(Teleborsa) – Gli analisti di spiegano che i ricavi del lusso europeo sono cresciuti del +3% nel 1Q24, mentre continuano a pensare che si tratti di un ciclo basso, ora modellano un miglioramento più moderato della crescita: +3% nel 2Q, +5% nel 3Q e +6% nel 4Q. Riducono l’EBIT e l’EPS del settore del 3% per il 2024. Tuttavia credono ancora che i driver strutturali della domanda siano intatti e che un ritorno ai contenuti e alle novità della moda sosterrà un’accelerazione sequenziale del traffico e dei volumi.

Secondo BofA, la polarizzazione della performance per brand rimarrà estremamente ampia, e l’attuale livello di convergenza modellato dal consenso appare “molto sbagliato”. Considerato questo contesto, la banca americana preferisce titoli più difensivi come , e , tutti con rating Buy. È ora più cauta nei confronti di storie di inversione di tendenza come , e , dove il consenso prevede il maggiore miglioramento nell’andamento dei ricavi nei prossimi 9 mesi.

Su Brunello Cucinelli il prezzo obiettivo è stato incrementato a 120 euro da 118 euro

I rischi al rialzo sono uno shift più rapido e generalizzato verso l’understated luxury, una crescita più rapida del patrimonio netto ultra-elevato globale e della popolazione con un patrimonio netto elevato, un’espansione più rapida e l’affermazione del marchio in Cina (esposizione attualmente limitata), crescita più rapida e penetrazione più profonda di nuove categorie (bambini, articoli per la casa), impatto del contributo delle conversioni alla vendita al dettaglio e dell’espansione degli spazi più rapido del previsto e necessità di investimenti inferiori al previsto per l’apertura dei negozi.

I rischi al ribasso sono rappresentati da una minore resilienza del gruppo di consumatori ultra-ricchi, da tempi più lunghi per il successo dell’attività in Cina, da una crescita dello spazio inferiore al previsto (ritmo più lento di apertura di negozi diretti al consumatore), da maggiori pressioni sui margini da parte della manodopera (salari) e fornitori (prodotti finiti e materiali), nonché movimenti sfavorevoli dei cambi.

Su Salvatore Ferragamo il prezzo obiettivo è stato tagliato a 9 euro da 10 euro.

I rischi al rialzo sono l’impatto più rapido del previsto della strategia di turnaround di Marco Gobbetti e le collezioni di successo del nuovo direttore creativo, Maximilian Davis, che contribuiscono a una maggiore crescita LfL e a densità di vendita superiori alle attese, spingendo più del previsto redditività attesa.

I rischi al ribasso sono rappresentati da una strategia di turnaround meno efficace di quanto attualmente previsto, mentre i rischi macro-correlati poiché le vendite nello stesso negozio e gli investimenti in crescita dipendono dalla domanda di prodotti di lusso. La maggiore concorrenza da parte di marchi nuovi ed esistenti rimane un rischio e potrebbe influire sulla capacità dell’azienda di sovra-performare il mercato e/o espandere i margini EBIT.

(Foto: © Michael Spring/123RF)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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