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Lavoro, “mismatch” domanda-offerta: ecco quanto ci costa

(Teleborsa) – “Il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro, il cosiddetto mismatch, vale un punto e mezzo di PIL, ovvero circa 27,8 miliardi di euro, secondo le stime al 2023″.

Così il presidente di Assolavoro Francesco Baroni sottolineando che “per ridurre la forbice occorre un’azione imponente di orientamento per i giovani, che spesso poco o nulla sanno sulle professioni e sulle competenze. E su questo bene ha fatto il Ministro Valditara a introdurre misure concrete di potenziamento”.

“La formazione professionale è prioritaria: e andrebbe finanziata con soldi pubblici. Nel nostro settore formiamo più di 300mila persone in un anno e oltre il 30% poi accede a un contratto di lavoro dipendente – continua Baroni.

“È importante lavorare sull’inclusione sia con piani di lungo periodo che puntino a invertire la curva demografica, sia più immediatamente con azioni sistemiche per favorire l’accesso e la permanenza al lavoro delle donne. A questo si deve ovviamente aggiungere l’impegno per ridurre i neet e per gestire un’immigrazione armonica orientata a coprire con tempestività le opportunità di lavoro che restano scoperte in Italia. Su questo il Piano Mattei del Governo può essere una occasione formidabile. Attraverso le Agenzie si entra prima e meglio nel mondo del lavoro e i contratti a tempo indeterminato con noi sono più stabili rispetto a quelli firmati dalle aziende. E confidiamo in una azione vigorosa contro il lavoro precario o sotto tutelato come quello delle cooperative spurie che pagano il 20% in meno i lavoratori, delle finte partite iva e delle false collaborazioni che mascherano il lavoro subordinato”, conclude.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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